Come al solito, spoiler!
Mark Beaks è il nuovo avversario dei Paperi nella serie di DuckTales, una parodia dei magnati della Silicon Valley come Elon Musk e Mark Zuckerberg, ed è un personaggio esilarante. È la personificazione della Valley Culture delle grandi industrie IT, fatta di becera manipolazione mediatica e filosofie di lavoro fintamente amichevoli. Beaks è un serpente, ma non si limita a sfruttare la cultura dei social media, è tutt’uno con essa, e fin da quando irrompe nel club dei miliardari parlando in gergo facebookiano e sparando a tutto volume il dubstep più becero, si dipinge di uno stereotipo che riesce allo stesso tempo ad essere insopportabile ed amabile.
Anche le vicende che si svolgono attorno a lui sono esilaranti, rendendo questo uno degli episodi più piacevoli della serie, anche se ciò non fa che solidificare l’idea che purtroppo gli autori si trovino a loro agio solo nel mondo della commedia dissacrante.
Lo scontro tra Qui e Quo sull’importanza dell’impegno e della precisione è piacevole, anche se a questo punto la personalità di Quo risulta un po’ confusa, sembrando attualmente un Qua meno sicuro di sé; anche il b-plot umoristico con Paperone e Cuordipietra ci offre un po’ di sana buffonaggine da parte del rivale dello Zione, e vediamo anche il Club dei Miliardari in versione ducktalesiana.
In generale, un buon divertissement.
Trivia
- Un po’ di info dal blog di Frank Angones: la specie di Mark Beaks è il pappagallo cenerino.
- Cognomi più ovviamente parodistici per il personaggio come Mark Duckenberg sono stati evitati per non incappare in problemi legali.
- A quanto pare, il maggiordomo Ducksworth, in Italia Archie, della serie originale, non solo è già previsto per il ritorno nel reboot, ma di fatto è già apparso nella serie in qualche modo.
- Alla fine dell’episodio, Cuordipietra rivela di avere una barba finta. Dal momento che il fatto che nel reboot sia scozzese, come in DuckTales ’87, invece che sudafricano come nei fumetti, ha lasciato un po’ di fan perplessi, questo dettaglio potrebbe significare che in realtà la sua scozzesità sia una mascherata per imitare Paperone, come già suggerito dagli showrunner verso l’inizio della serie.