Neil Gaiman: Nessundove

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Nessundove di Neil Gaiman è un libro incredibile.

Si tratta del suo primo romanzo, nato nel 1996 dalla volontà di mettere per iscritto come voleva lui la trama di una serie tv… che però non era venuta fuori come voleva lui. Ma soprattutto è stato ripubblicato oggi da Oscar Mondadori… in versione illustrata. E non da uno a caso ma da Chris Riddell, che ha già illustrato parecchi libri di Gaiman, uno più bello dell’altro.

Negli ultimi due anni mi sono fatto una full immersion gaimaniana: La Regina del Bosco, Il Papà Scomparso, Stardust, Coraline, Il Figlio del Cimitero, M is For Magic, American Gods e persino Sandman. Ho apprezzato tutto, alcuni libri di più, altri meno, ma la qualità è stata sempre alta. Poi il picco.

Illustrating Neil Gaiman's Neverwhere – in pictures | Books | The Guardian

Come mai questa folgorazione? Probabilmente perché si tratta di uno dei libri più “empatici” mai scritti dall’autore. Traspare proprio la volontà di calare il lettore nell’ottica del protagonista, un giovane uomo che si ritrova a sprofondare… nelle fenditure della società londinese. E scoprire che esiste un mondo sotto il nostro mondo, fatto di fognature, gallerie della metro, luoghi magici che sono reminescenze di altri luoghi del passato e un gruppo di personaggi uno più caratterizzato dell’altro.

Sicuramente parte del merito ce l’ha Riddell, che non si limita a dare un volto ai personaggi principali con delle meravigliose illustrazioni a tutta pagina, ma fa quel che un bravo illustratore di libri dovrebbe sempre fare: decora le pagine, scarabocchia negli spazi bianchi, semina porzioni di disegno qua e là, creando uno sfondo per la lettura in grado di suggerire alla mente l’atmosfera più giusta. Una sinergia tra immagine e parola non così comune.

Illustrating Neil Gaiman's Neverwhere – in pictures | Books | The Guardian

Ma il resto è tutto merito di uno dei Gaiman più ispirati di sempre, così traboccante di idee da far quasi fatica a farcele stare tutte, sicché quando si arriva alla fine il desiderio di poter tornare in quel mondo, esplorandone le logiche o la mitologia è molto forte. E chissà che presto non sia soddisfatto, almeno a giudicare dalle promesse dell’autore.

La bellezza principale però del libro è nel tipo di narrazione che propone: c’è fascino, c’è sentimento ma anche tanto umorismo. Il narratore è arguto e sa sempre quale tasto toccare per riportare l’attenzione del lettore dove vuole lui e si vede che è un testo pensato (scritto e riscritto negli anni pare) al dettaglio per suscitare emozioni continue. Il risultato è che ci si identifica completamente nel viaggio di questo personaggio, provando le sue stesse emozioni e godendo di ogni grammo di sense of wonder. E queste sono corde che non tutti sanno far vibrare. Personalmente, non percepivo queste esatte vibrazioni da molto tempo. Forse addirittura da quel giorno di oltre vent’anni fa, quando mi avventurai insieme ad un piccolo e abitudinario hobbit oltre la porta di casa, per scoprire cosa si cela oltre la nostra zona di comfort.

Neverwhere: the Illustrated Edition [Lingua inglese] : Gaiman, Neil,  Gaiman, Neil: Amazon.it: Libri