Alice Gets Stung

Addio, Virginia!

Con Alice Gets Stung entriamo in una nuova fase produttiva per lo studio Disney. Dopo un primo stock di dodici cortometraggi commissionati dalla società di Margaret Winkler, il contratto viene rinnovato per altri diciotto episodi. All’inizio del 1925 viene dato inizio quindi ai lavori su questa seconda stagione produttiva, per la quale Charles Mintz, il marito della Winkler che nel frattempo ne ha preso in carico gli affari, chiede di ridurre i costi di produzione. Serve tagliare qualcosa, e Walt non ha dubbi che a risentirne debba essere il live action, pur andando contro al parere dei suoi stessi committenti.

Questa scelta andò a toccare gli interessi dei genitori di Virginia Davis. La coppia si era trasferita ad Hollywood con grandi aspettative per la carriera della figlia e si aspettava dunque un congruo aumento, ma quando si vide proporre invece un compenso commisurato all’effettiva presenza sul set della bambina, decise di non proseguire la collaborazione. I fratelli Disney calcolarono infatti che per girare il necessario sarebbe bastato averla a disposizione per sole diciotto giornate nell’arco di un anno, una per cortometraggio. E in seguito ci si rese conto che sarebbe bastato persino meno e si cominciò a lavorare al ritmo di tre corti al giorno, tanto era esiguo lo screen time di Alice.

Avventure di Caccia

Alice Gets Stung segna dunque la fine del percorso della piccola Virginia. Il titolo è poco inerente al contenuto del corto, fatta eccezione per la gag conclusiva in cui Alice e Julius vengono punti dalle api, e questo ha fatto pensare ad alcuni che si tratti di una bonaria punizione per la Davis, “rea” di star abbandonando il suo ruolo. Quel che è certo è che Alice è veramente poco presente: appare solo dopo la prima metà, e unicamente in pochissime scene, lasciando a Julius le luci dei riflettori. Il corto di per sé è costituito da sequenze scollegate a tema venatorio. Nella prima parte abbiamo un Julius cacciatore che si fa beffare e manipolare da un coniglio dall'atteggiamento molto simile a quello del futuro Bugs Bunny. Si passa poi ad un numero musicale, in cui un orso si serve di altri animali come strumenti musicali, esattamente come farà Topolino in Steamboat Willie, e infine ecco l’ormai classico inseguimento ai danni di Julius e Alice.

L'umorismo sopra le righe e la progressiva perdita d’importanza del personaggio di Alice non sono che un assaggio della piega che la serie sta prendendo. Da qui in poi saranno altre piccole attrici ad ereditarne il ruolo, tuttavia Virginia Davis in età adulta manifestò un certo rimpianto per la scelta dei suoi genitori e appena possibile riprese i contatti con Walt, lavorando brevemente al reparto ink and paint e proponendosi come modella per gli animatori al lavoro su Biancaneve. Ma anche questa carriera sfumò per il parere contrario della madre. Ironia della sorte, pochi mesi dopo l’abbandono di Virginia, gli spettatori se la ritrovarono a sorpresa di nuovo sullo schermo, in Alice in the Jungle: non si trattò di un ripensamento, bensì del riciclo del girato live action che era stato scartato dal precedente Alice Hunting in Africa.

Nota: Alice Gets Stung è attualmente reperibile nel volume Oswald the Lucky Rabbit della linea di dvd Disney Treasures, in versione restaurata e con un accompagnamento musicale realizzato per l'occasione.

Revisione del 28 Marzo 2024.

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Alice Gets Stung
  • Anno: 1925
  • Durata:
  • Produzione: Margaret J. Winkler Productions
  • Cast: Virginia Davis
  • Animazione: Rollin "Ham" Hamilton, Thurston Happer, Ub Iwerks
Nome Ruolo
Virginia Davis Cast (Alice)
Kathleen Dollard Supervisione Ink & Paint
Rollin "Ham" Hamilton Animazione
Thurston Happer Animazione
Ub Iwerks Animazione
Mike Marcus Fotografia (Animation)
Phil Tannura Fotografia (Live Action)
Margaret J. Winkler Productions Produttore

Bibliografia

Sul film:

  • Merritt, Russell; Kaufman, J. B., Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney/Nel Paese delle Meraviglie: I Cartoni Animati Muti di Walt Disney, Gemona, UD: Edizioni Biblioteca dell'Immagine (1992), Hardcover, Dust Jacket, pp. 240. Updated Edition: Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney, Baltimore, Maryland: The John Hopkins University Press (2000), Paperback, pp. 168.
  • Susanin, Timothy S., Walt Before Mickey - Disney's Early Years, 1919-1928, Jackson, Mississippi: University Press of Mississippi, (2011) Hardcover; Dust Jacket, pp. 340.