Alice's Spooky Adventure

Canaglie Disneyane

Con Alice's Spooky Adventure la situazione produttiva delle Alice Comedies vede un leggero miglioramento. Allo staff di Walt si aggiunge finalmente un secondo animatore, Rollin Hamilton, e le incertezze di registro e ritmo diminuiscono, soddisfacendo pure la distributrice Margaret Winkler che decide di mandarlo nelle sale il primo aprile 2024. Il corto infatti dura meno dei precedenti ed è caratterizzato da un ritmo più incalzante e da trovate umoristiche migliori. Nella porzione live action si nota inoltre il tentativo di creare attorno ad Alice un microcosmo di personaggi ricorrenti, monelli da cortile in tutto e per tutto simili a quelli che contemporaneamente Hal Roach stava delineando nella sua serie di corti cinematografici Our Gang (Simpatiche Canaglie) .

Già qui possiamo vedere alcuni giovani attori che rimarranno nel cast regolare come il corpulento Leon Holmes, che interpreta lo stereotipo del grassone prepotente, e il lentigginoso Spec O’Donnel che in seguito diventerà un famoso attore. Ma oltre a questi si stanno delineando anche altre figure ricorrenti, come il bambino nero e, in Alice’s Day at Sea, il cane-mascotte Peggy, altro parallelismo con le canaglie di Roach. La cornice dal vero si apre con una partita di baseball tra i ragazzi del cortile. Per recuperare una palla, Alice si introduce in una casa disabitata, cercando di dimostrare il suo coraggio agli amichetti di strada, ma una volta all’interno viene stordita dal crollo di un calcinaccio, e inizia a sognare.

Si Delinea Julius

Nella sequenza animata che segue, Alice si ritrova nella strampalata Spookville, cittadina abitata solo da fantasmi. Ed è qui che un gatto nero (il futuro Julius), si candida a diventare a tutti gli effetti la spalla ufficiale della bambina. Il sospetto è che il felino già visto nel precedente corto africano rientri nelle aggiunte retroattive, e che l’esordio ufficiale di Julius, al momento privo di nome, avvenga invece a Spookville. Avvalorerebbe questa ipotesi la presenza di un gatto nero già nella cornice dal vero, di cui la versione animata costituisce un riflesso onirico. Come molti corti dell’epoca, ne esistono diverse copie con montaggi differenti. In una versione non sonorizzata ma completa di cartelli testuali, questo prototipo di Julius entra in scena esclamando “mi hai salvato da una vita da fantasma!” dopo che Alice lo libera dal lenzuolo nel quale è rimasto impigliato.

Il gatto in questa fase mantiene il design del suo corrispettivo felino visto nei Laugh-O-grams, e viene utilizzato addirittura come spasimante per la piccola Alice, alla quale non risparmia avances. Nel tempo il loro rapporto verrà modificato, adattandosi di volta in volta alle esigenze narrative del momento. Il resto di Alice’s Spooky Adventure segue il copione già codificato: i due si addentrano in questo nuovo spettrale scenario, imbattendosi in gag surreali, fino a che non scatta il tradizionale inseguimento con un gruppo di fantasmi. Parecchio originale il finale, che vede Alice tornare alla realtà, e venire arrestata e schiaffata in cella da un poliziotto, rea di essersi introdotta nell'abitazione. Con tanto di divisa carceraria e palla al piede, la ragazzina chioserà la vicenda con un laconico “sono sempre le donne quelle che pagano!”.