Bright Lights

Gli Anni del Varietà

Giunto nei cinema nel marzo del 1928, Bright Lights si diverte a dipingere il ritratto di un'epoca che oggi non c'è più: quella del vaudeville. Negli anni venti, come vedremo anche in The Opry House (1929) e in The Nifty Nineties (1941), i teatri potevano ospitare spettacoli di vario tipo, dalle proiezioni di film muti alle esibizioni di equilibrismo, passando per la cosiddetta “shimmy dance”, la danza del ventre. Sullo stesso tema è anche un celebre film di Charlie Chaplin, quel Luci della Ribalta (1952) che costituisce oggi uno dei suoi film più struggenti.

Oswald, ragazzaccio di strada, cerca di introdursi a scrocco all'interno del teatro, sperando di poter vedere le ballerine. Viene però ostacolato in ogni modo dal guardiano, che lo inseguirà dietro le quinte dando vita ad una sequela di gag più surreali del solito, in cui il corpo di Oswald subirà deformazioni di ogni tipo. Si tratta certamente di uno dei corti migliori della serie, in cui l'animazione di Harman e Hamilton, supervisori della squadra di artisti all’opera, è ai massimi livelli conosciuti. I personaggi infatti sono tantissimi e mostrano un certo appeal, mentre le gag risultano pungenti, argute e dal retrogusto deliziosamente piccante.

Oswald 3D

Nei quasi otto minuti di durata del corto, si fa un grande uso di immagini prospettiche dall’effetto tridimensionale: le ballerine muovono i piedi in avanti in direzione degli spettatori, e lo stesso fanno le belve che nel finale escono dalle gabbie, ruggendo verso lo schermo. L'idea di concludere il cortometraggio con una fuga di leoni dallo zoo ha le sue radici già in Alice's Wonderland (1923), e anche la città di animali antropomorfi nel quale Oswald si muove è stata delineata nel corso delle Alice Comedies e diventerà lo scenario canonico dei cortometraggi di Topolino. Il tutto viene accompagnato dalla colonna sonora ad opera di Robert Israel che nel relativo volume della collana Disney Treasures opta per usare l'organo anziché l’orchestra, a differenza di quanto aveva fatto nei primi corti della serie, smorzando un po’ la resa finale.

La versione presente nel cofanetto DVD in questione è stata in realtà ottenuta combinando due diverse fonti: nella prima, conservata all’American Film Institute erano state rimosse le scene relative alla danza, ritenute all’epoca troppo peccaminose. Nella seconda, trovata a Barcellona nella collezione di Pere Tresserra, mancavano invece alcuni secondi del finale, inoltre era presente un errore di montaggio. Nel DVD il corto è finalmente intatto, ma l’errore di montaggio viene erroneamente importato: una parte della scena di danza risulta posizionata a metà del film invece di collegarsi al resto della sequenza presente all’inizio, mentre la breve gag che coinvolge Oswald e l'acrobata scorre al contrario. Il tutto non pregiudica però la godibilità del corto che dopo tanti anni riesce ancora a dirci qualcosa, in virtù della sua alta qualità.

Revisione del 29 Marzo 2024.