Camminata Disney

Romano Scarpa

Nel corso del ventesimo secolo, la scuola fumettistica disneyana trova nell'Italia la sede ideale in cui potersi sviluppare, raggiungendo un livello di eccellenza assoluto. Il tascabile Topolino si rivela così un'incredibile fucina di talenti, la cui carica ironica lascerà un segno inconfondibile nella narrativa cartacea disneyana. Fra i tanti artisti appartenenti a quest'ambiente spicca Romano Scarpa (Venezia, 1927 - Málaga, 2005), quello che più di tutti sceglie di allinearsi allo stile dei grandi maestri americani, inseguendo lo spirito Disney più puro. L'intera produzione fumettistica da autore completo di Romano Scarpa è infatti impostata come la naturale prosecuzione dell'opera di Carl Barks e Floyd Gottfredson, a cui l'autore attinge con rispetto e ammirazione, replicandone formula e contenuti.

Non si tratta però di una sterile operazione nostalgia: Scarpa si divertirà spesso a mescolare le diverse influenze dei maestri, ottenendo sapori nuovi, e di frequente si ritroverà a portare nuova linfa al già nutrito cast disneyano, utilizzando con insistenza i personaggi da lui creati e inseriti in una sorta di personale “continuity”. Non solo. Il tratto dinamico e guizzante di Scarpa tradisce quello che è il suo principale punto di riferimento artistico: l'animazione. Ben conscio del fatto che sia stata proprio quest'arte a dare inizio all'avventura imprenditoriale di Walt Disney, lo Scarpa fumettista non risparmierà incursioni in universi disneyani più atipici come quello di Biancaneve e i Sette Nani, arrivando a crearne uno lui stesso nel 1961 nella storia a fumetti Codino Cavallo Marino.

L'Arte dei Cartoni Animati

La forte passione di Romano Scarpa per il disegno animato ha radici lontane, che affondano agli inizi della sua carriera. L'artista veneziano muove infatti i suoi primi passi come animatore nel 1946 con il cortometraggio ...E poi Venne il Diluvio, e in seguito tornerà frequentemente a questo primo amore, realizzando La Piccola Fiammiferaia (1951), Ainhoo degli Iceberg (1972) e Il Quarto Re (1977). Pur trattandosi di lavori extra Disney, la passione di Scarpa per le opere di Walt traspare in ogni fotogramma: in alcune interviste infatti, l'autore afferma di aver studiato i principi che regolano quest'arte visionando ripetute volte alcune copie di Biancaneve e i Sette Nani (1937), Pinocchio (1940) e I Tre Caballeros (1945).

È del tutto comprensibile, dati i presupposti, che il sogno di Scarpa fosse veder nascere in Italia una succursale disneyana adibita alla realizzazione di cartoni animati, per fare il paio con la scuola fumettistica già consolidata. Per tutta la sua carriera Scarpa cercherà così di creare un “ponte” tra l'Italia e Burbank, lavorando spesso su soggetti americani e cercando in tutti i modi di esportare all'estero i suoi personaggi. Negli anni 80 Romano Scarpa si ritrova ad animare per la prima volta nella sua vita quei personaggi disneyani da lui tanto amati, realizzando in totale autonomia un filmato molto speciale: la cosiddetta Camminata Disney (conosciuta anche come Presentazione Disney, Passeggiata Disney o Allegra Brigata Disney).

Paperopoli e Dintorni

Questo cortometraggio scarpiano dura poco più di cinque minuti e nasce come sigla d'apertura del programma televisivo di Rete 4 Topolino Show – Vai col Verde, una trasmissione nella quale veniva proiettato materiale disneyano, si organizzavano giochi con bambini presenti in studio e persino incontri con personalità del calibro di Marco Rota e Gaudenzio Capelli, allora direttore di Topolino. La sigla rimaneva però la parte più interessante, perché per la prima volta vedeva i personaggi Disney prendere vita in uno stile diverso dal solito, e con un cast che comprendeva figure che fino a quel momento non avevano mai avuto l'onore di apparire in animazione.

Sin dall'apertura la Camminata Disney rende noto l'approccio profondamente sincretistico di Scarpa al suo lavoro: sulle note di Heigh-Ho da Biancaneve e i Sette Nani (1937) vediamo una splendida carrellata sulla città di Paperopoli, con tanto di ponte sulla baia e deposito sulla Collina Ammazzamotori, tutti elementi fino a quel momento mai rappresentati in animazione. Ci si sposta subito dopo in un boschetto periferico, dove troveremo un simpatico volatile che lavora come custode. Questo personaggio viene posizionato da Scarpa perfettamente a metà tra natura animale e antropomorfismo, seguendo la scia di altri famosi personaggi Disney di natura ibrida, come Cip e Ciop o Gancio il Dritto, da lui amatissimo. Il guardiano si ritroverà il luogo di lavoro invaso dai personaggi Disney, che marciano diretti verso un albero gigantesco, sede dello studio televisivo di registrazione Sequoia Tv, e tenterà goffamente di fermare la loro avanzata, prima di rassegnarsi e seguirli con entusiasmo, esclamando “se non puoi batterli, fatteli amici!”.

Personaggi in Passerella

I personaggi che vediamo apparire in questa sfilata sono numerosi. Alcuni sono figure già note, utilizzate frequentamente dallo staff di Walt durante la golden age dei cortometraggi animati: è il caso di Topolino, Paperino, Pippo, Minni, Paperina, Orazio, Clarabella, Pietro Gambadilegno e i nipotini. Tutti loro vengono stilisticamente uniformati al tratto scarpiano di quegli anni, morbido e profondamente Disney. Ma al loro fianco è possibile trovare anche un gran numero di personaggi poco utilizzati sul grande schermo o vere e proprie new entry di matrice scarpiana:

  • Manetta: L'ispettore della polizia di Topolinia, nato negli anni 30 sulle strisce di Floyd Gottfredson, e sviluppato negli anni 90 in un ciclo di storie firmate da Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, appare qui per la prima e ultima volta in animazione. Scarpa lo visualizza allo stesso modo con cui lo vediamo talvolta nelle sue storie, privo di baffetti, con giacca marrone e ottusamente ostinato nell'indagare sulla persona sbagliata, in questo caso alle calcagna di Pippo.
  • Macchia Nera: La raffinata nemesi di Topolino creata da Floyd Gottfredson nella sua epopea a strisce, era stata ripescata da Scarpa agli inizi della sua carriera, su testi di Guido Martina. L'autore non lo utilizzerà molte volte, ma deciderà di ritrarlo comunque nella sfilata, regalandogli così il suo esordio animato. Il personaggio verrà ripreso dalla Walt Disney Television Animation e portato nuovamente sul piccolo schermo in serie quali Duck Tales (1987), Mickey Mouse Works (1999) e House of Mouse (2001), mentre nei fumetti troverà in Andrea Castellan (“Casty”) uno dei suoi interpreti più importanti.
  • Basettoni: Il commissario di Topolinia era stato introdotto da Floyd Gottfredson nella stessa storia a strisce in cui esordiva Macchia Nera, diventando in breve uno dei più importanti personaggi di Topolinia, ma non aveva mai avuto un esordio nell'animazione fino alla Camminata Disney. Lo rivedremo in mano alla Disney Television in Duck Tales e Mickey Mouse Works.
  • Paperinik: Creato da Guido Martina e Giovan Battista Carpi, e usato pochissime volte da Scarpa, l'alter-ego di Paperino appare in una nuvola di fumo, come a sottolineare l'anomalia della sua presenza in un gruppo nel quale è presente anche Donald. Se escludiamo i filmati di intermezzo in CGI del videogioco Chi è Pk? (2002), liberamente basato sulla saga a fumetti di PKNA, il personaggio avrà qui la sua unica apparizione in animazione tradizionale, mentre saltella baldanzoso sui suoi stivaletti a molla.
  • Archimede e Edi: L'inventore di Paperopoli e il suo aiutante, creati negli anni 50 dal geniale Carl Barks esordiscono qui in animazione, camminando dietro a Paperinik. Li rivedremo per mano dei WDAS in un cameo di Soccermania (1987) salvo poi essere ereditati dai reparti televisivi per serie tv quali Duck Tales (1988) e Mickey Mouse (2013).
  • Zio Paperone: Il più importante personaggio di Carl Barks, in grado di rivoluzionare lo scenario fumettistico disneyano, non conta molte apparizioni in animazione. Si era visto in un cameo nella sigla del Mickey Mouse Club (1955) ed era stato protagonista di Scrooge McDuck and Money (1967), per cadere poi nel dimenticatoio. Dopo questa ripresa per mano di Scarpa i WDAS lo utilizzeranno ancora in Mickey's Christmas Carol (1983), Soccermania (1988), per poi cederlo ai reparti televisivi che lo rilanceranno nel serial Duck Tales e in numerose altre produzioni.
  • Brigitta McBridge: Primo personaggio creato da Scarpa a sfilare nella Camminata Disney, la spasimante di Zio Paperone viene qui ritratta mentre lo segue innamorata, in questa sua prima e purtroppo ultima apparizione animata.
  • I Bassotti: I nemici di Paperone creati da Barks appaiono qui per la prima volta in animazione, saltellando con in mano le loro “palle al piede”. Verranno riutilizzati in futuro dai WDAS in Soccermania (1988), e successivamente dai reparti televisivi con un design molto diverso in serial come Duck Tales o nel lungometraggio per l'home video I Tre Moschettieri (2004).
  • Gastone: Il fortunato cugino di Paperino inventato da Carl Barks, esordisce in animazione proprio qui. Verrà ripreso dalla Disney Television in Duck Tales e successivamente apparirà nelle animazioni di presentazione del videogioco Ubisoft Paperino: Operazione Papero (2000).
  • Paperetta Ye Ye: Scarpa non può fare a meno di inserire Paperetta Ye Ye, l'adolescente di Paperopoli da lui stesso inventata. Nipote della vecchia fiamma di Paperone, Doretta Doremì, Paperetta appare qui in animazione per la prima e unica volta. Apparirà saltuariamente anche nei fumetti brasiliani e in una manciata di storie italiane, salvo essere rilanciata in grande stile in Italia nel 2014 nella miniserie Dai Retta a Paperetta firmata da Vito Stabile e Enrico Faccini.
  • Bruto: L'ultima sequenza della Camminata Disney ci mostra la meta del gruppetto, la stazione televisiva costruita in cima a una sequoia, dove ad aspettarli c'è Topolino. Rivolgendosi al pubblico, Mickey presenta il suo assistente “metodico e di gusti squisiti”, Gancetto o Bruto, incaricandolo di trovare il nastro da proiettare per dare inizio allo spettacolo. Si tratta probabilmente dell'inserimento più azzardato di tutti: il giovane volatile ha infatti esordito nel 1975 in Topolino e il Rampollo di Gancio, nel quale l'esuberante merlo indiano irrompeva a casa di Topolino presentando Bruto come suo figlioccio. Da quel momento in poi Scarpa stabilisce che il piccolo sarà l'assistente di Topolino in ogni avventura, scelta alla quale la maggior parte degli autori in forza sul settimanale non vorrà uniformarsi. La sua presenza nella Camminata Disney darà a Romano Scarpa l'occasione per imporre questo suo personaggio, alterando in questo modo l'altrimenti immutabile status quo disneyano.

Arte Artigianale

La colonna sonora della Camminata Disney, come si è visto, attinge alla tradizione dei classici film animati Disney. Da Biancaneve e i Sette Nani (1937) proviene Heigh-Ho, mentre la canzone successiva è un remix di Give a Little Whistle tratta da Pinocchio (1940), i due lungometraggi che Disney in vita seguì con maggior dedizione, culmine insieme a Fantasia (1940) della sua avventura nel mondo dell'animazione. Fa un certo effetto veder queste note commentare l'entrata in scena di personaggi appartenenti alla dimensione fumettistica, da sempre più concreta e “prosaica” rispetto al cinema animato disneyano. La qualità dell'animazione scarpiana è indubbia. Certo, i personaggi Disney procedono ripetendo ciclicamente gli stessi movimenti, e alcune pose ed espressioni ricalcano pedissequamente lo stile dell'ultima fase produttiva scarpiana, sicuramente più “manierista” rispetto alla morbida naturalezza degli esordi, ma l'effetto rimane molto piacevole.

Va però ricordato che ciò che infine è stato realizzato corrispondeva solo in parte all'originale progetto scarpiano. In origine ogni personaggio della Camminata Disney avrebbe dovuto vivere una gag ispirata alle sue particolari caratteristiche. Questo è evidente se si guardano alcuni storyboard sopravvissuti, in cui sono presenti sequenze con Paperone o Brigitta. Ma per limiti di budget è sopravvissuta solo la gag in cui Qui, Quo e Qua ingannano il metal detector fingendo di avere armi, mandando in panico il pennuto protagonista. Dopo tutto non bisogna dimenticare che Scarpa ha realizzato il cortometraggio praticamente da solo, infondendo nell'opera tutto sé stesso, e rendendola una sorta di suo testamento stilistico per l'animazione Disney italiana che lui sperava potesse diventare una realtà.

E Invece No

Il sogno di Romano Scarpa si infranse miseramente. Il suo tentativo non fu ben visto dagli artisti d'oltreoceano, dal momento che la situazione in quegli anni era ancora molto incerta, con una Company sempre più debole, un cambio al vertice in atto e il futuro dell'animazione piuttosto fosco. La paura che venisse concessa ad altri paesi la licenza per produrre materiale del genere allarmò gli studios, che in segno di protesta scioperarono, ritardando l'uscita di Mickey's Christmas Carol, e danneggiando probabilmente anche la produzione di A Day for Eeyore (1983). Romano Scarpa fu il capro espiatorio della protesta, e dovette rinunciare all'idea di poter fondare in Italia la sua ipotetica succursale WDAS. Sarebbe stato tuttavia solo questione di tempo, prima che la Company concedesse pochi anni dopo la licenza a studi di animazione esteri per la produzione di materiale animato di seconda fascia, sotto il marchio Walt Disney Television Animation.

Subito dopo la fondazione di questo reparto televisivo, vennero infatti fondati uno dopo l'altro diversi centri produttivi in Francia, Canada, Giappone e Australia. Convinto di dover mostrare alla dirigenza il potenziale artistico presente in Italia, Romano Scarpa tentò nuovamente la fortuna, realizzando un test di pochi secondi di animazione, con Zio Paperone, i Bassotti e i nipotini, chiedendo così l'appalto per alcuni episodi del serial tv Duck Tales (1988). Il suo test era tuttavia di qualità troppo alta perché la Company potesse approvarlo, dal momento che l'obiettivo era quello di realizzare per il piccolo schermo dell'animazione a basso costo, e così per la seconda volta tutto finì in una bolla di sapone e Scarpa fallì.

L'artista veneziano non smise mai di occuparsi di animazione, e fino alla fine della sua vita lavorò alla serie televisiva prodotta dalla RAI Le Avventure di Marco e Gina – Sopra i Tetti di Venezia (2001). Non gli capitò mai più di animare i suoi amati topi e paperi, però, cosa che rimpianse per sempre. La verità è che Scarpa era in anticipo sui tempi: pochi anni dopo la Company avrebbe infatti aperto due succursali in Francia e in Florida anche per i suoi studi principali, gli odierni WDAS, producendo animazione ad alto budget, a cui però Scarpa rimase estraneo. La Camminata Disney non è mai stata raccolta in alcuna compilation disneyana, né probabilmente lo sarà mai. È possibile trovarne sul web ben due versioni, una in bassa qualità e l'altra in buono stato ma priva dell'introduzione. Si ringrazia per la diffusione di questo materiale il sito Romano Scarpa – Un Artista Inusitato curato dall'esperto Francesco Spreafico, che nel corso degli anni ha reso disponibile per tutti questa preziosissima testimonianza di ciò che l'animazione Disney sarebbe potuta essere e purtroppo non fu.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Camminata Disney
  • Anno: 1982
  • Durata:
  • Regia: Romano Scarpa
  • Animazione: Romano Scarpa
Nome Ruolo
Romano Scarpa Regista; Animazione