Camp Dog

Bent-Tail al Capolinea

Con Camp Dog si chiude l'annata dei record per Pluto, protagonista di ben otto cortometraggi, cosa a lui mai successa in precedenza. È solo una breve primavera, dato che l'anno successivo dopo soli tre short la serie verrà cancellata. Come si è visto, fra i grandi protagonisti di quest'ultima parte della carriera di Pluto troviamo il coyote Bent-Tail. Questo personaggio era apparso per la prima volta in The Legend of Coyote Rock (1945), ma quattro anni dopo gli artisti dello studio l'avevano rielaborato per renderlo protagonista di un nuovo trittico di corti, affiancandolo al suo flemmatico figlioletto. Dopo Sheep Dog (1949) e Pests of the West (1950) tocca a questo Camp Dog chiudere la trilogia. Stavolta ci si lascia alle spalle il setting western che aveva fatto da sfondo alle vicende precedenti, spostandoci in un generico scenario boscoso. I due coyote vengono attirati dall'odore del cibo di un bivacco, dove ovviamente Pluto svolge il ruolo di cane da guardia.

A Corto di Follia

Anche questa volta ritroviamo le dinamiche di sempre: Bent-Tail concentra i propri sforzi per compiere al meglio la razzia, mentre il cucciolo combina disastri, vanificando i suoi piani. Va detto che in Camp Dog si decide di premere un po' meno sul pedale della follia, e infatti troviamo un umorismo più garbato e meno stralunato. Il cucciolo continua ad essere stravagante, ma senza raggiungere gli eccessi di demenzialità dei corti precedenti. È sicuramente un peccato che lo short perda un po' sul piano umoristico, ma in compenso l'atmosfera del campeggio e la bellezza del boschetto notturno non fanno rimpiangere i canyon desolati visti in precedenza. Non mancano comunque le gag valide: ad esempio quando Pluto si fa abbindolare dai coyote infilatisi nella tenda, cercando di non disturbare il loro sonno, oppure il finale in cui il cucciolone se la svigna per paura dei rimbrotti e si unisce ai due coyote. Bent-Tail e il suo sciocco cuccioletto non sarebbero più stati ripescati nell'animazione, nemmeno dalla Disney Television che, in occasione del revival Mickey Mouse Works (1999), si sarebbe invece concentrata su altri personaggi.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Camp Dog
  • Anno: 1950
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Charles Nichols
  • Storia: ,
  • Musica: Paul Smith
  • Animazione: George Kreisl, George Nicholas, Marvin Woodward
Nome Ruolo
Jack Boyd Effetti d'Animazione
Walt Disney Produttore
Karl Karpe Layout
Dick Kinney Storia
George Kreisl Animazione
Art Landy Fondali
George Nicholas Animazione
Charles Nichols Regista
Milt Shaffer Storia
Paul Smith Musica
Marvin Woodward Animazione