Casey Bats Again

Sulla Scia di Musica, Maestro!

Nel 1946 esce Musica, Maestro! (Make Mine Music), ottavo lungometraggio del canone disneyano. Si tratta di un package film, ovvero una delle sei pellicole antologiche messe in produzione nell'immediato dopoguerra, data l'impossibilità di tornare a lavorare in tempi brevi su progetti più ambiziosi. Il film è una compilation di dieci segmenti musicali di varia natura, fra i quali spiccano gemme come Pierino e il Lupo e La Balena Ugoladoro. Meno famoso invece è l'episodio Casey at the Bat, basato su una poesia sul baseball scritta nel 1888 da Ernest Thayer. La sequenza era stata cantata e narrata dall'attore radiofonico Jerry Colonna e portava la firma del regista Jack Kinney, già all'opera sugli How To sportivi di Pippo. Piuttosto affine ai corti di quel filone, Casey at the Bat racconta di una buffa partita di baseball, in cui per tutto il tempo si attende l'arrivo del grande battitore Casey, il quale una volta giunto in campo... perde il match, proprio a causa del suo eccesso di fiducia in sé stesso. Otto anni dopo, il segmento viene nuovamente distribuito nelle sale cinematografiche, questa volta come cortometraggio singolo, e in tale occasione ne viene addirittura prodotto un sequel.

Il Seguito della Storia

Casey Bats Again porta nuovamente la firma di Jack Kinney, e riprende la storia esattamente da dove il segmento di Musica, Maestro! si era fermato, costituendo una deliziosa appendice alla vicenda. Sul fronte narrativo, il seguito si rivela paradossalmente assai più ricco dell'originale, che era invece molto limitato dalla sua natura prettamente sportiva. In apertura assistiamo ad un breve riepilogo del precedente episodio, ottenuto riciclando animazioni dal lungometraggio, dopodiché si passa ad illustrare, come sempre in rima, la nuova fase della vita di Casey in qualità di padre di famiglia. Per riabilitare il suo buon nome, l'ex battitore sogna un erede che ripercorra i suoi passi, ma la natura gli riserverà un altro bello scherzetto, dandogli invece ben nove figlie femmine. Con molto umorismo seguiamo il povero Casey mentre precipita nella frustrazione e nello sconforto, salvo poi accorgersi che la sua prole è perfettamente in grado di formare un'imbattibile squadra femminile. Nell'ultima sequenza assistiamo infine al debutto delle “Caseyettes”, e ai goffi tentativi dell'iperprotettivo Casey di controllarne le mosse, infiltrandosi fra loro in abiti femminili, senza rendersi conto che le sue figlie sono perfettamente in grado di fare a meno di lui.

L'Ultimo Dono di Fred Moore

Il finale di Casey Bats Again è molto simile quello di Casey at the Bat e in un certo senso “chiude il cerchio”, riscattando in modo comico la carriera del vanaglorioso battitore. Negli otto anni passati da Musica, Maestro! lo stile disneyano ha fatto molti passi avanti... o indietro, a seconda dei casi. Visivamente Casey Bats Again è infatti un cortometraggio assai più povero rispetto al predecessore, prodotto nel pieno degli anni 40. Dove prima prevalevano le curve, ora troviamo gli spigoli, e gli stessi scenari si allineano alla nuova impostazione naif che è ormai diventata marchio di fabbrica dei corti Disney. A distinguersi è però il fantastico lavoro di Fred Moore sulla moglie e le figlie di Casey, che sebbene siano tutte identiche fra loro, possiedono quell'appeal che l'artista aveva già infuso in passato ai suoi personaggi femminili, come le centaurette di Fantasia (1940). I volti delle Caseyettes sono stilizzati come quelli delle bambole, ma i loro corpi sono invece molto più realistici e si sente tutto il peso della loro fisicità. Il contrasto che ne deriva è a dir poco straordinario. È molto triste che Casey Bats Again rappresenti l'ultimo contributo dell'artista alla storia dell'animazione Disney, poco prima di perdere la vita in un drammatico incidente stradale.