Paperino e la Punizione con Stile

I Nipotini Cattivi

Don Rosa realizza un'altra tenpage incentrata sulle diatribe domestiche tra Paperino e nipotini, questa volta nella loro versione di studenti monelli. I nipotini in modalità ribelle sono una rarità non solo nelle attuali storie di produzione italiana, ma anche all'interno del corpus donrosiano. L'artista del Kentucky dichiara infatti di essere cresciuto leggendo le storie barksiane appartenenti alla fase centrale della sua produzione, in cui i nipotini appaiono già domati, e di averli rappresentati così nel suo lavoro.

Tuttavia questa volta Rosa fa un passo indietro per esigenze di copione, restituendoci i discoli degli esordi, per lo sconcerto di quei lettori abituati a vederli da sempre agire come un terzetto di enciclopedie viventi. Fa piacere vedere Qui, Quo e Qua marinare la scuola, per andare a spassarsela in giro: un'azione oggi politicamente scorretta ma realistica e catartica.

Gli Svaghi di Duckburg

Tutta la storia poi ruota sui tentativi dei tre di andare a divertirsi, smontati puntualmente da un Paperino che, ignaro di tutto, si ritrova casualmente negli stessi posti. I comici tentativi dei paperini per non farsi cogliere in flagrante sono assai gustosi, e passano in rassegna i divertimenti di una Paperopoli campagnola e provinciale: la nuotatina al fiume, il cinema mattutino e la partita di baseball. Il vecchio mulino inoltre ripropone uno dei classici scenari in cui Barks aveva ambientato la sua produzione di brevi.

Particolarmente riuscite sono le gag slapstick. La scena in cui uno dei nipotini rimane incollato sulla schiena di uno spettatore al cinema o quella in cui la canna da pesca aggancia la manica di Paperino portandolo ad annacquare accidentalmente la sua bella la dicono lunga sul potenziale inespresso di Rosa come animatore. Non mancano inoltre dialoghi vivaci e scene al limite, come il nipotino travolto dal lerciume del cinema, tanto da chiedere ai fratelli di essere abbandonato lì per permettere di salvarsi. Il finale punitivo e vagamente metanarrativo mette a posto le cose, e fa passare una giusta morale senza essere pedanti e bacchettoni.

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Donald Duck - Metaphorically Spanking
  • Anno: 1988
  • Durata: 0 strisce
  • Storia:
Nome Ruolo
Don Rosa Disegni; Storia