La Sinfonia della Fattoria

Precorrendo Fantasia

Insieme a The Old Mill (1937), la splendida Farmyard Symphony è sicuramente la Silly Symphony che più di ogni altra funge da anello di congiunzione con le meraviglie che gli artisti Disney, alla fine degli anni 30, stavano producendo nel campo dei lungometraggi. Il lavoro fatto sugli effetti speciali, sui fondali, sulla colorazione e soprattutto sul design dei personaggi rende il cortometraggio una gioia per gli occhi. Lo stile di disegno tipico di Fred Moore ha ormai definitivamente preso piede, e gli artisti in forza allo studio riescono a tratteggiare i diversi animali di una fattoria con un piglio più realistico, senza però rinunciare alla rotondità e all'espressività tipicamente cartoon che è ormai diventata il marchio di fabbrica dell'animazione disneyana. Quello stesso stile grafico che ammireremo nell'imminente Pinocchio (1940), si sposa alla perfezione con il tessuto narrativo del cortometraggio, una splendida collezione di pittoresche situazioni, incorniciate da una selezione di brani di musica classica, che avvicinano Farmyard Symphony a quello che a breve sarà il culmine dell'arte di Disney: il leggendario Fantasia (1940).

Maturità Artistica

Il cortometraggio si apre trionfalmente sulle note della sesta sinfonia di Beethoven, La Pastorale, e a seguire presenterà uno dopo l'altro brani sempre diversi, ognuno volto a descrivere il risveglio di un diverso animale della fattoria. Che si tratti di pollame, bovini, suini o equini, ogni figura è tratteggiata con raffinatezza e sfoggia un appeal davvero mai visto in nessun cortometraggio della serie. Inoltre ognuno di loro sarà protagonista di una gag, di una semplice situazione o, nel caso del maialino, di una breve trama personale. Lo stile dell'animazione Disney sta cambiando per sempre, dirigendosi su binari diversi e puntando verso uno stile ancora più efficace, che vedremo affermarsi nel decennio successivo. La colonna sonora si sposa benissimo con le differenti sequenze, in una sintesi totale tra musica e immagine che ha davvero pochi paragoni all'interno della serie. Si ricorda in particolare la sequenza centrale in cui assistiamo al corteggiamento tra un gallo e una giovane gallinella, che interpretano una versione molto personale dell'aria La Donna è Mobile dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Assolutamente meraviglioso è anche il frenetico climax finale, sulle note dell'Ouverture del Barbiere di Siviglia di Rossini, in cui i contadini danno da mangiare agli animali e un maialino cercherà in tutti i modi di intrufolarsi per non rischiare di rimanere senza cibo.

Spotty e Chanticleer

Dopo il magnifico Farmyard Symphony la serie presenterà materiale ancora molto interessante, ma lontano dal livello raggiunto in Woodland Café e The Old Mill (1937), passando definitivamente il testimone artistico ai lungometraggi animati. Il corto avrebbe però ispirato un adattamento in tavole domenicali, all'interno della serie cartacea delle Silly Symphony, pubblicato sui quotidiani negli ultimi mesi del 1938. L'omonima storia a fumetti avrebbe portato la firma di Merril De Maris e Al Taliaferro e occupato sei settimane, focalizzandosi però sul maialino che appariva nel cortometraggio, ribattezzato Spotty e reso protagonista di un tenero racconto di formazione. Stranamente, nel 1957 in occasione dell'episodio di Disneyland intitolato More About the Silly Symphonies, Walt Disney avrebbe riproposto in televisione il cortometraggio, realizzando un'introduzione apposita in cui identificava il gallo protagonista con il personaggio di Chanticleer. Questa figura, molto famosa in Francia, sarebbe effettivamente stata presa in considerazione agli studios dagli anni 40 agli anni 60, per la realizzazione di un lungometraggio, mai effettivamente entrato in produzione. A dispetto di quanto detto da Walt, Chanticleer non avrebbe però avuto alcuna reale attinenza con il gallo di Farmyard Symphony.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Farmyard Symphony
  • Anno: 1938
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Cutting
  • Storia:
  • Cast: Billy Bletcher, Melvin Gilly, Bea Hager, Lee Millar, Victor Rodman, Lee Sweetland, Max Terhune
  • Musica: Leigh Harline
  • Animazione: John Bradbury, Paul Busch, Bernard Garbutt, Ken Hultgren, Milt Kahl, Lynn Karp, Eric Larson, Don Lusk, Fred Madison, Paul Satterfield, John Sewall
Nome Ruolo
Billy Bletcher Cast (Bull)
John Bradbury Animazione
Paul Busch Animazione
Jack Cutting Regista
Walt Disney Produttore
Bernard Garbutt Animazione
Melvin Gilly Cast (Miscellaneous)
Bea Hager Cast (Farmer's Wife)
Leigh Harline Musica
Dave Hilberman Layout
Ken Hultgren Animazione
Milt Kahl Animazione
Lynn Karp Animazione
Eric Larson Animazione
Don Lusk Animazione
Fred Madison Animazione
Lee Millar Cast (Mule)
Victor Rodman Cast (Miscellaneous)
Paul Satterfield Animazione
John Sewall Animazione
George Stallings Storia
Lee Sweetland Cast (Farmer)
Max Terhune Cast (Miscellaneous)