Freewayphobia or The Art of Driving the Super Highway

How To... Per Davvero

Durante la Seconda Guerra Mondiale erano stati numerosi i filmati pubblicitari a sfondo educativo che lo studio Disney aveva prodotto su commissione. Walt era molto soddisfatto dei risultati conseguiti in tale settore, e nel dopoguerra istituì una divisione apposita, chiamata in seguito Disney Educational Media, che potesse occuparsi di distribuire nelle scuole dei filmati didattici in 16 mm. Non si trattava, va detto, di materiale nuovo, ma del classico repertorio disneyano: fra questi si ricordano gli short del Grillo Parlante, una versione della Sagra della Primavera di Fantasia (1940) con nuova narrazione, oppure il bellissimo corto di Pippo Motormania (1950). Quest'ultimo riscosse un successo strepitoso e, nel corso degli anni, moltissime istituzioni ne richiesero a Walt una copia per poterla proiettare. Più di un decennio dopo la sua uscita, Motormania iniziava però a diventare obsoleto sotto il profilo “didattico”: le strade americane si erano nel frattempo profondamente trasformate, e c'era bisogno di qualcosa di nuovo su quello stesso tema. Disney decise così di produrre appositamente per questo scopo due filmati lunghi pressappoco un quarto d'ora, che potessero essere proiettati in coppia e riempire così un'intera lezione scolastica. Non voleva che fossero soltanto materiale didattico, ma che venissero considerati a tutti gli effetti prodotti di intrattenimento, e così li distribuì nelle sale cinematografiche come nuovi corti di Pippo.

Un Delicato Equilibrio

La miniserie Freewayphobia riporta in scena il personaggio di Pippo, declinandolo in versioni differenti di sé, esattamente come facevano i corti del periodo d'oro. Il modello grafico scelto questa volta sembra essere tornato quello di inizio anni 50: occhi più piccoli, testa rosa e dentoni poco vistosi ma ben presenti. Se si esclude il piccolo revival di quattro anni prima, Aquamania (1961), la produzione regolare di corti di Pippo era ferma al 1953: quest'accoppiata di cartoni animati costituiva quindi un importante ritorno. I tradizionali How To già si basavano sul contrasto tra la seria voce narrante e le gag portate in scena da Pippo: è chiaro che un “vero” filmino didattico con Pippo protagonista non avrebbe avuto un tono poi così diverso. I due Freewayphobia si reggono proprio su questo delicatissimo equilibrio: l'anima didattica è presente, ma a conti fatti la si avverte poco, dati i presupposti strutturali per cui sono noti i corti di Pippo . Di contro, non si può dire che vengano raggiunte le vette umoristiche per cui è ben nota la serie. Nel primo di questi due film si fa un largo uso di animazione ma anche di modellini tridimensionali, utili a mostrare le file di automobili viste dall'alto. A comporre la musica troviamo il collaudatissimo George Bruns, mentre la regia è di Les Clark, che iniziò a interessarsi al filone didattico proprio negli ultimi anni di carriera.

I Tre Flagelli

Dopo una serie di riprese live action delle strade moderne, in cui il narratore (Paul Frees) ne esalta i pregi, vengono passate in rassegna tre tipologie diverse di guidatore problematico. Si comincia con il timidone, che tende a indugiare sulla corsia di accellerazione, in attesa di un varco abbastanza grande per potersi immettere. Inoltre, una volta in autostrada, si permette di andare lentamente sulle corsie più veloci, causando scompiglio e quindi incidenti. Si prosegue poi con il guidatore impaziente, che si sposta di continuo tra una corsia e l'altra, disorientando le altre auto. Per l'occasione viene aperta una parentesi un po' didascalica, in cui si spiegano i necessari tempi tecnici che intercorrono dal momento in cui leggiamo un cartello di stop a quello in cui il veicolo effettivamente si ferma, spiegando quale sia la giusta velocità da tenere. Si tratta chiaramente di una porzione un po' invecchiata, dato che fa riferimento a cifre e dati che oggi sono superati. Infine si analizza la terza categoria, il negligente, che tende a distrarsi mentre guida, e a correggere la rotta in modo improvviso, cogliendo impreparati gli altri guidatori. Le tre tipologie rappresentano molto bene le diverse sfaccettature della personalità di Pippo che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni 50. Alla fine di tutto troviamo però il “vero” Pippo, che con allegria si congeda dal pubblico, invitando alla prudenza.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Freewayphobia or The Art of Driving the Super Highway
  • Anno: 1965
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney, Ken Peterson
  • Musica: George Bruns
  • Animazione: Jack Boyd, Bob McCrea, Cliff Nordberg
Nome Ruolo
Ray Aragon Layout
Frank Armitage Fondali
Jack Boyd Animazione
George Bruns Musica
Walt Disney Produttore
Bob McCrea Animazione
Cliff Nordberg Animazione
Ken Peterson Produttore Associato