Mickey's Mellerdrammer

Le Capanne dello Zio Walt

Il romanzo antischiavista La Capanna dello Zio Tom, scritto dalla statunitense Harriet Beecher Stowe e pubblicato nel 1852, ebbe un impatto molto forte sulla cultura americana, specialmente alla vigilia della guerra civile. Non è strano quindi trovare numerosi riferimenti all'opera, in questi primi anni di animazione disneyana. In Alice Gets Stage Struck (1925) avevamo visto Alice metterne in scena una versione teatrale, e già allora si percepiva quanto personaggi come Tom e Simon Legree fossero ormai penetrati nel sentire popolare. Nello splendido Mickey's Mellerdrammer questo spunto viene ottimamente riutilizzato, contaminandosi con la produzione fumettistica ormai avviata sui quotidiani. L'anno precedente infatti, nella storia a strisce The Great Orphanage Robbery (Topolino e i Due Ladri) firmata da Floyd Gottfredson, Topolino e Minni avevano messo in scena per beneficenza proprio La Capanna dello Zio Tom, usando come attori i membri della loro combriccola. Dopo questa simpatica introduzione la storia a fumetti prendeva tutt'altra piega: l'incasso veniva infatti sottratto da Pietro e Lupo, facendo ricadere la colpa sul povero Orazio, e a Topolino non rimaneva che partire all'inseguimento dei due ladri per scagionare l'amico e salvarlo dall'impiccagione.

Doppio Strato di Caratterizzazione

La storia di Gottfredson avrebbe portato Topolino fino al gelido nord (ispirando anche il cortometraggio The Klondike Kid), mentre in questa versione animata l'azione si esaurisce nel teatro, e il climax viene raggiunto con un'invasione di cani e gatti sul palcoscenico, espediente già utilizzato in altre occasioni. Ma al di là di questo, Mickey's Mellerdrammer è un autentico gioiello, che porta avanti il lavoro che da tempo gli artisti Disney stanno conducendo sulle psicologie dei personaggi. Siamo molto distanti dalle esibizioni danzanti degli esordi: qui vediamo ogni membro della gang di Topolino prepararsi dietro le quinte e impegnarsi per entrare al meglio nella parte, e questo significa che ognuno di loro presenta un... doppio strato di caratterizzazione, compresi Orazio e Clarabella che vengono qui finalmente dotati di parola, dopo una carriera fatta di soli nitriti e muggiti. Il fatto che l'opera di riferimento abbia toni tragici e dei dialoghi drammatici e altisonanti, non fa che rendere ancora più interessante l'interpretazione di Mickey e soci, costretti ad uscire dal loro abituale registro leggero, per fare la caricatura del melodramma.

Arriva Chiquita

I ruoli che i personaggi interpretano sono gli stessi visti nella storia a fumetti: Minni è la bionda Eva, Clarabella interpreta la derelitta Eliza mentre Topolino si cimenta addirittura in un doppio ruolo: la piccola schiava Topsy e il povero Zio Tom. Divertentissimo il fatto che il pubblico se la prenda con Orazio, che qui interpreta il baffuto e spietato negriero Simon Legree, confondendo di continuo l'attore col suo personaggio. Notevole inoltre che il confronto tra Orazio e Topolino porti quest'ultimo a pronunciare la famosa citazione “Potrai possedere il mio corpo, ma la mia anima appartiene al Signore”. È presente anche Pippo, da poco aggiunto al cast, qui nel ruolo del ridanciano tecnico teatrale, e un gruppetto di cani randagi che vengono maldestramente travestiti da segugi con degli scalcinati costumi di scena. Infine non si può non notare tra il pubblico la presenza di una gallina grassa e un po' snob, dotata di un cappello con una grossa piuma: esordisce finalmente Chiquita (Clara Cluck), che tornerà più tardi nel ruolo di cantante lirica, fornendo quindi alla gang di Topolino un contrappunto “culturale”.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Mickey's Mellerdrammer
  • Anno: 1933
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Wilfred Jackson
  • Cast: Elvia Allman, Billy Bletcher
  • Musica: Frank Churchill
  • Animazione: Johnny Cannon, Les Clark, Chuck Couch, Gilles "Frenchy" De Trémaudan, Kevin Donnelly, Paul Fennel, Clyde Geronimi, Edward Love, Hamilton S. Luske, Tom Palmer, Harry Reeves, William "Bill" O. Roberts, Ben Sharpsteen, Fred Smith, Roy Williams, Marvin Woodward
Nome Ruolo
Elvia Allman Cast (Clarabelle Cow)
Billy Bletcher Cast (Horace Horsecollar)
Johnny Cannon Animazione
Frank Churchill Musica
Les Clark Animazione
Chuck Couch Animazione (Assistant)
Gilles "Frenchy" De Trémaudan Animazione
Walt Disney Produttore
Kevin Donnelly Animazione
Paul Fennel Animazione (Assistant)
Clyde Geronimi Animazione
Wilfred Jackson Regista
Edward Love Animazione (Assistant)
Hamilton S. Luske Animazione
Tom Palmer Animazione
Harry Reeves Animazione (Assistant)
William "Bill" O. Roberts Animazione
Ben Sharpsteen Animazione
Fred Smith Animazione (Assistant)
Roy Williams Animazione (Assistant)
Marvin Woodward Animazione