Oh, What a Knight

Come Douglas Fairbanks

Oh, What a Knight non è altro che la storpiatura di Oh, Oh, Oh, What a Night!, titolo di una canzone del 1926, molto famosa all’epoca, e incentrata su una relazione extra-coniugale. Siamo in un momento cruciale del percorso del personaggio: la qualità è alle stelle, gli animatori stanno davvero dando il massimo per compiacere la committenza, e Walt Disney da qualche mese ha creato allo studio un sistema a incentivi volto a premiare gli animatori in grado di fornire le gag più brillanti, trucco che anno dopo anno gli permetterà di avere il “polso creativo” della situazione. Oh, What a Knight è infatti davvero riuscito, oltre che una delle primissime rappresentazioni “in costume” per un personaggio disneyano.

Benché, da un certo punto di vista, in questa fase ogni corto corrisponda a un diverso ruolo per Oswald, Pietro e soci, qui a cambiare è tutto il setting, dal momento che la vicenda si svolge in un contesto fiabesco e medioevale. Oswald, menestrello girovago, si ritrova a dover salvare la principessa Ortensia dalle grinfie di Pietro, padre protettivo e suo carceriere, in quello che per certi versi è un precursore del topoliniano Ye Olden Days (1933). Da monello di strada, il coniglio sta iniziando ad essere usato spesso e volentieri come eroe romantico, senza macchia e senza paura. Il modello di riferimento è il cinema muto d’avventura di Douglas Fairbanks e Rodolfo Valentino, quello fatto di protagonisti affascinanti e ironici, gli stessi che avrebbero poi ispirato anche Topolino.

Luci, Ombre e Bacetti

Rimasto per anni conservato alla Library of Congress’ American Film Institute, il rullo che è stato poi utilizzato nel relativo volume dei Disney Treasures era completo già in partenza. Nel dvd lo troviamo abbinato alla consueta colonna sonora di Robert Israel, che come per molti corti del 1928 opta per un sottofondo a base di organo, il cui effetto vintage stavolta non smorza minimamente la verve del corto. Siamo infatti di fronte a una vetta per la serie, uno di quei cortometraggi che esprimono alla perfezione la grande raffinatezza disneyana, e nello specifico la cosiddetta arte della personality animation. Il lavoro di Ub Iwerks si riconosce ad occhio nudo: la pantomima di Oswald è veramente incredibile, e non fa che rafforzare la gran vitalità presente nel personaggio, superiore persino a quella del primo Mickey Mouse.

La finezza maggiore è proprio quando, durante il duello contro Pietro, Oswald lascia che a combattere sia la sua ombra, facendo dei continui andirivieni per andare a baciare la gattina, travolto da quell’ebbrezza che chiunque agli inizi di una relazione potrà dire di aver provato. E non è solo l'atteggiamento birichino del protagonista a lasciare piacevolmente impressionati, ma anche l'uso che viene fatto degli effetti di luce durante il combattimento: le ombre di Pietro e Oswald si stagliano sul muro della torre con un effetto veramente spettacolare, anche questo farina del sacco del geniale Ub Iwerks. In questo clima così deliziosamente creativo, Walt spera di negoziare con Mintz un rinnovo della serie, proponendogli di aumentare il budget di ogni cortometraggio. Gli eventi stanno per precipitare, ma questo al momento non si riflette sulla qualità della produzione, più alta che mai.

Revisione del 29 Marzo 2024.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Oh, What a Knight
  • Anno: 1928
  • Durata:
  • Produzione: Winkler Productions
Nome Ruolo
Mike Marcus Fotografia (Animation)
Winkler Productions Produttore

Bibliografia

Sul film:

  • Merritt, Russell; Kaufman, J. B., Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney/Nel Paese delle Meraviglie: I Cartoni Animati Muti di Walt Disney, Gemona, UD: Edizioni Biblioteca dell'Immagine (1992), Hardcover, Dust Jacket, pp. 240. Updated Edition: Walt in Wonderland: The Silent Films of Walt Disney, Baltimore, Maryland: The John Hopkins University Press (2000), Paperback, pp. 168.
  • Susanin, Timothy S., Walt Before Mickey - Disney's Early Years, 1919-1928, Jackson, Mississippi: University Press of Mississippi, (2011) Hardcover; Dust Jacket, pp. 340.
  • Bossert, David A.; Gerstein, David (ed.), Oswald the Lucky Rabbit: The Search for the Lost Disney Cartoons, Los Angeles/New York: Disney Editions, (2017) Hardcover, pp. 176. Updated Edition: Oswald the Lucky Rabbit: The Search for the Lost Disney Cartoons (REVISED SPECIAL EDITION), Los Angeles/New York: Disney Editions, (2019) Hardcover, pp. 176, including Litographs.