Picnic con le Formiche

Formiche Africane

Tea for Two-Hundred chiude il 1948 di Paperino, annata che ha visto il definitivo passaggio di testimone fra i registi Jack King e Jack Hannah. Negli ultimi tempi gli sceneggiatori Disney si sono divertiti a ripopolare la serie di nuovi personaggi ricorrenti, piccoli animali dispettosi da contrapporre a Paperino, allo scopo di variare una ricetta fondamentalmente sempre uguale. Dopo l'arrivo di Cip e Ciop, Bootle Beetle e Buzz-Buzz, è la volta di un nuovo gruppetto di insetti, un nugolo di formichine la cui caratterizzazione ricorda molto da vicino quella degli indigeni africani. L'idea è per certi versi simile a quella di Beach Picnic (1939), in cui avevamo invece trovato un formicaio a tema indiano, tuttavia qui l'intento caricaturale è ancora più evidente: i membri della tribù hanno il collo a fisarmonica, suonano i bonghi e parlano in una lingua gutturale e incomprensibile. L'effetto è esilarante, tuttavia questo personaggio collettivo avrà vita breve: rivedremo le formichine solo quattro anni dopo in Uncle Donald's Ants (1952), dopodiché l'idea verrà archiviata, forse in ossequio ai primi vagiti di politicamente corretto.

Così Piccole, Così Forti

La sinossi dello short segue molto fedelmente la formula codificata in quegli anni per la serie. In apertura vediamo Paperino che durante un picnic inizia a tormentare una formichina della tribù, giocando con le caratteristiche della sua specie e caricandole sulle spalle un peso via via crescente. Come sempre non c'è malizia nel papero, che ci viene sempre mostrato come un tenero e bonario bambinone. Nella seconda parte si scatena però la vendetta dell'intero formicaio, che fino alla fine prenderà di mira il povero Donald. Gli artisti Disney sono da sempre molto bravi a gestire enormi gruppi di insetti, come si era visto in Camping Out (1934), cortometraggio interamente giocato sulle differenti forme assunte da uno sciame di zanzare per combattere Topolino e soci. Qui vediamo le formiche trasformarsi in tappetini semoventi, capaci di spostare a piacimento un Paperino addormentato, oppure sollevare le diverse cibarie facendole sembrare dotate di vita propria. Come accade sempre più spesso, ad un soggetto decisamente convenzionale corrisponde una realizzazione impeccabile: Tea for Two-Hundred è dunque un corto godibile, divertente e ben ritmato.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Tea for Two-Hundred
  • Anno: 1948
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Hannah
  • Storia:
  • Musica: Oliver Wallace
  • Animazione: Bob Carlson, Volus Jones, Bill Justice, Judge Whitaker
Nome Ruolo
Bill Berg Storia
Bob Carlson Animazione
Walt Disney Produttore
Yale Gracey Layout
Jack Hannah Regista
Volus Jones Animazione
Bill Justice Animazione
Oliver Wallace Musica
Judge Whitaker Animazione
Thelma Witmer Fondali