Paperino Inventore

Materiali di Recupero

Se con Commando Duck si è finalmente chiuso il ciclo militare di Paperino, ecco che con The Plastics Inventor ritroviamo Donald in abiti civili. Pur non essendo considerato dagli storici un cortometraggio strettamente connesso all'argomento bellico, lo short prende le mosse da una situazione che in quel momento storico gli americani erano costretti a fronteggiare: la carenza di materie prime. La spinta a escogitare metodi creativi per ovviare al problema era già stata il tema di Victory Vehicles, in cui Pippo era riuscito a dare un'idea della situazione nel “fronte interno”, ma adesso lo stesso argomento viene indirettamente toccato anche da Paperino. Donald si ritrova ancora una volta a seguire le istruzioni di uno speaker radiofonico, come avveniva in Self Control (1938) e in Chef Donald (1941), che lo convince che è possibile costruire qualsiasi cosa con la plastica. Persino un aeroplano. Nella prima sequenza vediamo infatti Paperino armeggiare con questo nuovo materiale, arrivando a costruire addirittura le componenti del motore come se fossero biscotti da infornare. Si tratta di una scena divertente, surreale e ricca di gag, ma non è niente in confronto alla seconda metà, in cui assistiamo al volo di collaudo.

Arrivano i Credits!

The Plastics Inventor è una graffiante e spietata parodia del fai-da-te, di cui viene mostrato il lato oscuro: basta infatti una leggera pioggerella a far sciogliere il velivolo. A seguire, abbiamo una delle scene più belle della carriera di Paperino, in cui lo vediamo ingegnarsi in ogni modo pur di non precipitare, mentre l'aereo progressivamente si trasforma in un molle ammasso gelatinoso. Si sprecano ovviamente le gag visive: memorabile Paperino che cerca di ricostruire le ali, spianandole con un matterello, o il finale in cui l'aereo finisce per assomigliare... ad una torta di mele. Siamo di fronte a materiale creativo di rara genialità, narrato con intelligenza e una perfetta conoscenza dei tempi comici. Il cortometraggio segna per la prima volta nella serie di Paperino l'arrivo della schermata dei credits durante i titoli di testa, già adottati qualche mese prima per Pluto. Nomi come Jack King o Jack Hannah vengono quindi per la prima volta resi noti al grande pubblico. Fra questi stranamente non è presente Carl Barks che due anni prima aveva lasciato lo studio, subito dopo aver finito di lavorare alla sceneggiatura di The Plastics Inventor. Stanco di collaborare a cortometraggi propagandistici, l'Uomo dei Paperi abbandona così il mondo dell'animazione, per dedicarsi a tempo pieno al fumetto. Sarà in questo contesto che regalerà a Paperino un microcosmo tutto suo, creando per lui la città di Paperopoli.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: The Plastics Inventor
  • Anno: 1944
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack King
  • Storia: ,
  • Musica: Oliver Wallace
  • Animazione: Paul Allen, Brad Case, Bill Justice, Don Towsley
Nome Ruolo
Paul Allen Animazione
Brad Case Animazione
Merle Cox Fondali
Walt Disney Produttore
Jack Hannah Storia
Bill Justice Animazione
Jack King Regista
Ernest Nordli Layout
Dick Shaw Storia
Don Towsley Animazione
Oliver Wallace Musica