Zio Paperone in Qualcosa di Veramente Speciale

Il Compleanno Più Difficile

A partire da Paperino e il Genio del Compleanno, Don Rosa si trova a realizzare sempre più spesso storie celebrative legate agli anniversari dei personaggi più importanti del pantheon barksiano. Nel 1997 tocca anche a Zio Paperone, e data l’importanza della sua figura, l’artista del Kentucky non si limita agli auguri di rito, ma preferisce imbastire una trama ambiziosa. L’autore in questo modo celebrerà non solo la complessità del personaggio, ma attraverso numerosi rimandi anche la continuity interna che collega il corpus barksiano e donrosiano.

Prima di tutto Don Rosa trova uno stratagemma per aggirare il problema anagrafico: sebbene la storia nasca per festeggiare i cinquant’anni dalla creazione del personaggio, l’artista trasforma questa ricorrenza nell’anniversario del suo arrivo a Paperopoli. In questo modo, Rosa riesce a legare intelligentemente la città al tycoon. Viene infatti sottolineato come Paperone abbia portato Duckburg nel futuro, facendone il fulcro del suo impero economico e permettendo così lo sviluppo industriale e urbanistico. Viene inoltre rivelato come le attuali fondamenta cittadine poggino sulle vestigia della lignea Paperopoli del passato, e come gli edifici di un tempo rimangano intatti nella parte sotterranea della metropoli.

Team-up per i Villain

La storia prende le mosse da un concorso rivolto ai cittadini, chiamati ad arrovellarsi per scoprire cosa regalare al papero che possiede già tutto. Vediamo così l’intera Paperopoli intenta a sciogliere l’interrogativo, e Don Rosa ne approfitta per mettere in campo tutto il principale cast papero. Troviamo anche Pico De Paperis che l’autore disegna di spalle, contravvenendo (per la seconda volta) al veto che da sempre la Egmont impone sul personaggio. Il concorso tuttavia si rivela un piano orchestrato da un gruppo di nemici di Paperone: Cuordipietra, Amelia e i Bassotti. Questa collaborazione tra cattivi è un topos del fumetto supereroistico, e Don Rosa decide di strizzare l’occhio a questo genere, senza però rinunciare alla sua impostazione tipicamente realista.

La storia viene impostata con grande perizia, mettendo insieme tensione, paura, emozione e persino un tocco di surreale umorismo nella scena in cui i Bassotti prendono “in parte” le sembianze dei componenti della famiglia papera. Molto importante è la presenza di un ormai invecchiato Capitan Bassotto Cuornero, molto diverso dalla sua versione italiana, che qui fornisce un punto di vista sul passato improntato all’invidia e alla chiusura, molto diverso dalla filosofia paperoniana dell’american dream. Infine va segnalato che da questo momento in poi la Paperopoli sotterranea diventerà per Don Rosa il covo ufficiale della Banda Bassotti, portando avanti una tradizione molto diversa rispetto all’Italia che vuole i malfattori perennemente accampati all’interno di una scalcinata roulotte.

Il Paperone innamorato

Il team-up fra cattivi non rimane limitato alla tradizione donrosiana. Una cosa del genere era già stata mostrata nella serie televisiva animata DuckTales con l’episodio Send in the Clones. Inoltre, nel 2013 sarà l’italiano Francesco Artibani, in coppia con Alessandro Perina, a riproporre questo concept con ottimi risultati in Zio Paperone e l’Ultima Avventura, aggiungendo Rockerduck alla formazione.

La storia di Don Rosa tuttavia si distingue fra tutte queste per il colpo di scena finale, che vede l’ingresso in campo di Doretta Doremì, personaggio su cui Don si sentirà quasi in dovere di ricamare fino alla fine della sua carriera. Il lato romantico di Paperone, già presente in Barks e portato avanti anche nella tradizione scarpiana, diventerà progressivamente una sua caratteristica fondamentale e Don Rosa si trasformerà ben presto nel principale cantore di quell’amore impossibile sbocciato nel freddo Klondike.

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Uncle Scrooge - A Little Something Special
  • Anno: 1997
  • Durata:
  • Storia:
Nome Ruolo
Don Rosa Disegni; Storia