Zio Paperone e l'Ultima Slitta per Dawson

La Svolta di Don e Scrooge

La vita è fatta di bivi e di scelte, che possono cambiare radicalmente il corso della propria storia personale. Questo lo sanno bene tanto Don Rosa quanto Paperone: ed è proprio sulle molteplici possibilità in cui incappiamo ogni giorno che si basa la costruzione e la profondità psicologica del personaggio più ricco del mondo, secondo l'autore del Kentucky. Questo è evidente in Last Sled to Dawson, la sua terza storia lunga e prima vera prova da fumettista consapevole. Se in precedenza Don stava ancora prendendo le misure del suo nuovo ruolo di artista, usando citazioni e topoi barksiani con semplice timor reverenziale, a partire da L'Ultima Slitta per Dawson comincia a fare sul serio, e a costruire una credibile e personale visione di Paperone.

Già in Cash Flow il passato di Scrooge metteva in moto l'azione e induceva pure una scherzosa riflessione sul presente: il paperone di stampo barksiano ne usciva come un personaggio epico ed esagerato e con una storia davvero larger than life. Ma Don qui fa di più e, in maniera quasi arrogante, confeziona un seguito ideale del capolavoro barksiano più famoso: Zio Paperone e la Stella del Polo (1953). Pur trattandosi del seguito di una storia tanto amata, saggiamente Rosa decide di utilizzare Doretta Doremì con discrezione, in maniera accennata, lasciando intendere un antico sentimento di amore e rispetto ma senza approfondire: per quello ci saranno altre storie.

Su e Giù per i Ghiacciai

La trama, briosa ed avvincente come al solito, gira tutta attorno alla slitta usata da Paperone ai tempi del Klondike, rimasta fatalmente intrappolata in un ghiacciaio nell'ultimo giorno di Scrooge come cercatore. È il suo contenuto, e il significato che questa slitta porta con sé a far da fulcro alla vicenda, un po' come accadeva in Quarto Potere (1941), una delle pellicole di riferimento per Don Rosa. Dopo il nostalgico “secondo ritorno al Klondike” dei Paperi, l'azione si fa via via più frenetica nella scorribande tra acqua e cielo, e Don sottolinea il tutto con le sue quadruple, un vero e proprio marchio di fabbrica (Barks, ad esempio, non ha mai ecceduto in questo).

Paperino e nipotini fanno, rispettivamente, da contrappunto comico e saggio, ma è sempre Paperone a rubare la scena, a guidare le azioni di tutti. Il suo spirito indomito, la sua estrema forza di volontà sono evidenti e magnetici. La parte sentimentale a questo punto non è affatto in contrasto, ma perfettamente speculare alla sua fame di realizzazione e di ricordi da custodire. Tutto questo diventa lampante se si osserva la vignetta in cui Paperone tutto tremante vede il vecchio fucile segnalatore, simbolo di un passato felice che gli permette di essere ancora più ricco di quanto non sia. Queste tematiche saranno ampliate, e a volte meglio raccontate, in altre storie successive, ma la sostanza non cambierà. Ma è da questa storia che Don Rosa inizia il suo personale percorso nel personaggio di Paperone.

La Saga in Nuce

Don in questa storia è interessato a Paperone, a mostrarlo vitale e autentico, in virtù del suo essere il personaggio disneyano più storicizzato. Come da lezione barkiana, Scrooge ha da sempre un passato ben preciso, ha vissuto nella Storia ed è stato presente in momenti fondamentali: ha saputo fare la differenza. A questo servono le cinque tavole di flashback all'inizio, in cui il tramonto della corsa all'oro e l'abbacinante paesaggio dello Yukon mettono Paperone nella condizione di compiere una scelta. Incontriamo qui una sostanziale novità: un personaggio che si autodetermina e, per colpa del destino, opterà per una strada fatta di asperità e di durezze. Va letta in questo modo la chiosa finale, in cui un tramonto dorato esalta il valore dei ricordi e umanizza il burbero papero, svelando al lettore l'approccio che Don ha scelto per raccontare, e rielaborare, il personaggio di Barks.

Va detto come l'umanità di Paperone fosse già presente nelle storie del maestro dell'Oregon, ma qui e in altri episodi il concetto viene esteso e fortemente esplicitato, a volte fino all'eccesso. Non mancano infine personaggi storici come Soapy Slick, il cattivo dal volto suino visto nella barksiana Zio Paperone a Nord dello Yukon (1965), così come una serie di citazioni e passaggi importanti, come la vendita di Forte Paperopoli da parte di Clinton Coot e il primo milione guadagnato nel 1899. Si tratta di materiale che al giorno d’oggi i filologi disneyani sono abituati a tenere in gran conto, ma che all’epoca non potè fare a meno di stupire i lettori, abituati ad un universo disneyano reticente e cristallizzato. Questi importanti tasselli di passato e il progressivo definirsi del giovane Paperone come personaggio quasi autonomo avvantaggerà non poco Don Rosa negli anni successivi, al momento di mettere finalmente mano al suo capolavoro: La Saga.

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Uncle Scrooge - Last Sled to Dawson
  • Anno: 1988
  • Durata: 0 strisce
  • Storia:
Nome Ruolo
Don Rosa Disegni; Storia