Up a Tree

Di Nuovo in 4:3?

Up a Tree rappresenta una singolare eccezione nel quartetto di corti in uscita nel 1955, perché è l'unico a non essere girato in Cinemascope. Non è chiaro il motivo che abbia spinto la produzione a tornare al formato tradizionale. Si può ipotizzare che il corto in questione, nel suo riproporre dinamiche già collaudate, in un certo senso “nascesse vecchio”, oppure che l'argomento trattato non si prestasse granché ad essere raccontato tramite un formato orizzontale. Troviamo infatti Paperino nel ruolo di boscaiolo canadese, tema già visto tanti anni prima in Timber (1941) e qui sviluppato in modo molto diverso. Al papero capita infatti di dover tagliare il tronco d'albero in cui vivono Cip e Ciop, i quali chiaramente cercano di salvaguardare la loro abitazione. Siamo arrivati agli sgoccioli della carriera cinematografica dei chipmunk, di cui questo è il penultimo cortometraggio. Come sempre i due personaggi si rivelano ottimi, ma lascia l'amaro in bocca vederli tornare a vicende tanto semplici e ripetitive, dopo averne scoperto il potenziale nella loro brevissima stagione solista.

L'Arte della Corteccia

Lo stile grafico rispecchia quello dell'epoca, con i suoi fondali spogli che fanno contrasto con il livello di dettaglio con cui vengono invece dipinte alcune superfici. Guardando la rifinitura della corteccia del tronco in cui abitano i chipmunk è impossibile non pensare che lo stile di Eyvind Earle stia lasciando tracce anche nei cortometraggi in cui non è direttamente coinvolto. Per quanto non sia certo innovativo, il corto è come sempre molto incisivo sul fronte umoristico. Nella prima parte Paperino tenta di tagliare il tronco, ma viene ostacolato in ogni modo da Cip e Ciop: è presente quindi quella tipica struttura a tentativi, molto in voga anche nei cortometraggi concorrenziali. Nella seconda invece Paperino raggiunge l'obiettivo, ma il tronco va fuori controllo e si innesca un divertentissimo inseguimento, che finirà con la distruzione della sua stessa casa. La gag finale in cui vediamo la magione volare nel cielo con esplosioni intermittenti ricicla il finale di Dragon Around (1954), mentre la sarcastica chiosa in cui i chipmunk sbeffeggiano il loro ex persecutore raggiunge livelli di cinismo un po' atipici per la serie. Cip e Ciop sarebbero ritornati solo l'anno successivo in Chips Ahoy, per un'ultima scaramuccia con Paperino, beneficiando anche loro finalmente dello spettacolare Cinemascope.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Up a Tree
  • Anno: 1955
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Hannah
  • Storia: ,
  • Musica: Oliver Wallace
  • Animazione: Bob Carlson, Al Coe, Volus Jones, Bill Justice
Nome Ruolo
Bob Carlson Animazione
Claude Coats Fondali
Al Coe Animazione
Walt Disney Produttore
Yale Gracey Layout
Jack Hannah Regista
Volus Jones Animazione
Bill Justice Animazione
Dick Kinney Storia
Milt Shaffer Storia
Oliver Wallace Musica