Francesco ha scritto:Ciao a tutti!
Mi chiamo Francesco Artibani e faccio lo sceneggiatore.
Siamo contenti che tu sia qui, caro Francesco!
Non preoccuparti, da noi non sarai giudicato. E' un periodaccio per tutti, lo sappiamo, non c'è nulla di cui vergognarsi nella tua condizione... ma non temere, prima o poi troverai un lavoro vero!
Francesco ha scritto:Ciao a tutti!
Mi chiamo Francesco Artibani e faccio lo sceneggiatore.
Siamo contenti che tu sia qui, caro Francesco!
Non preoccuparti, da noi non sarai giudicato. E' un periodaccio per tutti, lo sappiamo, non c'è nulla di cui vergognarsi nella tua condizione... ma non temere, prima o poi troverai un lavoro vero!
Su, sorridi e non perdere MAI la speranza!
Meno male, adesso sto un po' più tranquillo. Grazie delle parole di conforto!
Grrodon Il Bianco ha scritto:Oh.
Iddio.
Quello che le ha scritte tutte lui le serie che ci piacciono. Sono costernatamente allibbito.
Benvenuto, vecchio mio.
Disallibisciti, ti prego! Ci ritroviamo, dopo la rapida chiacchierata lucchese.
A presto!
Pacuvio ha scritto:Probabilmente Tyrrel si riferiva alle due storie che abbiamo visto di recente, ecco perchè la considerazione sul tratto di Dalla Santa parso più "ispirato"...
(scusa se ti tempestiamo di domande, riguardanti per giunta lavori stravecchi)
Si intendevo proprio questo, ma mi fa molto piacere la risposta errata di Francesco (le storie sono disegnate, allora forse magari...).
Non ho parole... SEI TU... Colui che ha scritto le storie che mi hanno fatto crescere, sognare, sperare...
Non ho parole per descrivere questa grande emozione...
Sappi che l'addio di Uno nel primo numero di Pk2 "Ducklair", che hai scritto tu, è una delle migliori scene che abbia mai letto in un fumetto,ed una di quella che più mi ha emozionato.
Grazie per tutto ciò che hai fatto e per tutto ciò che farai...
LPSO ha scritto:Non ho parole... SEI TU... Colui che ha scritto le storie che mi hanno fatto crescere
Ogni tanto incrocio qualcuno che mi dice di aver letto le mie storie da bambino o "quando era giovane". La cosa prima mi lusinga ma poi mi deprime perchè mi fa sentire una specie di dinosauro. Grazie ancora dei complimenti però, a scanso di equivoci, vorrei chiarire che ho iniziato a lavorare quando ero ancora al liceo e il prossimo ottobre arriverò ai miei fatidici quarant'anni (per il momento sono ancora uno splendido trentanovenne).
ecco, uno si risparmia le battute autocritiche per servirle su un piatto d'argento al primo che passa... uno con quasi 1800 post su questo forum, fra parentesi
e comunque quello non è il motivo, ma la conseguenza. O almeno cerco di convincermi che sia così...
LPSO ha scritto:Non ho parole... SEI TU... Colui che ha scritto le storie che mi hanno fatto crescere
Ogni tanto incrocio qualcuno che mi dice di aver letto le mie storie da bambino o "quando era giovane". La cosa prima mi lusinga ma poi mi deprime perchè mi fa sentire una specie di dinosauro. Grazie ancora dei complimenti però, a scanso di equivoci, vorrei chiarire che ho iniziato a lavorare quando ero ancora al liceo e il prossimo ottobre arriverò ai miei fatidici quarant'anni (per il momento sono ancora uno splendido trentanovenne).
Ops! Sapevo di fare una gaffe...
Vabbè, l'ho detto perchè io sono piccolino, e lo ero ancora di più quando leggevo le tue storie...
Vorrei anche io dare il mio benvenuto a Francesco, e ringraziarlo a mia volta.
Quando ero alle medie avevo già imparato che, su "Topolino", il suo nome era tra quelli che dovevo trovare sulla prima pagina di una storia, se volevo aspettarmi qualcosa di diverso e pieno di personalità. Mi ricordo l'"arrivo" di "Miseria e nobiltà", fu una specie di evento in famiglia, specialmente quando lo lesse mia madre, che ha radici campane e quella settimana non la finiva più di citare "Guarda il cane quant'è bello,/Spira tanto condimento...". Ogni tanto le viene in mente ancora oggi!
Poi arrivò PK, e grazie a storie come "Ombre su Venere" e soprattutto "Terremoto" cominciai a capire cos'altro poteva essere il fumetto.
Be', grazie, veramente non so che altro dire... per ora!
Spero di leggerti spesso su queste "pagine"!
Rebo ha scritto: Mi ricordo l'"arrivo" di "Miseria e nobiltà", fu una specie di evento in famiglia, specialmente quando lo lesse mia madre, che ha radici campane e quella settimana non la finiva più di citare "Guarda il cane quant'è bello,/Spira tanto condimento...". Ogni tanto le viene in mente ancora oggi!
Marco
Qui devo dividere i ringraziamenti con Lello Arena. Quella battuta me la ricordo ancora anch'io: è una fesseria se vogliamo, ma se la canticchi sul motivetto di "Torna a Surriento" fa sempre ridere…
Grazie e a te (e alla tua mamma!)