Ciao a tutti,
fino a qualche mese fa, quando ancora utilizzavo i “social” (?) network, mi capitava di fare due chiacchiere (anche se negli ultimi tempi succedeva di rado) con Bramo, Breda, Isa (e Vito). Ho deciso di chiudere quel canale, perché avvertivo da tempo qualcosa tutt’altro che social, anzi, profondamente anestetizzante, nei confronti di molte relazioni (dalle più vicine, all’amico che senti una volta ogni due anni perché vive all’estero). Sono molto contento della scelta fatta, che ha rivelato frutti inaspettati, nonostante le prime settimane di sbandamento (chiacchierando con un amico sacerdote dal passato nerd, ho descritto la scena come il momento in cui Neo, risvegliato, vomita i tubi e viene scollegato – e inizia a vivere per davvero).
Ho notato però che in questo modo ho perso il contatto con alcuna brutta ( ) gente che frequenta la baracca del Sollazzo; anche perché è da un po’ che ho abbandonato la realtà dei forum.
Parentesi noiosa autobiografica, se volete, saltate fino a (*):[spoiler]di recente mi sono reso conto che avevo accumulato più fumetti (di belli e di meno belli) di quanti una persona normale possa leggerne, e a poco a poco ho percepito che stavo costruendomi una cripta, che prima o poi mi avrebbe soffocato (o per lo meno, cacciato dalla mia stanza). Avevo pensato di dar via tutto, ma con più attenzione ed oculatezza ho valutato cosa vendere, cosa regalare, e cosa tenere. Ho scremato abbastanza, lasciando in libreria un buono zoccolo di PkNA, Barks, Rat-Man, Bone e qualche altra lettura interessante che ha lasciato un segno nella mia vita. Ho venduto e/o regalato tante cagate giapponesi, che avevo iniziato a seguire al liceo, salvando solo One Piece. Di recente sono persino riuscito a recuperare Sandman (su consiglio dell’amico sacerdote di cui sopra), sul cui giudizio a suo tempo fui un po’ troppo affrettato, nonostante io ritenga Neil Gaiman un grande artista. Visto che costava molto (su eBay i collezionisti, da che mondo è mondo, si scannano quando un albo è fuori produzione), ho recuperato parte dei soldi rivendendo i tesori Disney e Gottfredson (ho provato a farmi piacere Topolino, ma non ci sono riuscito). Per quanto riguarda le “visioni”, visto che ormai il mio lettore VHS ha esalato l’ultimo respiro, negli ultimi mesi ho recuperato (quasi) tutti i classici Disney in formato blue-ray (alcuni purtroppo non so se usciranno mai; Ichabod, nel dubbio, l’ho preso in DVD).
Edit: poi per la parte ludicità c'è anche la WiiU. Nintendo, semper fidelis. Ma non attacchiamo il pippone pure qui, sennò v'annoiate.[/spoiler]
(*) Tornando a noi; devo riconoscere che, nonostante l’abbandono dei forum, siete l’unico luogo virtuale in cui (diciamolo, abbastanza spesso) torno a lurkare, alla ricerca di qualche lettura interessante, o di un approfondimento su qualche film Disney (ho notato il bel lavoro che sta uscendo fuori col Disney Compendium; complimenti a chi vi ha preso parte).
Ricordo con piacere la Lucca a cui ho partecipato, ormai quattro anni fa, in cui ebbi l’occasione di incontrare per la prima volta il famigerato Grrodon, Bramo, Breda, Francesco (il fu Elik), Eddy, Gloria, e qualcun altro. Dopo quella fiera non sono più andato a nessun altra (ormai il Romics, al confronto, era diventato insipido). Mi piacerebbe tornarci (e qui l’amico cinghiale: «Machittesencula, manco frequenti più il Sollazzo!»), per reincontrare alcuni di voi (e perché no, per respirare di nuovo quell’atmosfera giocosa di fiera, e magari per fare il bis con Pastrovicchio, visto che a suo tempo mi portai via due bei disnegni pknaici).
Che altro dire?
Boh, nelle ultime settimane m’aveva preso ogni tanto l’attacco di nostalgia (sarà perché sto rileggendo PkNA?), e ci tenevo a condividerne la punta dell’iceberg con alcuni di voi.
Siete nei miei pensieri (nerd).
Alessandro
p.s. Nel frattempo ho chiuso la triennale in Ingegneria Industriale, sto facendo la magistrale in Ingegneria Chimica per lo sviluppo sostenibile, bla bla bla e altre cagate anagrafiche, e autobiografiche che scrivi sulla carta d'identità e nel curriculum, ma non glie ne frega un cazzo a nessuno...
Un saluto, di passaggio (?)
Ben... tornato? Passato?
Lorenzo Breda
Website | Google+ | DisneyStats | deviantART
If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
[No bit was mistreated or killed to send this message]
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Ho deciso di dividere il mondo in due categorie. Quelli a cui piace Topolino e quelli a cui non piace.
Bentornato! Wilson sei riuscito a salvarlo o l'hai perso in mare?
Più sopra ho dimenticato di nominare anche Francesca, con la quale ho avuto modo di scambiare poche parole a Lucca, ma su FB proponeva spesso link interessanti.
Butto giù la sceneggiatura, poi Calcare penserà ad inchiostrare le tavole.
TAV1:
Una macchina – a bordo due persone – parcheggia a piazzale Agricoltura, poco distante dal laghetto dell’EUR. Balloon esce dal posto del passeggero: “Stai vendendo Gottfredson”.
TAV2:
Zoom sul ragazzo che guida. Esce dalla macchina, e rivolgendosi all’altro:
“Sai che tanto rimarranno per il resto della vita a occupare una mensola nella libreria…”.
Balloon dall’altro personaggio, non ancora inquadrato: “Stai vendendo Gottfredson”
TAV3:
DIDA: «l mio immotivato senso di colpa nel liberarmi della bibliografia completa di Gottfredson avrà le fattezze di Valerio (aka Grrodon), che a sua volta (poiché l’ho incontrato tempo fa, e i ricordi sbiadiscono) sarà rappresentato da Garrett, coprotagonista del mediocre film d’animazione “Quest for Camelot” del ’98»
Primo piano su Valerio/Garrett: “Non puoi vendere Gottfredson”.
“Gottfredson non può essere venduto”
TAV4:
Ragazzo con il pacco in mano: “Ne abbiamo già parlato; se vuoi hai un’ultima chance per fornirmi motivazioni adeguate a tenere ancora questi fumetti in libreria, posticipando in questo modo una vendita che – sai anche tu – prima o poi avverrà”.
Garrett: “Non si vende Gottfredson”.
TAV5:
Macro sul pacco, che passa nelle mani dell’acquirente, e i soldi nelle mani del venditore.
Balloon che fanno da contorno: “Stai vendendo Gottfredson”. “Stai vendendo Gottfredson”.
TAV6:
Dida: «Epilogo…»
Macchina che si allontana dall’EUR, in direzione dell’orizzonte, imbottigliata nel traffico.
Balloon che esce dalla macchina: “Hai venduto Gottfredson”. “Hai venduto Gottfredson”.
Secondo balloon: “Te lo dico: cominci a cagare il c..” balloon offuscato dallo smog metropolitano.
Il tempo me lo dirà; ero passato per un saluto, ma avrei il piacere di condividere qualcosa, senza esagerare, e se ci sono dei buoni presupposti.
~
p.s.
Nel precedente post ho dimenticato di condividere questo video di Youtube.
Avevo già lasciato Facebook da mesi, quando ha iniziato ad essere diffuso, ma mi ha colpito molto quando l'ho visto.
https://www.youtube.com/watch?v=s0PZnmv3ptQ
Vero/falso/fake/esagerato che sia, secondo me offre interessanti spunti di riflessione sulla deriva che sta prendendo la nostra generazione e la sua (in)capacità di comunicare (realmente).
p.p.s. Nel frattempo ha risposto Eddy:
lol.
Ciao Eddy, mitico!
Mi hai fatto pensare che non è vero che non mi sono fatto più fiere.
Dopo Lucca sono stato ad un mediocrISSIMO (si dice?) "Roma Comics" con te!
(Mediocre ovviamente era la fiera, non la splendida compagnia!)
La dinamica è stata più o meno questa.Valerio ha scritto:Hai venduto Gottfredson.
Butto giù la sceneggiatura, poi Calcare penserà ad inchiostrare le tavole.
TAV1:
Una macchina – a bordo due persone – parcheggia a piazzale Agricoltura, poco distante dal laghetto dell’EUR. Balloon esce dal posto del passeggero: “Stai vendendo Gottfredson”.
TAV2:
Zoom sul ragazzo che guida. Esce dalla macchina, e rivolgendosi all’altro:
“Sai che tanto rimarranno per il resto della vita a occupare una mensola nella libreria…”.
Balloon dall’altro personaggio, non ancora inquadrato: “Stai vendendo Gottfredson”
TAV3:
DIDA: «l mio immotivato senso di colpa nel liberarmi della bibliografia completa di Gottfredson avrà le fattezze di Valerio (aka Grrodon), che a sua volta (poiché l’ho incontrato tempo fa, e i ricordi sbiadiscono) sarà rappresentato da Garrett, coprotagonista del mediocre film d’animazione “Quest for Camelot” del ’98»
Primo piano su Valerio/Garrett: “Non puoi vendere Gottfredson”.
“Gottfredson non può essere venduto”
TAV4:
Ragazzo con il pacco in mano: “Ne abbiamo già parlato; se vuoi hai un’ultima chance per fornirmi motivazioni adeguate a tenere ancora questi fumetti in libreria, posticipando in questo modo una vendita che – sai anche tu – prima o poi avverrà”.
Garrett: “Non si vende Gottfredson”.
TAV5:
Macro sul pacco, che passa nelle mani dell’acquirente, e i soldi nelle mani del venditore.
Balloon che fanno da contorno: “Stai vendendo Gottfredson”. “Stai vendendo Gottfredson”.
TAV6:
Dida: «Epilogo…»
Macchina che si allontana dall’EUR, in direzione dell’orizzonte, imbottigliata nel traffico.
Balloon che esce dalla macchina: “Hai venduto Gottfredson”. “Hai venduto Gottfredson”.
Secondo balloon: “Te lo dico: cominci a cagare il c..” balloon offuscato dallo smog metropolitano.
Bella domanda.LBreda ha scritto:Ben... tornato? Passato?
Il tempo me lo dirà; ero passato per un saluto, ma avrei il piacere di condividere qualcosa, senza esagerare, e se ci sono dei buoni presupposti.
~
p.s.
Nel precedente post ho dimenticato di condividere questo video di Youtube.
Avevo già lasciato Facebook da mesi, quando ha iniziato ad essere diffuso, ma mi ha colpito molto quando l'ho visto.
https://www.youtube.com/watch?v=s0PZnmv3ptQ
Vero/falso/fake/esagerato che sia, secondo me offre interessanti spunti di riflessione sulla deriva che sta prendendo la nostra generazione e la sua (in)capacità di comunicare (realmente).
p.p.s. Nel frattempo ha risposto Eddy:
lol.
Ciao Eddy, mitico!
Mi hai fatto pensare che non è vero che non mi sono fatto più fiere.
Dopo Lucca sono stato ad un mediocrISSIMO (si dice?) "Roma Comics" con te!
(Mediocre ovviamente era la fiera, non la splendida compagnia!)
Che persone tenerine.
Cos'è questa storia del vendere Gottfredson? Segreti di stato?
Cos'è questa storia del vendere Gottfredson? Segreti di stato?
<Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
Abbassiamo i toni.Valerio ha scritto:migliore della merda di sceneggiatura che hai appena scritto
Se ti sei offeso, ti chiedo scusa a mani basse, non era mia intenzione offenderti o mancarti di rispetto.
Né è mia intenzione fare lo sceneggiatore.
Rievocavo solamente l'episodio, facendo un po' il verso a Zerocalcare.
Mi hai fatto venire in mente, tra l'altro (e su questo avevo avuto una interessante conversazione con Eddy e suo cugino, in fiera) su quanto alcuni di voi si presentassero in maniera totalmente diversa, dal vivo, a Lucca, senza la barriera dello schermo a mettere una distanza, o a distorcere la relazione.
Senza rancore, Valerio.
...poi ci si domanda come mai gli utenti si dileguano. MAH?!
Naaa... Anzi, l'atteggiamento di Valerio, a metà tra la spocchia e la altrui denigrazione, è stato proprio uno dei motivi per farmi iscrivere al Sollazzo, abbandonando a poco a poco il Papersera, anni fa...PORTAMANTELLO ha scritto:...poi ci si domanda come mai gli utenti si dileguano. MAH?!
Così ce lo vizi.
...ma ognuno ha le sue perversioni.
...ma ognuno ha le sue perversioni.
Mal comune. Ma chi fu che ti ci portò? Se era un romano era l'esempio di stronzaggine più maestosa che io abbia mai sentitoValerio ha scritto:Già, pensa che una volta ho buttato i miei ultimi 40 euro per andare a mangiare alla Parolaccia.
Oh, il cugino di Paolo Ciao!
A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
Gli amici che dai bisogna fare turismo quando si va a Roma, anche a costo di finire i soldi!!!111Eddy ha scritto:Mal comune. Ma chi fu che ti ci portò? Se era un romano era l'esempio di stronzaggine più maestosa che io abbia mai sentitoValerio ha scritto:Già, pensa che una volta ho buttato i miei ultimi 40 euro per andare a mangiare alla Parolaccia.
Lol, come è piccolo il mondo, Paolo mi ha raccontato tutto.Tigrotta ha scritto:Oh, il cugino di Paolo Ciao!
...che brutta gente gira lì alla parrocchia di Tor Marancia
Brutta proprio
In caso, vieni a trovarci un giorno così ci conosciamo
In caso, vieni a trovarci un giorno così ci conosciamo
A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney