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Diritto d'autore

Inviato: lunedì 11 novembre 2019, 21:36
da Francesco F
Traggo spunto dal post derisorio di Fausto Vitaliano per aprire finalmente un thread sul diritto d'autore. Non l'avevamo mai aperto ma in privato ne discutiamo, ovviamente, da anni e anni. Quindi, piuttosto che cominciare con un riepilogo che toglierebbe la voglia di campare a me che lo scrivo e a chiunque si trovasse a leggerlo, partiamo in medias res, confidando che tutto quanto c'è da ribadire avrà occasione di essere ribadito scorrevolmente. Omettiamo anche le dovute, civili, premesse: nessuno qui è un criminale e tutti conoscono la legge 633 del 1941.

Provo, per quanto possibile, a incarnare un interlocutore meno scemo di quello immaginato di Vitaliano. Nota: è una recita, non sono io a rispondere (la mia posizione reale avrò modo di raccontarla nei prossimi post). La diatriba allora si svolgerebbe più o meno così:
- Ciao, mi chiamo Fausto Vitaliano. Sono un autore di Topolino.
- Wow! Sono un suo ammiratore. Mi piacciono molto le sue storie. Cosa posso fare per lei?

- Ecco. Visto che mi ammiri tanto, potresti per esempio cominciare a smettere di caricare sulla piattaforma XXX i numeri di Topolino settimana dopo settimana.
- Perché me lo chiede?

- Perché non lo puoi fare.
- So cosa intende, ma i tempi stanno cambiando.

- È comunque ancora illegale, a oggi.
- Non proprio. Lo Stato ha smesso di perseguire l'utente finale (glielo ha imposto l'Unione Europea) e ha invece previsto la tassa per l'equo compenso, che finisce nelle casse della SIAE, che paghiamo ogni volta che acquistiamo i dispositivi e i supporti e utilizziamo i servizi che ci permettono di fruire di queste copie digitali.

- Davvero? Dare la possibilità a chiunque di scaricare gratuitamente il numero di Topolino in vendita in edicola ti sembra un’azione legittima?
- È ovviamente ancora perseguita la distribuzione e il lucro senza l'autorizzazione dell'autore avente diritto. La piattaforma che cita è collaborativa. Io non sono un distributore né tanto meno ci lucro.

- Il problema è che regali una cosa che non ti appartiene. E il tuo “regalo” danneggia la pubblicazione, l’editore, la redazione e, di conseguenza, i collaboratori. Tra cui, disegnatori e sceneggiatori. Compreso il sottoscritto.
- Ho idea che il fatto che io distribuisca copie di Topolino non vi possa davvero danneggiare.

- Davvero? Non ci arrivi proprio?
- Amico autore, pieno di diritti, io sono con lei. Lei è benedetto nei miei acquisti e benedetto è il frutto dell'ingegno suo. Ha ragione, l'opera che permetto a altri di usare è a tutti gli effetti una sua proprietà.

- Dai che ci arrivi...
- Attenzione, però: l'analogia che proponeva coi "regali" qui si fa insidiosa. A differenza delle altre proprietà sue, mie e di chiunque conosciamo, quelle di cui parliamo sono in realtà licenze d'uso. Non sto sottraendo nulla nè spacciando: sto violando una licenza.

- Ah, "stai violando una licenza" e lo dici con questa leggerezza?
- Paterno autore, che sta in edicola, non fraintenda chiarezza e leggerezza. Che lei ci creda o no, io ho interpellato la mia coscienza prima di rassegnami alla clandestinità.

- Deduco che sei riuscito a sedarla...
- Le ho mostrato il mio fascicolo. Come essa ben sa non sono sempre stato trattato benissimo dagli autori che ricercavo. Essi quasi mai sapevano rispondere alle mie esigenze quando lamentavo le difficoltà distributive nelle terre remote dove abito, la disponibilità delle opere in lingua originale, la modestia delle biblioteche dei dintorni, l'insufficienza delle ristampe, l'accumulo dei costi per uno spirto insaziabile qual il mio era e sempre sarà, eccetera, eccetera. E non era un problema solo mio. Ho poi trovato una comunità di molti consumatori con le stesse esigenze.

- E le esigenze di un autore le hai mai considerate, eh? EH?
- Per carità, non faccia cosí. Non valgo un embolo. Sí, le ho considerate e ho una risposta per tutte. Si segga...

(Non voglio fare lo sborone e se ho detto delle imprecisioni e/o le mie conoscenze sono parziali o non sono aggiornate vi prego di correggermi e io rettificherò, se non sarò capitolato. L'argomento mi interessa in sé, a prescindere dal conflitto di interessi. Non starò a ripetere che la quota più consistente [e sempre crescente] delle mie spese [quindi dei miei guadagni] è andata, va e sempre andrà in cultura e intrattenimento, ovvero alle opere dell'ingegno degli amici autori ma soprattutto amiche autrici.)