Anche questo Cartoomics è finito, ahimè.
Si è trattato di un Cartoomics piuttosto pieno, carico, ricco di situazioni, tormentoni, risate e assurdità varie. Come sempre, per certi versi è stato migliore degli scorsi anni, per altri meno.
Le cose negative sono state le minori opportunità di interazione: perfino la fiera milanese, meno caotica e tentacolare di Lucca e meno concentrata di persone note come Reggio Emilia, difficilmente mi consente di vedere/passare del tempo/dialogare con tutte gli amici con cui mi piacerebbe farlo. Così il risultato è che la truppa del Papersera non l’ho praticamente vista. Un saluto veloce all’Avvocato, a Ophelia, a piccolobush, a New_AMZ, qualche parola in più con Mr. Bunz e Dippy, una pacca sulla spalla a Fillo domenica. Anche con i redattori dello Spazio Bianco presenti ho giusto scambiato due cenni con Dario Custagliola e Ilaria Mencarelli, senza rivederli ulteriormente. Sprea invece è stato forse il “personaggio esterno” con cui si siamo rapportati maggiormente, visto che spuntava sovente alle nostre spalle e non mancava mai di salutare
A questo si aggiungano le defezioni di chi in fiera non ci è proprio venuto, Breda e Gloria soprattutto, ma anche l’Uomochesapevatroppo
Quest’anno casa Bramo ha ospitato un solo sollazziano, quindi, cioè il buon Eddy, che ha caratterizzato anche il venerdì sera in giro dalle mie parti con i miei amici e in sinergia con mia madre durante le cene. Mi è spiaciuto avergli offerto una domenica sera molto più fiappa, invece, dato che ieri ero distrutto e stamattina dovevo svegliarmi presto. Ma è stato bello averlo ancora una volta da me.
Al netto di tutto ciò, però, i risvolti sociali di passare le ore insieme a Valerio, Vito, Isa, Eddy, Zangief e Anna sono stati alquanto appaganti: tanti discorsi, risate, ragionamenti sul Sollazzo, la cena a casa di VitIsa con pizza farcita di chiacchiere, cazzate varie e la telefonata in viva voce con Breda che, penso, ne è uscito sconvolto a dir poco
Il valore aggiunto di questo Cartoomics, infatti, è stata la possibilità di passare anche la serata insieme, ospiti della coppia d’oro del Sollazzo per sabato notte: così, oltre alla pizza, c’è stato un dopocena a suon di chiacchiere e soprattutto di
Dottore (bella la visione comunitaria che ha introdotto Matt Smith ai padroni di casa) e di
Gobbo di Notre Dame 2, una combinazione di trama insulsa e disegni/colori/animazione irritanti che sviliscono personaggi e atmosfere del Classici di riferimento, ma che perlomeno ci ha consentito di farci della risatone non da poco e di tirar tardi.
La fiera in sé soffre dei problemi strutturali che si porta dietro da quando la frequento. Peccato, perché pensare che la capitale dell’editoria italiana (a fumetti e non) non abbia una fiera davvero soddisfacente e ricca è una cosa poco incoraggiante. La rinnovata assenza di uno stand della BAO, o di uno della Mondadori, per esempio, sono campanelli d’allarme non da poco.
Certamente il mio parere sull’evento è migliore di quanto espressi un anno fa, quando l’organizzazione sembrava aver fatto il passo più lungo della gamba con il cambio di location. Quest’anno c’era maggior consapevolezza degli spazi a disposizione, quindi del bilanciamento tra stand e aree-eventi, con il risultato che i corridoi risultavano al contempo maggiormente pieni di visitatori senza essere impraticabili. Superata, anche se solo con la sufficienza, la prova del 9 a cui accennavo nel primo post, ma si potrebbe fare molto di più.
Di contro questo è il primo anno in cui è la Disney ad essere ben presente, e in posizione centrale, con uno stand dedicato, collegato ovviamente a quello Panini e all’area per i disegnatori e le signing sessions. La cosa segue il percorso iniziato alla scorsa Lucca e proseguirà e la cosa non può che far piacere, perché a livello di attenzione e anche di vendite, da quel che mi è parso di capire, c’è la dimostrazione che l’interesse per il fumetto Disney da parte anche dei lettori più nerd o “tuttologi” c’è eccome.
Lo stand Disney, come a Lucca, è diventato così la nostra base, ed è sempre bello vedere e salutare la De Poli, Catenacci e gli autori come Gagnor, Sciarrone, la Ziche… tutti impegnati, quindi provati a fine giornata, ma sempre pronti a sfoggiare sorrisi e battute.
Altra novità per la truppa sollazziana: abbiamo partecipato ad un incontro! Mai siamo riusciti (o perlomeno io) a partecipare a conferenze durante le fiere, anche se alla scorsa Lucca ci eravamo andati vicini. Stavolta abbiamo potuto seguire la presentazione di
Uack! con la De Poli, Boschi, la Cannatella e il patron della Panini, Marco Marcello Lupoi. E’ stato interessante, e nonostante l’argomento di discussione non fosse tra i più “nuovi” sono uscite comunque considerazioni interessanti su Carl Barks e sulla natura della nuova testata.
Mi ha fatto piacere incontrare anche Giacomo Michelon e Piero Lusso a spasso per la fiera, richiamato dal primo con un’azione tanto singolare quanto efficace
Si è parlato un po’ della fiera e del fumetto in generale, poi ho portato loro Valerio che so che è tutto contento
Altro momento topico è stato verso l’incontro di wrestling di Zangief, che mi ha dato modo di capire meglio questa fusione tra sport e spettacolo, molto interessante, e va a risvegliare un po’ quell’istinto primordiale di vedere due soggetti che si combattono con il preciso scopo di abbattere l’avversario. Surreale una parte di fiera passata così
Domenica è stata senz’altro più pigra, siamo arrivati a Rho quanto Gagnor se ne stava andando, distrutto. Anche noi eravamo provati, difatti ci si è accasciati sulle sedie dell’area disegni, ormai deserta. I guizzi sono stati aver indicato a Isa due acquisti alla BD e aver beccato un volume fuori catalogo di
Buffy che Anna cercava da tempo. Poi, io e Anna ci siamo resi conto che la componente più classica di una fiera, cioè il girare senza meta per gli stand guardando i fumetti e i cosplayer non aveva avuto una vera connotazione, e allora ci siamo buttati io e lei a respirare “aria di fiera”. Ci stava eccome, e mi ha permesso il piccolo rito scaramantico dell’ultimo acquisto di Cartoomics, in una fiera dove per vari motivi ho comprato poco.
Ma soprattutto mi ha permesso di passare del tempo con Anna, e di riflettere su come un anno fa esatto avevo fatto la stessa cosa, durante la domenica di Cartoomics, anche se all’interno di uno status quo decisamente diverso. E pensare a quanto è seguito a quella domenica, e a quello che ho in mano un anno dopo, mi ha emozionato non poco.
Temo che Cartoomics non brillerà mai come fiera di riferimento per il fumetto: ciononostante, rimane un evento che nel mio cuore mantiene un posto particolare. E vedere Gagnor che riesce a piazzare copie del nuovo
Topo su copie del nuovo
Topo come uno stratega del marketing, ricevere lo stipendio annuale da Valerio nonostante abbia anche avuto le mie belle (e giustificate!) tirate d’orecchi, Sciarrone all’opera, Zangief che lotta, tanta gente alla conferenza su
Uack!, il
Gobbo2, le caramelle dei Puffi e la relativa aPPuffata di Valerio, il cosplayer alto 3 metri, le chiacchiere sul fumetto Disney etc. costituiranno dei bellissimi ricordi che si aggiungono ai tanti altri incontri con i sollazziani e alle precedenti fiere.