Direi che a questo punto ci starebbe bene un bel resoconto, che è tradizione.
J -2: mercoledí 14
L'esperienza Anneciana comincia prima di partire con il recupero di due bellissimi lungometraggi della scorsa edizione:
Tout en haut du monde, e
Avril et le monde truqué
piú l'anticipazione in screener di due altrettanto bei film in concorso quest'anno:
Window Horses e
La petite fille sans mains
Sarebbe bello avere tempo di parlare di questi piccoli capolavori. Speriamo. Ma ancora qualche giorno prima avevo avuto modo di guardare, durante la rassegna
Le vie del cinema da Cannes a Roma, un altro piccolo capolavoro già anticipato a Cannes ma previsto in concorso per Annecy, di cui invece sono riuscito a pubblicare già
la recensione:
Ma vie de Courgette, che poi a Annecy ha vinto sia il premio principale sia il premio del pubblico.
J +1: giovedí 16
Arrivare a Annecy ha previsto un viaggetto in aereo fino all'elvetica Ginevra almeno per tre di noi: io, Zangief e Eddy. A Ginevra ci siam subito separati che Zangief doveva comprare dell'introvabile [spoiler]CENSURA[/spoiler].
Rimasto solo raggiungo il nostro appartamento fuori città, a Annecy-le-vieux, e scopro che è una piccola reggia stracolma di cibo e cultura. Il cibo era persino buono, nonostante fossimo... sapete... in Francia.
Torno in città a accogliere Rebo e i due vagabondi carichi di [spoiler]CENSURA[/spoiler].
La nostra prima giornata di festival passa a decidere di non decidere, per cui dei quattro appuntamenti in programma arriviamo alle 19:00 che non ne abbiamo onorato nemmeno uno. Finalmente riusciamo a vedere qualcosa grazie all'indirizzo di Rebo, ovvero una splendida retrospettiva di cortometraggi francesi di particolare interesse musicale:
"
Partitions animée" (7 corti), programma selezionato da un collaboratore italiano del festival.
Mi salta la pienissima anteprima del nuovo film della Illumination Entertainment
Pets - Vita da animali che non avevo fatto in tempo a prenotare, per cui scegliamo come ultimo spettacolo un programma di cortometraggi chiamati:
"
Off Limits" (11 corti), ma ho dormito per gran parte del tempo. L'unico corto degno di nota è quello che poi ha vinto in questa categoria,
Reflections of Power un'ingegnosa satira sulla propaganda nord-coreana (
qui c'è il trailer per avere un'idea).
Sotto una pioggia torrenziale cerchiamo disperatamente di non perdere l'ultimo bus notturno e torniamo a casa fradici e timorosi per l'avvenire. Bottino della giornata: il geniale e divertentissimo albo
Mickey's Craziest Adventures di Lewis Trondheim e Keramidas, che erano lí a disposizione per le dediche ma li ho persi per pochi minuti.
J +2: venerdí 17
È il giorno di Disney e Pixar! E non frega niente a nessuno!
Cosí mentre i miei tre compagni vanno al pur interessante incontro col
geniale animatore italiano Virgilio Villoresi, io mi scapicollo per andare alla attesissima:
presentazione Disney dedicata al loro nuovo
corto Inner Workings e ai primi minuti in anteprima mondiale del 56° Classico Disney
Oceania. Ho pubblicato un resoconto dell'incontro con i registi e produttori di questi due film
su Loudvision, ma occhio agli spoiler su
Oceania. Finito questo esaltante incontro vado a mettermi in fila per le dediche dei registi John Musker e Ron Clements, e a pochi metri dalle due leggende Disney...
...il loro tempo si esaurisce e in una nube di sudore e vesciche sui piedi si vanificano tre ore di attesa in piedi. Mi dovrò "accontentare" delle dediche della squadra Pixar che poco dopo ha preso il posto ai tavoli da disegno: Lindsey Collins (produttrice) e Andrew Stanton (regista) per
Alla ricerca di Dory, e Mark Sondheimer (produttore) e Alan Barillaro (regista) per il cortometraggio
Piper. Subito dopo la loro sessione di autografi sono corsi sul palco a presentare i loro film nel:
evento Pixar, anche questo tanto atteso e in anteprima mondiale (anche se i film sarebbero finalmente usciti negli Stati Uniti solo poche ore dopo). Sempre
su Loudvision trovate la mia recensione di
Alla ricerca di Dory e del
corto Piper.
Solo parzialmente sono riuscito a ottenere una dedica per il Disney Compendium sulla locandina di
Alla ricerca di Dory. Vano il tentativo di fare lo spelling di "compendium" al produttore di Piper, che mi ha risposto quasi irritato: "Facciamo Francesco e basta".
Rebo mi ha raggiunto per lo show Pixar, mentre Eddy e Zangief andavano a visitare castelli sul lago prima che scatatrombasse giù di nuovo il diluvio. Dopodiché, tornati a casa, vengo iniziato al culto delle
fiabe sonore remixate da Elio e le Storie Tese, culto che mi fu scandalosamente precluso per decenni.
Bottino della giornata: stampe e autografi.
J +3: sabato 18
L'ultimo giorno di festival decidiamo di dedicarlo interamente ai cortometraggi in concorso. Gli altri mi raggiungeranno per pranzo, ma io comincio presto e recupero:
Programma cortometraggi in concorso 1 (8 corti)
Programma cortometraggi in concorso 2 (9 corti)
Programma cortometraggi fuori concorso 2 (8 corti)
Programma cortometraggi in concorso 3 (8 corti)
e concludo la giornata con la
cerimonia di chiusura, che in realtà abbandono a metà per non perdere l'ultimo autobus come al solito, ma con già in mano l'elenco dei vincitori che ho poi pubblicato
sul fido Loudvision.it.
Ma fra tutti questi corti c'era qualcosa di notevole? Ostia se c'era! Ma ve ne mostro uno solo. Purtroppo soltanto il trailer. Ma verrà il giorno che tutti potremo goderne. E allora nulla sarà come prima.
J +4: domenica 19
La domenica di buon'ora prendiamo le nostre navette e i nostri trenini e ce ne torniamo a casina. Un attimo: non cosí presto. Rebo saprà dirci lui della sua odissea. La nostra, pur lunga, è stata decisamente piú piacevole. La nostra navetta per l'aeroporto per Ginevra, l'unica disponibile di domenica, si riempie di valigie e noi e un'altra ragazza rimaniamo a terra. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: un minibus ci viene a recuperare e il viaggio diventa persino piú tranquillo, comodo e veloce. A Ginevra ci aspettano otto ore di attesa prima che parta il nostro aereo e decidiamo di visitare la città. Google ci comunica che l'attrazione principale di Ginevra è il celeberrimo Getto d'Acqua. #truestory
Raggiungere Lo Spruzzo, come l'abbiamo amichevolmente ribattezzato, si rivela un'impresa lunga e tortuosa nonostante il GPS, e quando finalmente arriviamo sul molo 'sto maledetto Spruzzo è spento. E ricomincia a piovere.
Macinando chilometri a piedi, dando da mangiare agli uccellini sul pontile, e ripercorrendo i tormentoni di questo viaggio ormai terminato, ritorniamo in aeroporto. Lí, durante una pausa-bagno, ci accorgiamo di una particolare colonnina per ricaricare le batterie dei cellulari. Una colonnina A PEDALI.
Eddy, per niente intimorito, sale in sella e comincia a pedalare e a ricaricare. Si unisce anche Zangief, e per ultimo arriva il timido me a riempire il terzo e ultimo posto disponibile. Per un'oretta diventiamo l'attrazione principale della stazione, con curiosi da tutto il mondo che si fermano a guardarci, fotografarci, farci domande o semplicemente a riderci in faccia. Intanto sudiamo come porci, ma i nostri prodi smartphone ritrovano nuova vita. Questo giochetto ci stava quasi per costare il volo, ma di corsa siamo riusciti a fare il check-in in tempo.
Bottino del giorno: l'ultimo numero di Picsou Super Géant contente la versione francese de
L'isola del tesoro di Teresa Radice e Stefano Turconi, con la famosa vignetta del coltello di patata.
Bottino multimediale complessivo: 6 lungometraggi e 53 cortometraggi. Burp.