Pagina 1 di 1

Luke, Sad Luke 2018

Inviato: sabato 10 novembre 2018, 15:06
da Francesco F
Quello che succede a Lucca rimane a Lucca.

Magari.

La tradizione dei resoconti fieristici si fa beffe di questo principio di buon senso, e è una tradizione dura a arginare (anche se comincia a mostrare i primi segni di cedimento: quest'anno non si era ancora nemmeno aperto il thread!). Quando nel corso degli eventi umani si rende necessario ergersi contro i soprusi della tradizione, il forumista buono raccoglie tutte le sue forze e spezza le catene dell'oppressione. Come già feci contro l'odioso Ferragosto, inauguro il
:bat: #SadLuke :bat:
a.k.a. Viareggio 2018


Io a Lucca ci son sempre andato saltuariamente. È stato bello il primo anno con la nutrita combriccola del Sollazzo, il secondo anno con una combriccola altrettanto nutrita (ma un maltempo e una folla che mi ha quasi mandato ai pazzi), poi qualche volta in giornata, poi basta. Lucca è sempre uguale, e sempre più inospitale (stanze, biglietti, folla, meteo, mezzi pubblici) per i miei gusti.

Quindi perché ci vai? Un po' come la Disney, un po' come Facebook, un po' come la democrazia, continuo a interessarmene perché è l'occasione di trovarci bella gente. Ma cerco anche di convincere la bella gente a incontrarci fuor di Lucca, che è meglio.

Quest'anno, per la prima volta, complice l'indigenza finanziaria in cui verso e la parca distribuzione di accrediti da parte della Fiera, alla Fiera ho fatto un bel gesto dell'ombrello (comprensivo di ombrello) e sono rimasto per gran parte del tempo nel mio appartamento a Viareggio, come rain or come shine. La cosa deve avere sconvolto alcuni dei miei compagni di viaggio ma confido che abbiano avuto modo di cavare il sangue dalla rapa lucchese anche senza di me.

DAY 1
Arrivo dritto dritto a Viareggio senza fermarmi nel cerchio infernale dei nerd. La buona Giulia, padroncina di casa, mi introduce nel nostro longilineo appartamento: pulito, accogliente e molto ben rifornito. Già questo mi fa un'impressione migliore di quella della Fiera e conferma la bontà della mia decisione di preferire il Placido Lido Carnascialesco all'Ameno Borgo Medievale.
A sera mi raggiunge la compagnia. Si mangia, si paragonano dimensioni, si riempiono album di figurine, celo, manca, e è subito 1990. #nottimagiche


DAY 2
Amedeo è quello che arriva tardi e scappa presto. Mobile qual piuma al vento. Ma ho modo di imporre la mia presenza nella sua vacanza con una sonora sessione di russate nell'intimo divano-letto che condividiamo. Fuggendo all'alba non ha modo di lamentarsene, ma non mancheranno di farlo Valerio e Andrea, testimoni anche loro del concerto pur dall'altro lato della casa. Dopo lauta colazione caratterizzata dall'imprescindibile muesli di nocciole e cioccolato belga equo e solidale, vanno in fiera anche loro, ancora storditi dalla mia decisione di rimanere a poltrire in casa.
Peraltro vien giù un diluvio che ve lo raccomando proprio. Protetto e al calduccio mi metto a sentire musica triste.
A pomeriggio inoltrato mi sale un'ardire donchisciottesco e decido di sfidare la tempesta senza alcun cazzo di motivo. Prendo l'ombrello, esco, e mi metto a passeggiare sotto la pioggia canticchiando e suscitando lo smarrimento della piccola criminalità locale che, spaventata, mi lascia proseguire.
Vado in spiaggia. Compro un gelato.
Se io decido che è piena estate, piena estate sarà.
Poi entro in una libreria:
Immagine
Ne esco con 100 euro in meno. Perduti quanto le mie lacrime nella pioggia.
Tornando a casa non faccio spesa, confidando che l'alimentari rimarrà aperto fino a tardi e ci si potrà tornare in un secondo momento. Fiducia mal riposta. Comunico alla compagnia che stasera non si mangia. Al ritorno, la compagnia mangia me, e finalmente raggiungo il mio pesoforma.
Poi fino alle tre del mattino si conversa con Amedeo su cosa deve diventare il Papersera per non essere piú il Papersera. I miei propositi vengono accolti con epiteti che gli occupanti di quel condominio si tramanderanno per generazioni ricordando questa grande notte. Ma torniamo a dormire insieme. #alettoconilnemico

DAY 3
Amedeo ci lascia per sempre. È richiesto in terra ceca a difendere i confini della nostra amata Unione. Probabilmente non vorrà mai piú vedermi né sentirmi.
Io, fiaccato dalla battaglia notturna, cedo al canto delle sirene padovane Valerio e Andrea e vengo trascinato fuori dalla mia amata e bagnata Viareggio fino a raggiungere la perfida e fradicia Lucca. Sono talmente entusiasta all'idea che decido di pagare il biglietto del treno il doppio. #truestory
Entro in fiera, e è la solita, vecchia Lucca. Niente di nuovo. Sono cosí scoraggiato che decido di non comprare niente, persino quando passo davanti allo stand dei Dentiblú, cui vado a pagare omaggio in qualunque fiera li incontri. Poi in realtà compro robe, troppe robe, e mi scordo di ripassare dai Dentiblú. Brutto segno.
L'unica nota positiva è che i miei ciceroni mi fanno scoprire per la prima volta la Japan Town, che l'è una gran bella town. Quasi come Viareggio. Ma la prima parte della visita in fiera mi ha troppo infastidito, le mie energie sono finite e voglio solo scappare a casa. Lo fo, e mi dedico a i sottotitoli di Ducktales, che stasera si guarda un Paperoga animato per la prima volta nella storia.
A sera si unisce al gruppo anche Giada, che però va misteriosamente in coma per ore in bagno e riemerge troppo tardi, quando ormai Valerio si è rimesso a fare le figurine. Una tragedia evitabile. Un monito per il futuro del nostro pianeta. Docce più corte. Impegniamoci tutti.

DAY 4
Del day 4 meno parliamo meglio è.

CONCLUSIONI
Avevo ragione. Basta Lucca. O mi fai trovare un lavoro, o a mai piú rivederci.

Re: Luke, Sad Luke 2018

Inviato: lunedì 12 novembre 2018, 21:47
da Valerio
http://www.ilsollazzo.com/articoli/repo ... ames-2018/

Io invece mi sono divertito. Ma ho pagato artisticamente pegno alla tua malinconia....

Re: Luke, Sad Luke 2018

Inviato: martedì 13 novembre 2018, 11:49
da Francesco F
È la vignazza piú bella del mondo.

(Beh, anch'io mi sono divertito. A Viareggio.)