Lucca 2007

Il popolo del pianeta Sollazzo e la sua orbita: siti satellite, ricorrenze, fiere ed eventi felici (e non)... Insomma tutto ciò che riguarda non solo il topic ma NOI, le meravigliose persone umane!
  • Ok Breda.
  • Secondo Giorno: Quando il Sarky non c'è, gli autori ballano.

    "Ma secondo me Topolino non dev'essere per bambini, è sbagliato crederlo. Ho delle idee per Topolino, ma attualmente ci sono dei problemi da risolvere, bilanci da risanare, rimanenze da smaltire. Datemi un anno esatto, non prometto niente, ma vedo cosa riesco a fare. Una cosa però la posso dire: le lunghe saranno le prime due, non la prima e l'ultima."
    La De Poli ha le idee chiare, e trasmette in tutti noi un messaggio di speranza. Tra un'anticipazione e una promessa, non fa che rinfrancarci del viaggio Porcari/Lucca in corriera, avvenuto dopo la malaugurata perdita del treno delle 10.15.
    In fiera da che mondo è mondo ci si disperde: la madre di Icnarf già parte di prima mattina insieme a Zangief, Raffaella si reca a Viareggio a trovare amici. Il gruppo base rimane composto dai quattro villarosiani, e dalle due fanciulle, che la maggior parte del tempo lo passano tutti assieme, a fare ciò che si è sempre fatto in fiera da che Lucca è Lucca: scassare le balle agli Autori. Ed ecco appunto passare Vitaliano che viene subito preso in ostaggio da noialtri, salvo sbolognarci al primo Cordara che passa con la scusa del "Parlatene con lui!! Lui sì che è interessato a IPNA!!!", e dopo averci dato appuntamento nel pomeriggio alla ruota della fortuna per quizzeggiare, sparisce tra la folla. Ah, nel mentre ha pure modo di scambiare Elik per Quackmore, chiedendogli lumi su di un fantomatico pm in cui lo si invitava a utilizzare l'"indimenticabilissimo" personaggio di Chiarafonte...

    Rimasti soli ci diamo all'esplorazione dello stand Disney che è sempre molto caro e bello a vedersi, ma non si capisce per quale minchia di motivo non esponga un cappero di niente da comprare. Anno dopo anno vedo un gran dispiego di pareti colorate, personaggi di cartone, gadget e cose simili. Ma fumetti meno che zero, pare di essere al Lucca Games. E questo mi pare francamente abbastanza ridicolo, in fondo è questo ciò che dovrebbero vendere. Ma pazienza, almeno l'insieme è gradevole a vedersi: la piattaforma coi disegnatori, l'angolo Deposito e il bancone Witchico, che senza ritegno continua a proclamare che Witch è Moda. Neanche il tanto sbandierato manga di Kingdom Hearts è presente, ci sono solo quattro tavole in anteprima. L'unica cosa veramente degna di nota è il volume Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni, celebrativo rifacimento del primissimo Oscar Mondadori a fumetti, e pezzo pregiatissimo oltre ogni dire. Le fonti sono infatti state aggiornate: non più quelle antidiluviane rimaneggiatissime della prima edizione, bensì quelle assai più filologiche apparse su Zio Paperone. E la scaletta è una meraviglia: sette storie fondamentali di Carl Barks, scelte fra le migliori, e ordinate in modo favoloso formano una sorta di Barks Essential Reading, da prendere come esempio di produzione dell'autore e diffondere tra i profani nei secoli dei secoli. Insomma, di fronte al prodotto editoriale maggioramente curato uscito dalla Disney nell'ultimo decennio mi piglia una sorta di orgasmo, e inizio a rompere le balle a chiunque mi capiti a tiro perchè lo acquisti.

    L'assenza di Sarky intanto si fa sentire. Molti autori chiedono di lui, e quando vengono a sapere che quest'anno non si farà vivo accendono ceri a San Gottfredson, e improvvisano orge e baccanali. Il sollievo maggiore si nota negli occhi di Alessandra La Standista, che per la prima volta dopo anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni e anni si ritrova priva della solita invadente e pesante controparte. Però sotto sotto dispiace di non vederlo come ogni anno impalato ad attendere che qualcuno lo caghi, seduto sul lettino di Will a interrogare gente a cui non gliene frega niente degli errori di continuity witchiani. In fondo fa parte del folklore anche lui. Per celebrare questa ritrovata libertà ci avviamo a pranzo tutti quanti, l'Alessandra accompagnata da quello che evidentemente è il suo moroso, più un altro tizio che devo ancora capire bene chi sia.
    Dopo un pranzo "luculliano" nel Solitobar dove abbiamo praticamente consumato ogni pasto negli ultimi due anni, riprendiamo il nostro giro esplorativo: allo stand Panini mi accatto il quarto volume di Bone a colori e il nuovo Rat-Man, e poco dopo ci imbattiamo in un paio di tizi che scopriamo essere Enna e Artibani. Con Artibani il confronto è subito fulminante, scopro che ci legge, che la sua storia apparsa sul Topo quest'estate altro non era che una rimanenza di magazzino e che almeno per i prossimi tempi sarà molto improbabile che ritorni in Disney. Enna però ci consola, promettendoci per l'indomani un caffè tutti insieme.

    Nel frattempo ci raggiunge Laurentius, altro Pker della vecchia guardia, tanto muto in chat quanto loquace e divertente dal vivo. Il suo programma è dormire da noi per una notte per poi ripartire il giorno dopo, un programma che non si discosta minimamente da quanto combinato l'anno prima. Con lui ci dirigiamo alla Ruota della Fortuna, e troviamo la De Poli, Vitaliano e Bertoni intenti ad animare i bimbini, facendo loro domande più o meno (specialmente meno) nerd e distribuendo loro "premiucci di poco conto" come il Gottfredsoniano Topogag, volume contenente alcune tavole e strisce autoconclusive di Topolino, rispettivamente degli anni '30 e '50.
    No un momento. Noi siamo lì che reclamiamo il Gottfredson cronologico da *anni* e questi volumazzi vengono dilapidati a pampini che probabilmente una volta a casa ci disegneranno sopra coi pennarelli? Non ci stiamo, e da bravi rompicoglioni quali siamo ci buttiamo in mezzo alla folla, sbracciandoci per rispondere a domande del tipo "quante orecchie ha Topolino?"
    Al vederci l'espressione di Vitaliano non è delle più felici, e ci rimembra i fatati tempi in cui cotali sguardi erano riservati all'ormai scomparso Sarky.

    <Fausto> Oh, no. I Nerd.
    <De Poli> D-da bravi, non disturbate i bambini...
    <Bertoni> Ho voglia di un panzerotto.
    <Grrodon> Il volume. Risponderemo a ogni vostra domanda. Ma dateci il volume.
    <De Poli> Non fateci far figure, ve lo diamo dopo, ma non interferite vi prego...

    Ma non c'è niente da fare, ormai siamo in ballo e vogliamo ballare. Siamo piccoli anche noi, e vogliamo poter partecipare, checcavolo. Le domande comunque sono piuttosto semplici:

    <Fausto> Bene bambini, come sapete il vicino di casa di Paperino ha due nomi...sapete dirci quali son...
    <Grrodon> NON E' VERO, SONO DUE VICINI DISTINTI!!
    <Fausto> grrrr, sì ok, sono due vicini distinti. Uno si chiam...
    <rensel> ANACLETO MITRAGLIA O FAINA
    <Fausto> ...
    <Fausto> Va bene, uno si chiama Anacleto, ma l'altro si chiama a) Johnson b) Jones c) Piripacchio
    <bimbo> si chiama Piripacchio...
    <Fausto> No.
    <Grrodon> Jones.
    <Fausto> Sì -__-
    <Fausto> Passiamo ad altro. Li vedete questi simpatici ragazzi? Sono degli SFACCENDATI che vengono da un forum che si chiama a) Papergiorno b) Papersera c) Papernotte
    <bimbo> Papessea!
    <Grrodon> Che bravo (e cmq c'è anche il Sollazzo)...ma come è che hai fatto, per caso già ci leggi?
    <bimbo> pecchè è il gionnae delle stoie di papeone
    <Grrodon> sigh...che poco nerd questa gioventù.
    <bimba> scusa signoe?
    <Grrodon> ?
    <bimba> punto com o punto net?
    <Grrodon> ^____^
    <Fausto> Ultima domanda: Topolino ha due nemici. Uno si chiama Gambadilegno, l'altro si chiama Macc...
    <Sollazzo> DOPPIOSCHERZO!!!
    <Fausto> Ok. Basta. Venitevi a prendere quel che volete.
    <Rat-Man> Evvivaaa! *braccinealzate*

    Me lo faccio autografare dalla Vale, e già che ci sono le chiedo della cronologica di Gottfredson. Mi risponde con una dedica sul libro, rivolta tralaltro all'intera mia famiglia, che ha l'aria di alludere a qualche bella sorpresa per un prossimo futuro. Decido di non chiedere nient'altro, preferisco coltivare in me la speranza, prendere per buono quest'indizio e non approfondire ulteriormente, per non deludermi. Un Topogag se lo beccano anche Lau, rensel, Dapiz e Elik. Rimangono a mani vuote solo le ragazze, rimaste sullo sfondo, povere, ma per loro intercede l'eroico Dapiz che in men che non si dica ne richiede un altro paio di copie per loro. In quella si presenta al nostro cospetto tale Alby87, un non meglio identificato utente del Papersera che si avventa su Vitaliano, che di nerd parrebbe già averne piene le palle, per parlargli di DON ROSA, della Saga, della CONTINUITY, tutti discorsi che Vitaliano ama & brama e lo si nota dalla veemenza con cui l'Alby viene sbolognato prima a me e poi da me a Venerus, che passava di là. Noi continuiamo il nostro giro, incrociando una Ziche più affaticata che mai e un Faraci che si dichiara particolarmente ispirato e prolifico in ambito Disneyano. Ogni tanto captiamo in giro l'Alby che chiede agli autori cose come "se ci scappasse una dedichina in qualche storia il nick è Alby87, eh?". Questi nerd in cerca di gloria.

    Ma giunge la sera, il treno ci aspetta in stazione per riportarci alla metropoli Porcarese, dove con l'aiuto di Panariello incontrato casualmente in giro ci scapicolliamo a comprare una comoda integrazione al ragùnonna di Dapiz. E dopo cena ecco un altra uscitina 'ggiovane, che vede protagonista lo stesso quintetto della sera prima, arricchito stavolta di Laurentius.
    Usciti di casa io, icnarf, Dapiz, Hybiscus, Rensel e Lau decidiamo di prendere la direzione di sinistra, rinunciando a visitare il lato civilizzato del paese e preferendo invece esplorare le inquietanti e oscure campagne. I nostri passi risuonano nel silenzio del panorama lugubre, ci mancano i campi di zucche in lontananza è l'atmosfera è perfetta. Ma il Sollazzo non è così banale da mettersi a raccontare storie di fantasmi, tzè, il Sollazzo gioca a intrufolarsi dentro capannoni abbandonati. Il Sollazzo perde il cellulare.
    Eh già, Lau a un certo punto non lo trova più. Dopo aver sgambettato allegramente tra un fosso e un recinto inizia a tastarsi addosso preoccupato. Ma anni e anni di lettura di Witch non ci lascia indifferenti. Con il Potere dell'Amicizia allestiamo una task force per ritrovarglielo, facendo il percorso a ritroso. Convertiti in torce i nostri cellulari e preso a farlo squillare finiamo poi per individuarlo in fondo a un fosso. E tra un sorriso e un'esultanza la storia volge ad un lieto fine, consumato al bar sottocasa dove, tutti meno l'allergica Hybiscus, consumiamo una cioccolata calda. Al nostro ritorno ci attendono le solite birre, il solito tavolo rotondo e la canonica seduta spiritica, alla quale anche un Elik prontamente risvegliato dal sottoscritto partecipa. E poi c'è Zelda, che col mio DS rispolvero in grande stile, e alle cui delizie decido di educare la fida icnarf finchè sonno non ci separa.

    [CONTINUA...]
  • Grrodon ha scritto:salvo sbolognarci al primo Cordara che passa con la scusa del "Parlatene con lui!! Lui sì che è interessato a IPNA!!!"
    MA LOL!!!

    Sì, decisamente il prossimo anno devo cercare di venire prima. Mi perdo troppe cose.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Grrodon ha scritto:Un Topogag se lo beccano anche Lau, rensel, Dapiz e Elik. Rimangono a mani vuote solo le ragazze, rimaste sullo sfondo, povere, ma per loro intercede l'eroico Dapiz che in men che non si dica ne richiede un altro paio di copie per loro.
    Ma c'è mancato poco che non mi rifilassero solo gli splendiderrimi rosastucci di Witch... -_-
  • La mia allergia ha fatto scalpore, non c'è che dire.
    Wow, oggi è stata postata il venerdì lucchese e ieri quella di giovedì. E' una coincidenza?
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • Dapiz ha scritto:Ma c'è mancato poco che non mi rifilassero solo gli splendiderrimi rosastucci di Witch... -_-
    io ero rimasto al fatto che avessi ottenuto solo quelli, infatti :D
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
  • Tsk, mi sottovaluti... sono riuscito a convincere la tizia ricorrendo al mio sguardo più persuasivo...
  • Terzo Giorno: Tu Chiamale Se Vuoi...

    L'arrivo alla stazione di Porcari stavolta avviene (quasi) in orario. Il problema è che scopriamo con nostra somma maraviglia che non vi è biglietteria. Nemmeno automatica. Ma siccome il Sollazzo è Onestà, decidiamo di prendere il treno ugualmente per costituirci poi davanti al primo controllore caritatevole e intenzionato a venderci uno straccio di biglietto. Percorriamo l'intera lunghezza del treno e dopo molta fatica troviamo un'acidula signorina dal mestruo facile, che pretende di farci pagare una penalità di ben cinque euro, perchè a detta sua in tutta Porcari avremmo dovuto riuscire a trovare da qualche parte un "punto vendita". Dopo averle ricordato che lei non sa chi sono io, governo ladro e altre cose che si dicono in queste circostanze, decidiamo di pagare la banconota, e ce ne andiamo sdegnati. All'uscita del treno però ci accorgiamo di aver perso Elik, il quale rispunta dopo qualche minuto con flemma e tranquillità, sostenendo di essersi seduto non appena saliti, e di non aver assistito ad alcuna piazzata, nè di aver ricevuto multe. Col sangue in ebollizione ci dirigiamo in fiera dove becchiamo Fausto che ci dice con sommo cordoglio che purtroppo il pranzo tuttinsieme che avevamo tentato di organizzare il giorno prima purtroppo è andato a Winx per problemi di carattere logistico. Se a questo si aggiunge un Warren che magicamente rispunta andando a dire a Elik "ah lo sai che quel tuo post sul Papersera in difesa di Ratatouille devo esser stato io a cancellarlo per sbaglio?" e un Dapiz che immediatamente si volatilizza senza motivo alcuno, si nota come la giornata non sia iniziata sotto i migliori auspici.

    Ma Sollazzo è Voglia di Reagire. Mentre molti di noi vanno a far colazione al bar, Icnarf mi si avvicina e con fare allucinato tira fuori dalla borsa un pacco di fogli con un suo inquietantissimo disegno, stampato in milluplice copia: rappresenta un grosso rospo con i capelli di Will, dalla cui bocca escono quattro fili a cui penzolano impiccate le altre Witch. Basta uno sguardo per capirci e così inizia uno dei volantinaggi più disturbanti della storia, con noi due intenti a terrorizzare famiglie consegnando loro col sorriso sulle labbra il disturbante disegno.

    <Grrò & Ic> Ecco, tieni piccola, sono le Witch ^___^
    <bimbe> ?
    <mamme> Arrrrrrgh!!

    Tutto questo ovviamente sotto gli sguardi scandalizzati delle vere standiste Witchiche i cui veri omaggi per le famiglie si limitano allo Speciale Moda, o alle spille trendaiole. Alcune stanno al gioco appendendo il rospo in mezzo agli altri bimbodisegni, altre, come l'Arrighini, ci liquidano dandomi del deficiente. Ma sono incidenti di percorso, e in men che non si dica ogni piccola lettrice di Witch ha il suo rospo personale. E queste sono soddisfazioni.
    Viene quindi il turno di andare a mangiare e a noi si aggregano alcuni nuovi individui, come il Breda, pronto a dare il cambio a Laurentius a casa nostra per la notte, Matteo Venerus, promettentissimo autore Disneyano, e il romano ^Gourry^, vecchia conoscenza di ogni Pker che si rispetti. Trovare un buco libero dove insediare una decina di persone non è cosa da poco, e infatti passiamo mezz'ora a girare per Lucca alla ricerca di un posto dove sfamarci. Posto che non si trova e quindi si torna al Solitobar, che ci ha visto consumare praticamente ogni pasto fatto nei paraggi della fiera.
    Il pasto ovviamente trascorre nel migliore dei modi con Venerus che si rivela essere addirittura più giovane di me, e io che per questa cosa cado in depressione. Si parla poi di un sacco di altre cose, tra cui le sue ispirazioni, che vedono Faraci e Scarpa occupare i primi posti. Cessato il pranzo e congedatici dal bravo autore, ci disperdiamo un'altra volta. ^Gourry^ va a casa, Elik si fa un giro, noialtri ci dirigiamo al Lucca Games per un blitz veloce, alla ricerca di qualche promozione Nintendo per Pokèmon Diamante e Perla. Ma in breve ci si riperde di nuovo: io rimango con icnarf e Hybiscus mentre Dapiz, Rensel, Breda e Laurentius vengono inghiottiti dalla folla. L'occasione per ritrovarci tutti insieme la dà il mio cellulare che si mette a squillare. E' Bruno Enna che mi telefona (!) per darci appuntamento tutti insieme per il caffè organizzato il giorno prima.

    Lesto recupero tutto il Sollazzo, Maghetto e Floyd, e al seguito dei due Enna Bros ci dirigiamo alla conquista di un bar. Bar che non è affatto felice di vederci occupare per intero il già stretto corridoio, e che non manca di farcelo notare ripetutamente. Ma non importa perchè con l'autore di Frammenti d'Autunno di fronte a noi, ogni problema si dissolve come neve al sole e inizia un sereno confronto, che ci porta a toccare tutti i temi Disneyani possibili e immaginabili. Si parla di Come D'Incanto, Ratatouille, I Robinson, Witch, Topolino, Casty, le storielle danesi, PKNA e, sì, pure di IPNA. Un vero confronto a 360 gradi con un Disneyano doc, della durata di ben due ore, che si conclude con il consiglio da parte sua di intraprendere la professione di autori. Terminato questo caffè collettivo (tralaltro offerto dal munifico Floyd) è ormai buio, e i padiglioni stanno ormai chiudendo. Torniamo in Disney per scambiare due parole con Gervasio e con Salati, e iniziamo a prepararci per la nostra ultima serata insieme. Che dovrà essere meravigliosa.
    Trenitalia non è certo generosa in tal senso, e oltre le sette di treni per Porcari non ne fa partire. Ma provvidenzialmente la mamma di Icnarf si propone come navetta, in modo che possiamo passare tutti la sera a Lucca senza limiti di tempo. Lei compresa, visto che in serata c'è il concerto degli Oliver Onions, che letteralmente adora. E concerto è per tutti, visto che gli Oliver Onions, oltre che per i film di Bud Spencer sono un'istituzione della musica nerd. Ci piazziamo sul lato sinistro rispetto al palco, in uno spiazzo erboso. Ci raggiunge Zangief, che probabilmente in Bud Spencer ci si identifica. Nel frattempo Laurentius è ripartito lasciandoci soli, mentre invece tra il pubblico scorgo Scacchino alla faticosa ricerca di un Deboroh che per tutta l'edizione sarà stato avvistato sì e no due volte. Il repertorio è quello che è, con pezzi indimenticabili passati alla storia delle colonne sonore italiane (Dune Buggy, Fantasy) e altri decisamente odorosi di formaggio ammuffito (praticamente tutte le sigle degli anime), ma nel complesso il tutto è abbastanza divertente e goliardico, e non fa che prepararci degnamente l'atmosfera giusta per affrontare il momento clou della giornata, la visione collettiva del Nostro film: Ratatouille.

    Ebbene sì, l'avevamo visto già tutti quanti. Tutti quanti tranne Dapiz, e quale scusa migliore che il farglielo vedere, per tornare tutti al cinema? Un Capolavoro questo film, non c'è niente da dire. E' facile accorgersene: piace a tutti. Vabbè anche Boldi piace a un bordello di persone, che c'entra. Il fatto è che Ratatouille piace a tutte le persone intelligenti con le quali abbiamo avuto modo di parlare. E non è facile a una qualsiasi fiera trovare un argomento su cui tutti gli autori Disney concordano, visti i malumori e le prese di posizione che purtroppo sono presenti anche in questi ambienti. Eppure basta nominare Ratatouille e ognuno di loro abbozza un sorriso d'intesa, dallo sceneggiatore allontanato, al pezzo grosso di redazione. E' questa la vera Magia, riuscire a riscuotere consensi da un pubblico universale a prescindere da età, target, estrazione sociale. E non servono focus group imbecilli o politiche di marketing cretine per ottenere questo risultato, l'unico requisito è la qualità. Qualità che sulle lunghe e brevi distanze finisce per pagare sempre. La qualità è forse la caratteristica fondamentale dell'ultimo lungometraggio Disney/Pixar, visto che ogni sua minima scena, ogni suo fotogramma, ogni minuto di dialogo fa della qualità e del suo voler star sopra le righe il marchio di fabbrica. Una cosa che solo i veri capolavori riescono a fare. E' chiaro che fruire insieme di quello che è il film Disney che più di ogni altro ha saputo centrare negli ultimi tempi i suoi ambiziosi obiettivi, è un'occasione che il Sollazzo, forum profondamente Disneyano, non si deve lasciar scappare per nulla al mondo. L'orario poi ci viene incontro, le 10.30, quando il concerto degli Oliver è ormai terminato e rimane una buona fetta di tempo per andare a sfamarci al bar di fronte al cinema. E così eccoci, dopo un'allegra cenetta, schierati ad attendere di vedere insieme il Capolavoro, che non solo si conferma tale, ma riesce a impressionarci ancora di più della prima volta.
    Questo perchè quando già le qualità intrinseche di un prodotto sono alte, altissime, basta un niente perchè altri fattori entrino in gioco e riescano a cesellare ulteriormente l'esperienza. In questo caso abbiamo avuto la riprova che oltre al film conta anche molto con chi lo si vede. E personalmente devo proprio dire di essere capitato nell'occasione migliore che si potesse immaginare, con i miei amici del Sollazzo, ragazzi che sono cresciuti con me, condividendo gusti e passioni. Poter avere alla mia destra Rensel, summa di tutto ciò che un intenditore può essere, e alla mia sinistra Icnarf, con la quale ho attivato una condivisione emotiva durata due ore, ha significato davvero tanto. Potersi capire al volo con uno sguardo, una frase, e soprattutto riuscire a trasmettere le proprie emozioni ad altri e riceverle indietro potenziate come se ci fossero dei ripetori a diffonderle nella sala, è addirittura indescrivibile. Ed è così che il film si dirama verso le sue due perfettissime ore, giunge la dolcissima sequenza musicale Le Festin, e si dà inizio all'impressionante climax finale, con l'epifania di Ego e la conseguente pelle d'oca che coglie anche lo spettatore più arido. Figuriamoci me, che sono ipersensibile e che al termine di tutto, ormai in completo corto circuito emozionale, rimango con una lacrima a rigarmi il volto. Ma ho tutto il tempo per riprendermi dall'emozione, visto che andare al cinema con veri nerd significa vedersi anche i titoli di coda, per quanto la mamma di Icnarf ci esorti ad alzarci facendoci notare che è finito. Pare che nella sala ci fosse pure Deboroh, seduto a qualche fila di distanza. Ma nessuno se ne accorge e, in religioso silenzio, una processione più commossa che mai si avvia all'uscita, pronta a tuffarsi nella fredda Lucca novembrina per tornare a casa.

    Ma non certo tornare a casa per dormire, no. Dopo tutti i momenti di puro esalto passati insieme, e alla vigilia del ritorno a casa non ce la sentiamo proprio di dormire. Ed esattamente come si faceva nei tempi dorati delle gite scolastiche, eccoci tutti regrediti al rango di adolescenti, per fare un afterhour insieme, con tanti saluti al sonno che volenti o nolenti ci coglierà l'indomani.
  • Uhmpf, ecco che mi perdo ogni volta...

    Vabbe', torno all'iniquo studio... Ancora pochi giorni.
  • Quarto Giorno: ...Depressioni

    Tre bottiglie di birra vuota sul tavolo. Cinque sfaccendati che alle sei del mattino stanno lì a delirare assonnati: siamo io, Icnarf, Rensel, Hybiscus e il Breda. Dapiz e Elik non ce l'hanno fatta e i loro corpi giacciono in corridoio. Tutti gli altri dormono ormai da tempo. Troppo tardi per andare a dormire, troppo presto per svegliare gli altri: è il momento di accompagnare Rensel a prendere il suo treno. Il panorama è gelido, sia nel senso di freddo che in quello di temporalmente congelato: Porcari è immobile, statica, come del resto i nostri umori. Ci siamo divertiti troppo in questi giorni per accettare di essere vicini al momento della dipartita, e un po' per stanchezza, un po' per tristezza fatichiamo a spiccicare parola. O meglio io qualche parola cerco pur sempre di proferirla, tradendo un considerevole abbassamento di voce. Ma i contenuti non sono certo un granchè visto che predomina il motteggio, la malinconia e quant'altro possa rendere triste l'ultimo giorno della nostra vacanza. Consegnato Rensel alle ferrovie dello stato, torniamo sui nostri passi, mentre un pallida alba cerca vanamente di illuminare quattro volti cupi e tumefatti dalla stanchezza. Breda propone di cantare insieme l'inno del Luccacomicsandgheims: lo fulmino con lo sguardo.

    A casa ultimiamo i bagagli, correndo il rischio di ficcarci dentro per sbaglio i corpi senza vita di chi intorno a noi ha ceduto alle lusinghe di Morfeo. Dopodichè ci spariamo qualcosa come sette caffè a testa, per riuscire a tenerci svegli per le poche ore che ci separano dall'Addio. Zangief e la madre di Icnarf intanto si svegliano per recarsi in fiera prima di tutti in auto. Noi aspettiamo gli altrui risvegli, che decidiamo di accellerare per praticità. In quella ci fa visita Panariello che, gentile come sempre, decide di aiutarci a trovare un modo per raggiungere Lucca, benchè sia domenica. Eh già, perchè di domenica non solo il famoso "punto vendita biglietti" di Porcari è chiuso, ma neanche passa la solita corriera. Lasciando la comitiva ad ultimare i preparativi, mi reco con lui a trovare una soluzione, e così in men che non si dica troviamo una corriera alternativa. Grazie all'immensa disponibilità del Toscano, con due viaggi arriviamo al loco, riusciamo a prendere la corriera e raggiungere Lucca. Non che il viaggio sia immune da traumi: tutti sono depressissimi, e solo le mie ripetute gaffe con l'autista del pullman riescono a tenere i morali abbastanza in alto da evitare un suicidio di massa. Da ricordare in questo frangente le valigie che stavo dimenticandomi sul marciapiede, o la mia insistenza per prenotare qualsiasi fermata in terra Lucchese senza avere la minima idea di dove scendere. Segue poi una tappa in stazione per fare il biglietto di ritorno, dove subisco spazientito i comodacci di una tipa rincoglionita che blocca per venti minuti la fila, e dove Dapiz con aria mesta ci lascia. E non è l'unico a farlo, visto che in fiera ci sparisce sotto il naso anche Elikrotupos, senza che si riesca a salutarsi degnamente, per colpa del mio maledettissimo cellulare scarico.

    Rimaniamo in quattro. Gentilissimamente Gervasio allo stand Disney si occupa di tenerci da parte il valigiume per permetterci di farci l'ultimo giorno di fiera, e già che c'è mi omaggia di un bozzetto di Evroniano. Al che ci dividiamo: Icnarf ha appuntamento con la madre alle 2.00 e prima dell'amaro addio, la accompagno a fare gli acquisiti dell'ultim'ora. Prendo a pikappizzarla e ratmanizzarla a dovere negli ultimi momenti che possiamo passare insieme, dopodichè ci riuniamo tutti per dare all'intera famiglia icnarfica il nostro più sentito congedo. Icnarf, Marina e Raffaella spariscono all'orizzonte e lì la depressione tocca il massimo vertice: siamo rimasti in tre, la fiera si sta svuotando e l'atmosfera è atrocemente triste.
    Silenziosi vaghiamo come zombie annoiati per i padiglioni ormai in chiusura, gli autori Disney sono spariti tutti e per noi si tratta solo di aspettare il treno delle 16.30, momento in cui finalmente potremo togliere anche noi le tende.
    Alle 16.00 l'ultimo incontro con Deboroh, al quale faccio vedere il nuovo Zelda per Nintendo DS, dopo essermi fatto autografare l'albo di Nerd-landia. Poi il treno, un viaggio silenzioso e mortifero in cui tutti e tre iniziamo ad accusare stanchezza. Breda legge, Hybiscus è in stato catatonico, ma quello messo peggio sono io che, raggiunta una sorta di estasi depressivo/assonnata comincio a sentire voci inesistenti. Se ne accorgono gli altri quando mi sentono rispondere in maniera evasiva a domande che nessuno mi pone.

    <Grrodon> Sì.
    <Grrodon> No.
    <Grrodon> Lost.

    Molto presto giunge il momento in cui devo cambiare. Saluto gli ultimi due sollazzieri e mi preparo a scendere a Prato Centrale per prendere la coincidenza con un treno espresso, che dovrebbe portarmi in terra natìa, stavolta comodamente e senza problemi. Stanchezza e depressione giocano brutti effetti e me ne rendo conto quando girandomi intorno non riconosco la solita stazione a cui scendo con Dapiz, di ritorno dalle altre solite Lucche. Prima decido di maledirlo per la sua assenza, dopodichè inizio a farmi prendere serenamente dal panico. Prendo in ostaggio un vecchietto, o meglio lo sorteggio per risolvermi il problema. Lui, felicissimo di poterlo fare perchè dice che gli ricordo il suo biondo nipotino, mi spiega che sono sceso non a Prato Centrale, come avrei dovuto, ma a Prato Fuffa, e che l'unica mia speranza e quella di prendere un autobus che mi porti alla stazione giusta, e da lì iniziare a cercarmi un nuovo treno perchè ormai questa coincidenza è persa. Guarda caso il bus parte proprio in quel momento e io mi ci fiondo dentro, supplicando l'autista di smontarmi in centrale e di vendermi un biglietto perchè ne sono sprovvisto. Lui mi dice che li ha finiti, ma intenerito, con uno sguardo complice mi fa capire che non mi sbatterà in galera e normalissimamente mi porta a destinazione. Dove apprendo con mio sommo gaudio che il mio espresso ha 30 minuti di ritardo, e che quindi non ho perso alcuna coincidenza. Mai ritardo fu più provvidenziale.

    Ma il mio irritante sorrisetto di sfida nei confronti del fato si volatilizza non appena vedo arrivare il treno, senza un solo buco libero dove poter appoggiare il fondoschiena. Pazienza, mi creo un sedile riadattando all'uopo la valigie e sfodero dallo zaino il mio Vita e Dollari scintillante che riesce a farmi dimenticare le amarezze e le sbatte della giornata. A Bologna il treno si svuota, e quindi riesco a trovare un bel posticino comodo all'interno di uno scompartimento. Inizialmente penso sia una fortuna, ma inizio a ricredermi quando mi rendo conto in che imbarazzante situazione sono capitato. Seduto affianco a me c'è un tizio sulla sessantina, e davanti a lui una signora della stessa età, che gli lancia sguardi voluttuosi. Sono amanti, a quanto pare, ma la cosa non mi disturba. Ciò che invece mi infastidisce non poco è che sembra che entrambi siano rimasti adolescenti con la mente, e infatti non perdono occasione di comportarsi come tali. I due ridono sguaiatamente per tutto il viaggio facendo battute da scuola media e parlando tra di loro del gusto di gomma da masticare preferito. Si mettono poi a masticare vistosamente, pestando con la bocca e parlando degli affaracci loro. La vecchia si toglie le scarpe e si mette in ginocchio sul sedile, poi per noia comincia a mettersi seduta scomposta, stiracchiandosi qua e là, come si fa sul banco di scuola. Poi sghignazzando allunga le gambe e le appoggia sulle ginocchia del vecchio, la porca. Ed è inutile che io finga di ignorarli sprofondando nella lettura di Paperino e la Scavatrice, perchè i due berciano in continuazione deconcentrandomi. Il peggio si raggiunge quando il treno ferma ad una stazione e un tizio chiede loro di quale stazione si tratti. Euforicamente il vecchio azzarda un "Padova", così tanto per dire una cazzata, provocando il mio repentino scattare in piedi preoccupato. Mentre mi affanno a recuperare le valigie per non rimanere prigioniero del treno anche stavolta, mi accorgo che stavano sparando a casaccio così per ridere, e mi risiedo meditando l'anzianicidio.

    Giungo a casa ad ora di cena, e con rassegnatezza constato che tutta la gente con cui mi sono divertito in questi giorni è tornata ad essere un grumo di testo scritto. Rassegnato joino #sollazzo e li ritrovo tutti ritrasformati in nick, il corto Dapiz, l'evanescente rensel, l'impronunciabile Elikrotupos, l'esotica Hybiscus...

    ChanServ ha dato lo stato di operatore del canale a Grrodon
    <PORTAMANTELLO> e tornò
    <AlexAndrew> ave Grrodon
    <Setzer_G> eccolo
    <Hybiscus> ciao
    * manfroze si è disconnesso (Ping timeout)
    <Grrodon> oh rieccoli trasformati in scrittine
    <Setzer_G> dicci tutto con una sola parola
    <Grrodon> <Setzer_G> dicci tutto con una sola parola << corto circuito emozionale
    <PORTAMANTELLO> ma non è una parol... ok, sto zitto

    E infine su msn giunge anche Icnarf. Giunge in un momento in cui decido di dare un taglio alla tristezza, convertendola invece in grrodonica grrinta organizzativa, tesa a replicare cotanta esperienza. Ed ecco il motivo per cui ci stiamo già dando da fare per organizzare un altro meeting sollazzifero, magari sotto Natale, magari proprio in occasione dell'uscita di Come D'Incanto...

    [Continua con reportage fotografico...se Dapiz si degna di fornirmelo...]
  • Ma... Grrodon, sei mai riuscito a fare un viaggio in treno senza incasinarti?
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • Galleria Fotografica

    O quel che ne rimane dopo la purga compiuta da me stamattina. Dappo, ti uccido. Cosa occorreva che fotografassi ogni singolo sasso lucchese o ogni schiena di ogni fottutissimo nerd in fila alla biglietteria? Capisco il voler andare a scapito dei nostri brutti musi, ma la maggior parte della gente che c'era non ha neanche una piccola apparizione in nessuna foto. E quelli che sono stati fotografati...bè per rispetto loro li ho direttamente censurati viste le smorfie orripilanti che sfoggiavano sui loro altrimenti bei visetti. Vabbè, va' consoliamoci con quel che ne resta.

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    Elik che legge.

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    Io e rensel a letto. Dormiamo.

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    In attesa di corriera mentre sfogliamo l'albo a fumetti di Ratatouille.

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    Un po' di Melevisione.

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    Io e rensel ci sfidiamo. Sullo sfondo Laurentius. E, sì, siamo tutti molto brutti.

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    Multati.

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    Una delle tante foto inutili che sono state censurate. Le rivedrete nell'edizione del forum a doppio disco.

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    Nerd in marcia verso Hyrule.

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    Witch è Moda, cmq.

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    L'impressionante numero di fumetti in vendita allo stand Disney.

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    L'Evroniano gervasico.

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    Quel poco di Billy Paganino che abbiamo provato a far riemergere dalla memoria della Ziche.
  • Grrodon ha scritto: Dappo, ti uccido. Cosa occorreva che fotografassi ogni singolo sasso lucchese o ogni schiena di ogni fottutissimo nerd in fila alla biglietteria? Capisco il voler andare a scapito dei nostri brutti musi, ma la maggior parte della gente che c'era non ha neanche una piccola apparizione in nessuna foto.
    E' perchè voi vi ho tutti doppi, mentre di foto di nerd vari e variegati da portare all'Arcipelago dei Boschi per farmi fare le statuette me ne mancavano parecchi.

    (però mi sono scioccamente fatto sfuggire l'occasione di fotare i Super Enna Bros., e di ciò, oh sì, mi dolgo... ;_;)
  • Io volevo una foto con Vitaliano, la De Poli e gli Enna ma non ho avuto il coraggio di chiedere.
    /me è timida.
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Grrodon ha scritto:
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    Elik che legge.




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    Io e rensel ci sfidiamo. Sullo sfondo Laurentius. E, sì, siamo tutti molto brutti.
    Lo immaginavo più Billy Paganino.




    Tu quale sei? nessuno dei due ha una spada sulla schiena nè lo sguardo intelligente.



    Scherzi a parte, devo proprio decidermi a venire a Lucca uno di questi anni.Cioè,sembra essere puro divertimento.
  • dici bene, SEMBRA. In realtà è puro trekking.
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
  • Il prossimo Lucca comics & co. è dal 30 ottobre al 2 novembre.
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Hybiscus ha scritto:Il prossimo Lucca comics & co. è dal 30 ottobre al 2 novembre.
    Uhm, lo immaginavo, ma è una serie di date noiosa alquanto. Spero di riuscire ad esserci almeno tre giorni...
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  • Hybiscus ha scritto:Il prossimo Lucca comics & co. è dal 30 ottobre al 2 novembre.
    Cioè, una volta che mi sto pian piano convincendo a venire, decidono di aprire proprio il giorno del mio compleanno... :oh:
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