Franz ha scritto:
Opinare sugli Ewoks, o che Solo dovesse sparare o meno per primo, o su Jar Jar, o sull'opportunità o meno di una nuova trilogia è egoistico, è il tipico complesso di inferiorità del Nerd che si crede ormai tanto esperto dell'Opera (a cui ha dato tanto, speso tanto, forse più dell'autore stesso) da pretendere di correggerla in barba alle sacrosante scelte creative dell'Autore. E questo personalmente io non l'ho mai fatto (per Star Wars, almeno
). Però mi piace sentire quelli che lo fanno perché è quella patina pittoresca che tanto fascino conferisce ai fandom di queste cose, nel bene e nel male, in piccole dosi o esageratamente. E' divertente.
Secondo me invece ha molto più senso criticare Lucas per aver inserito un personaggio che non fa ridere nella sua opera, degli orsacchiotti che non sono teneri o una correzione politically correct sul personaggio di Han Solo. Perché quella è vera critica, riflessione su cosa va e cosa non va dell'opera Star Wars, e in cosa è bravo o meno il regista. E' fare le pulci agli edit che ha meno senso perché appunto rientra nell'aver compreso o meno la natura del progetto Star Wars che è una supergiostra mediatica che di filmico ha ben poco.
La questione su cui invece mi urge di dire la mia su Star Wars è invece di tutt'altra natura, e non è per niente divertente. In primis tutte le modifiche fatte da Lucas sono sempre state pastrocchi, ibridi venuti male, maldestri tentativi di salvare capra e cavoli.
Questo è falso. Di edit alla saga ce ne sono miliardi, forse tu ricordi solo i più scioccanti come Hayden Christensen fantasma, ma prima di esso era stato cambiato molto, moltissimo. E spesso anche in ottica migliorativa. Perché una cosa bisogna anche capirla: Lucas aveva voglia di creare un mondo pieno di begli scenari, mostroni e via dicendo ma la tecnologia non gliel'aveva permesso. Ed è giusto che adesso che ha i mezzi per togliersi qualche sfizio lo faccia: ad esempio Cloud City. Prima della "cura" del 1997 era un setting claustrofobico, ora è una vera e propria città nelle nuvole, dagli scenari ariosi. Ti sentiresti di dire che ha fatto male a ritoccarla? Non parliamo poi del finale del Ritorno dello Jedi. Prima della cura 1997 la mitica epopea di Star Wars si chiudeva con un balletto degli ewoks privo di alcuna epicità, non c'era la carrellata sui pianeti in festa, e mi è parso giusto che sia stato chiamato addirittura John Williams per comporre un tema più solenne e meraviglioso. E, no, non è un pastrocchio. E' bello, e emotivamente parlando fa la sua porca figura. Specie dopo la visione in ordine di trama.
Ritrovarsi un attore ventenne in un film più vecchio di lui è stupido.
Può sembrare fuori luogo, può essere un pugno nell'occhio a chi apprezzava Sebastian Shaw e odia Hayden Christensen, può essere l'antistoricità per eccellenza e una mossa piuttosto ingenua, certo. Ma se proviamo ad andare oltre queste prese di posizione, se proviamo a capire veramente l'opera e la filosofia che sta alla base, se proviamo ad andare a vedere i perché e percome, e se per una volta proviamo ad avere l'umiltà di seguire le istruzioni per l'uso, vedremo che anche questa trollatona qua un suo senso ce l'ha eccome. Quest'estate Vito e Isa sono venuti a casa mia e abbiamo visto l'esalogia, in ordine voluto da Lucas, cioè dall'I al VI. Loro erano completamente all'oscuro di qualsiasi cosa, non sapevano chi era Darth Vader, non sapevano che Anakin diventava cattivo, né che poi si redimeva. Erano completamente vergini e si sono approcciati all'Opera secondo le istruzioni che Lucas oggi prescriveva. E ti posso garantire che è stato un successo e che lo spettro di Hayden Christensen ha giocato un ottimo ruolo nella chiusura del cerchio. Per cui, sì, funziona. Pare brutto ma funziona.
Hitchcock quando doveva riammodernare per il pubblico americano i suoi vecchi film inglesi li ha rifatti da capo. Non sarebbe riuscito, Lucas, a fare tre nuovi film e rifare i vecchi tre, invece di sfregiare senza pudore le vecchie pellicole (con la scusa di restaurarle! ancor più subdolo!)? Io, che amo la nuova trilogia, penso che a quest'ora avremmo avuto 9 splendidi film, invece che 'sto macello qua, che di "cinema" non ha più niente, dando invece la priorità all'omogeneità di una saga nerd (ovvero la Sterile Sega Mentale per eccellenza).
Che giocare a fare la saga nerd omogenea sia una Sterile Sega Mentale è un'opinione tua, supportata dal fatto che hai una visione delle cose tale che nel cinema ricerchi altre cose. E' legittima, e allora strafregatene di Lucas, ma non impormela. Perché giocare a omogeneizzare una saga non è per forza una cosa sbagliata, dipende dalle finalità che si hanno. Io amo il concetto di Saga Nerd, mi ci rotolo e mi ci diverto. E, no, non è sbagliato. E' solo diverso.
Quanto al discorso remake, lol. Mettila insieme alle altre ideone tipo il remake di Biancaneve. Hai idea di cosa sarebbe accaduto, delle reazioni del mondo intero se Lucas avesse anche solo ipotizzato un remake degli episodi 4-5-6? Hai idea di cosa sarebbe successo? Gli avrebbero fatto un attentato, perché quello sì che sarebbe stato un rinnegare, un riscrivere, un rifare daccapo una cosa che funziona benissimo. Non avremmo avuto nove splendidi film, avremmo avuto la terza guerra mondiale. E un'opera non solo disomogenea, ma letteralmente devastata.
Poi potrei capire modifiche di natura narrativa (come il "chi spara per primo"), ma non l'esibizionismo della CGI. Questo è un tipo di "prodotto" di quell'autore che, da nerd, perdo ogni interesse a discutere. Personalmente non è quello che cerco da una saga e/o dal cinema.
Io invece capisco molto più la CGI che modifiche narrative tipo Han che spara dopo Greedo. Perché la seconda è una cagata, mentre la CGI che oggi noi diamo tanto per scontata all'epoca era un miraggio. E bisogna anche fare un po' i conti col significato che può avere l'arrivo della CGI per un giocattolaio come Lucas, che aveva dovuto adattare e castrare la sua visione di continuo a causa dei limiti tecnici. Si parla tanto di autorialità, di Autori etc ma per una volta che ne abbiamo uno che ha una sua visione ben precisa ecco la corsa alla delegittimazione.
Il discorso che il giocattolo non sia di Lucas ma nostro è ovvio, non è viziato dall'oggettivizzazione delle nostre attuali esperienze con internet. Se Lucas fa ottomila versioni del suo film e noi non ce le cagassimo, le sue nuove versioni se le guarderebbe solo lui e non sarebbero nemmeno canoniche. Il fandom di Star Wars sputa tanto veleno però poi compra ogni sputo imbottigliato di George Lucas.
Chi è più purista? Chi considera solo l'originale, o chi considera canonico ogni sputo dell'Autore? Chi è che riflette di più su quello che sta comprando?
Più che altro io ho capito come funziona, quali sono le regole del gioco e quale sia la vera natura della baraccata alla quale ho scelto di appassionarmi. Semplicemente ho capito di cosa si tratta e di cosa si è sempre trattato. Perché se volevo fare il cineamatore di livello, stai pur sicuro che non andavo a scegliere i pupazzoni pacchiani e l'aria fritta di zio George.
Quello che mi pare di capire da questa discussione è che a dispetto di tante critiche, il rimbambito Lucas è ancora uno che nel cinema ci crede davvero. Nel cinema inteso come illusione, artificio, voglia di stupire e raccontare e farti fare "oooh". Il punto è che il mondo va in direzione opposta a quella che lui si è scelto. Il mondo vuole la versione originale per presa di posizione, lui invece vuole raccontare la versione upgradata. Non ci saranno mai punti di contatto a mio parere, perché lo scollamento tra la sua visione è quella del pubblico cresceranno sempre più. E' una figura quasi tragica e patetica quella di Lucas, anche se penso di averla compresa.
George Lucas ha scritto:
There will only be one. And it won't be what I would call the "rough cut", it'll be the "final cut". The other one will be some sort of interesting artifact that people will look at and say, "There was an earlier draft of this." The same thing happens with plays and earlier drafts of books. In essence, films never get finished, they get abandoned. At some point, you're dragged off the picture kicking and screaming while somebody says, "Okay, it's done." That isn't really the way it should work. Occasionally, [you can] go back and get your cut of the video out there, which I did on both American Graffiti and THX 1138; that's the place where it will live forever. So what ends up being important in my mind is what the DVD version is going to look like, because that's what everybody is going to remember. The other versions will disappear. Even the 35 million tapes of Star Wars out there won't last more than 30 or 40 years. A hundred years from now, the only version of the movie that anyone will remember will be the DVD version [of the Special Edition], and you'll be able to project it on a 20' by 40' screen with perfect quality. I think it's the director's prerogative, not the studio's to go back and reinvent a movie.