1. Elik
Franz ha scritto:
E nell'attualità la Disney non offre nessuno spunto intelligente.
Per te, non per me. Sia fumettisticamente che cinematograficamente la Disney mi offre spunti eccome. Cinematograficamente non ti rispondo neanche perché la tua è una trollatona, ma fumettisticamente posso parlare di Pippo Reporter, delle Cronache del Pianeta T, di Casty, della Topington facciniana, e, come ho cercato di fare in chat oggi, di Monsù Paperin. Belle storie, di cui si discute benissimo. Sarà triste per te che ti sei chiamato fuori, ma per quelli a cui queste storie piacciono non è triste. E con questo lungi da me dire che Topolino sia una lettura bella in toto, che vale la pena etc, perché sappiamo che è un contenitore con dentro tutto e il contrario di tutto. Ma lo è sempre stato, appunto. E' un errore curarsene? Forse per l'uomo della strada sì, c'è tanto di meglio, e le perle si recuperano coi volumi. Ma per chi il fumetto Disney lo conosce da sempre, comprare Topolino non è sbagliato, né umiliante. Anzi, se non ci fossero quelli come me "che si sporcano le mani" comprandolo sempre, gli utenti come Breda, Bramo, Tyrrel e Bordy ne risentirebbero non poco.
Ad esempio, a una fiera del fumetto si dovrebbe andare per tastare il polso del mercato, per vedere cosa c'è di nuovo, in che direzione va il fumetto. Non si può andare a Lucca e orbitare per quattro giorni (e dall'anno prossimo cinque) intorno allo stand Disney (adibito fralaltro solo a roba che ha sempre meno a che fare col fumetto), con qualche sveltina alla Panini per prendere l'ultima trovata ortolaniana.
A parte che ognuno sceglie il motivo per cui va a Lucca, fosse anche per andare a mangiare i cup noodles vestito da Walter Bishop. Ma comunque tutto questo orbitare l'anno scorso non ce l'ho visto proprio, un paio di blitz e un luogo di ritrovo giusto per comodità. Che ci sono gli spazioni. E comunque siamo amici di un sacco di autori che girano da quelle parti, è naturale passarci del tempo.
La mia teoria è che non può esistere solo la Disney, né può essere la Disney la parte più importante delle attenzioni di una community. Il comportamento della Disney moderna è anti-nerd, non c'è né ascolto dei nerd né soddisfazione, manco per sbaglio. Se non per le ristampe, ovviamente, che ormai scorrono a fiumi (il che dà un'idea di come ci prendano in giro e ci menino per il naso "volevate le ristampe? toh, ingozzatevi! e pagate!"). La Disney non può monopolizzare le discussioni. Dalla Disney non nasce niente, dagli stand sfigati a Lucca nascono i fior!
Oh, poi dipende molto anche da quanto si è interessati al mondo del fumetto in toto, come se fosse un genere. In realtà è un macrogenere con al suo interno tanta roba per tutti i gusti, quindi ci sta che io ad esempio non abbia l'animo del talent scout, ma preferisca andarci cauto e lasciar andare in avascoperta altri. Ma lo smerdamento delle ristampe è vile e ignobile, pure per te. A parte che c'è ristampa e ristampa, ma ad ogni modo che senso avrebbe? Se non ristampano giù insulti, se ristampano pure? Mavaffanculo, va...
Quanto al revisionismo storico della produzione Disney dei beitempiandati, usato adesso come argomento per giustificare la cacca attuale ("era così anche prima"), mi intristisce vieppiù. Si sa che il vecchio viene sempre rivalutato, che nulla nasce leggendario ma lo diventa col tempo, che non sempre il contesto in cui fiorisce l'arte è di pari valore (come prima, "dal letame nascono i fior"). Il che può valere anche per la roba di adesso. Ma ora tu vuoi venirmi a dire che apprezzi il Disney moderno perché tu sei avanti, riesci già a vedere il buono che noi stolti mondani scopriremo solo fra trent'anni? No, tu non lo apprezzi per questo, tu lo apprezzi perché lo giudichi con un sistema viziato, che esige poco e perdona troppo (e il perché non si capisce. Per tradizione? Per pigrizia? Per orgoglio? Sono le uniche ragioni logiche che mi vengono in mente).
Apprezzo pochissime cose del Disney moderno, come apprezzo pochissime altre cose del Disney passato. C'è merda in ogni fronte. So riconoscere una buona storia quando la vedo, so fare i dovuti confronti, so relativizzare, collocare le cose nel giusto contesto e giudicarle anche in senso assoluto. E ho i miei gusti. In tutto questo l'unico che giudica il fumetto Disney in modo viziato, pregiudizioso, negativo sei tu, che smerdi il nuovo a prescindere, ignori il vecchio recuperandolo di malavoglia, e trolli e basta. E il tutto per una tua crociata personale che sembri aver attivato OGGETTIVIZZANDO LA TUA ESPERIENZA. Perché sì, tu hai avuto una brutta esperienza col fumetto Disney, me la ricordo perfettamente. E, no, non le prenderò mai sul serio le tue controargomentazioni e continuerò per sempre a tirare in ballo la persona, almeno finché non porterai in campo esempi concreti, sostenuti da fatti, conoscenze e letture dirette per poter discutere SERENAMENTE di questa o quella storia, di questo o quell'autore. Allora potremmo anche trovare punti d'incontro, e magari io potrei cogliere aspetti a cui non avevo pensato e tu magari imparare altre cose. Ma fino a che le cose continueranno con questo batti e ribatti "non sai un cazzo" "allora trollo" "trolli perché non sai un cazzo" "allora trollo ancora di più" non vedo futuro nelle nostre discussioni a tema Disney.
In nome di tutto ciò, faremo tutti finta che questa frase Grrodon non l'abbia mai detta, perché gli vogliamo tutti un gran bene e non ci piace quando si umilia così:
Grrodon ha scritto:Hai voglia di autorialità, roba fine etc, e posso capirti. Ma Disney non è mai stato questo, neanche sotto Walt
Non fare il contro-troll, soprattutto quando non c'è nessun troll cui andare contro.
Sai benissimo che con autorialità intendevo altro, sennò per forza di cose tutto sarebbe autoriale. Ammetto il fail con "roba fine", Disney è fine, ma hai capito benissimo cosa intendevo. E sotto te l'ha pure spiegato Vito: Disney ha impostato il suo impero al servizio di un'ideale, e cioè portare l'intrattenimento popolare allo stato dell'arte, ma partendo sempre dalla MASSA, con finalità commerciali. Intrattenere tutti porta alcuni paletti, si sa, e Disney li ha sempre aggirati con stile con una qualità altissima. Questo era il fine del suo creare.
2. Pacuvio
Pacuvio ha scritto:imho, da un po' di tempo a questa parte, c'è un calo qualitativo generale, sempre più evidente.
Quanto tempo a questa parte? E poi calo in quel senso? Perché mi sembra che siamo passati attraverso varie annate con umori sempre differenti. La tua è un analisi precisa o una chiacchiera da bar? Perché se mi inquadri bene il calo e me lo contestualizzi magari salta fuori che sono anche d'accordo.
Se per le storie capolavoro ci si deve affidare ad un uomo che si vede sul settimanale una volta ogni beatificazione di Papa (tipo Casty), c'è qualcosa che non va.
Seriamente, scusa la vitalianata, ma la frequenza dello Scarpa autore completo sul Topo del tempo che fu quale fu? E poi non abbiamo solo Casty di bravo, c'è Faccini, c'è la Radice, c'è Sisti quando è in buona, e pure Faraci e Ziche non li butterei via.
Se ogni due numeri ci si trova a leggere una storia con riferimenti all'attualità (e nel passato non è MAI successo come ora), a volta stucchevoli e didattici (come quelle sugli astronauti, che palle), c'è qualcosa che non va.
Marconi cazzo. Negli anni 80 era TUTTO COSI'. Le mille marchette al trofeo sciistico Topolino? Quante cazzo di storie sulla scherma? Sport Goofy con il minibasket? Le copertine inzaccherate da strilli di ogni tipo? Gli obbrobri live action che pareva Sorrisi e Canzoni?
Se per due numeri consecutivi si fa la marketta ad un film bruttarello come Tron, invece che ad un classico, c'è qualcosa che non va.
Tron non era brutto. Ed era un evento, e per giunta Disneyano. Cosa dovevano marchettare, Winnie the Pooh? Che poi potevi citare le merde di Brizzi e Secchi, che fanno sboccare in cinese, quelle sì, lol.
Se DoubleDuck è considerata una delle migliori saghe degli ultimi anni, nonostante tragga spunto dalla quasi morta PIA e abbia già stufato, c'è qualcosa che non va.
Una delle migliori? Considerata da chi? Se ne apprezza solo l'impatto visivo pknaico, ma per il resto mi pare abbastanza screditata. E poi lol non è che siccome è spionistica allora è ISPIRATA alla PIA, sennò Pkna allora a quante altre merdate era ispirato?
Se per avere un gioiellino con Pippo e Minni in grande spolvero bisogna creare una serie ad hoc in un universo alternativo come Pippo Reporter (ebbene sì, critico pure le cose buone), e non usarli nel mondo contemporaneo perché è più difficile, c'è qualcosa che non va.
Come ti scrissi in chat, apprezzi il Canto di Natale? Apprezzi questi personaggi? Fai due più due = abbiamo tra le mani un cast notevole, versatilissimo, e utilizzabile in ogni contesto. Le storie in costume adesso sarebbero il male? Mi pare un po' triste come pretesto per smerdare la serie. Che poi teniamo conto che il loro essere in costume permette una maggior libertà coi personaggi, di cui non si conosce mai veramente il destino...
Se l'apertura alle storie straniere (tornate di prepotenza alla ribalta) non ha portato NULLA a livello di trama, ma solo dal punto di vista dei disegni, c'è qualcosa che non va.
Lol ma quale prepotenza. Filleroni erano all'epoca (lol le storielle di BAMBI) e filleroni sono ora, messi dentro solo perché c'è la crisi.
Al passato vorrei non guardarci, perché è così che si fa, però quando mi rendo conto che prima, oltre ai grandissimi Maestri (che pian piano scompaiono tutti), avevamo a disposizione Pezzin, e i migliori Cimino, Sarda, Ziche, Faraci (per nominarne qualcuno), che ad oggi sono mosci come non mai, chi più chi (molto) meno...
Se sono mosci gli autori...è colpa degli autori. Che invecchiano, perdono ispirazione e via dicendo. Ma a parte Pezzin quelli che citi ci sono ancora tutti, non è certo il sistema malvagio che impedisce loro di lavorare, anzi, mi sembra che ci siano un sacco di ritorni illustri.
3. Vito
Vito ha scritto:
Ci sarebbe da discutere sul fatto che si possa considerare giusto o sbagliato pensare prima di tutto al personaggio e poi alla storia, ma nel mio caso è così da sempre. Una storiella per me diventa esaltante se a viverla è un personaggio che trovo ottimo, mentre una storia ottima non mi trasmette nulla se interpretata da figure poco carismatiche, superficiali, macchiettistiche, banali, prive di spessore o umanità.
Diciamo che è erroneo, perché ti potrà capitare un personaggione in mano ad autori cani che te lo devastano. Come ti dicevo in chat, il procedimento giusto per muoversi all'interno di questo mondo come vuoi fare tu (e pure io) è andare a monte e risalire così al procedimento creativo che sta alla base di tutto. Se riesci a rintracciare il procedimento creativo che ha permesso l'esistenza di un Paperone, di un Jack Spaoorw e via dicendo sei a cavallo, lo puoi rintracciare cercandolo presso realtà produttive simili, o presso lo stesso autore. L'abbiamo fatto noi con le fighaggini tv firmate Bad Robot, o col cinema di ispirazione lucasiana e via dicendo.
Comunque sì, è chiaro che Franz non vuole e non può avere un punto di vista obiettivo sui fumetti Disney.
E' chiaro. Detto questo sento uno strano odore...che ci fa Deboroh qui?