[Hayao Miyazaki] Il Castello Errante di Howl
-
Boh. Mi si spiega poco. Ci sono film di Miyazaki sceneggiati molto meglio, e non hanno ami vinto un Nebula.Lorenzo Breda
Website | Google+ | DisneyStats | deviantART
If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
[No bit was mistreated or killed to send this message]
Mamoru Hosoda è tornato alla ribalta, in questi giorni: è uscito (con mia enorme sorpresa e gioia) il dvd italiano di La Ragazza che Saltò nel Tempo, e sono finalmente stati mostrati dei frammenti di storyboard che Hosoda aveva realizzato quando ancora era il regista designato per Howl.
Tramite GhibliWorld.com, ci si offre l'opportunità di chiederci: e se Howl fosse stato di Hosoda, che cosa avremmo visto...?
Tramite GhibliWorld.com, ci si offre l'opportunità di chiederci: e se Howl fosse stato di Hosoda, che cosa avremmo visto...?
Sarebbe bastato anche solo un finale migliore
Per il resto mi accontentavo...
(Comunque, sono convinto, sarebbe stato un film interessante. Meglio o peggio non so).
Per il resto mi accontentavo...
(Comunque, sono convinto, sarebbe stato un film interessante. Meglio o peggio non so).
Bè, per scoprirlo basterebbe leggersi i due romanzi sequel (che dicono essere belli quanto il primo libro se non di più).
Il secondo volume della serie giace da un annetto nella mia pila di libri da leggere, il terzo arriverà in Italia tra pochi mesi.
Il secondo volume della serie giace da un annetto nella mia pila di libri da leggere, il terzo arriverà in Italia tra pochi mesi.
Mh, il resto della storia era piuttosto fedele (pur con omissioni che ne compromettevano la comprensione) mi sembrerebbe strano che Miyazaki abbia deciso di cambiare una cosa solo facendola intuire dalla sigla finale.
E comunque bisogna vedere che ne dice Miyazaki in merito, se lo dice Cannarsi potrebbe pure essere una sua interpretazione personale di qualcosa che Miyazaki ha lasciato volutamente ambiguo...
E comunque bisogna vedere che ne dice Miyazaki in merito, se lo dice Cannarsi potrebbe pure essere una sua interpretazione personale di qualcosa che Miyazaki ha lasciato volutamente ambiguo...
Oddio, no, non... incannarsiamoci.
Dico la mia. Secondo me, la canzone finale, che è così in contrasto con il "lieto fine" (annunciato "formalmente" da Suliman), ha a che fare con la maniera in cui sono trattati i concetti di età e di tempo nel film. Sophie è una giovane "vecchia" dentro, ma di una vecchiaia ingenua, tutta mentale: ridiventa "giovane" quando prova la vecchiaia fisica (e l'amore, fatto non secondario). Howl è un bambino (o meglio, un concentrato dei bisogni affettivi di un bambino, tutti centrati su di sé) nel corpo di un adulto. Pare di capire, velatamente (Miyazaki non è uno che mette messaggi o morali monolitiche al centro dei suoi film), che l'età non ha assoluti, e il tempo della vita non è un percorso finalistico, da percorrere in linea retta, in continuo e automatico miglioramento. Si può cambiare (e la chiave del cambiamento è la relazione con l'altro), ma non sempre cambiamento è sinonimo di evoluzione.
Quella canzone evita che il lieto fine diventi un assoluto, un punto d'arrivo dovuto, dopo le traversie viste del film. Il lieto fine c'è, indubbiamente, ma non è dovuto né scontato: potrebbe esserci un'alternativa (Howl la lascia? Muore? Si trasforma in una bestia immonda?), nel futuro di quei personaggi. O anche no. I personaggi, sembra dire la canzone, questo ormai lo sanno. Ma si tratta solo di una possibilità, di un'ipotesi. Nessuno "al di qua" dello schermo lo saprà mai, visto che il film (che non è la storia di Diana Wynne Jones) finisce lì.
Dico la mia. Secondo me, la canzone finale, che è così in contrasto con il "lieto fine" (annunciato "formalmente" da Suliman), ha a che fare con la maniera in cui sono trattati i concetti di età e di tempo nel film. Sophie è una giovane "vecchia" dentro, ma di una vecchiaia ingenua, tutta mentale: ridiventa "giovane" quando prova la vecchiaia fisica (e l'amore, fatto non secondario). Howl è un bambino (o meglio, un concentrato dei bisogni affettivi di un bambino, tutti centrati su di sé) nel corpo di un adulto. Pare di capire, velatamente (Miyazaki non è uno che mette messaggi o morali monolitiche al centro dei suoi film), che l'età non ha assoluti, e il tempo della vita non è un percorso finalistico, da percorrere in linea retta, in continuo e automatico miglioramento. Si può cambiare (e la chiave del cambiamento è la relazione con l'altro), ma non sempre cambiamento è sinonimo di evoluzione.
Quella canzone evita che il lieto fine diventi un assoluto, un punto d'arrivo dovuto, dopo le traversie viste del film. Il lieto fine c'è, indubbiamente, ma non è dovuto né scontato: potrebbe esserci un'alternativa (Howl la lascia? Muore? Si trasforma in una bestia immonda?), nel futuro di quei personaggi. O anche no. I personaggi, sembra dire la canzone, questo ormai lo sanno. Ma si tratta solo di una possibilità, di un'ipotesi. Nessuno "al di qua" dello schermo lo saprà mai, visto che il film (che non è la storia di Diana Wynne Jones) finisce lì.
La bruttezza di questo film è insita nella suo travagliato compimento. Se l'originale progetto fosse stato compiuto... assieme alla Città Noiosa è il peggior Ghibli.
Ovviamente non ditelo al festival di Cannes.
Ovviamente non ditelo al festival di Cannes.
Preso in BD anche questo. Stavolta senza fasullissime doppiodisco, nel BD sta dentro di tutto e di più, quindi i vari documentarietti con Lasseter in lacrime stanno tutti sul disco 1. Il master video lo conosciamo tutti ovviamente, è quello solito...però in HD fa un figurone, ovviamente. Edizione ok.
Al contrario, citavo Miyazaki e Suzuki.DeborohWalker ha scritto:Mh, il resto della storia era piuttosto fedele (pur con omissioni che ne compromettevano la comprensione) mi sembrerebbe strano che Miyazaki abbia deciso di cambiare una cosa solo facendola intuire dalla sigla finale.
E comunque bisogna vedere che ne dice Miyazaki in merito, se lo dice Cannarsi potrebbe pure essere una sua interpretazione personale di qualcosa che Miyazaki ha lasciato volutamente ambiguo...
Suzuki dichiarò che il testo della canzone, una canzone di separazione, del tutto distopico sulle immagini su cui suona, era stato intenzionalmente inserito da Miyazaki per far intendere come lui vedesse il finale.
La sottotitolazione della canzone era infatti richiesta da Ghibli, obbligatoria.
Miyazaki dichiarò che "non riesco a concepire cose come un lieto fine definitivo. Nella mia visione Howl e Sophie in quel momento hanno trovato la felicità, ma non significa che sia per sempre."
Anche le battute finali tra la Strega delle Lande e il Principe Rapa sono state inserite a questo scopo, e sono molto esplicite. ^^
Questa mi pare una lettura molto corretta.Rebo ha scritto: Quella canzone evita che il lieto fine diventi un assoluto, un punto d'arrivo dovuto, dopo le traversie viste del film. Il lieto fine c'è, indubbiamente, ma non è dovuto né scontato: potrebbe esserci un'alternativa (Howl la lascia? Muore? Si trasforma in una bestia immonda?), nel futuro di quei personaggi. O anche no. I personaggi, sembra dire la canzone, questo ormai lo sanno. Ma si tratta solo di una possibilità, di un'ipotesi. Nessuno "al di qua" dello schermo lo saprà mai, visto che il film (che non è la storia di Diana Wynne Jones) finisce lì.