[Hiromasa Yonebayashi] Quando c'era Marnie

Hayao, Isao e tutto il baraccao. L'Oriente a regola d'Arte dove fare amicizia con streghette, strani esserini e maiali volanti, ed incontrare castelli fra le nuvole e mondi microscopici.
  • Simo87 ha scritto:Piccola curiosità: ma nel libro la storia è come nel film o è molto diversa?
    Di base è la medesima, sebbene con qualche dettaglio in più, e con un'organizzazione del finale MOLTO diversa e forse eccessivamente convoluta. Cambiano, oltre al modo in cui si arriva al finale, l'ambientazione e l'epoca. Inoltre, il racconto è molto più frammentato tra parti "con Marnie" e "senza Marnie" cucite assieme in modo non facile da riconoscere. Va detto che Yonebayashi ha fatto un lavoro di semplificazione e traduzione da un mezzo all'altro molto ben curato.
    Shito ha scritto:In più, guardiamoci in faccia, è verissimo che a Yonebayashi è 'scappata la manina' sullo yuri. A parte certi dialoghi del tutto gratuiti (dove Marnie dice 'ti amo' ad Anna, in giapponese davvero lo dice nel modo più esplicito, melodrammatico e retorico possibile), Anna arrossisce ogni 3x2 come in un doujin. Ed è un fatto, non è un'opinione.
    Ho avuto modo di discutere parecchio di questa cosa con Eos, utente di questo forum che ha la stessa tua opinione a riguardo.

    Io però la vedo un po' diversamente.

    Anna si trova ad avere, per la prima volta in vita sua, un'amica con la quale si riesce a confidare spontaneamente. [spoiler]Ricordiamo che il primo "come mai sei qui?" è finito dopo varie peripezie in un "grasso maiale", mentre il secondo ha avuto l'immediata risposta "soffro d'asma".[/spoiler] Non sa come mai sia così, ma per una volta riesce ad aprirsi con qualcuno.

    Mi pare il minimo che questo amore (perché sì, l'amicizia È amore) diventi immediatamente totalizzante, con tutti gli aspetti della vera e propria cotta: la gelosia [spoiler]quando la vede ballare con un ragazzo[/spoiler], l'ansia quando [spoiler]crede di averla persa[/spoiler], la rabbia per le ingiustizie capitate all'altra. Io non riesco a non vederci un qualcosa di estremamente credibile. Trova un'amica a cui donare l'anima, lei che credeva di essere impossibile da amare, e beh, glie la dona.

    È fatto con l'estetica yuri? Sì. Gli arrossimenti, le parole, la gita in barca in cui Anna impara a remare. Ma non mi stona. Mi sarebbe sembrato "frenato" altrimenti.
    Lorenzo Breda
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  • LBreda ha scritto: Di base è la medesima, sebbene con qualche dettaglio in più, e con un'organizzazione del finale MOLTO diversa e forse eccessivamente convoluta. Cambiano, oltre al modo in cui si arriva al finale, l'ambientazione e l'epoca. Inoltre, il racconto è molto più frammentato tra parti "con Marnie" e "senza Marnie" cucite assieme in modo non facile da riconoscere. Va detto che Yonebayashi ha fatto un lavoro di semplificazione e traduzione da un mezzo all'altro molto ben curato.
    Perfetto, grazie! Molto curioso di leggerlo e di confrontare le caratterizzazioni dei personaggi.

    [spoiler]Comunque il 'ti amo' di Marnie, nell'ottica della trama dovrebbe essere una cosa che Anna rivolge a se stessa. Così come il resto: un enorme bisogno d'amore e di legami. Pur avendo trovato il film un po' teatrale in certi punti, e.g. la posa di Marnie all'arrivo di Anna, o la scena del balletto, mi è parso in generale ben fatto.
    Nella realtà ci sono persone che si imbarazzano molto anche ad un'età superiore ai 12 anni, magari per via di una bassa autostima o di una radicata timidezza, quindi nell'ottica del film il comportamento di Anna, così sola e incapace di aprirsi, mi è sembrato piuttosto credibile.[/spoiler]
  • In buona sostanza una versione Takarazuka è ormai quasi doverosa. XD
  • E finalmente l'ho visto.

    Che bel modo di chiudere la filmografia Ghibli, e che rimpianti mi dà. Dopo aver visto le due colonne dello studio concludere la loro carriera con due film esagerati, esasperati, oltre ogni limite, eccone Yonebayashi che prende in mano la situazione e racconta la sua storia, semplice, concisa, senza girotondi.

    E direi che è venuta benissimo, e che me la sono goduta tantissimo. Sì, malgrado LO SPOILERACCIO che mi sono beccato gironzolando incautamente in questo stesso thread (dannazione ragazzi andava coperto QUEL colpo di scena! -_-).

    Due note:

    1) Gli sfondi. Penso che sia stata toccata la vetta d'eccellenza ghibliana in assoluto.

    2) Questione fantasmatica. Qui io mi schiero al 90% con i razionalisti. Un pizzico di paranormale a rendere più concreto e reale lo strano fenomeno c'è anche stato, tuttavia mi pare evidente che principalmente quello che è successo è ciò: [spoiler]Anna ha interiorizzato i racconti della nonna, e una volta lì il suo subconscio si è scatenato, considerando anche il suo devasto psicologico. Ha rivissuto quelle storie modificandole quel tantino per poterne essere protagonista, sostituendosi di volta in volta alla fioraia o a suo nonno CazzoDico, modificando le frasi di Marnie per avere l'impressione che si rivolgesse a lei. Unico momento in cui questo non succede è quando nel silo (che aveva sfondi assurdissimi e che mi ha fatto tanta paura) Marnie fa il nome di CazzoDico, e probabilmente la cosa va intesa come un momentaneo indebolimento della grande illusione. Quanto ai sogni, bé quelli sono solo sogni, e sono una cosa che va intesa come separata dalle visioni di cui sopra[/spoiler]. Ecco tutto, o almeno la regia mia ha spinto a interpretarlo così.

    Questione lesbichette. Sì, un po' devo dire di avercele viste pure io, ma penso che sia più una cosa di forma che sostanziale.
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