[Hayao Miyazaki] La Città Incantata

Hayao, Isao e tutto il baraccao. L'Oriente a regola d'Arte dove fare amicizia con streghette, strani esserini e maiali volanti, ed incontrare castelli fra le nuvole e mondi microscopici.
  • Tornerò a parlare più approfonditamente di questo film un'altra volta. Per il momento mi limito a precisare il senso dell'"esperienza" soprannaturale di Chihiro, che forse non è chiaro a tutti.
    All'inizio del film Chihiro è una ragazzina apatica e demotivata, conformemente all'idea che Miyazaki ha dei preadolescenti giapponesi; solo l'allontanamento forzato dai genitori (i veri colpevoli, suggerisce il regista, dell'apatia dei figli) e la necessità di darsi da fare in un mondo sconosciuto e poco confortante la spinge a tirare fuori le proprie potenzialità.
  • D'accordo, è una parentesi laboriosa. Ma visto che a quanto pare Chihiro alla fine torna al punto di partenza, con le stesse pose, gli stessi gesti e soprattutto non ricordando nulla di quanto accadutole (questo pare l'abbia detto Miyazaki), a cosa è servita?
  • Beh... a niente.
    O meglio: a mostrare cosa potrebbe accadere se una ragazzina giapponese si trovasse avulsa dal suo contesto sociale e familiare.
    Ma poiché si tratta di un "cosa potrebbe accadere se", alla fine tutto non può che tornare come prima.
  • Non c'è che dire, è un film eccezionale. Un film che viene voglia di rivedere.
    Un film che ti trasporta in un mondo parallelo e in cui è evidente la mancanza di una netta distinzione tra bene e male. I personaggi evolvono durante la storia e maturano. All'inizio il mistero intriga lo spettatore che resta affascinato dalla storia fino alla fine quando goni tassello va al posto giusto. Non mancano le emozioni, specialmente durante la scena del volo (non voglio essere più particolareggiato per non svelare particolari sulla trama).
    L'animazione in alcune sequenze è talmente dettagliata e curata da stupire. Anche un solo tremito è reso perfettamente. C'è una buonissima integrazione tra animazione tradizionale e animazione al computer. Solo in alcune sequenze si nta un minimo di squilibrio.
    Un po' fuori luogo la gag di Sen che cade dalle scale schiantandosi contro un muro; troppo cartoonish mi viene da dire! Ma non intacca minimamente la qualità del film.
    All'inizio si può notare anche qualche legame con l'euorpa; la città misteriosa che prende vita di notte e in cui gli esseri umani ricevono la punizione della loro ingordigia sembra prendere ispirazione dal paese dei balocchi di collodi.
    Non mi stupisco che abbia vinto l'Oscar perchè questo è decisamente un ottimo film.
    Naturalmente restano quegli aspetti che gia avevo notato come il voler esasperare l'orrido nelle scene in cui i mostri vomitano a ripetizione o il disegno delle figure umane che rispetto allo stile nipponico non vuole distaccarsi (e forse è anche un bene).

    Non mi stupisce che un ragazzino possa non comprendere il film come è accaduto secondo alcune testimonianze/lamentele di genitori. Non credo sia pensato per i bambini o comunque è utopico che i bambini possano in generale comprenderlo a fondo. E' un peccato perchè il film prende spunto dalle vicende di una ragazzina quindi, uno spettatore della sua stessa età potrebbe partecipare maggiormente, anche emotivamente, per una sorta di identificazione con la protagonista. Questo credo che diffcilmente possa accadere. Non perchè tratti temi che non appartengano alla nostra cultura. Al contrario, le tematiche sono universali: l'amicizia, l'avidità, l'amore, l'innocenza. Tuttavia il film è molto ricco, l'intreccio della trama si complica e ripeto alcune scelte sulla rappresentazione dei mostri sono di dubbio gusto. Inoltre il fatto di rappresentare la dualità bene-male in modo volutamente ambiguo può essere fuorviante, anche se stimolante.
  • Preso anche questo a Lucca, e visto ieri pomeriggio.

    Fantastico.

    Niente di particolare da aggiungere a quanto già detto. Sottolineo solamente la resa, migliore anche di molta animazione occidentale, delle espressioni dei personaggi. Spesso, l'espressività è propriola cosa che secondo me manca in anime e manga. In Miyazaki di solito è superiore alla media. Qui è ottima.

    Una domanda riguardo a quanto detto:

    Grrodon dice "a quanto pare Chihiro alla fine torna al punto di partenza". Mi è sembrato che solo i genitori tornassero al punto di partenza, non Chichiro. Sbaglio?
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:
    Una domanda riguardo a quanto detto:

    Grrodon dice "a quanto pare Chihiro alla fine torna al punto di partenza". Mi è sembrato che solo i genitori tornassero al punto di partenza, non Chichiro. Sbaglio?
    Anch'io ho avuto questa impressione.
  • Mah, lo dice Miyazaki, pare. Non che a me come cosa convinca molto, però pare che questo film voglia essere un what if che mostra cosa succederebbe nell'ipoteticissimo caso che una bambina si risvegliasse dall'apatia che secondo Hayao pervade gli animi dei bambini ai giorni nostri.
  • L'idea dell'apatia dei bambini che potrebbe essere superata con una momentanea separazione dai genitori era piuttosto chiara: Chichiro all'inizio del film è una bimba viziata, e dovendo vivere in un mondo a lei estraneo senza l'aiuto e la protezione impara a lavorare e ad essere più "indipendente".

    Non mi è chiara però l'idea di un what if... in cui tutto torna come prima. E non può essere un errore di resa italiana: i genitori non capiscono come il tempo sia passato, mentre a Chichiro è evidentemente chiaro. E la sua espressione, anche una volta uscita dal tunnel, lo rende chiaramente. Lei si ricorda di Aku e di tutto il resto.

    A quando risale la dichiarazione di Miyazaki?

    Insomma, sul what if... sono d'accordo. Ma il "riorna come prima" mi pare strano.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ma Chichiro non è viziata cmq, è solo apatica, annoiata, poco stimolata.
    Ad ogni modo concordo anch'io sulla poca sensatezza del tornare indietro, solo che le espressioni di chichiro sul finale possono essere perfettamente ambigue. E anzi, visto quanto è spaventata sembra quasi star dimenticando.
  • Grrodon ha scritto:Ma Chichiro non è viziata cmq, è solo apatica, annoiata, poco stimolata.
    Per viziata intendo incapace di fare da se. La cosa si nota quando inizia a lavorare.
    Grrodon ha scritto:E anzi, visto quanto è spaventata sembra quasi star dimenticando.
    Questo potrebbe essere. Anche visto con quale facilità dimentica il nome all'inizio (la cosa non è automatica: subito dopo che le viene rubato se lo ricorda).
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • C'è un "indizio" espressivo molto forte (ma molto sottile) che Miyazaki inserisce alla fine del film per far capire che Spirited Away non è affatto una storia di "formazione".

    Nella sequenza in cui Chihiro attraversa il tunnel con i suoi genitori, per tornare all'automobile, le animazioni utilizzate sono esattamente le stesse viste all'inizio del film, durante scena analoga e speculare che segna l'ingresso nel mondo degli spiriti.

    Non si tratta di un "riciclaggio" dovuto a limitazioni di budget, plausibilmente, ma di una scelta conscia e calcolata.
  • Rebo ha scritto:C'è un "indizio" espressivo molto forte (ma molto sottile) che Miyazaki inserisce alla fine del film per far capire che Spirited Away non è affatto una storia di "formazione".

    Nella sequenza in cui Chihiro attraversa il tunnel con i suoi genitori, per tornare all'automobile, le animazioni utilizzate sono esattamente le stesse viste all'inizio del film, durante scena analoga e speculare che segna l'ingresso nel mondo degli spiriti.

    Non si tratta di un "riciclaggio" dovuto a limitazioni di budget, plausibilmente, ma di una scelta conscia e calcolata.
    Ecco, questo lo avevo notato, ma non ci avevo ripensato.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Lo sapevate? Sapevatelo.
    http://www.terminalvideo.com/tvweb/appl ... _Id=293857

    Ergo, questo titolo è rimasto alla Universal. Oppure Universal vuole fare la doppio disco prima che Lucky Red entri in azione. In ogni caso, ben venga, considerata la precedente monodisco. Ora speriamo che l'audio italiano, negli ultimi 10 minuti, sia finalmente sincronizzato e senza "echi".

    Come extra, un qualcosa di nuovo sulla canzone di chiusura, Itsumo Nando Demo. Nel 2005 uscì un Super Audio CD che raccoglieva i migliori brani sinfonici tratti dagli album legati ai film Ghibli, eseguiti dalla Czech Philharmonic Orchestra. Come bonus, c'è una versione mai sentita prima della canzone di Spirited Away. Non ho trovato informazioni in merito, ma sospetto che dietro questo arrangiamento ci sia lo zampino di Hisaishi (la canzone, ricordo, non è sua, ma di Youmi Kimura). Sentite che meraviglia: http://www.imeem.com/voeop1/music/agcEU ... nandodemo/
  • Esce in questi giorni la doppiodisco.

    Il DVD col film è sempre lo stesso, cambia la confezione esterna, e il disco degli extra che non è ancora ben chiaro cosa contenga.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Una "doppio disco" da prendere solo se si è collezionisti di belle confezioni... Perché il disco del film è, appunto, esattamente identico a quello della vecchia edizione, compreso il fuori sincrono dell'audio italiano nella parte finale del film. Il disco degli extra contiene lo storyboard integrale, visibile in modalità multiangolo con il film - che ha di nuovo l'audio fuori sincrono, se si sceglie l'italiano.

    Un'occasione sprecata, per un film che anche da noi si meriterebbe un'edizione come QUESTA.
  • non puoi farci sbavare così...
    io stavo per ricomprarla, ma se l'unico extra in più è lo storyboard ne faccio a meno... non perché non lo voglia, ma perché al mondo esistono edizioni migliori...
    io nel frattempo mi accontento di quella uscita con TV Sorrisi e Canzoni...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Anche l'edizione francese era molto bella a vedersi:

    Immagine,

    con cofanetto di legno nero laccato.
    Oltre a dei documentari che non si trovano in altre edizioni, conteneva un gioco di carte.

    Se no c'è il "clone" della 2 dischi giapponese, la due dischi inglese della Optimum (è stata la mia scelta, a suo tempo): http://www.optimumreleasing.com/dvd.php?id=65

    Per quanto mi riguarda, non comprerò più dvd Ghibli. Appena avrò il lettore, mi darò ai Blu-ray (che inizieranno con Ponyo, si presuppone). E spero di poter presto fare altrettanto con i film Disney, un po' per volta.
  • dici che escono i Ghibli Blu-ray Disc? in effetti vale la pena aspettare
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Sicuro che escono! Lo Studio Ghibli ne ha già prodotti due:

    - Il documentario sulla mostra di dipinti di Kazuo Oga, il più importante autore di fondali dello Studio
    http://www.yesasia.com/global/oga-kazuo ... /info.html

    - Il mediometraggio Iblard Jikan, basato sui dipinti di Naohisa Inoue
    http://www.yesasia.com/global/iblard-ji ... /info.html

    E poi sono usciti, o in uscita, alcuni "para-Ghibli", per così dire... Tutti probabilmente senza sottotitoli, però.

    - Il castello di Cagliostro
    http://www.yesasia.com/global/lupin-iii ... /info.html


    - La prima serie di Lupin III
    http://www.yesasia.com/global/lupin-iii ... /info.html


    - Sherlock Holmes, episodi proiettati al cinema
    http://www.yesasia.com/global/sherlock- ... /info.html
  • Torna a “Studio Ghibli”