[Isao Takahata] Una Tomba per le Lucciole

Hayao, Isao e tutto il baraccao. L'Oriente a regola d'Arte dove fare amicizia con streghette, strani esserini e maiali volanti, ed incontrare castelli fra le nuvole e mondi microscopici.
  • IMPORTANTE

    Una Tomba per le Lucciole è disponibile in italiano in dvd edizioni Yamato Video. Per chi non lo avesse ancora visto, tuttavia, segnalo che il film verrà a breve eccezionalmente trasmesso da un'emittente nazionale.

    A programmarlo sarà MtV, il giorno 25 settembre 2006 alle ore 22:35.

    Consiglio naturalmente a tutti la visione o la registrazione (consiglio anche di essere, in un certo senso, ehm, "preparati psicologicamente"...).
  • Sono anni che non lo rivedo (o meglio, che non riesco a trovare la voglia di rivederlo...).
    Un film penetrante, che con la sua asciuttezza riesce a toccare lo spettatore molto più in profondità di quanto riesca a fare la drammaticità enfatica di tanti altri film.

    Certo, mi chiedo quali saranno le reazioni dello spettatore-tipo di MTV davanti a un film del genere...
  • Ho poco da aggiungere a quanto detto dal buon Rebo, del quale condivido l'opinione su questo film crudo e allo stesso tempo delicato, rasentando la poesia.

    Purtroppo il film nei cinema non fu apprezzato dai bambini e dai genitori che li accompagnarono al cinema, e per questo subì anche una pubblicizzazione decisamente scarsa, per via della natura deprimente del film.
    Nonostante questo, la critica lo apprezzò notevolmente, e oggi molti critici e storici d'animazione lo giudicano come il più bel film d'animazione sulla II Guerra Mondiale, e come il film d'animazione più toccante dal punto di vista umano, paragonandolo addirittura a Schindler's List.

    L'anno scorso in Giappone ne è stata girata una versione live-action, che si differenzia poichè mostra tutta la storia dal punto di vista dei due ragazzini; non ho ancora avuto la possibilità di vederlo, ma la durata di 2 ore e mezza (il doppio del film animato) mi fa temere che abbiano messo troppa enfasi su certi aspetti, snaturando così la semplicità che riesce ad avere la storia nonostante il tema delicato.

    Piccola curiosità per i Disney-maniaci: il film è stato l'unico dello Studio Ghibli a non essere stato rilasciato in DVD dalla Disney, presumibilmente per il target più adulto a cui si rivolge.
  • DeborohWalker ha scritto: il film è stato l'unico dello Studio Ghibli a non essere stato rilasciato in DVD dalla Disney, presumibilmente per il target più adulto a cui si rivolge.
    No, il target non c'entra: è perché non è stato prodotto dalla Tokuma.
  • E' stasera. E non alle 22:35, come avevo scritto, ma alle 22:30.
  • Visto ieri (dopo Totoro era d'obbligo).

    Meraviglioso. Probabilmente uno dei migliori film sulla guerra che io abbia mai visto. Molti, a quanto leggo, si lamentarono della crudezza delle immagini, insolita in un film d'animazione. Ma la durezza e l'impatto emotivo del film non è dato certo dalle sue immagini. Quello che rende questo film difficile da digerire è al contrario la "delicatezza" e la poesia con cui la storia viene raccontata. Detto così sembra strano e paradossale, ma a vederlo è così. Ed è veramente spiazzante.

    Un capolavoro. Decisamente da vedere.
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  • LBreda ha scritto:Visto ieri (dopo Totoro era d'obbligo).
    Idem. Anch'io ho voluto provare quella sensazione data dalla "combo" avuta nei cinema giapponesi nel 1988, e dopo aver visto oggi pomeriggio Totoro stasera mi sono visto questa Una Tomba per le Lucciole.
    Condivido tutti i pareri espressi in questo topic. E condivido anche il commento che mi fece dal vivo l'UomoCheSapevaTroppo prendendo in mano il dvd del film in una fumetteria milanese: è un film bellissimo ma di una tristezza inenarrabile.
    Il film, però, questa tristezza la narra anche troppo bene: la malinconia è il sentimento preponderante che la pellicola trasmette e che lo spettatore si sente addosso per un po' di tempo dopo la visione. La storia del ragazzino protagonista e della sua sorellina è straziante, ma raccontata in modo così leggero e poetico che ti culla nel dolore, ti ci immerge fino a colpirti in fondo al cuore.
    E sì, l'ambientazione della seconda guerra mondiale commuove sempre, e sì anche i bambini che la subiscono, ma non sta qui il nocciolo della questione, non stavolta: non è il conflitto mondiale, non sono le morti che avvengono attonro ai due bambini, è l'impatto che tutto questo ha sui due che colpisce allo stomaco. E' il racconto di sopravvivenza difficile in un momento spietato che viene portato sullo schermo, e vi viene portato tramite gli occhi provati dalla fatica di Seita, attraverso le lacrime di Setsuko, attraverso lo sconforto e la malattia che attanaglia i due ragazzini.
    E' in questo senso, credo, che Rebo parla dell'universalità di questa pellicola: non parla solo di quel particolare momento storico in quel particolare Paese, ma parla di tutte le guerre e delle conseguenze che un evento del genere porta sui più deboli.
    In questo senso la metafora molto forte e poetica delle lucciole che muoiono all'alba è molto eloquente, oltre che essere triste monito e presagio.
    Esteticamente siamo a livelli altissimi, sia di disegno che di atmosfera: il colore rosso che sottolinea il passaggio dei fantasmi o scene particolarmente significative è un tocco di classe.

    Non c'è assoluzione, salvezza o speranza in questo film: c'è una storia dura, triste, commovente, poetica. C'è il racconto di due fratelli che si danno man forte l'un con l'altra per difendersi da un mondo che non li vuole o peggio, non li calcola proprio. E' la cronaca di una battaglia persa in partenza ma che valeva la pena di combattere. Una battaglia che in nobiltà vale infinitamente di più di qualunque guerra mondiale.
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  • Un bel film? Sì.
    Un film che rivedrei? Cavolo, no.

    E' una estenuante, una lenta agonia verso l'ineluttabile. Vista la trama e le tematiche questi sono indubbiamente punti di forza, ma paradossalmente costituiscono anche il punto debole della pellicola.
    E' desolante.Come visione, perché non lascia molto dopo la sua conclusione se non un senso d'oppressione o, peggio, di colpa: e questo è il punto debole. Il punto forte è che anche quello che racconta è desolante e quindi la cosa funziona, è credibile, anzi proprio per questo ancor più desolante.
    Non si parla propriamente della guerra, quello è quasi più un pretesto. O meglio un contesto, visto che la ricostruzione socioculturale del Giappone dell'epoca è così precisa da risultare alquanto distante per uno spettatore occidentale odierno, che trova comunque il film accessibile per quello che si vuole narrare dentro alla cornice storica: niente di più e niente di meno della natura umana, delle debolezze che una persona può provare e delle bassezze cui può arrivare (anche nei confronti dei suoi simili) in situazioni di disperazione.
    Nota di merito il personaggio della piccola Setsuko, adorabilissima e credibile grazie alle animazioni curate e all'ottima prestazione della doppiatrice originale. Un fotorealismo che fa ancora più male.
  • Yamata Video ha annuncio il Blu-Ray di questo titolo per i primi mesi del 2014.

    E questa è una news parecchio rilevante, dato che implica che Lucky Red non abbia i diritti di tutto il catalogo Ghibli, a differenza di quel che si credeva. L'adattamento italiano rimarrà quindi quello che già conoscevamo.
  • Con un po' di ritardo torna al cinema Una tomba per le lucciole, seguendo la formula dell'"evento"... 8-9 giugno, e a seguire arriverà il Blu-ray Disc
    Ridoppiaggio a cura di Lui.

    Io ho visto il film per la prima volta qualche mese fa, facendo una minimaratona Takahata in preparazione di Kaguya. E, al contrario di Portamantello, ho avuto lo stomaco d'acciaio di rivederlo, ieri sera. Ora dovrei consigliarlo a dei bambini, ma non so se posso. Voi che dite?
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Solo se quei bambini poi muoiono.
  • Direi decisamente no. A meno che non siano grandicelli.

    (rivisto più volte anche io, comunque)
    Lorenzo Breda
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  • Franz ha scritto:Con un po' di ritardo torna al cinema Una tomba per le lucciole, seguendo la formula dell'"evento"... 8-9 giugno, e a seguire arriverà il Blu-ray Disc
    Ridoppiaggio a cura di Lui.

    Io ho visto il film per la prima volta qualche mese fa, facendo una minimaratona Takahata in preparazione di Kaguya. E, al contrario di Portamantello, ho avuto lo stomaco d'acciaio di rivederlo, ieri sera. Ora dovrei consigliarlo a dei bambini, ma non so se posso. Voi che dite?

    La prima cosa che ho amato correggere è stato il titolo: finalmente si intitolerà La tomba delle lucciole.

    Mi ero sempre chiesto come mai il titolo fosse stato così storpiato. Me lo chiedevo perché il testo del film era stato tradotto per Yamato da Francesco Prandoni, persona di cui ho un'altissima stima.

    Fosse stato tradotto da Pinco Pallino avrei pensato: oh beh, han sbagliato. Ma Prandoni! Ci doveva essere un motivo per forza.

    Poi, quando ho iniziato a rilavorare il copione italiano, ho avuto la traduzione originale di Prandoni, e ho capito tutto.

    La traduzione titola: LA TOMBA DELLE LUCCIOLE.

    Era la risposta più ovvia, che stupido che sono. Si tratta chiaramente di un'invenzione del vecchio/precedente "adattatore italiano" del film. Che ha introdotto quella nefasta invenzione anche in una battuta del film (dove Setsuko dice "sto facendo una tomba", in italiano le hanno fatto dire "sto facendo un tomba per le lucciole").

    Beh, ora l'una e l'altra cosa (e tante, tante altre) sono state sistemate. :-)
    Ultima modifica di Shito il martedì 26 maggio 2015, 03:00, modificato 1 volta in totale.
  • Valerio ha scritto:Yamata Video ha annuncio il Blu-Ray di questo titolo per i primi mesi del 2014.

    E questa è una news parecchio rilevante, dato che implica che Lucky Red non abbia i diritti di tutto il catalogo Ghibli, a differenza di quel che si credeva. L'adattamento italiano rimarrà quindi quello che già conoscevamo.
    Visto? :D
  • Ma pensa un po', Gualtiero. Questo significa che rimane ben poco. Il Gatto, gli Yamada, i Ricordi... ce la si fa ad avere anche l'OAV marittimo?

    E una volta finito tutto, che ne dici, riordiniamo le tue analisi e si fa il Ghibli Compendium?
  • A onore del vero Umi ga Kikoeru ("Si sente il mare") non è un OVA, ma un lungometraggio per la televisione. :-)

    Quello che resta davvero, a parte quello, sono poi anche Neko no Ongaeshi ("Lo sdebitamento del gatto") e Houhokekyou Tonari no Yamada-kun ("I cinguettanti vicini Yamada"). Ai ricordi si è già messo mano, a dirla tutta. ;-)

    Questo per esaurire il catalogo Ghibli, si intende.

    Quanto ai 'pre-Ghibli' per la *regia* dei registi Miyazaki e Takahata, beh, di cose da rifare ce ne sarebbero. A cominciare dal seminale "La grande avventura di Hols - Il principe del Sole").

    Cosa intendi per Ghibli Compendium?
  • Clicca sulla mia firma, e vedrai che in questo sito è presente una sorta di enciclopedia testuale e "visiva" sull'intero corpus disneyano, con schede scritte - per ora - da me.

    Ritengo che lo stesso trattamento lo meriti lo Studio Ghibli, e infatti è previsto - non a brevissimo! - un Compendium gemello ad esso dedicato. Le schede di analisi in tal caso potrebbero spettare a te, che sei l'esegeta più affidabile per tale materiale.
  • Per ora ho collaborato con Alessandro Bencivenni per rivedere il testo del suo libro. L'ultima edizione, se qualcuno l'ha vista, è stata riveduta e corretta pesantemente.

    Perché mi sono messo a verificare OGNI dato su fonti giapponesi, cosa che apparentemente nessuno aveva mai fatto.

    Tant'è che tutti i libri occidentali (no, non solo italiani, OCCIDENTALI) fanno nascere Miyazaki Hayao nello stesso toponimo INESISTENTE. Tipo: uno sbaglia, l'altro lo mette in bibliografia, poi è finita.

    Il libro di Bencivenni ora come ora è stato verificato nella gran parte dei suoi dati.

    Il mio progetto sarebbe quello di espanderlo per integrare anche le opere di Takahata e i contributi di Ootsuka Yasuo, soprattutto.
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