[Richard Williams] The Thief and the Cobbler
-
Ben trent'anni prima di dirigere il capolavoro Chi ha incastrato Roger Rabbit, Richard Williams, ebbe l'idea per un film in cui credeva molto, The Thief and The Cobbler (letteralmente "il ladro ed il calzolaio"). Questo film (purtroppo mai giunto in Italia) detiene il record per il più lungo periodo di lavorazione, dato che la sua gestazione fu continuamente interrotta da problemi di buget. Iniziato negli anni '60, il progeto riuscì a vedere la luce solo nel 1995, motivo per il quale venne scambiato per un clone dell'Aladdin disneyano, che ironicamente, in molti punti, si rifaceva proprio a questo film. Proprio nel periodo in cui nelle sale usciva il film ispirato alla più famosa delle favole delle Mille e una Notte, Williams riuscì ad ottenere il supporto finanziario di cui necessitava per terminare il film, fallendo però di nuovo nel tentativo. A questo punto subentrò la Disney, a cui Williams, oramai impossibilitato a completare l'opera, fu costretto a vendere il progetto. Per motivani sconosciute (probabilmente per salvare la faccia circa il recente Aladdin) la Disney decise di massacrare letteralmente il film: ai due protagonisti, il ladro e il calzolaio, inizialmente pensati per essere muti, fu dato il dono della parola; furuno aggiunti numeri musicali, precedentementi inesistenti nella pellicola; le parti del film giudicate troppo forti furono tagliate e ogni sequenza possibilmente ricollegabile ad Aladdin venne editata. Il film uscì negli USA, come già detto, nel 1995, col titolo di Arabian Knight, rivelandosi un flop colossale (solo 669,000 dollari), per poi uscire in DVD col titolo originale.
Fortunatamente la storia non finì lì. Roy Disney, grande estimatore della pellicola, insieme ad un pugno di animatori, decise di riportare il film a quella che era l'idea originale di Williams. L'animatore Garret Gilchrist riuscì a reperire la maggior parte dei workprint e dei metraggi delle scene mancanti del film, ridisegnando gli storyboards di quelli irreperibili. Ciò che venne fuori fu il cosiddetto Recobbled Cut of The Thief and the Cobbler. Anche questa versione è però tutt'altro che completa, visto che l'abbandono di Roy della Diseny nel 2003 ne ha interrotto la lavorazione.
La storia, in soldoni, è la seguente. Un ladro senza nome riesce a rubare le tre magiche sfere d'oro, poste a protezione del regno di Golden City. Approfittando di ciò, il Gran Visir Zigzag (che somiglia inevitabilmente a Jafar, ma ha la pelle blu come il Genio e parla in rima), insieme al suo uccellaccio da compagnia Fido (un condor che non parla, ma che però fa inevitabilmente pensare a Iago), decide di allearsi con l'armata di One-Eye (un crudele conquistatore che ha, appunto, un occhio solo) in arrivo per conquistare Golden City, per poi avere in sposa la bella figlia del sultano, la principessa Yum-Yum. A mettergli i bastoni fra le ruote ci penserà il povero calzolaio Tack (letteralmente "Chiodo"), casualmente a corte dopo essere stato ingiustamente arrestato, che dovrà raggiungere la saggia strega, che vive nel deserto, per sapere come fare per salvare la città. Tack alla fine riuscirà a trionfare, anche grazie all'aiuto della principessa, di un gruppo di banditi trasandati e imbecilli incontrati nel deserto e, ironicamente, anche del ladro che, involontariamente, tra un tentativo di furto e l'altro, si ritroverà ad essere il salvatore delle sfere, cadute in mano al Visir, riportandole a corte.
Anche se detta così non sembra nulla di che, la trama è costellata di colpi di scena e situazioni sia divertenti che epiche; a questo proposito, viene impossibile non citare la sconfitta dell'armata nemica e la distruzione della loro macchina da guerra gigante, assolutamente una delle più spettacolari sequenze d'animazione tradizionale della storia.
La prima particolarità che salta agli occhi di questo film, e su cui vale la pena spendere più di qualche parola, è sicuramente il fatto che i due protagonisti, il ladro e Tack il calzolaio, rappresentano probabilmente un unicum nella storia dell'animazione a causa del loro totale mutismo (anche se Tack poi dice una battuta nel finale). Altra particolarità è la gestione di tale mutismo. Tack non ha nemmeno la bocca, che viene sostituita, in maniera geniale, dai due chiodi che tiene sempre stretti con le labbra; li vediamo dunque girarsi e rigirarsi assumendo varie posizioni (come ad esempio quella di una "V" diritta o rovesciata, o altre) a seconda dell'umore del personaggio. Il ladro invece sembra uscito dai corti di Chuck Jones di Wile E. Coyote, dato che le sue scene conservano lo stesso humor nero totalmente muto. Il primo porta la tenerezza nel film, l'altro non potrà non farvi sorridere con le sue disavventure.
Parlando della qualità dell'animazione c'è poco da dire: questo è il film con la migliore qualità d'animazione tradizionale, completamente disegnato a mano, che si sia visto finora. E', infatti, stupefacente nella pellicola l'attenzione per i dettagli. Come nella scena del bagno, dove, le bolle di sapone che si muovono per la stanza, riflettono perfettamente gli intricati disegni del pavimento. Oppure come nella scena dell'inseguimento fra il ladro e Tack, che avviene lungo stanze ricostruite come le immagini di illusioni ottiche di Maurits Escher. O ancora come la splendida animazione dell'armata nemica, meticolosamente animata in maniera incredibile e splendidamente dettagliata. E si potrebbe andare avanti citando le spettacolari zoommate, gli effetti atmosferici e tanti altri picchi di qualità impressionanti, rendendo incredibile la totale assenza di CGI.
Certo è un peccato che il film sia incompleto, e che numerose siano le sequenze chiave totalmente ridotte ad un paio di vignette messe in sequenza. Ciò non toglie, tuttavia, che siamo di fronte ad un ottimo prodotto dalla qualità veramente elevata, consigliabile a tutti i cultori dell'animazione.
Per tutti gli interessati il film è presente sul tubo (visione altamente consigliata!)
http://www.youtube.com/watch?v=wgQy2I9N ... playnext=1
http://www.youtube.com/watch?v=wgQy2I9N ... playnext=1
Be', dopo una simile presentazione, lo guarderò di sicuro.
Tra l'altro -coincidenza- sto leggendo proprio in questo periodo The Animator's Survival Kit di RIchard Williams. Lettura che consiglio vivamente a tutti gli animatofili (?) del Sollazzo.
Tra l'altro -coincidenza- sto leggendo proprio in questo periodo The Animator's Survival Kit di RIchard Williams. Lettura che consiglio vivamente a tutti gli animatofili (?) del Sollazzo.
Maledizione, dovevo fare altri lavori urgenti, per cui mi ero ripromesso di guardarne solo qualche frammento, ma una volta cominciato è stato impossibile smettere; non lo credevo possibile, ma effettivamente è il film d'animazione 2D migliore che ci sia dal punto di vista tecnico. La maestosità di certe scene, la volontà di sperimentare nuove cose e il modo perfetto in cui è stato fatto, la cura nei particolari (fantastici i moscerini che girano il ladro e la scarpe del visir che si "srotolano" ad ogni passo), le grandi panoramiche con piccoli personaggi che si muovono a distanza... Insomma, proprio bello e originale, con una forte personalità che riesce però ad essere vicino nell'aspetto alle grandi produzioni americane.
Effettivamente le somiglianze con Aladdin sono fin troppe, specie nella prima parte del film, mi è sembrato un po' come quando, guardando Laputa, mi rendevo conto sempre più che Il Mistero della Pietra Azzurra ne era un plagio; poi ho scoperto che la Gainax aveva fatto un omaggio dichiarato a Laputa, ma lo stesso non si può dire per la Disney, che con questo caso va ad aggiungersi ai già sospettati plagi de Il Re Leone e Atlantis.
Il ladro è fin troppo simile ad Abu, per la propensione al furto; la similitudine è evidente quando il ladro fissa la gemma rossa, scena identica a quella che ha per protagonista la scimmietta all'interno della Caverna delle Meraviglie. Nell'espressività e in alcuni momenti (quando viene risucchiato dallo sciacquone) ho però facilmente riconosciuto lo stile di Roger Rabbit. Il visir invece è un gioiellino di espressività esagerata, una vera e propria fusione del Genio e di Jafar, come già detto.
Non mi sono parsi csì eccezionali i chiodini che fanno la bocca del protagonista, ma forse è perchè mi sono abituato a modelli di espressività alternativa come quelli PIXAR, che ha il suo zenit in Wall-E.
Se come animazioni è qualcosa di superlativo, forse non è proprio al massimo a livello di storia, con una struttura un po' traballante: in particolare la prima parte, anche se è quella che funziona di più, è un po' lenta, e il fatto che il viaggio parta solo a metà film crea un disequilibrio nell'economia della vicenda.
Va però ammirato il modo in cui la storia "seria" del calzolaio e le scene slapstick del ladro sono mescolate, creando una vicenda incredibilmente unita nonostante sia composta da due metà; qualcosa che forse gli autori dell'Era Glaciale dovrebbero imparare, dato che Scrat ha un ruolo simile a quello del ladro, ma spesso la sua presenza all'interno della vicenda principale sembra appiccicata a forza.
Effettivamente le somiglianze con Aladdin sono fin troppe, specie nella prima parte del film, mi è sembrato un po' come quando, guardando Laputa, mi rendevo conto sempre più che Il Mistero della Pietra Azzurra ne era un plagio; poi ho scoperto che la Gainax aveva fatto un omaggio dichiarato a Laputa, ma lo stesso non si può dire per la Disney, che con questo caso va ad aggiungersi ai già sospettati plagi de Il Re Leone e Atlantis.
Il ladro è fin troppo simile ad Abu, per la propensione al furto; la similitudine è evidente quando il ladro fissa la gemma rossa, scena identica a quella che ha per protagonista la scimmietta all'interno della Caverna delle Meraviglie. Nell'espressività e in alcuni momenti (quando viene risucchiato dallo sciacquone) ho però facilmente riconosciuto lo stile di Roger Rabbit. Il visir invece è un gioiellino di espressività esagerata, una vera e propria fusione del Genio e di Jafar, come già detto.
Non mi sono parsi csì eccezionali i chiodini che fanno la bocca del protagonista, ma forse è perchè mi sono abituato a modelli di espressività alternativa come quelli PIXAR, che ha il suo zenit in Wall-E.
Se come animazioni è qualcosa di superlativo, forse non è proprio al massimo a livello di storia, con una struttura un po' traballante: in particolare la prima parte, anche se è quella che funziona di più, è un po' lenta, e il fatto che il viaggio parta solo a metà film crea un disequilibrio nell'economia della vicenda.
Va però ammirato il modo in cui la storia "seria" del calzolaio e le scene slapstick del ladro sono mescolate, creando una vicenda incredibilmente unita nonostante sia composta da due metà; qualcosa che forse gli autori dell'Era Glaciale dovrebbero imparare, dato che Scrat ha un ruolo simile a quello del ladro, ma spesso la sua presenza all'interno della vicenda principale sembra appiccicata a forza.
Sì, è sicuramente il film con l'animazione migliore che ci sia al mondo. Peccato per la storia, la cui debolezza fa sembrare spesso gratuiti i virtuosismi degli artisti.
Stupefacente e titanica la "full animation" che interessa gli sfondi, ossia la creazione di "movimenti di macchina" che vanno ben oltre le possibilità della multiplane camera. Animazioni del genere (che costringono a ridisegnare tutto lo "sfondo" ad ogni fotogramma) ne avevo viste poche nel repertorio Disney pre-CG, già di più in quello Ghibli, ma mai con tale potenza e fantasia.
Leggo in Wikipedia: «It's been said that Richard Williams is working on a top-secret animated film based on of the plays of Aristophanes. He himself has often said in jest that the title of the film is "I hope to finish before I die"». Lo spero anch'io, vivamente.
Stupefacente e titanica la "full animation" che interessa gli sfondi, ossia la creazione di "movimenti di macchina" che vanno ben oltre le possibilità della multiplane camera. Animazioni del genere (che costringono a ridisegnare tutto lo "sfondo" ad ogni fotogramma) ne avevo viste poche nel repertorio Disney pre-CG, già di più in quello Ghibli, ma mai con tale potenza e fantasia.
Leggo in Wikipedia: «It's been said that Richard Williams is working on a top-secret animated film based on of the plays of Aristophanes. He himself has often said in jest that the title of the film is "I hope to finish before I die"». Lo spero anch'io, vivamente.
Beh, guarda, anche tu hai ragione, ma tenendo conto che sono stati ideati più o meno nel 1966-1967 io li trovo una "novità" molto originale e decisamente ben riuscita.DeborohWalker ha scritto:Non mi sono parsi csì eccezionali i chiodini che fanno la bocca del protagonista, ma forse è perchè mi sono abituato a modelli di espressività alternativa come quelli PIXAR, che ha il suo zenit in Wall-E
IdemRebo ha scritto:Leggo in Wikipedia: «It's been said that Richard Williams is working on a top-secret animated film based on of the plays of Aristophanes. He himself has often said in jest that the title of the film is "I hope to finish before I die"». Lo spero anch'io, vivamente.
Alcune scene eliminate dal film, e le versioni alternative di alcune sequenze. Presenti sono inoltre le due prime versioni di Fido l'avvoltoio e quella di Zig Zag il grand visir. Si fa inoltre riferimento a due principesse, evidentemente ridotte ad una sola durante la lavorazione.
A chi interessasse, il buon vecchio Doug ne ha fatto una recensione:
Ovviamente si rifà alla versione vandalizzata, peccato che quella completa non sia mai uscita al cinematografo, se fosse accaduto come nei piani dell'autore, probabilmente Aladdin oggi sarebbe considerato un plagio.
Ovviamente si rifà alla versione vandalizzata, peccato che quella completa non sia mai uscita al cinematografo, se fosse accaduto come nei piani dell'autore, probabilmente Aladdin oggi sarebbe considerato un plagio.
E lo stesso utente che ha postato la recensione del mitico Nostalgia Critic ha anche realizzato i sub per la versione Recobbled Cut
Molto bene, peccato per l'assenza di rime nei sub del mago.
Grazie a Eddy per aver segnalato questa perla dell'animazione. Davvero fantastica e superiore.
La semplicità della trama è accompagnata da un uso superbo della linea disegnata, dei movimenti di macchina, delle scenografie, dei costumi e del design di questo nuovo mondo arabo.
In questo senso, la battaglia finale e la distruzione totale è qualcosa di mirabile e meraviglioso.
Bello l'utilizzo di musiche classiche riutilizzate in maniera non banale.
I personaggi, in primis il malvagio ZigZag che parla in rima con la diabolica voce di Vincent Price, ma anche il ladro e Tack, sono davvero ben costruiti e il mutismo è un modo per approfondire e dare più spazio al movimento fisico, quello proprio del disegno animato.
Straordinario, con echi bozzettiani. Consigliato a tutti, nella speranza che sia completato e rifinito (ma già cosi è decisamente portentoso).
La semplicità della trama è accompagnata da un uso superbo della linea disegnata, dei movimenti di macchina, delle scenografie, dei costumi e del design di questo nuovo mondo arabo.
In questo senso, la battaglia finale e la distruzione totale è qualcosa di mirabile e meraviglioso.
Bello l'utilizzo di musiche classiche riutilizzate in maniera non banale.
I personaggi, in primis il malvagio ZigZag che parla in rima con la diabolica voce di Vincent Price, ma anche il ladro e Tack, sono davvero ben costruiti e il mutismo è un modo per approfondire e dare più spazio al movimento fisico, quello proprio del disegno animato.
Straordinario, con echi bozzettiani. Consigliato a tutti, nella speranza che sia completato e rifinito (ma già cosi è decisamente portentoso).
Ho visto ieri la versione "Recobbled ". Concordo con molto di quanto è già stato detto: un bel film indipendente che ricorda quelli di Bruno Bozzetto per come si muove libero tra scene sperimentali e altre divertenti ma fuori dai cannoni Disney. Non conosco la versione intitolata "Arabian Knight" ma immagino che quella sagoma della vecchia strega sia stata censurata. Identico discorso per quel marpione del re e la sua donna di Mombassa (con due esse per fare rima in inglese con Gaza).
ZigZag: “From far south of Gaza, a bountiful maiden from Mombassa!”
Re Nod: “Oh-oh-oh! Mombassa!”
Il ladro ha effettivamente la comicità di un Wile E. Coyote, o di un gatto Silvestro che si ingegna nel raggiungere Titti con catastrofici risultati. Anch'io l'ho interpretato al volo come un antesignano di Scrat ma con un maggiore coinvolgimento nella storia principale.
Bella la citazione di "Una Notte sul Monte Calvo" da Fantasia della Disney, la sequenza del recupero delle sfere d'oro nella macchina da guerra invece l'ho superata un po' a fatica: troppo lunga.
Spoiler
Sempre a proposito di somiglianze,la morte del visir è simile a quella di Scar ne il re leone (altra idea presa in prestito dalla Disney?) ma con più ironia.
Davvero un peccato che il film non sia uscito al cinema durante gli anni '60-'70 ma tenendo conto di quando e come è stato realizzato, non si può non apprezzarne sia la parte grafica che quella sonora. Quest'ultima in particolare a me è piaciuta molto per alcune ottime trovate: dalle frasi in rima del gran visir, doppiato da Vincent Price, all'unica battuta pronunciata dal ciabattino: quel baritonale "I love you" (ascoltabile qui) che dovrebbe essere di Sean Connery (oppure no?).
Stupenda anche l'ultimissima scena in cui il ladro ruba persino la pellicola del film e trovandosi così "al di fuori di esso", è possibile sentire il ronzio delle mosche sopra la sua testa, come se fossero finalmente uscite dalla loro esistenza bidimensionale e muta.
ZigZag: “From far south of Gaza, a bountiful maiden from Mombassa!”
Re Nod: “Oh-oh-oh! Mombassa!”
Il ladro ha effettivamente la comicità di un Wile E. Coyote, o di un gatto Silvestro che si ingegna nel raggiungere Titti con catastrofici risultati. Anch'io l'ho interpretato al volo come un antesignano di Scrat ma con un maggiore coinvolgimento nella storia principale.
Bella la citazione di "Una Notte sul Monte Calvo" da Fantasia della Disney, la sequenza del recupero delle sfere d'oro nella macchina da guerra invece l'ho superata un po' a fatica: troppo lunga.
Spoiler
Sempre a proposito di somiglianze,la morte del visir è simile a quella di Scar ne il re leone (altra idea presa in prestito dalla Disney?) ma con più ironia.
Davvero un peccato che il film non sia uscito al cinema durante gli anni '60-'70 ma tenendo conto di quando e come è stato realizzato, non si può non apprezzarne sia la parte grafica che quella sonora. Quest'ultima in particolare a me è piaciuta molto per alcune ottime trovate: dalle frasi in rima del gran visir, doppiato da Vincent Price, all'unica battuta pronunciata dal ciabattino: quel baritonale "I love you" (ascoltabile qui) che dovrebbe essere di Sean Connery (oppure no?).
Stupenda anche l'ultimissima scena in cui il ladro ruba persino la pellicola del film e trovandosi così "al di fuori di esso", è possibile sentire il ronzio delle mosche sopra la sua testa, come se fossero finalmente uscite dalla loro esistenza bidimensionale e muta.