[Amblin/Don Bluth] Alla Ricerca della Valle Incantata

Dallo slapstick di Chuck Jones alla stop motion firmata Aardman passando per il manierismo donbluttiano, le varie risposte del mondo occidentale a chi identifica l'animazione con gli studi Disney.
  • A mio parere il miglior film di Don Bluth insieme ad Anastasia: non ci sono gli esseri orrendi presenti di NIHM, Fievel e Charlie, la storia è lineare e semplice e i personaggi non son male( niente di particolare, ma buoni). Come ha già detto Debo, graficamente non è uno splendore, ma neanche uno schifo, parla di tematiche simili a quelle di Bambi e il Re leone, ma non è assolutamente al livello, però il suo essere diverso dai film del periodo( sia gli stessi di Don Bluth sia quelli Disney) ne fanno un prodotto più che buono. Trovo che i sequel siano la vera rovina del film: i colori migliorano, ma le storie diventano infantili e le canzoni sono bruttine, snaturando il messaggio del primo film.
    Un'unica domanda: dove sono stati fatti i tagli?
    "Una lezione senza dolore non ha senso. Dal momento che non si può ottenere nulla senza sacrifico. Ma quando si può fermare il dolore e superarlo, la gente ottiene un cuore forte che non perderà mai.
    Sì, un cuore d'acciaio" Edward Elric, Full Metal Alchemist Brotherhood, Episodio 64
  • avaraccio_92 ha scritto:Trovo che i sequel siano la vera rovina del film: i colori migliorano, ma le storie diventano infantili e le canzoni sono bruttine, snaturando il messaggio del primo film.
    Bè, il fatto stesso che inseriscano delle canzoni allegrotte fa virare drasticamente il tono rispetto al primo film. E a mio parere i colori non migliorano, andando verso toni pastello che fanno perdere qull'atmosfera da preistoria cupa che c'è nell'originale.
    avaraccio_92 ha scritto:Un'unica domanda: dove sono stati fatti i tagli?
    Per lo più scene col T-Rex durante il primo attacco e poi nell'uccisione finale che pare fosse più violenta e mettesse molta paura. Sno state tagliati quasi 10 minuti di film tra i "più spaventosi" e pare che Don Bluth non ne fosse entusiasta, anche perchè così questo diventò il film più corto tra quelli che aveva diretto...
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Per quanto riguarda i colori hai ragione. Ripensandoci ora, dopo aver rivisto brevi spezzoni del primo e del quarto, si nota che nell'originale prevalgono giallo e marrone mentre nei sequel la fan da padrone il verde, non sgargiante ma uniforme ed opaco. Questi 2 tipi di colore sono adatte ai 2 tipi di racconto: cupo e triste il primo, infantili i secondi.
    Comunque trovo un po' stupido togliere scene perché sono violente: nei film americani non si arriva mai ai livelli di alcuni anime e anche se sono immagini terrificanti basta chiudere gli occhi :P . Io non sono totalmente contro la censura: a volte va fatta, soprattutto se il cartone è mandato in fascia protetta, ma devono rendere accessibili le scene tagliate a un pubblico più adulto a cui potrebbero interessare. Inoltre, ormai i bambini d'oggi non sono più come noi: sono abituati alla violenza e, ad alcuni, piace.
    "Una lezione senza dolore non ha senso. Dal momento che non si può ottenere nulla senza sacrifico. Ma quando si può fermare il dolore e superarlo, la gente ottiene un cuore forte che non perderà mai.
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  • Eh, ma il fine di questi tagli era proprio quello di rendere il film adatto anche a un pubblico più giovane (quando lo stile dei film di Don Bluth è sempre stato più adulto...).
    Considera anche che erano i bambini del 2010 ma quelli del 1988, c'è un bel po' di differenza.
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  • Certo, ma infatti mi sembrava strano che dei film di Don Bluth fossero tagliati perché violenti: se unbambino va avedersi un film Disney non vuole e sa che non avrà violenza, ma se ha visto NIHM e Fievel sa che ci saranno scene terrificanti. Poi sarebbe stato assurdo togliere la scena della morte della mamma: più che per il fatto che i bambini non erano abituati( e qui ci può stare il tuo discorso sulla differenza di generazioni), toglierlo avrebbe voluto dire non dare senso alla storia.
    Se poi volevano attirare molti bambini, allora la questione dei tagli è accettabile, ma non so se abbia avuto successo.
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  • Eh, ma se si lamentavano delle scene violente qui, che pensare di Fievel, Charlie e compagnia cantante che erano molto più cupi e spaventosi? :oO:

    A me Alla ricerca della Valle incantata è sempre piaciuto un sacco. E' uno dei primi film d'animazione che ho visto, poichè ne comprai la vhs ai tempi dell'uscita, che io ero all'asilo, e la vidi tantissime volte, quindi il film in sè è per me una sorta di simbolo di spensierati momenti del me bambino in compagnia di mio nonno che ora non c'è più e che all'epoca mi accompagnava nella visione.
    Credo fosse merito (o colpa) di questo film se da bambino avevo la fissazione per i dinosauri, ma comunque è un film che mi è piaciuto sempre parecchio, da piccolo. L'ho rivisto un paio d'anni fa e mi è piaciuto ugualmente, anche se non al livello di tanti Disney (e me lo ricordavo pure a memoria, se è per questo! :D). Bluth tendevo ad evitarlo perchè certi aspetti dei suoi film mi terrorizzavano, ma questo è ok.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Mike Haggar ha scritto:Eh, ma se si lamentavano delle scene violente qui, che pensare di Fievel, Charlie e compagnia cantante che erano molto più cupi e spaventosi? :oO:
    Eh, ma noi non abbiamo visto le scene tagliate (non ho il DVD e non so se lì sono state inserite) quindi non abbiano idea di quanto fossero cruente le scene col T-Rex escluse.
    Comunque Charlie è prodotto da Don Bluth, senza lo zampino di Lucas e Spielberg (forse ha voluto produrlo senza di loro proprio per i problemi avuti con la Valle Incantata...)
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  • Va detto però che Charlie, anche se ha scene cupe e spaventose, ha scene luminose, spensierate e divertenti( il paradiso,le scommesse, la casa dei genitori della bambini e, tutto sommato, anche la sparatoria), inesistenti nella Valle: anche se ci le gag e il momento iniziale della nascita di piedino, il resto del film è centrato sulla tristezza, senza , però, arrivare alla cupezza di alcune scene di Fievel, NIHM e Charlie.
    Comunque anche a me questo film( insieme a Fantasia) ha fatto appassionare ai grandi rettili e mi ricorda l'infanzia.
    "Una lezione senza dolore non ha senso. Dal momento che non si può ottenere nulla senza sacrifico. Ma quando si può fermare il dolore e superarlo, la gente ottiene un cuore forte che non perderà mai.
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  • Beh, però questi sono dinosauri, esseri a quattro zampe e praticamente di fantasia. Vedere dei dinosauri trucidati secondo me è meno forte che vedere delle scene cupe o tristi con animali umanizzati, che sono quelli in cui un bambino può invece immedesimarsi...
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  • Non sono del tutto d'accordo: la morte di un genitore è sempre e comunque qualcosa di traumatico che cambia completamente il corso della storia. Lo si era già visto in Bambi e lo si sarebbe visto nel Re Leone. Poi gli animali vengono sempre in parte umanizzati: anche se mantengono le loro posture, gli animali dei cartoni animati hanno comportamenti e sentimenti tipici degli uomini. Parlando dei film di Don Bluth, imho, trovo molto più commoventi la seconda morte di Charlie o della mamma di Piedino che quella del vecchio topo di NIHM o delle disavventure di Fievel.
    "Una lezione senza dolore non ha senso. Dal momento che non si può ottenere nulla senza sacrifico. Ma quando si può fermare il dolore e superarlo, la gente ottiene un cuore forte che non perderà mai.
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  • Concorde sul fatto che Alla ricerca della valle incantata e Anastasia siano il meglio di Don Bluth, con però delle differenze che elevano il primo. Anastasia è un film da principesse con troppo xerox (mi par che si chiami, la tecnica di ricalcare i movimenti sugli attori) e quindi si inserisce in un genere noto senza innovarlo, invece La valle incantata è il film d'animazione per eccellenza sui dinosauri, visto che tutti i successivi si basano su di lui. E nessuno è riuscito ad eguagliarlo.
    È il trampolino di lancio per Dinosauri, L'era glaciale e il recente Arlo.
    Ma nessuno di loro è riuscito ad eguagliarne la magnificenza e infatti due su tre (il Disney e il Pixar) sono stati fallimentari al botteghino. L'altro si sta annegando in un mare di sequel...
    DeborohWalker ha scritto:Il cucciolo di apatosauro Piedino comincia la sua vita con alcune scene che ricordano un po' Bambi (la nascita con la presentazione alla società di dinosauri) e un po' Il Re Leone (la riflessione sul cerch... ehm, ciclo della vita)
    Da come è scritto sembra che questo film abbia scopiazzato il Re Leone ma le cronologie sono un po' al contrario.
    Semmai è Simba ad aver scopiazzato Piedino se proprio proprio...
    Zampe di gallina! Nient'altro che zampe di gallina! (Anacleto, La spada nella roccia)

    L'albero genealogico dei film Disney
  • Zampe di Gallina ha scritto:Anastasia è un film da principesse con troppo xerox (mi par che si chiami, la tecnica di ricalcare i movimenti sugli attori)
    Lo Xerox è un procedimento inventato da Ub Iwerks tra i '50 e '60 che permette di fotocopiare direttamente sulle cels trasparenti il disegno a matita di un animatore (eliminando il lavoro dell'inchiostratore e a volte anche quello del clean-up artist- colui/lei che ripulisce i disegni degli animatori dalle 'smatitate' eccessive).
    Il procedimento che riprende movimenti di attori in carne ed ossa per riversarli in animazione è invece il rotoscopio, tecnica usata appunto da Bluth, da Disney stesso fin da Biancaneve, ed abusata nei film di Ralph Bakshi (dove semplicemente si ricalcava il soggetto filmato dal vero).
  • brigo ha scritto:
    Zampe di Gallina ha scritto:Anastasia è un film da principesse con troppo xerox (mi par che si chiami, la tecnica di ricalcare i movimenti sugli attori)
    Lo Xerox è un procedimento inventato da Ub Iwerks tra i '50 e '60 che permette di fotocopiare direttamente sulle cels trasparenti il disegno a matita di un animatore (eliminando il lavoro dell'inchiostratore e a volte anche quello del clean-up artist- colui/lei che ripulisce i disegni degli animatori dalle 'smatitate' eccessive).
    Il procedimento che riprende movimenti di attori in carne ed ossa per riversarli in animazione è invece il rotoscopio, tecnica usata appunto da Bluth, da Disney stesso fin da Biancaneve, ed abusata nei film di Ralph Bakshi (dove semplicemente si ricalcava il soggetto filmato dal vero).
    Esattamente! Il rotoscopio!
    Mi si scusi ma non sono ancora completamente familiare al lessico dell'animazione, ho imparato da poco a dare un nome a ciò che comprendevo vedendo ma non sapevo nominare.

    Esattamente il rotoscopio.
    Bakshi usa tantissimo il rotoscopio in Fire and Ice (considero il suo SdA quasi un film a tecnica mista malfatta).
    Ma anche Don Bluth esagera un po' in Anastasia con la nonna.
    Generalmente il rotoscopio comincia a non funzionare quando porta a pose troppo soprannaturali per un cartone animato, stacca troppo l'immagine, e mostra come manchino cose che sarebbero altrimenti necessarie.

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  • A parte il fatto che storicamente è quasi un insulto, Anastasia mi ha sempre dato una sensazione strana anche per il tipo di animazione di alcuni personaggi.
  • Mister Mxyzptlk ha scritto:A parte il fatto che storicamente è quasi un insulto
    Storicamente non ne parliamo, anche perché qualcuno comincerebbe a bofonchiar "Pocahontas".
    Alla qual cosa il meglio sarebbe rispondere che Anastasia non ebbe gli stessi problemi solo perché non è ambientato negli Stati Uniti d'America ma tra la Russia e la Francia, sui quali il pubblico casalingo è ignorante, e Anastasia perde la famiglia per colpa di una certa fazione politica che negli USA è ancora percepita come cosa assai grave...
    Anastasia mi ha sempre dato una sensazione strana anche per il tipo di animazione di alcuni personaggi.
    Credo sia appunto per il rotoscopio. Rasputin infatti è assai ben riuscito, personaggi come la nonna sembrano fotografie appiccicate sulla pellicola...
    Come dissi fa veramente strano perché le pose che assumono non sono pose tipiche da animazione, e vedendosi troppo che derivano da altrove sono ancor più stonanti rispetto allo sguardo del pubblico...

    Invece Alla ricerca della valle incantata ha solo personaggi rasputin-bartokkosi, e così non v'è il rotoscopio a generar problemi all'occhio.
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