[Aardman/Sony] Pirati! Briganti da Strapazzo

Dallo slapstick di Chuck Jones alla stop motion firmata Aardman passando per il manierismo donbluttiano, le varie risposte del mondo occidentale a chi identifica l'animazione con gli studi Disney.
  • Non capisco quanto sia da considerarsi parte dell'eredità artistica Aardman un film come Giù per il Tubo fatto con la Dreamworks e per giunta in CGI, stesso vale per Artur Christmas con la Sony. Vederli tornare alla stop motion mi confonde le idee. Due team artistici nello stesso studio come i WDAS? O i CGI sono solo su licenza?
  • Questo film mi causa grosse crisi. Come pro ci sono i PIRATI (e chi mi conosce sa quanto li ami), la stop motion che è una tecnica che apprezzo, una parvenza di umorismo un po' più raffinato del banalume da commediola ammiccante. Di contro però c'è DE SICA, ma vabbè pare sia stato bravino (e comunque è un difetto solo italiano, volendo), la LITTIZZETTO (idem con patate) e la puzza da film leggerotto che potrebbe lasciarmi ben poco dentro oltre al regalarmi due orette di spensieratezza.

    Chissà. Per il momento mi sento di dargli una possibilità, anche se con riserva.
  • Visto oggi. Delizia.

    De Sica molto buono, Littizzetto molto buonissima, storia graziosissima e con una trama solida, bell'umorismo (anche se ne avrei gradito un po' di più, ma fa niente). Stop motion eccellente. Credits pure.

    Andateci, dài.

    Aaaarrr!
  • Mi è piaciuto un bel po'.
    Me lo aspettavo con una componente action più ingombrante (invece c'è solo il classico climax Aardman fracassone, con ben poco prima), mentre il resto del film ha un'attenzione rivolta più all'atmosfera piratesca, con tanto di relazioni con la regina, gare di pirateria e tentativi (malriusciti) di arrembaggio.
    C'è anche una morale di fondo sull'amicizia (il dodo e la fedeltà della ciurma al capitano), abbastanza banalotta e prevedibile in verità, ma portata avanti piuttosto bene. Quello che mi ha spiazzato di più è la parte comica del film: mi aspettavo risatone sulla falsariga di Giù per il Tubo, e invece no, solo taaaanti, taaaaanti sorrisini. Puro humor inglese, di quello che piace a me, e che penso di non aver mai trovato in questo modo (la maggior parte della comicità del film appartiene a questa categoria), al punto da farmi pensare a diversi paragoni coi Monty Phyton.
    Fantastici poi i personaggi che non hanno nomi, ma solo una classificazione generica (Es: Capitano pirata, pirata albino, pirata sorprendentemente procace, ecc.).

    La Litizzetto boh, le fanno sempre fare la sua acidella ma qui ci sta abbastanza; De Sica invece promosso, mi ha piacevolmente sorpreso, a parte qualche strascicata romanesca qua e là che proprio non riesce a non farsi scappare.

    Comunque la sceneggiatura è davvero valida, l'opera dello stesso autore dei romanzi mi sembra riuscita fino in fondo; confido che gli incassi facciano prendere in considerazione all'Aardman Animation l'inizio di una nuova saga.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Completamente d'accordo. :D
  • Visto anch'io.
    Davvero molto molto carino, divertente e con dei personaggi simpaticissimi. Bellissime e dettagliatissime le ambientazioni, gli interni sono una gioia per gli occhi, così pieni di particolari che starei ore ad ammirarli. Titoli di coda degni di un film Pixar.

    Devo assolutamente recuperare i corti Aardman, Galline in Fuga e Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro che, ahime, non ho mai visto.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Cosa caratterizza un pirata? Vincere il premio da pirata dell'anno o... vincere quello da scienziato dell'anno?
    Qual è il nascondiglio più efficace a disposizione di un pirata?
    Un celebre scienziato può innamorarsi di qualcuna di potente e pericolosa?

    Queste e altre risposte in questa pellicola piratesca/animata, dove la Aardman dimostra di non aver perso affatto il suo smalto. Condivido assolutamente le impressioni di Deboroh sull'umorismo della pellicola, assolutamente lontano dalla sbracatezza in cui si poteva facilmente cadere ma invece perfettamente (e sobriamente) inglese, con alcune battute così sottili che ci ho messo quei 5 secondi di troppo a capirle appieno.
    Ma non solo: un forte merito della riuscita del film sta anche nell'ottima caratterizzazione del protagonista. Capitan Pirata è un personaggio davvero magistrale, un fanfarone un po' sempliciotto, che si fa facilmente turlupinare, ma che non privo di sentimenti, di orgoglio e anche di uno spirito tutto sommato indomito e coraggioso. Non era facile coniugare in un unico personaggio questi caratteri quasi contrastanti (ma perfettamente umani), ma il risultato è assolutamente promosso. Anche il doppiaggio italiano non ha influito negativamente come temevo, ma anzi ha saputo dare un buon tono al Capitano. Lo stesso vale per la Litizzetto che doppia la Regina Vittoria.
    Molto buona anche la trama: non priva di alcuni elementi un po' surreali, che comunque contribuiscono a dare colore alla vicenda e a immergerla in un contesto apprezzabile, presenta anche un paio di colpi di scena non banali ma nemmeno forzati, che rendono tutta la vicenda più briosa e meno scontata, tenendo desta l'attenzione dello spettatore anche con la forza della storia, oltre che con le gag.
    Il gran finale, ricco di azione addobbata con quell'umorismo non invadente, è davvero coinvolgente, con l'unico difetto di portare forse alla conclusione del film in modo un po' troppo repentino.

    Infine, decisamente vincente l'animazione in stop-motion coi pupazzetti, segnale di stile storicamente assegnato alla Aardman che contribuisce in una buona percentuale all'identità dei prodotti dello studio d'animazione. Come ricordava Valerio, l'affiliazione ad alcune major come la DreamWorks e la stessa Sony Animation in passato hanno portato a film che rinnegavano questa cifra stilistica, ma fortunatamente stavolta la cosa non accade. La fusione, per niente invasiva all'occhio, di stop-motion e CGI offre maggiori possibilità a quest'ultima, rendendo più dinamiche alcune scene e più fluido il movimento dei modelli in plastilina. Ottimo risultato.
    E ottima anche l'idea di rendere di grande appeal e molto spiritosi anche i titoli di coda, secondo un'idea che negli ultimi anni sempre più studi tendono ad avallare per dare risalto a quella che era una parte integrante di ciascuna pellicola, ma spesso snobbata e saltata dal grande pubblico.

    Insomma, promosso :)
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