[Enzo D'Alò] Pinocchio

Dallo slapstick di Chuck Jones alla stop motion firmata Aardman passando per il manierismo donbluttiano, le varie risposte del mondo occidentale a chi identifica l'animazione con gli studi Disney.
  • No dai, Enzo D'Alò no.

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  • Scematissima. Anche senza vederlo, perché i pregiudizi in questo caso sono giusti.
  • DeborohWalker ha scritto:No dai, Enzo D'Alò no.
    Vuoi mettere la goduria di ritrovarcelo a IMS2013 fra un annetto? :P
    E comunque a me La Freccia Azzurra e La Gabbianella e il Gatto non dispiacciono poi così tanto... Anche se forse una visione ora me li ammazzerebbe.
    Valerio ha scritto:Scematissima. Anche senza vederlo, perché i pregiudizi in questo caso sono giusti.
    Comunque tendo ad essere d'accordo.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Bramo ha scritto:E comunque a me La Freccia Azzurra e La Gabbianella e il Gatto non dispiacciono poi così tanto... Anche se forse una visione ora me li ammazzerebbe.
    La gabbianella di sicuro: rivisto l'anno scorso ed è invecchiato malissimo (o forse io sono cresciuto)... na schifezza!
  • Bramo ha scritto: Giovedì 21 febbraio è uscito nelle sale italiane questo film, nell'indifferenza più totale del Sollazzo :P
    Anche no, io l'ho visto! :P
    ...confermo, è una schifezza.
    Gli sfondi sono veramente belli, e anche il design di qualche personaggio è curioso, ma tutto il resto... E' stato un continuo "cosa-diamine-sto-guardando?!". XD
    Tra l'altro credo sia uno dei film con le canzoni peggiori che abbia mai visto. Mi è rimasta impressa quella della scena in cui la Volpe e il Gatto bruciano l'albero su cui è salito Pinocchio, cantando in modo minaccioso (?) le testuali parole: "Il fuoco ti brucia e diventi scuro, il colore del canguro".
    E credo di aver detto tutto.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Iry Pixar ha scritto:"Il fuoco ti brucia e diventi scuro, il colore del canguro".
    Questo film lo salto sicuro.
  • Iry Pixar ha scritto:
    Bramo ha scritto:Giovedì 21 febbraio è uscito nelle sale italiane questo film, nell'indifferenza più totale del Sollazzo :P
    Anche no, io l'ho visto! :P
    Lol, alla fine era meglio se fossi stata indifferente anche tu :P
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  • Enzo D'Alol, insomma.
  • Iry Pixar ha scritto:
    Bramo ha scritto: Giovedì 21 febbraio è uscito nelle sale italiane questo film, nell'indifferenza più totale del Sollazzo :P
    Anche no, io l'ho visto! :P
    ...confermo, è una schifezza.
    Gli sfondi sono veramente belli, e anche il design di qualche personaggio è curioso, ma tutto il resto... E' stato un continuo "cosa-diamine-sto-guardando?!". XD
    Tra l'altro credo sia uno dei film con le canzoni peggiori che abbia mai visto. Mi è rimasta impressa quella della scena in cui la Volpe e il Gatto bruciano l'albero su cui è salito Pinocchio, cantando in modo minaccioso (?) le testuali parole: "Il fuoco ti brucia e diventi scuro, il colore del canguro".
    E credo di aver detto tutto.
    è su internet come trailer... come se fosse una delle scene migliori che invogliano alla visione :asd:




    purtroppo non hanno ancora capito che le canzoni se non sanno farle è meglio levarle del tutto...
  • Ah, l'animazione italiana di qualità.

    Niente canguro però nella clip.

    E cmq, no, Andrea87, non è questione di non saperle fare le canzoni ma di volerle fare in un certo modo. L'idea dietro questo tipo di animazione radical-chic è da sempre improntato al nonsense, come se appunto mettere parole a caso e un testo strambo fosse indice di originalità, di rottura di regole, di orgoglio nazionale. E' la stessa categoria di persone che nelle scuole farebbero leggere ai bambini solo Rodari, che guarda caso non è troppo dissimile nel lessico e nella scelta delle parole da ciò che abbiamo qui.
  • sì, rodari piaceva anche a me alle elementari. Però poi basta, perchè non sei più un bambinetto delle elementari appunto.

    Per loro invece ci vuole la canzone idiota per acchiappare più bimbi possibili fregandosene se il giorno dopo già sboccano essendo usciti dal target. e questo è limitante per un film dall'estetica comunque invitante perchè lo rende vuoto, non trasmette nulla (per esempio chiederei all'unico coraggioso che l'ha visto come è resa la parte col paese dei balocchi, che nella versione Disney è inquietantissima sebbene rapida cogliendo in pieno la morale collodiana "hai sbagliato? cazzi tuoi, non ti salvi più!")


    tra l'altro anche la canzone del pescatore verde è da facepalm (coi pesci che fanno da coro al loro boia, ma che stronzata è?), oltre a questa recitazione volutamente sopra le righe tra gente doppiata da professionisti (Geppetto e Pinocchio) e invece il contorno attorucoli di serie Z con inflessioni varie (capisco Ruffini è toscano, ma O parlano tutti toscano O non lo parla nessuno) che disorientano lo spettatore.

  • Cioè, e 'sta roba è stata l'ultimo lavoro di Lucio Dalla, mamma mia. Come concludere in schifezza. -_-
    Ricorda qualcuno?


    Il mio sogno bagnato è un Pinocchio animato col design di Frezzato. E senza fottutissime canzoni, ché tanto in Italia abbiamo visto che non c'è neppure la mentalità per farle decenti. Ma non lo faranno MAI.
    Cioè, vogliamo mettere?
    Immagine
    :sbav:
  • Pinocchio? Ruffini? Allora meglio questo:



    Intanto passo e attendo il Pinocchio di Del Toro.
  • Ho scatenato l'inferno! lol
    Andrea87 ha scritto:per esempio chiederei all'unico coraggioso che l'ha visto come è resa la parte col paese dei balocchi, che nella versione Disney è inquietantissima sebbene rapida cogliendo in pieno la morale collodiana "hai sbagliato? cazzi tuoi, non ti salvi più!"
    UnicA coraggiosA :P
    Mh...c'è una scena psichedelica che è un tripudio di colori non appena arrivano al paese dei balocchi, che sarebbe anche interessante se non fosse che è accompagnata dalla solita canzonetta imbecille (che in questo caso fa tipo "super-extra-mitico-gioco-divertente", qualcosa del genere). Il momento in cui si trasformano in ciuchini invece l'ho praticamente rimosso... Di certo nulla di neanche lontanamente paragonabile alla versione Disney.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Iry Pixar ha scritto:"super-extra-mitico-gioco-divertente"
    Abbiamo trovato l'erede di Dinosauri Antropomorfi da vedere nelle serate lucchesi, gente.


    E, no, Andrea87, io inizio a pensare che il target di queste rimette non siano i bambini ma gli adulti che vorrebbero imporre Rodari ai bambini. Ne ho sentiti tanti, tantissimi in vita mia che a sentire roba simile vanno in brodo di giuggiole ritenendola intelligente ed educativa. L'orgoglio italiano.

    La cosa di Dalla non si spiega, in effetti. Era bravo, mica un cretino. Ma probabilmente la risposta è che le ha scritte da morto.

    Peccato, perché il pescatore mi pareva animato anche bene.
  • Il film non l'ho visto, ne progetto di spendervi soldi, piuttosto spendo un paio di parole su la scena del Pescatore Verde: nel libro è descritto come un essere antropomorfo, enorme, mostruoso ("pareva un grosso ramarro ritto sui piedi di dietro"), i suoi modi sono bruschi e sadici.
    Ne Un Burattino di Nome Pinocchio (minuto 2:05), la scena del Pescatore è gestita con una musica inquietante e l'aspetto dell'essere è quello d'un brutto omone, la sua voce è cavernosa e profonda, la sua risata cattiva. Giuliano Cenci aveva ben chiaro che se il pubblico doveva preoccuparsi per Pinocchio lì pronto per esser fritto, il Pescatore DOVEVA far paura non risultare simpaticamente cattivo.
    La stessa cosa la capì Disney circa il Postiglione, perfetto nella scena del Gambero Rosso, ove per un istante abbandona il suo bel faccino da ometto paffuto, buffo e simpatico, la sua maschera, per mostrare il suo volto di mostro degli incubi (Cenci lo imitò nel suo piccolo).
    Perché non mostrare un Pescatore intento a cucinare i pesci, dove la padella viene vista come il barile della salamoia in Chi ha Incastrato Roger Rabbit? O ancora meglio, mostriamolo intento ad affettare il pesce col coltello, ad ucciderlo insomma, così ci diviene addirittura un assassino: a quel punto la canzoncina stupida muterebbe in inquietante filastrocca canticchiata da un sadico folle.
    Iry Pixar ha scritto:Il momento in cui si trasformano in ciuchini invece l'ho praticamente rimosso... Di certo nulla di neanche lontanamente paragonabile alla versione Disney.
    La scena del Pinocchio disneyano è fra le trasformazioni più inquietanti e spaventose della storia del cinema. John Landis ce l'aveva in testa quando diresse Un Lupo Mannaro Americano a Londra, palesando l'ammirazione per Walt nelle statuette mostrate di Donald e Mickey (a quest'ultima viene dedicato un fermo immagine che spezza la scena della trasformazione ancora in corso).

    A sto punto ho paura di sapere che ne è stato del povero Pesce-Cane. Walt l'avrà pure mutato in Balena, ma ne aveva conservato la mostruosità (e il nome è "Monstro" in originale), creando uno dei più riusciti Monster del cinema (categoria cui appartengono King Kong, Godzilla, il Kraken di Harryhausen, e tante altre creature meno famose come Reptilicus o l'Artiglio Gigante) aggiungendo fra l'altro alla storia un inseguimento diretto in maniera impagabile.

    Pinocchio, al di là delle varie interpretazioni possibili, era una storia volta a mettere in guardia il giovane lettore da ciò che il mondo poteva riservargli: per questo motivo ad ogni capitolo saltano fuori mostri e furbastri. Se annullo la paura che questi personaggi devono rappresentare per ricercare un aspetto più simpatico e piacevole, distruggo l'essenza dei personaggi stessi, li annullo. Perfino Franco e Ciccio, fessacchiotti e buoni in ogni loro pellicola, nel Pinocchio di Comencini divenivano i loro opposti (Ingrassia da sempre finto furbo, diviene abile manipolatore, Franchi clown buono come il pane, sbrana l'innocente gallina senza pietà), e, senza rinunciare alla loro comicità, si dimostravano dei convincenti cattivi che nell'atto d'assalire e impiccare un bambino non si ponevano alcuno scrupolo.

    Ripeto il film non l'ho visto, potrei benissimo stare sparando a zero (magari hanno ben reso il Gatto e la Volpe nell'andazzo generale), ma per quanto ho potuto vedere nei film di Enzo D'Alò manca sempre, quasi completamente la componente della paura, quasi a voler accogliere il giovane spettatore in un mondo dove ciò che è brutto non riesce a succedere: ironicamente è l'accusa che molti sostenitori di D'Alò, da anni affibbiano al mondo degli orrori di Walt.
    Zangief ha scritto:Il mio sogno bagnato è un Pinocchio animato col design di Frezzato. E senza fottutissime canzoni, ché tanto in Italia abbiamo visto che non c'è neppure la mentalità per farle decenti. Ma non lo faranno MAI.
    Quoto e ai sogni aggiungo la speranza.

    EDIT:
    Valerio ha scritto:E, no, Andrea87, io inizio a pensare che il target di queste rimette non siano i bambini ma gli adulti che vorrebbero imporre Rodari ai bambini. Ne ho sentiti tanti, tantissimi in vita mia che a sentire roba simile vanno in brodo di giuggiole ritenendola intelligente ed educativa. L'orgoglio italiano.
    Occhio ad avercela con l'operato di Rodari. Gianni era un genio, sottovalutato in vita, spesso dimenticato dopo la morte. Tuttavia le rimette erano il SUO modo di esprimersi, ed era LUI SOLO a sapere come usarle senza ricadere nella stupidità infantile (nel senso cattivo del termine).
    Va detto che da riconoscerne l'importanza, ad imporlo ai piccoli, c'è un baratro di mezzo chiamato follia. Rodari va scoperto (o fatto scoprire, ma mediante le SUE opere) e amato per ciò che era; a far scopiazzate e imposizioni non si rende giustizia ne al pubblico ne all'artista.
  • Ce ne era bisogno? Ma anche no!
    Ve lo consiglio? Ma anche no!

    PS: prima dissemini il film di scritte in italiano, e sull'abbecedario alla lettera "A" disegni una mela??! Ma vaffanculo Enzo D'Alò!
  • Mah io l'ho visto a Annecy e lo abbiamo tutti semplicemente adorato nonostante i difetti (eccessivamente prolisso nella parte centrale a causa di una altrettanto eccessiva fedeltà al libro, e ha anche diverse canzoni di troppo).
    E' l'esatto opposto del Pinocchio di Walt Disney, ma non meno bello: semplice, minimale, ma non per questo non meno intenso e commovente.
  • In generale quoto Iry, anche se non trovo che tutto il film sia da buttare!
    Mi trovo d'accordo con una recensione che trovai su qualche sito, dove veniva detto che le singole "parti" del film risaltano meglio se prese da sole piuttosto che mettendole tutte insieme.
    Lo stile del film, di un artista bergamasco se non ricordo male, mi è piaciuto tantissimo, con visuali che richiamano tantissimo De Chirico!
    Anche molte scene, "coreografie" e trovate sono molto belle, come la scena sopracitata della canzone del Gatto e la Volpe che ignorando il testo è molto d'impatto, oppure il fatto di fare la volpe donna!
    La nota dolente sono le canzoni, veramente.... Sono più quelle che tutto il resto a farti chiedere "Ma che sto guardando?".
    Particolarmente impressa mi è rimasta una scena dove Pinocchio con il Gatto e la Volpe vanno in una taverna ed i proprietari cantano loro il menù.... Con tanto di complessino! :cazz:
    Quindi ecco, sarebbe stato anche carino se non l'avessero tarato per un pubblico di "bimbi scemi", e di certo questo non porta a volerlo rivedere.....
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