La Tortue rouge
Film animato del 2016 scritto e diretto da Michael Dudok de Wit
Diretto delle animazioni: Jean-Christophe Lie (Zarafa)
Produttore artistico: Isao Takahata
Musica: Laurent Perez Del Mar
Date di uscita: 29 giugno 2016 in Francia, 17 settembre 2016 in Giappone, 30 marzo 2017 in Italia.
Un uomo naufraga su una piccola isola disabitata. Prima la esplora, quindi si adatta, poi prova ad andarsene, ma qualcosa affonda le zattere che costruisce: una grande tartaruga rossa che cambierà la sua vita...
Trailer francese:
Trailer giapponese:
Michaël Dudok de Wit ha lavorato alla storia sette anni, dal 2007 al 2013, prima che ne fosse avviata la produzione. Nei due anni successivi gli animatori hanno realizzato il film che infine è stato presentato al Festival di Cannes 2016. Una collaborazione franco-belga-giapponese tra Studio Ghibli e Wild Bunch, società di distribuzione cinematografica e produzione.
Per capire cosa aspettarsi da questo primo lungometraggio di Dudok, e primo film Ghibli realizzato da un artista esterno allo studio, basta aver presente il corto-capolavoro con cui l'animatore olandese ha vinto il Premio Oscar nel 2001: "Father and Daughter".
I tempi di narrazione, l'assenza di dialoghi e quella poetica malinconica ci sono tutti. Qualche suggerimento lo avranno dato anche Isao Takahata (produttore artistico) e Toshio Suzuki (produttore) ma questa è un'opera decisamente alla Dudok, in cui si riconoscono qui e là piccoli elementi/citazioni dei suoi lavori precedenti.
Pensiamo ad esempio alla scena in cui la famigliola si trova seduta nell' "isola" tra l'erba alta: non ricorda la scena della barca abbandonata in mezzo al mare di erba in "Father and Daughter"? Oppure alcuni gesti del naufrago che rimandano al monaco di "Le Moine et le poisson", altro corto risalente al 1994.
In più c'è il recupero dell'assenza del colore utilizzata per le notti sull'isola e le sequenze oniriche. Oltre all'importanza data alla musica e ai suoni, fondamentali in un film senza dialoghi.
Qualche possibilità di vincere l'Oscar? Chissà...
[Michael Dudok de Wit] La Tortue rouge (La Tartaruga rossa)
Tra pochi giorni (il 30 novembre) uscirà in Francia un cofanetto a tiratura limitata denominato Édition Prestige:
Contenuto:
- Il Blu-ray del film
- Il DVD del film
- L' Artbook del film realizzato appositamente per questo cofanetto
- Il CD della colonna sonora
Inoltre:
"Naissance de la tortue": video (60') della presentazione del film - quando era in fase di produzione - al Festival del Film d'Animazione di Annecy
Una lezione di disegno con Michaël Dudok de Wit (17')
Tre cortometraggi di Michaël Dudok de Wit (HD sul Blu-ray):
- "Père et Fille", Oscar 2001 per il miglior cortometraggio animato, Grand Prix per il miglior corto animato e Grand Prix del Pubblico ad Annecy 2001 (2000 - 8'29")
- "Le moine et le poisson", César 1996 per il miglior cortometraggio animato (1994 - 3'39")
- "L'arôme du thé" (2006 - 6'22")
La Tortue Rouge Artbook
Specifiche: 21 x 30 cm, 196 pagine
Contenuto:
- Il Blu-ray del film
- Il DVD del film
- L' Artbook del film realizzato appositamente per questo cofanetto
- Il CD della colonna sonora
Inoltre:
"Naissance de la tortue": video (60') della presentazione del film - quando era in fase di produzione - al Festival del Film d'Animazione di Annecy
Una lezione di disegno con Michaël Dudok de Wit (17')
Tre cortometraggi di Michaël Dudok de Wit (HD sul Blu-ray):
- "Père et Fille", Oscar 2001 per il miglior cortometraggio animato, Grand Prix per il miglior corto animato e Grand Prix del Pubblico ad Annecy 2001 (2000 - 8'29")
- "Le moine et le poisson", César 1996 per il miglior cortometraggio animato (1994 - 3'39")
- "L'arôme du thé" (2006 - 6'22")
La Tortue Rouge Artbook
Specifiche: 21 x 30 cm, 196 pagine
Vanteríe:
Lascio qui il mio commento post-visione alla Festa del Cinema di Roma:
Lascio qui il mio commento post-visione alla Festa del Cinema di Roma:
La storia si presta all’assenza di dialoghi: un naufrago su un’isola deserta cerca di costruire una zattera per poter prendere il largo e essere salvato, ma qualcosa nell’acqua lo ostacola, scontrandosi con le sue zattere (ci proverà più volte) e distruggendole. Presto capirà che a tenerlo su quell’isola è una prodigiosa tartaruga rossa. Il disperato non si lascia impietosire e si accanisce su di essa con violenza. Ma la tartaruga è più di quel che sembra.
Un film che ricerca la suggestione visiva e ha in essa la sua forza: meravigliosi fondali dettagliati, tratteggi in linea chiara (sul solco del fumetto franco-belga), campi sempre lunghi a testimoniare la piccolezza dell’uomo contro l’iperstimolazione sensoriale della natura, e una ripetitività minimalista nella prima parte del film che purtroppo si perde nella seconda, quando una “trama” più convenzionale prende il comando di questo film-esperienza. Debole anche la colonna sonora (di Laurent Perez Del Mar) che nella grandiosità dei suoi archi si stacca fastidiosamente dall’essenzialità dell’immagine e della storia. Si rimpiange la musica di Joe Hisaishi, che qui avrebbe potuto raccogliere una sfida ambiziosa e lasciarci un’opera d’arte memorabile.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”