[Illumination] Sing

Dallo slapstick di Chuck Jones alla stop motion firmata Aardman passando per il manierismo donbluttiano, le varie risposte del mondo occidentale a chi identifica l'animazione con gli studi Disney.
  • Sfortunatamente è l'etichetta che si porta addosso (nonostante sia chiaro che Illumination abbia deciso di cavalcare un onda, chiaramente). Il film non è nemmeno malaccio, è abbastanza gradevole in verità.
  • Infatti ho letto diversi commenti positivi a riguardo.....
  • Quando si dice: "Mai giudicare un libro dalla copertina". Nonostante le premesse fossero quelle di un film facilone uscito sulla scia di Zootropolis della Disney, questo Sing si rivela una felice e inaspettata sorpresa, un film che non ha la sua forza solo nell'ottima integrazione fra musica e narrazione. Chiaro è un film rivolto ai più piccoli, quindi non ci si deve aspettare chissà quali guizzi, ma per dirla in modo semplice: "Sai quello che vai a vedere!" è come lamentarsi del fatto che in un musical animato la gente canti e tanto.
    Le premesse di Sing sono fra le più classiche, infatti il film tratta un argomento estremamente caro agli americani, il riscatto dell'uomo medio, ma soprattutto del perdente: Buster Moon è un impresario teatrale sull'orlo del fallimento, deciso a risollevare le sorti del suo teatro che sta per chiudere. Decide così di organizzare una gara di canto per dilettanti, alla quale parteciperà tutta una serie di personaggi che similmente a lui sono alla ricerca di un riscatto sociale. Sebbene la trama possa, a prima vista sembrare banale, scontata e facilona, sono i personaggi a darle la giusta forza ma soprattutto, questo film se la cava sorprendentemente bene nei momenti drammatici, creando un'immediata empatia con lo spettatore che si ritroverà catturato non solo dai momenti musicali, che spaziano da grandi classici come My Way (di quest'ultimo in particolare ci viene data una a dir poco spettacolare rappresentazione) e Bamboleo, a successi più recenti come le canzoni di Katy Perry e Taylor Swift, purtroppo questo, probabilmente, non aiuterà il film a superare la prova del tempo. Ma in fondo anche in Zootropolis vi sono elementi come i palmari o la canzone pop di Shakira fra molti anni risulteranno irrimediabilmente datati, quindi sebbene ci sarà sicuramente chi darà di stomaco a sentire alcuni pezzi (ci sono anche delle hit, passate di moda da più un decennio) è un difetto su cui si può soprassedere. Altro difetto è che ci sono alcune gag abbastanza grossolane, ma fortunatamente sono davvero in minoranza.
    Parlando di Zootropolis, Sing non è certamente alla sua altezza, la pellicola Disney riusciva a costruire un'ambientazione meticolosamente curata, una città a misura di animale, in questo senso è quasi un film teorico, che andrebbe visionato nella scuole di fumetto e animazione per spiegare come creare una perfetta antropomorfizzazione animale. Inoltre in Sing non vi sono argomenti sociali rilevanti, riferimenti all'intolleranza, al razzismo o allo specismo. La città popolata da animali antropomorfi risulta molto standard, la tipica ambientazione in stile Robin Hood o Kung Fu Panda, infatti a parte qualche gag, la natura animalesca dei personaggi è irrilevante nello sviluppo della trama e risulta perlopiù una scelta puramente estetica, il film avrebbe potuto funzionare perfettamente anche con dei protagonisti umani.
    Il tutto risulta comunque riuscito soprattutto per i vari protagonisti a cominciare dal Koala protagonista: Buster Moon che il suo entusiasmo ed il suo ottimismo risulta in grado di trascinare l'intero film. Buster è indubbiamente un ottimo protagonista, il suo inguaribile ottimismo e la sua determinazione ad andare sempre avanti, spingono lo spettatore a tifare per lui istintivamente, ma si finisce per affezionarsi a tutti i protagonisti; dalla maialina Rosita, madre di famiglia oppressa dai ritmi della vita familiare al venale ed arrogante topo crooner Mike, dotato di gran talento musicale ma povero in canna. Ognuno dei concorrenti della gara ha infatti una propria storia, un percorso morale e psicologico ben delineato, che avrà il suo culmine nell'ottimo finale, dove il repertorio musicale ha maggiore spazio.
    In soldoni, va visto senza troppi pregiudizi, senza chiaramente aspettarsi un capolavoro, si tratta di una pellicola molto piacevole, probabilmente la si gode di più in compagnia di tutta la famiglia, non fa pensare eccessivamente come Zootropolis, ma nemmeno fa spegnere totalmente il cervello.
    Parlando personalmente, trovo che Illumination sia una casa d'Animazione capace di dare vita a un ottimo comparto grafico, ma i cui film finiscono sempre o per adagiarsi nei classici canoni dei filmetti per famiglie oppure scadono nell'umorismo grossolano. Sing è un film che pur non facendo miracoli e non rivelandosi particolarmente coraggioso nelle tematiche, mantiene la casa d'animazione su un buon livello (probabile che sarebbe stato giudicato un film minore se sfornata da una casa come la Pixar o la Disney stessa). Certo, in mezzo a tanti film d'animazione validi quali Kubo, Oceania o la Canzone del Mare, può risultare l'ultima scelta da chi ha pretese più alte, ma rimane comunque una piccola perlina che andrebbe visionata e valutata.
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