[Toei Animation] I film di Ken il Guerriero

Rin Taro, Otomo, Satoshi Kon e tutto ciò che faticosamente fuoriesce dal Giappone. Film dei Pokémon compresi.
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    Per celebrare il 25° anniversario della nascita di Kenshiro, in Giappone sono stati annunciati cinque nuovi progetti animati dedicati al guerriero di Hokuto, realizzati in collaborazione con Buronson e Tetsuo Hara; ognuno di questi progetti è incentrato su side-stories dei personaggi principali collegate alle saghe più note del manga e della serie tv, ma finora mai mostrate.
    Il primo lungometraggio comincia con lo scontro del giovane Kenshiro contro Shu, sotto gli occhi di Raoul e Souther; la scena, che nel manga è narrata sotto forma di flashback, qui funge da antefatto necessario per comprendere a pieno la vicenda del film. La trama si concentra infatti sulla saga di Souther, nella quale Kenshiro incontra Shu e assiste al suo sacrificio per contribuire alla costruzione del tempio a stella, salvando così i bambini del villaggio; Kenshiro visita anche il villaggio della madre adottiva di Burt, episodio che nelle precedenti versioni avveniva in precedenza, ma che qui è stata utillizzato collegandolo ai rapimenti di bambini da parte di Souther.
    A questa storia, presente anche nel manga, si alterna una trama parallela inedita che esplora il personaggio di Raoul e il suo personaggio: ora che abbiamo scoperto i sentimenti che spingono l'ambizione di Raoul, gli autori possono narrarne nuovi retroscena senza il timore di sminuire una figura che inizialmente era dipinta come imperscrutabile. Ora è possibile tornare indietro e, nel raccontare nuovamente la storia, si può e esplorare maggiormente la figura di Raoul e i legami che ha intessute. In particolare, facciamo la conoscenza di Reina e Soga, due fratelli che collaborano con l'esercito di Raoul: la prima è innamorata di Raoul, mentre il secondo vi è legato da una profonda amicizia al punto da sacrificarsi per rendere più temibile la sua figura. Reina (futura madre di Ryu, il figlio di Raoul) è stato un personaggio sfruttato nella promozione del film, dato che il suo character design è stato curato da Tsukasa Hojo (autore di Cat's Eye e City Hunter), grande amico degli autori di Kenshiro.
    I disegni del film sono di alta qualità, e lo stesso dicasi per le animazioni, che finalmente consentono a Kenshiro di godere di una versione animata tecnicamente di alto livello; anche la computer grafica è utilizzata in modo efficace, non abusandone e sfruttandola a dovere assieme ai disegni 2D. L'unica nota negativa dal punto di vista visivo sono le ombre, realizzate spesso sui volti dei personaggi con tratti neri avvicinati, come potrebbe avvenire in un fumetto, ma che in animazione risultano piuttosto grezzi.
    La trama scorre con il ritmo corretto, riuscendo finalmente a raccontare una delle parti più affascinanti del manga senza allungare eccessivamente il brodo, ma neanche accellerando troppo gli eventi, com'era avvenuto in passato.
    La più grande sorpresa della visione è stata la colonna sonora, ricca di brani strumentali particolarmente ispirati, tra i quali spicca il sottofondo dell'entrata in scena di Shu con il suo esercito, una melodia fiera e incalzante; nel climax è stata inserita la sigla originale della serie televisiva, You Wa Shock, stratagemma utilizzato in molti lungometraggi giapponesi che erano stati preceduti da una serie tv, così da fare leva sugli appassionati che l'hanno già ascoltata più e più volte.
    Il lungometraggio è uscito nei cinema italiani due settimane fa, con una media diffusione per un prodotto del genre, ma il numero di sale è stato aumentato dopo qualche giorno, visto il successo che il film sta riscuotendo; ancora non si sa il destino degli altri 4 progetti dedicati a Kenshiro rimasti, ma il buon riscontro di pubblico ottenuto fa ben sperare per un passaggio cinematografico, almeno degli altri 2 film usciti al cinema anche in Giappone.
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  • La Yamato Video presenterà interamente l'intera saga di Ken Il Guerriero: si prevede infatti un uscita in edicola dell'intera serie animata, con probabile uscita anche in cofanetto per collezionisti.

    Anche per promuovere questa uscita, a Lucca sono stati presentati ben due film di Kenshiro in DVD: il primo è il film del 1986, in un DVD abbastanza povero, mentre il secondo è La Leggenda di Raoul I (parte del Martirio e Amore), uscito quest'estate nei cinema italiani col titolo La Leggenda di Hokuto. Di quest'ultimo film esistono 3 versioni: la monodisco, la doppiodisco (con interviste varie agli autori, ma sono tutte piuttosto soporifere, quindi evitabilissime) e una Limited Edition (che uscirà il 4 Dicembre), che oltre ai DVD conterrà anche un libro con sketch preparatori e qualche cartolina...

    E' stata invece annunciata per Gennaio la pubblicazione in DVD de La Leggenda di Julia, OAV che narra le parti della storia riguardanti Julia, com'è presumibile dal titolo.
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    Il secondo film della riscrittura della saga di Kenshiro esce, come in Giappone, direttamente in DVD; questa volta è il turno di Julia, che ci permette di vedere la storia dal suo punto di vista. Gli eventi sono quelli ben conosciuti dai fan della serie, ma la focalizzazione sulla protagonista ci permette di scoprire retroscena molto interessanti, alternando scene nuove a frammenti di scene già conosciute per contestualizzare cronologicamente tutte le parti della vicenda (un meccanismo simile a quello de Il Re Leone 3). L'OAV comincia nel passato (o meglio, nel nostro presente) con una Julia bambina in viaggio verso il tempio d'allenamento di Hokuto; dovrebbe salire su un aeroplano, ma una visione la fa desistere dal salire a bordo del velivolo, che effettivamente esploderà (qualcuno ha visto Final Destination, mh?). Quando la bimba giunge a destinazione farà la conoscenza dei quattro discepoli di Hokuto, nella scena più bella del film, che permette allo spettatore di vedere in azione Kenshiro, Raoul, Toki e Jagger, immersi in un contesto molto più rilassato di quello in cui li conosceremo successivamente, anche se ognuno mostra già le caratteristiche peculiari della propria personalità.
    Oltre a rappresentare la vicenda di Shin (senza lo scontro finale con Kenshiro però), il film segue Julia in tutta quella parte di storia nella quale la ragazza non è mai apparsa; così facendo, il film riesce a rispondere a molte domande che potevano sorgere durante la lettura del manga, inserendo eventi paralleli che risultano così naturali da indurre a pensare che stati scritti 20 anni fa compatibilmente col fumetto, ma che siano semplicemente stati estromessi. Ecco quindi l'investitura di Julia a generale di Nanto, e i suoi successivi incontri con Toki e Shin, spingendoli ad azioni che non avremmo mai pensato potessero essere stati influenzati da Julia.
    Dopo aver mostrato brevemente lo scontro con Souther (il climax del precedente lungometraggio), la camera si sofferma su Raoul, che potrebbe tranquillamente affrontare Kenshiro, ma preferisce attendere che diventi un vero e proprio Messia per l'umanità, stroncando poi ogni speranza del popolo; interessante retroscena per il Re di Hokuto. Tra l'altro il film si conclude laddove finiva il primo, creando una sorta di "coppia" che rappresenta due lati della stessa medaglia.
    Oltre a Soga, che fa una breve apparizione creando così un rimando a La Leggenda di Raoul I, appaiono due altri personaggi assenti nel manga creati per l'occasione: Dahma, un discepolo di Nanto che ha cresciuto la piccola Julia, e il cane Tobi che accompagnerà la ragazza in tutte le fasi della sua vita fino alla fine del film.
    Sorprende che il film, pur appartenendo alla saga di Kenshro, abbia una scarsa presenza di combattimenti, per lo più frammenti di scene già conosciute; il prodotto però si rivolge quasi unicamente ai fan di Kenshiro che già conoscono la storia, dato che alcuni eventi vengono solo accennati, dando per scontato che lo spettatore li conosca già.
    Se per quel che riguarda la storia l'OAV offre numerosi spunti intelligenti e ci si può ritenere soddisfatti, lo stesso purtroppo non vale anche per il comparto tecnico: il character design dei personaggi più vicino allo stile di Tetsuo Hara, i disegni e la colorazione si attestano su buoni livelli (ad eccezione di qualche sporadico crollo nella qualità dei disegni), mentre le animazioni sono davvero di scarsa fattura, scattose e poco fluide.
    Nonostante non siamo all'altezza del film precedente, l'operazione di restyling di Kenshiro si conferma come una valida incarnazione animata del guerriero di Hokuto, dopo la squallida versione anni '80.
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    I fratelli Kenshiro e Raoul, ultimi depositari della tecnica di Hokuto, si avvicinano sempre più al loro combattimento definitivo, col quale si decreterà chi sia il più forte tra i due e chi potrà giovare delle cure della bellissima Julia; il grande scontro con il quale si conclude la prima serie animata (e la prima parte del manga) è l'evento principale di questo terzo film di nuova generazione dedicato a Ken il Guerriero.
    La trama riesce a presentare in modo efficiente le vicende e i personaggi che nel fumetto e nella serie tv avevano richiesto un bel po' per essere raccontate a dovere, ma da questo punto di vista il lavoro di sintesi compiuto è più che soddisfacente. Purtroppo non si può dire lo stesso degli elementi aggiuntivi inseriti in questa versione, che si limita ad aggiungere un paio di personaggi abbastanza inutili e tutt'altro che carismatici, e non mostra alcune cose che invece i fan avevano quasi dato per scontato di vedere (nello specifico qualche scena tra Raoul e Reina che approfondisse il loro rapporto).
    Passando al fattore tecnico, il film ha disegni e animazioni altalenanti, che presentano sequenze a volte fin troppo statiche o con movimenti scattosi; in particolare spiazza l'utilizzo della computer grafica, fin troppo in contrasto con i personaggi e le ambientazioni 2D. Alcune scene sono visibilmente inferiori alle altre, con un netto calo qualitativo che già aveva fatto storcere il naso anche durante l'uscita cinematografica nipponica; per rimediare i produttori giapponesi hanno fatto uscire in DVD la versione Director's Cut con queste sequenze migliorare, e anche se è un peccato che la distribuzione italiana non abbia portato nelle sale questa versione, speriamo che la Yamato Video la recuperi per l'home video.
    Un nuovo capitolo che contribuisce all'operazione di raccontare nuovamente la saga di Kenshiro con una qualità tecnica e una sintesi narrativa; in questo caso però si può dire che il risultato sia positivo solo a metà, dato che i difetti sopra citati e una regia forse meno ispirata rendono questo lungometraggio (e in particolare lo scontro finale, che dovrebbe essere il climax di tutta la saga) meno interessante rispetto a "La leggenda di Hokuto" uscito in Italia l'anno scorso. Per questo "La Leggenda di Raoul" potrebbe essere meno apprezzato da un pubblico digiuno delle avventure di Kenshiro e si può considerare, molto più dei due film precedenti, un'opera rivolta esclusivamente ai fan del personaggio, a patto che sappiano accettare qualche piccolo cambiamento nella vicenda che è stato fatto.

    Ho avuto la possibilità di assistere all'anteprima italiana del film tenutasi ieri all'Ostia Film Festival, ma il film sarà distribuito ufficialmente nelle sale a partire da venerdì prossimo.
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    Il quarto capitolo della riscrittura della saga di Kenshiro è un OAV pensato per il mercato Home Video; il personaggio di cui viene ricostruita la vita in questo caso è Toki, fratello di Raoul e discendente della Divina Scuola di Hokuto. Il film racconta la vicenda di Toki dall'incidente con le ceneri nucleari fino al combattimento contro Raoul; va da se che questa pentalogia ha ormai perso ogni possibilità di essere riordinata in qualunque modo, con la speranza di poter vedere la saga di Kenshiro in ordine cronologico. Si tratta di film monografici che collegano i momenti più importanti della vita di un determinato personaggio, così da mostrarli vicini tra loro per fornirne un ritratto completo.

    Toki è il personaggio più pacifico della saga di Buronson e Hara: fin da piccolo limitava l'uso della violenza, ma una volta ammalatosi a causa della radioattività utilizzerà le sue tecniche di Hokuto unicamente per girare tra i centri abitanti guarendo i bisognosi. Il suo addestramento però fa di lui un potenziale successore della Divina Scuola di Hokuto, perciò lo scontro col fratello Raoul è inevitabile, scritto in un destino dal quale non può sottrarsi. Il combattimento non è nulla di speciale per quanto riguarda le scene d'azione, ma ha una forza emotiva derivante da tutto il resto del film, quasi privo di altri scontri; la storia ha quindi la possibilità di preparare il terreno per lo scontro finale, caratterizzando il personaggio di Toki e descrivendo la sua relazione col fratello.
    A questo contribuiscono i flashback che raccontono la sua infanzia, nei quali si vede come e perchè Toki si è avvicinato alle tecniche di Hokuto, stabilendo uno speciale legame col fratello che li condannerà allo scontro. Tra le nuove sequenze ideate appositamente per questo OAV la più importante è di sicuro il pellegrinaggio post-ceneri nucleari; ad accompagnare Toki c'è infatti Sara, medico al quale Toki insegnerà le tecniche di guarigione di Hokuto. Tra i due è evidente un'attrazione di un certo tipo che però non può concretizzarsi finche Toki non avrà affrontato il fratello.

    Dal punto di vista grafico La leggenda di Toki è stato il capitolo che mi ha colpito meno, anche se si assesta comunque su un buon livello superiore a tutte le precedenti versioni animate di Kenshiro. Narrativamente è interessante vedere che un intero film di Kenshiro riesce a sopravvivere con un solo grande combattimento nel finale; questa riscrittura della saga sta riequilibrando trama e lotte, laddove le seconde erano forse un po' troppo abbondanti nel manga.
    I personaggi hanno storie epiche alle spalle, le relazioni che si creano sono emozionanti e questa pentologia sta dando loro la visibilità necessaria, senza essere distratti troppo da schizzi di sangue e teste che implodono.
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