La Tana del Sollazzo

Il nuovo film di Mamoru Hosoda, già regista de "La ragazza che saltava nel tempo" e "Summer Wars".
Dynit ha annunciato che lo porterà nei cinema italiani, solo per un giorno, il prossimo 13 novembre; io ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima qualche mese fa al Future Film Festival, quindi mo' vi beccate le mie chiacchiere a riguardo.

Hana è una studentessa del college che, prima di finire gli studi, incontra un misterioso ragazzo con il quale comincia a trascorrere sempre più tempo; sembrerebbe l'inizio di una normale relazione, se non fosse che il ragazzo è in realtà metà lupo e all'occasione può assumere vere e proprie sembianze animalesche. Un rapporto delicato, non temete derive Twilightesche, che a lungo andare porta alla nascita di Ame e Yuki, un figlio e una figlia che presentano le stesse caratteristiche del padre, mettendo in difficoltà i genitori che non possono contare sul sostegno di medici e altre istituzioni sociali che potrebbero scoprire facilmente la natura dei bambini e trattarli come mostri. Hana si ritrova poi a dover crescere Ame e Yuki, e questo complica ulteriormente la situazione, senza un punto di riferimento per gli atteggiamenti e le caratteristiche della razza lupesca; all'inizio la madre cercherà di vivere il più possibile isolata, trasferendosi in montagna e limitando i contatti dei figli con gli altri esseri umani, ma un po' alla volta dovrà arrendersi alle loro continue richieste di frequentare la scuola in compagnia di altri bambini. Ogni bambino però cresce a modo suo, c'è chi sembra più disposto ad assecondare la sua natura umana, mentre chi invece lascia più spazio al suo lato animalesco, rendendo le cose ancor più complesse per Hana.

Dopo le recenti incursioni in film fantascientifici immersi nella società del presente, Mamoru Hosoda applica una formula simile a una vicenda fantasy, che rispetto alle opere precedenti si concede di sviluppare la trama con un ritmo più rilassato, un'atmosfera quasi bucolica nella quale lo spettatore può seguire la crescita dei figli da parte di una madre. È un lavoro diverso da "La Ragazza che Saltava nel Tempo" e da "Summer Wars", ma non per questo meno bello; ci sono comunque dei momenti più concitati, anche se la parte più interessante è la prima metà del film nella quale la vicenda procede più lentamente. Sono i tanti quadretti di vita familiare quelli che fanno innamorare di questo film, momenti semplici resi però intriganti dalla natura surreale dei due bambini-lupo; in realtà quando le cose diventano problematiche e la storia procede verso altri binari, tutto diventa quasi più prevedibile e nel tentativo di inserire momenti più avventurosi si banalizza un po' il tutto.
Rimane però comunque una pellicola intelligente, che riesce sotto forma di metafora, anche abbastanza palese, a far riflettere sulla figura del genitore e di come per far crescere al meglio i propri figli bisogna assecondare la loro vera natura, qualunque essa sia.

Molto interessante! Penso andrò a vederlo se posso

Personalmente... lo ritengo per ora il capolavoro di Hosoda!

E' interessante come il tempo sia sempre protagonista, nelle sue opere.

Come molti altri, verrà proiettato un giorno solo in Italia: il 13 novembre, dopo un'anteprima a Lucca il giorno 2.

Oggi c'è un appuntamento da non perdere a quanto pare al cinema

Bellissimo.
Sono appena tornata dal cinema. È un film che insegna tanto, diverte e commuove. Mi ha insegnato soprattutto che compiere dei sacrifici per qualcuno ti nobilita come nessun' altra cosa, lo sapevo già ma vedere questa donna ammazzarsi di fatica notte e giorno [spoiler]soprattutto mentre zappa la terra[/spoiler] e nonostante ciò essere sempre sorridente mi ha davvero scosso nel profondo. Che meraviglia.
I piccoli lupacchiotti sono adorabili, tutta la sala era ammaliata da loro, poi crescendo ognuno prende la sua strada, [spoiler]immaginavo all'inizio che Yuki sarebbe stata la "selvaggia", invece ha scelto la strada del conformismo[/spoiler]
Da come ne aveva parlato Deboroh, la seconda parte pensavo fosse tutt'altra cosa [spoiler]tipo un complotto contro gli uomini lupo e si scopriva che in verità il padre non era morto a causa di un incidente, che poi non ho ancora capito perchè è morto, gli hanno sparato? È annegato?[/spoiler] per fortuna invece non è stata come me l'ero immaginata.
Ma la cosa più bella di questo film sono le piccole cose, Hana che immerge lo spiedino in quella salsetta marrone, che rassetta la casa, che scopre da un anziano burbero ma con il cuore d'oro come piantare le patate

P.S. Quasi tutta la sala è rimasta per tutti i titoli di coda! Altri intenditori

Visto anche io. E Mamoru Hosoda migliora di film in film. Uno spettacolo. Sa essere tenero dove serve, amaro dove serve, e sa mantenere un ritmo perfetto.

Icnarf ha scritto:[spoiler]immaginavo all'inizio che Yuki sarebbe stata la "selvaggia", invece ha scelto la strada del conformismo[/spoiler]

[spoiler]Mah, conformismo mica tanto, ha scelto semplicemente l'umanità. Non so quanto l'amore con un ragazzo a suo modo fragile col quale crescere un po' assieme possa essere considerato conformista.[/spoiler]

[spoiler]gli hanno sparato? È annegato?[/spoiler]

[spoiler]Annegato.[/spoiler]

P.S. Quasi tutta la sala è rimasta per tutti i titoli di coda! Altri intenditori

Anche qui. Cosa curiosa, mai successo. E la sala era strapiena.

[spoiler]Mah, conformismo mica tanto, ha scelto semplicemente l'umanità. Non so quanto l'amore con un ragazzo a suo modo fragile col quale crescere un po' assieme possa essere considerato conformista.[/spoiler]

[spoiler]Per me invece è un personaggio che ha fatto sempre di tutto per piacere agli altri, il primo giorno di scuola temeva di non essere all'altezza o cose simili, quando le amichette non hanno apprezzato la sua collezione di anfibi essiccati se n'è subito vergognata e ha gioito del vestitino nuovo per essere più conforme alle altre, perciò, più conformista di così [/spoiler]

Icnarf ha scritto:

[spoiler]Mah, conformismo mica tanto, ha scelto semplicemente l'umanità. Non so quanto l'amore con un ragazzo a suo modo fragile col quale crescere un po' assieme possa essere considerato conformista.[/spoiler]

[spoiler]Per me invece è un personaggio che ha fatto sempre di tutto per piacere agli altri, il primo giorno di scuola temeva di non essere all'altezza o cose simili, quando le amichette non hanno apprezzato la sua collezione di anfibi essiccati se n'è subito vergognata e ha gioito del vestitino nuovo per essere più conforme alle altre, perciò, più conformista di così [/spoiler]

[spoiler]Che è esattamente il modo di fare che hanno tutti gli esseri umani, chi piú chi meno. Anche il fratello si è conformato alla cosiddetta "vita selvaggia", che ha le sue regole quanto la società umana. Tanto che anche lui impara da un maestro, mica fa il cavolo che gli pare.[/spoiler]
E comunque Nirasaki è il Walt Kowalski di Gran Torino, poche palle. Ancora un po' e mi aspettavo che sarebbe intervenuto a prendere a calci in culo dei cacciatori che minacciavano i bambini. Peccato, sarebbe stata una gran scena.

Piaciuto tantissimo anche a me.
All'inizio non mi aveva preso molto, ma dall'entrata in scena dei due bambini si è fatto decisamente più interessante. E' stato bello accompagnare anche solo con lo sguardo i due "lupetti" nella loro crescita, vederli maturare e seguire le loro scelte. Davvero un film delizioso.

Sala piena con amanti dei titoli di coda anche da me, e a fine proiezione ho scoperto che era presente anche Barbara Sacchelli (la doppiatrice di Ame bambino).

Sono riuscito a vederlo, e il primo pensiero è di estremo rammarico, perché ad averlo visto prima si sarebbe beccato dritto dritto il mio secondo voto su IMS.

Bellissimo, anzi, davvero stupendo. Mi ha praticamente commosso dall'inizio alla fine, e questo è uno dei più grossi pregi che posso attribuire ad un film. Anzi, non saprei neanche commentarlo molto meglio di così, l'ho visto in una condizione di assoluto trasporto che mi ha impedito di focalizzarmi su pregi e difetti. Ecco, forse quello che mi è saltato all'occhio è l'animazione: avevo già visto parecchio tempo fa La ragazza che saltava nel tempo, dello stesso studio e regista, e già all'epoca le animazioni dei personaggi, specialmente sui campi lunghi, mi avevano deluso; qui succede esattamente la stessa cosa. Ma sarà l'abitudine alla perfezione estrema dell'animazione Disney.
In ogni caso poco importa, perché il resto è talmente delicato, dolce e ben raccontato da far passare in secondo piano qualche pecca grafica qua e la.

Grazie al forum per avermi fatto conoscere questo gioiellino tramite le lodi su di esso piovute su IMS.

Wolf Children è un film con un'anima, i colori, i personaggi e gli ambienti si avvicinano alla perfezione. Devo ammettere che certe scene mi hanno commossa, non sono una dalla lacrima facime, ma questa è la saga di una famiglia che mi ha veramente coinvolta.

Finalmente ho recuperato questo gioiello...ne sono davvero felice e non ho altro da aggiungere

Zangief ha scritto:E comunque Nirasaki è il Walt Kowalski di Gran Torino, poche palle. Ancora un po' e mi aspettavo che sarebbe intervenuto a prendere a calci in culo dei cacciatori che minacciavano i bambini. Peccato, sarebbe stata una gran scena.

In realtà una cosa del genere me la sarei anche aspettata, invece si relaziona solo con la madre. ^^