Disney: un viaggio nel mondo della fiaba

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • finalmente mi sono ritagliato una mezzoretta per leggerlo :D
    wow, un bellissimo "documentario", come l'hanno chiamato sul Disney Forum. Leggere le parole degli artisti fa venire i brividi, e rendersi conto della genialità di Walt Disney... non lo so, dà quasi un senso alla vita... pensate a questo secolo senza Walt Disney. E' meraviglioso pensare che è esistito e che ha fatto così tanto, non è un genio che si è limitato a poche opere, ha fatto veramente tanto, e la sua eredità ha continuato! E' una maledizione! :D Anzi, una benedizione.

    Fralaltro le influenze degli illustratori europei erano stati oggetto della mostra su Walt Disney che si tenne a Parigi più o meno un anno fa, e da cui ne hanno tratto fuori uno stupendo catalogo (con un sacco di saggi brevi di Charles Salomon) e il documentario omonimo Il était une fois... Walt Disney (che ho ma devo ancora vedere). Il catalogo l'ho avuto sotto mano per un po' di giorni, ma poi l'ho dovuto restituire... sto seriamente pensando di comprarmelo però...

    http://www.amazon.fr/%C3%A9tait-une-foi ... 2711850137
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Bel catalogo. Mi sono procurato l'edizione in inglese, così avrò qualchè possibilità di leggerlo. Invece per il DVD non saprei proprio dove andarlo a beccare. Hai qualche suggerimento? Su amazon.fr non l'ho trovato.


    Per approfondier la questione del progetto non realizzato del gallo Ricky, ecco un brano tratto dal libro di Charles Solomon The disney that never was.

    Chanticleer e Reynard

    Sebbene Disney avesse dedicato considerevoli dosi di tempo, risorse e finanziamenti alla biografia di Andersen, energie persino maggiori vennero investite in quello che divenne il film dello studio che raggiunse il livello più avanzato di sviluppo senza essere ultimato, un musical che avrebbe combinato le storie di Chanticleer e di Roman de Reynard. Chantecler, l’opera simbolica di Edmond Rostand del 1910, focalizza l’atenzione su un gallo che crede che il sole sorga grazie alla sua cresta. La sua satirica visione della fattoria come microcosmo della società attrasse il pubblico francese nel periodo immediatamente precedente la I Guerra Mondiale. Il romanzo, o L’epopea di Reynard, un gruppo di storie e poesie raccolte principalmente in Europa nell’undicesimo secolo, è una delle principali fonti della popolare effige che ritrae la volpe come scaltra fucina di inganni.
    Inzialmente, i due progetti vennero sviluppati separatamente. Un memorandum di Ted Sears e Al Perkins datato 27 novembre, 1937, evidenzia la volontà di acquistare i diritti di Chanticleer. L’opera non era molto conosciuta in America e la trama avrebbe richiesto profondi rimaneggiamenti. Perkins rimproverava all’opera il suo carattere “intellettuale” – una cirtica terribile al Disney studio durante gli anni trenta.
    Perkins, notò anche che “L’esperienza di Bambi dimostra i problemi che si incontrano quando si lavora con animali, senza nessuna presenza umana, e credo che Chanticleer presenti molti di questi problemi. Se lo trasformeremo in un film solo con animali, penso che dovremmo dare a questa stupidata uno stile da cartone animato, far indossare pantaloni ai personaggi e gravare sul lato comico, come si potrebbe fare ad esempio in “Reynard la Volpe” o “L’isola dei Pinguini”. (Per preparare gli animatori ad uno stile di disegno realistico per gli animali di Bambi fu necessario un programma di addestramento supplementare. Questo programma fece lievitare notevolmente il costo del film e ritardò l’uscita del film.)
    Perkins inoltre espresse quella che divenne la più ovvia obiezione contro l’idea di realizzare Chanticleer : “Il problema principale sarà creare un gallo accattivante sia come disegno che come personaggio che sappia conquistare le simpatie del pubblico e interessarlo alle sue disavventure e ai suoi successi.” Sears aggiunse: “Noi, così come nessun altro studio di animazione, siamo in grado di disegnare il personaggio di un gallo in modo che risulti simpatico o interessante. I migliori animatori mi hanno detto che solo una idea rivoluzionaria o una profonda ispirazione riuscirebbero a rendere simpatico un gallo”.
    “Reynard” era già in fase di sviluppo agli inizi del 1937. In una riunione tenutasi il 12 Febbraio 1938, Walt Disney espresse la preoccupazione che il pubblico avrebbe potuto trovare la storia “troppo intellettuale” per un cartone animato : “Ci sono delle ottime potenzialità in “Reynard”, ma è saggio realizzarlo? Abbiamo molti bambini nel pubblico…genitori e bambini insieme…Questo è il guaio – troppo sofisticato. Realizzarlo con gli animali ci farebbe precipitare.”
    Egli espresse anche qualche riserva riguardo alla personalità del personaggio principale: “Beh, il nostro personaggio è un imbroglione, e non c’è nulla in lui che lo accomuni ad una sorta di ‘Robin Hood’. Questi era differente perchè era circondato da tutti quei possedimenti di ricchi nobili e tutto il resto, ma puoi fare la stessa cosa qui?.. Per cominciare non sarebbe Reynard…non diventerebbe un assassino a nessuna condizione. Non potrebbe prendersi gioco di nessuno, se non di uno sciocco”.
    Gli artisti Disney spesso facevano in modo che i personaggi antipatici divenissero più gradevoli. Nella storia originale di Collodi, Pinocchio è maleducato, distruttivo e profondamente ingrato. Quando durante le riunioni su Reynard si discusse su come rendere simpatica una volpe disonesta, Otto Englander intervenne “Cosa c’è di interessante nel mettere l’ambiguità di Reynard al servizio del bene, piuttosto che del male?” Disney replicò con inconsueto fervore.:

    Bisogna farlo in questo modo o non prenderlo in considerazione affatto. Altrimenti avremo il fiato della gente sul collo. L’Hays Office è contrario alla celebrazione dei disonesti, a causa della chiesa e altro. Hanno una forte influenza. Anche Cock Robin incontrò proteste. Ricevemmo lettere da chiunque. Molta gente non ritiene che questo sia il genere di cose che dobbiamo fare…nell’intento di essere troppo pungenti.

    All’inizio de 1941, lo studio cominciò a contrattare per ottenere i diritti dell’opera di Rostand nell’ambito di una serie di lavori vincolati ad una sorta di “controllo Francese“ che includevano una selezione di brani musicali presi in considerazione per delle aggiunte in Fantasia (il Bolero di Ravel e la Danza Macabra e il Carnevale degli animali di Sain-Saens) così come i primi tre libri di Babar di Jean de Brunoff. Disney offrì 5.000 dollari per Chanticleer nel maggio 1941. Le dispute sui diritti furono complicate dalla scoperta che la Paramount possedeva un mezzo-interesse nell’opera. Non si sapeva se questo interesse includesse oppure no i diritti cinematografici.
    Durante la guerra, i lavori su “Chanticleer” e “Reynard” procedettero lentamente, ma gli story artists continuarono a studiarli entrambi e nel 1945 ebbero l’idea di combinarli. Una elaborazione datata 1947 vede Reynard lasciare un fazzoletto con le iniziali sulla scena del crimine – una trovata che anticipa di 20 anni il modus operandi della Primula ne La pantera rosa di Blake Edwards. Un altro abbozzo propone di usare Charles Boyer come narratore.
    Gli storyboard e le elaborazioni furono soggetti a numerose revisioni durante gli anni seguenti. I disegni preliminari di una principessa volpe in un soggolo, un re leone incoronato, e guardie rinoceronti incappucciate rappresentarono un punto di partenza per gli artisti quando realizzarono Robin Hood venticinque anni dopo. Sebbene il progetto fosse stato archiviato nuovamente nei primi anni cinquanta, l’idea di una versione combinata di “Chanticleer”/”Reynard” venne ripresa verso la fine del decennio e venne programmata come il film che avrebbe dovuto seguire La carica dei 101. L’11 maggio 1960, Ken Peterson mandò a Ken Anderson un riassunto dei commenti di Disney riguardo al film.

    La maggior parte delle sue osservazioni sembravano concentrarsi sull’aspetto brioso della storia. Ha detto “Puntate sul lato comico” e “Dobbiamo divertirci con questo genere di film”…Walt concepisce Reynard come un manipolatore dalla parlantina veloce che gioca con i difetti delle persone e inganna la loro ingenuità. E’ un truffatore e un grande affarista, ma non è tenuto in grande considerazione dalla moglie.

    In una riunione tenutasi il 24 Agosto 1960 Disney espresse una opinione più dettagliata su come voleva che il film si sviluppasse:

    Fondamentalmente, è più o meno una satira sulla vita: la Volpe rappresenta la devianza, egli porta sempre le persone sulla cattiva strada…Chanticleer rappresenta il cittadino modello…Chanticleer deve raccontare la storia. Ma usate dei piccoli graziosi personaggi, delle piccole graziose forme – questi possono venir fuori da qui, come i topolini di Cenerentola… Un’altra cosa da tenere sotto controllo è di non diventare troppo sofisticati, troppo pungenti…

    Molti dei suggerimenti di Disney per la presentazione della canzone che avrebbe introdotto Chanticleer al pubblico anticipano le coreografie teatrali di “Il racconto di Belle”, il numero di apertura de La bella e la bestia: “Quello che stiamo facendo qui è una caricatura di una commedia musicale…Ci sono le parti del coro e le persone che siedono ai rispettivi tavoli. All’inizio loro fanno il loro ingresso, poi entra Chanticleer : come se stessimo mettendo in scena una commedia musicale”
    Nonostante il suo naturale entusiasmo per il materiale, Disney insistette sulla necessità di evitare l’enfasi sull’estetica che aveva penalizzato La bella addormentata nel bosco al botteghino. Concluse con il problema che minacciava il progetto “Chanticleer” da venticinque anni: come fare di un gallo un personaggio simpatico.

    Considerate la personalità [dei personaggi minori]: non possono essere accessorie, come per gli uccellini de La Bella Addormentata nel Bosco…Dovete creare dei personaggi con empatia, calore, cuore : dovete catturare l’immaginazione del pubblico…quando usate i cani, non c’è bisogno di nulla. Ma se prendete un gallo…insomma non verrebbe mai in mente a nessuno di prendere un gallo in braccio e coccolarlo.

    Un gruppo guidato da Marc Davis e Ken Anderson trascorse mesi sullo sviluppo della storia e preparando valanghe di schizzi preliminari. Davis ritiene che i suoi vividi disegni di preproduzione rappresentino il miglior lavoro realizzato per lo studio. Tre decadi più tardi, una nuova generazione di animatori li ha esaminati quale fonte di ispirazione.
    “Marc ha disegnato alcuni tra i personaggi più belli che io abbia mai visto, “ afferma l’animatore Andreas Deja, i cui lavori comprendono il cattivo Jafar di Aladdin. “Marc non è solo uno dei più esperti disegnatori che lo studio abbia mai avuto, ma è in tutto e per tutto un artista raffinato. I disegni per “Chanticleer” possiedono lo stesso sofisticato livello grafico dei suoi dipinti. Quando questo si combina con la sua approfondita conoscenza dell’anatomia e con lo stile Disney, il risultato è imponente.”
    I primi anni sessanta rappresentarono un periodo di transizione per lo studio, quando Disney prese in considerazione l’idea di sospendere la produzione dei lungometraggi d’animazione, che erano diventati una piccola – e costosa – parte di quanto prodotto dallo studio. “Chanticleer” andò in contro ad una brusca ed infelice conclusione durante una frettolosa riunione.
    “C’erano tutti i disegni appesi al muro, e i finanziatori dello studio entrarono come se fossero ad un funerale” ricorda Davis “Noi andammo avanti con la presentazione e ci scontrammo col silenzio. Poi una voce dal fondo della stanza disse ‘Non riuscirete a dare personalità ad un pollo!”. Tutti sfilarono fuori e quella fu la fine.”
    Il materiale è rimasto in archivio fino al 1981, quando Mel Shaw presentò una nuova elaborazione incentrata su “un magnifico gallo… il più MACHO in tutta la Francia. Come Maurice Chevalier, era gioviale, elegante, impavido, e soprattutto protettivo nei confronti di tutte le sue galline.” Questa versione di Chanticleer non ebbe miglior seguito di quelle precedenti.
    Ogni speranza che lo studio Disney potesse riesumare il progetto ancora una volta venne spazzata via quando, Eddie e la banda del sole luminoso dello studio rivale di Don Bluth, fece la sua tardiva apparizione nel 1992. Questo adattamento pasticciato trasformava Chanticleer in un cantante di rock’n’roll alla Elvis Presley. Debuttò con critiche generalmente sfavorevoli ed è rapidamente sparito dalla circolazione.

    E questo invece è tratto dal libro Silly Symphonies di Merrit e Kaufman.

    L 'astuta volpe del floklore medievale ha catturato l'attenzione dello story department della Disney per anni. "Reynard" venne incluso tra le storie assegnate allo scrittore Bill Cottrel per uno sviluppo nel Luglio 1934, in una prima elaborazione di Cock O'the walk, circolata sei mesi più tardi, una volpe sullo stile di Reynard rapiva le govani pollastrelle della fattoria mentre le galline erano tutte prese dal loro idolo. Il film finiro differiva considerevolmente da questa versione, e Reynard non era presente. Lo sviluppo della storia di "Reynard" iniziò seriamente il 2 Ottobre 1935 con la distribuzione di una trama di 3 pagine che descriveva i tentativi comici di catturare la volpe ladra e i suoi ingegnosi tentativi di fuga; Ferdinand Horvarth realizzò dei disegni. I lavori andarono avanti per due anni, fino a fermarsi. Nonostate l'entusiasmo di Disney per un film tutto con animali, i dubbi circa la sua appropriatezza per un film animato prevalsero. Gli scrittori lamentarono il fatto che il materiale fosse troppo sofisticato e oscuro, e che il protagonista fosse un ladro impenitente. Nel frattempo, lo studio stava lavorando all'adattamento di un'altra favola popolare francese "Chanticleer", il gallo folle che pensava che sole sorgesse grazie alla sua cresta - ma anche la produzione su questa storia si arenò.
    Lo studio abbandonò l'idea di fare sia di Reynard e che di Chanticleer una Silly Symphony nel 1937 (sebbene l'introduzione televisiva di Walt Disney a Farmyard Symphony nel 1957 sosteneva che questo era stato ispirato dal personaggio di Chanticleer). I progetti, comunque, vennero riesumati di nuovo, nel 1941, questa volta per essere combinati in un film basato sull'opera di Edmund Rostand del 1910, Chanticleer and Reynard . La lavorazione continuò ancora negli anni quaranta, senza portare a nulla. Alcune tracce dei personaggi, si possono scovare nel cortometraggio Chicken Little (1943) e nel lungometraggio Robin Hood (1973). Tentativi di riprendere i personaggi si sono ripetuti da allora.
  • Ho anche io il filmato del documentario trascritto nel primo post (tra l'alktro nessuno che faccia notare che la voce narrante è quella di Romano "Actarus" Malaspina? ^^) e gli schizzi di davis che fanno vedere brevemente, sono di una bellezza davvero disarmante

    Mi stavo chiedendo una cosa:

    La caratterizzazione iniziale di Reynard, che sintetizza Disney, è la stessa della Volpe di Pinocchio
    Dovendone fare una specie di eroe/antieroe, non sarebbe perfetto svilupparlo come .... Lupin III ?

    Dopo "Le follie dell'imperatore" che cita a mani basse i corti storici di Tex Avery e Chuck Jones, e dopo "Atlantis" che cita Hideaki Anno, perchè non provare a creare un personaggio frizzante e guascone come il ladro-gentiluomo?

    Pensateci bene:
    Arsene Lupin era un antieroe ammirato già agli inizi del '900, ma è con gli anni '60 e la cultura contestatoria del periodo, che diventa un eroe e non più solo un criminale

    Disney è sempre stato avanti ("Alice nel paese delle meraviglie" ebbe successo dopo ben 15 anni), e il suo innamoramento per i personaggi di Reynard e Chanteclaire potrebbe dare frutti solo oggi, come allora non poteva assolutamente fare.

    Io credo che questa strada potrebbe essere battuta senza scadere nella facile ironia o nell'edulcorazione.
    Un film con tematiche simili a un "James Bond" anni '60, con una volpe malandrina e un gallo ispettore potrebbe fare sfracelli, se ben orchestrato
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
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