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[WDAS #17] La Carica dei 101

Inviato: martedì 10 gennaio 2006, 23:58
da Valerio
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Si volta pagina. Con La Carica dei 101 iniziano gli anni '60, periodo dominato da trame "borghesi" ma soprattutto dalle artistiche smatitate, tipiche del processo Xerox. Quando La Bella Addormentata nel Bosco, coi suoi fondali/quadro e le sue animazioni sofisticate fece flop, sembrava si fosse giunti alla fine della gloriosa serie dei Classici Disney. Si deve allo storico collaboratore di Walt, Ub Iwerks che in quel periodo lavorava al reparto effetti, l'invenzione della tecnica xerografica, sperimentata con successo l'anno prima nel mediometraggio Goliath II, che permetteva di fotocopiare direttamente sulle cels gli schizzi degli animatori, saltando così la fase dell'inchiostrazione, troppo costosa. Sono infatti caratteristiche ricorrenti dei film che vanno da La Carica dei 101 fino ad Oliver & Co. (e parzialmente anche La Sirenetta), la notevole "sporcizia" nei contorni dei personaggi, la cui intensità oscillerà dai fasti di Winnie Pooh fino al minimo storico di Basil, nonché i fondali abbozzati. Una tecnica che restituisce parecchio il feeling artigianale dell'animazione fatta a mano, un simpatico marchio di fabbrica che accompagnerà per un trentennio la storia dell'animazione Disney.
La Carica dei 101 è prevalentemente un film d'azione: finiti i tempi delle fiabe classiche, ci si inizia a sbilanciare verso un genere, che non sia la collaudata formula Disney "equilibrata" (presagio di ciò che poi avverrà anche agli albori del nuovo milennio). La parte musicale è quindi ridotta al minimo, si contano infatti soltando due canzoni Cruella DeVil e Dalmation Plantation: mentre la seconda è un semplice finale cantato, la prima - remixata fino alla nausea - è diventata una delle canzoni Disney più popolari di sempre e ha contribuito a rendere famoso il personaggio di Crudelia DeMon. Quest'ultima, caratterialmente parlando, è ottima, una zitella insopportabile che rientra a pieno titolo nella schiera di cattivi disneyani umoristici. Non che gli altri personaggi umani siano meno memorabili, in particolare l'animazione di Rudy è molto realistica, specialmente nella particolarissima sequenza iniziale, così autonoma dal resto del film. Si può dire che proprio nella Carica dei 101 l'animazione compia il secondo notevole balzo verso il realismo, dopo che il primo passo si era avuto con Biancaneve e l'inizio della fortunata serie di lungometraggi animati. Rudy, Anita, Crudelia rappresentano, talvolta attraverso caricature, un nuovo modo di intendere la rappresentazione del movimento, dei dialoghi, dell'umorismo, dello scambio di battute. Per un'ulteriore drastica evoluzione di questo modo di recitare si sarebbero dovuti aspettare gli anni '90, a poi ancora il nuovo millennio, quando capolavori come Le Follie dell'Imperatore e Ratatouille avebbero mostrato la strada verso un realismo recitativo ideale.
Sebbene sia da La Carica dei 101 in poi che la Disney avrebbe iniziato a far uso di animazioni, musichette e character design riciclati, si può paradossalmente trovare anche in quest'archetipo qualcosa di già visto: mi riferisco infatti alla sequenza in cui i cuccioli guardano la tv e a venire proiettata è la Silly Simphony del '29 Summer.
L'economico La Carica dei 101 ebbe un grande successo, era la storia che ci voleva in quel particolare momento. Il film è stato nuovamente applaudito (e assai sopravvalutato) nell'ultimo decennio, che ha visto scoppiare la dalmatamania, moda che avrebbe portato la Disney a produrre un sequel direct to video, una serie tv, ma soprattutto ben due film live action ispirati alla trama del Classico.

Re: Classico Disney #17: La Carica dei 101

Inviato: venerdì 02 maggio 2008, 15:21
da Valerio
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Ok, è un po' che è uscita questa nuova platinum doppio disco della Carica, e nonostante avessi già la versione warner del dvd ho deciso di aggiudicarmi il doppione e vendere la vecchia edizione. Premetto che è una buona cosa che si siano riprese queste edizioni doppiodisco dopo le squallide platinum monche degli anni passati. Il dvd è ovviamente dotato di slipcover, visto che oramai te la mettono persino nei dvd di Playhouse Disney, e la grafica della cover si distingue per la svolta delle svolte: addio marchio I Classici. A dire il vero la scritta permane in una fascetta dorata messa a mo' di slogan in cima, in una striscetta sul bordo superiore, ma sembra significare l'addio alle vecchie consuetudini, ad una classificazione che ormai è un intralcio per la Disney stessa. Ottimo davvero il restauro, rispettoso dell'effetto xerox, ma gratificante nella colorazione. Segnalo inoltre che è stata rirpristinata da nunval la frase di Pongo "i cuccioli giunsero in perfetto orario in una tempestosa notte etc" che era purtroppo stata rimossa dalla pista audio ancora dai tempi della vhs anni 90 e non si era più fatta vedere neanche nel dvd Warner. Segnalo inoltre che è possibile vedere il film con delle finestrelle pop-up che svelano curiosità e retroscena interessanti (non niubbate della serie "sapete che ci sono volute 101 matite per realizzare il film?").
Quanto agli extra c'è dell'ottimo e del pessimo. L'ottimo è rappresentato da tre documentari veramente preziosi: il primo è un vero e proprio making of, organico, esauriente e interessante che prende in esame il film, ne spiega il punto di forza (la modernità delle recitazioni) e i retroscena realizzativi, focalizzando sulla tecnica xerox che viene finalmente e ufficialmente spiegata per benino, con tutti i pro e i contro. Viene inoltre presa in esame la musica, il lavoro degli animatori e si spiega la querelle tra Walt e Ken Anderson a proposito degli sfondi del film, fatti con uno stile che Walt non gradì. Commovente il punto in cui Anderson racconta della sua riappacificazione con Walt poco prima che lui morisse. Un making of molto intelligente e sentito e non troppo dispersivo, con interventi di Deja, Brad Bird e altra gente illustre che ne capisce davvero e quindi evita di perdersi in chiacchiere inutili. C'è poi un gradevolissimo filmato su Crudelia e il suo animatore Marc Davis, e soprattutto una deliziosa messinscena, Sinceramente Vostro, Walt Disney, in cui viene rappresentata e romanzata la corrispondenza epistolare tra Walt e l'autrice del libro, con due attori a interpretarli. Una decina di minuti interessantissimi, in cui il personaggio di Walt viene rappresentato così realisticamente da sembrare davvero lui, e anche la regia è davvero raffinata.
E poi ecco la fuffa che più fuffa non si può. E non mi riferisco ai giochetti, che pure ci sono, ma ad una serie di cose che sembrano messe lì apposta per i cultori e invece sono terribilmente insopportabili e noiose. Mi riferisco alla sezione trailer, dove viene inserito ogni singolo spot televisivo, cinematografico e radiofonico di ogni singola riedizione del film. E' allucinante: nel dvd di Ratatouille manca il teaser che conteneva animazione creata apposta e poi in questo dvd mi ritrovo davanti a una trentina di spot e trailer tutti uguali? E sì che sono uno che i trailer li adora, ma non capisco perchè sprecare tutto questo spazio. E l'indignazione cresce quando si va nella sezione musicale, dove il brodo delle canzoni tagliate viene tremendamente allungato con versioni doppie, triple e quadruple dello stesso pezzo, con varianti minime. Credo di aver detestato Crudelia De Mon, la decima volta che ne ascoltavo una variante di lavorazione. E lo stesso si può dire di Kanine Krunchies in nove versioni diverse, tutte sparate di seguito con tanto di papere e errori. Appassionati o meno, a tutto c'è un limite: non si spreca così lo spazio. Capisco che è una doppiodisco, ma non vedo il motivo di doverci per forza riversare tutto l'archivio di fuffa assortita, tediando a tal modo lo spettatore.
Ma a parte questo appunto snervante consiglio vivamente l'edizione (esiste anche in versione superipermegaultracostosa con libro), visto che si tratta di uno dei pochi film xerox che ultimamente non è stato rieditato in 16:9 tagliando l'immagine sopra e sotto, ma per cui è stato mantenuto il formato originale 4:3. La stessa cosa non si può dire della recente uscita di Robin Hood e degli Aristogatti purtroppo, ma ad ogni modo è da prendere anche solo per gli extra che ho sopra citato, che finalmente aiutano a capirci veramente qualcosa di una fase dell'animazione di cui troppo spesso si parla senza capirla veramente.

Re: Classico Disney #17: La Carica dei 101

Inviato: sabato 25 giugno 2011, 16:26
da Vito
Credo di aver visto questo film con lucidità solo adesso, reduce da un paio di visioni da infante che la memoria aveva quasi cancellato.

E il film si è dimostrato freschissimo, ben stilizzato, piacevole, originale... Insomma, la mia mente lo ricordava come uno dei punti deboli della filmografia invece si è fatto apprezzare alla grandissima. Vuoi per le atmosfere urbane anni 60 così affascinanti, vuoi per lo xerox che conferisce dinamicità ai personaggi (Crudelia è ottima), vuoi per la bizzarria di vedere tutti quei cuccioli, ma questo film l'ho gradito molto più di tanti suoi più illustri colleghi precedenti.

Con l'ottica di oggi mi è sembrato quasi di star guardando un Pixar. :P

Re: [WDAS #17] La Carica dei 101

Inviato: mercoledì 01 agosto 2012, 15:44
da Valerio
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E' uscito il BD della Carica! E prima che in USA! Questo cosa significa? Che come con Tarzan siamo di fronte ad un'edizione confezionata qui in Europa, e si nota da alcuni particolari come il menu statico, la mancanza di pubblicità e di contenuti nuovi, e l'assenza della modalità Disney view (quella che completa le bande ai lati). E se si pensa che nell'era dvd questo film era una Platinum è molto strano vedere che non è entrato nel novero delle Diamond. Questo ne fa una cattiva edizione? Ma neanche per sogno, anzi. Devono aver ricevuto aspre critiche con Tarzan e qui si sono regolati. Perché se si escludono le gallerie d'immagni che pare che i BD abbiano soppresso, tutto il resto dei fantastici contenuti speciali della precedente edizione è stato minuziosamente trasportato. Ci ritroviamo quindi l'illuminante making of "Ridefinire la Linea" in cui gli animatori moderni spiegano i perché e i percome della tecnica xerox e l'impatto che ebbe al tempo su Walt e sul pubblico, la clip sulla creazione di Crudelia, la ricostruzione del carteggio tra Walt e l'autrice del libro, e persino tutti gli spot, i trailer e le canzoni scartate dell'epoca. Visivamente parlando è tutto ok: il film era già stato restaurato digitalmente per la vecchia Platinum e qui il master è lo stesso, con in più l'alta definizione che crea un effetto curioso se posta in relazione con il tratto sporco della xerox.

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L'unica cazzata è come al solito la gestione del sequel. Dopo che qui in patria avevamo adottato la politica del suddividere le accoppiate classico + cheapquel che realizzano in patria per i titoli non Diamond, politica giusta che però avevamo pagato a caro prezzo (l'edizione terrificante di Red & Toby), ci si aspettava che continuassero su questa linea...e invece no, il film è disponibile in due versioni: classico puro oppure amaray cicciotta doppodisco con dentro classico + cheapquel e cover divisa in due. In altre parole se vuoi il sequel ti devi prendere l'edizione terrificante che lo parifica al classico nel peggiore dei modi. O ciccia. Non si poteva avere il cofano con entrambe e amaray, come sempre? Si decidessero una buona volta.

Re: [WDAS #17] La Carica dei 101

Inviato: mercoledì 01 gennaio 2014, 19:16
da Don Homer
Primo film del famigerato periodo Xerox, La Carica dei 101 è un altro Classico Disney da non perdere, con una bella sceneggiatura, della musica prorompente e le animazioni esagitate da gag del muto. Concordo con Vito, si può considerare una sorta di Pixar ante litteram. E poi c'è Crudelia, una delle cattive migliori della Disney. Orazio e Gaspare sono due grezzoni, mentre il resto del cast è ok, specie il simpaticissimo sergente Tibbs.

Re: [WDAS #17] La Carica dei 101

Inviato: martedì 25 novembre 2014, 12:27
da lele61
ciao a tutti,

e' prevista anche da noi l'uscita nel 2015 del dvd con il nuovo corto?

The Further Adventures of Thunderbolt