Pagina 1 di 2

[WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 00:58
da Valerio
Immagine Immagine
Secondo dei due "Fantasia dei poveri" che negli anni '40 uscirono nei cinema proponendo nuovi brani tratti da un repertorio musicale più vasto ma anche meno nobile, Lo Scrigno delle Sette Perle dimostra di aver imparato dagli errori del passato. A differenza di Musica Maestro presenta infatti una più rigida selezione di sequenze e senza dubbio un mixaggio di livello superiore che ne valorizza al massimo gli accostamenti. Un presagio di ciò che sarebbe diventato il cinema d'animazione mezzo secolo dopo, lo si può avere osservando i primissimi secondi di film dove a precedere i titoli di testa stanno alcuni cartelloni che annunciano le celebrità coinvolte nell'opera, cantanti di spicco oggi dimenticati ma che all'epoca dovevano aver esercitato un certo richiamo. Seguono poi i credits, accompagnati dall'alquanto anonimo tema principale Melody Time, e una simpatica introduzione dove a far da maestro di cerimonie è una maschera. L'elemento ricorrente degli interstitials de Lo Scrigno delle Sette Perle sarà poi un pennello che di volta in volta dipingerà su una tela il titolo dello spezzone successivo, chiaro riferimento all'accostamento di musica e disegni che rese celebre Fantasia.

Immagine
Once Upon a Wintertime (Frances Langford)
Nella versione italiana questo primo segmento viene chiamato dal presentatore "la seconda perla". Questo perchè ai tempi della prima uscita italiana del film i primi due brani furono invertiti e pur essendo stato ripristinato oggi l'ordine, la pista audio è rimasta quella dell'epoca. Once Upon a Wintertime è un delizioso e caramelloso quadretto romantico che ha di notevole soprattutto il comparto grafico curato da Mary Blair, che ricrea (con successo) quel feeling un po' irreale di certe cartoline dipinte natalizie. Tutto è infatti garbatamente stilizzato dagli sfondi ai personaggi e i colori sono vivi. Le atmosfere si sposano benissimo con la canzone di sottofondo, tendente al melodico, che dà il titolo al segmento.

Immagine
Bumble Boogie (Jack Fina & Freddy Martin)
Una reinterpretazione in chiave jazz del Volo del Calabrone di Korsakov. Un brano assolutamente folle in cui uno spaventato insetto precipita in un astratto e angoscioso incubo musicale. Di gran lunga migliore di After you've Gone presente in Musica Maestro, Bumble Boogie ne porta all'estremo i presupposti. L'unione musica/disegni è perfetta e rende Il Volo del Calabrone forse il pezzo migliore dell'intero programma.

Immagine
The Legend of Jhonny Appleseed (Dennis Day)
Il primo dei due brani lunghi del film comincia prendendo in esame le più importanti figure della mitologia pionieristica americana. Vengono citati Paul Bunyan, John Henry e Davy Crockett, che in futuro la Disney avrebbe reso titolari rispettivamente di un mediometraggio, di un cortometraggio anni 90 e di una serie televisiva live action. Ci si sofferma però su John Chapman, un pioniere realmente esistito, a cui gli americani attribuiscono il merito della diffusione sul loro continente degli alberi di mele. Il segmento ripercorre tutta la vita di "Giovannino Semedimela" dalla fatale decisione di intraprendere il suo viaggio, attraverso gli anni del solitario eremitaggio fino a narrarne - ebbene sì - la morte. Ed è proprio questo l'elemento notevole dell'episodio, il suo vedere la morte come una cosa allegra e assolutamente positiva. A sdrammatizzare l'evento ecco quindi l'angelo custode di Giovannino, un simpatico pioniere baffuto che nei momenti cruciali della sua vita apparirà per indirizzarlo. Giovannino Semedimela non è un unico brano musicale ma contiene tre canzoni distinte e molto parlato: la prima canzone è The Lord is Good to Me che Giovannino canta all'inizio del film, di cui è tema principale, sono presenti poi The Pioneer Song, che si sente in lontananza come richiamo, e The Apple Song, cantata dall'angelo. Graficamente il segmento presenta un deciso contrasto tra animazione dei personaggi, assai particolareggiata, in perfetto stile anni 40, e sfondi stilizzati che sembrano quadretti, realizzati dalla "solita" Mary Blair.

Immagine
Little Toot (The Andrews Sisters)
Per tirare il fiato dopo Giovannino ecco quindi un pezzo breve e leggerissimo. Little Toot prosegue la tradizione della personificazione di veicoli e oggetti che era iniziata nel '43 con Pedro, l'aeroplanino di Saludos Amigos e che sarebbe poi proseguita a suon di cappelli, casette e automobili senzienti. La vicenda è semplicissima e vede la caduta e il riscatto di un piccolo rimorchiatore, con in sottofondo una simpatica filastrocca musicale.

Immagine
Trees (Freddy Waring and his Pennsylvanians)
Dopo i frizzi e i lazzi del piccolo rimorchiatore tocca a un pezzo più serioso. Il riflessivo Trees è l'arrangiamento di una poesia scritta da Joyce Kilmer e in seguito musicata da Oscar Rasbach. Qui ne vengono plasmate le immagini con spettacolari fondali colorati a tempera. La storia è inesistente e consiste in una sequenza di immagini sulla vita di un albero attraverso le quattro stagioni. Trees ha il pregio della brevità, e termina prima di iniziare ad annoiare, cosa che molto spesso facevano alcune sequenze di Musica Maestro.

Immagine
Blame it on the Samba (Ethel Smith and the Dinning Sisters)
Ritornano in questo scatenato segmento personaggi e atmosfere dei due classici latinoamericani Saludos Amigos e I Tre Caballeros. Ecco quindi rispuntare Paperino, José Carioca (ma non Panchito) e soprattutto Beckett l'aracuan, reduce dal corto dell'anno prima Clown of the Jungle, per uno dei pezzi più riusciti del film. Anche la scrittura mista ritorna per una sequenza musicale tutta ambientata in un gigantesco bicchiere da cocktail, con Paperino e José sballottati dall'aracuan in un delirante mondo musicale, con tanto di pianista brasiliana a suonare sullo sfondo. Dopo questa serie di apparizioni lungometraggistiche, Paperino non sarebbe più apparso in un Classico Disney fino a Fantasia 2000. Ultima apparizione cinematografica anche per José e Beckett, anche se quest'ultimo avrebbe più tardi avuto in Brasile un certo successo venendo affiancato nei fumetti al gruppetto di amici di Paperetta Ye Ye.

Immagine
Pecos Bill (Roy Rogers and The Sons of the Pioneers)
In chiusura è posto il secondo segmento lungo del film. Pecos Bill è introdotto da una lenta sequenza musicale Blue Shadows on the Trail che aiuta lo spettatore a staccare da quanto appena visto e immergersi nelle atmosfere desertiche del texas.
Non stona più di tanto qundi la scelta di creare per quest'ultimo episodio un'introduzione in live action dove un bivacco di cow-boy, gli allora famosi Roy Rogers and The Sons of the Pioneers, raccontano ai due piccoli attori Disney per eccellenza Bobby Driscoll e Luana Patten la storia di Pecos Bill. Bobby era già stato visto infatti a fianco di Luana ne I Racconti dello Zio Tom e Tanto caro al mio Cuore, sarebbe stato poco dopo il Jim di Treasure Island, primo live action disney, e la voce di Peter Pan nel Classico Disney. Luana invece oltre alle apparizioni con Driscoll aveva recitato da sola l'anno prima in Bongo e i Tre Avventurieri.
La storia di Pecos Bill è caratterizzata da uno stile grafico pesantemente caricaturale che aiuta a caratterizzare ottimamente il protagonista e a ricordare allo spettatore che ciò che sta vedendo non è altro che una leggenda "ingigantita". La storia è narrata con un andamento rimato dai cow-boy visti all'inizio del film, un contesto musicale da cui emerge la canzone principale Pecos Bill. In questa sequenza musicale vengono parodizzate tutte le leggende che nel west circolavano a proposito di questo o quel cow-boy, dipingendo Pecos Bill come una leggenda, capace di scavare il Golfo del Messico e di spegnere le stelle con la pistola. Un vero peccato quindi che in America si sia intervenuti pesantemente sulla sequenza, rimuovendo digitalmente i mozziconi di sigaretta e causando un danno anche all'edizione italiana del dvd che manca quindi della strofa che racconta di come Bill si arrotolasse le cicche a cavallo di un ciclone. L'audio in quella scena manca perchè preso direttamente dalla vhs uscita nel 1999 che aveva invece tagliato totalmente la sequenza: al momento di reinserirla per il dvd non ci si ricordò che a suo tempo la strofa era stata doppiata (e pure bene), lasciando quindi un vuoto laddove andava reinserito il cantato.
Il cartone ha però una svolta triste nel momento in cui Bill conosce Sue, la Sweet Sue della serenata che canta, facendo disperare il suo cavallo. Sputafuoco è il fautore del mancato lieto fine della vicenda che vede un irreale disarcionamento che manda Sue sulla luna, lasciando Pecos Bill da solo a lamentarsi per il resto dei suoi giorni. E' quindi un finale triste quello che viene riservato a Lo Scrigno delle Sette Perle, cosa non nuova per quegli anni.

Lo Scrigno delle Sette Perle in originale si chiamava Melody Time. Si tratta di un adattamento assai infedele ma che rende pienamente giustizia ai sette episodi contenuti nel film, che in questo modo vengono concettualmente "uniti" in uno scrigno artistico. Per avere un nuovo spettacolo musicale bisognerà aspettare Fantasia 2000, tuttavia, nel frattempo, Melody Time dimostra una certa modernità rispetto al suo precursore Musica Maestro tantevvero che un posizionamento delle sequenze tanto ritmicamente curato si avrà molti anni dopo anche in Topolino - Strepitoso Natale, piacevolissimo film a episodi prodotto dai Toon Studios per il mercato domestico.

Re: Classico Disney #10: Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 09:00
da Rebo
Grrodon ha scritto: Trees (Freddy Waring and his Pennsylvanians)
Un segmento che in alcuni momenti tra l'altro deve molto, come estetica e riferimenti "spirituali", all' "Ave Maria" di Fantasia.

Re: Classico Disney #10: Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: domenica 27 febbraio 2011, 21:38
da Vito
Bello, anche se non entusiasmante.

Se non altro sono contento che in questo mio percorso classicoso stiano per finire i film a episodi (che alla lunga possono risultare un po' pesanti). Di sicuro più omogeneo di Musica Maestro, ma con pezzi che non rimangono impressi come il predecessore.
Salvo Bumble Boogie, che nella sua brevità è un capolavoro di ritmo, Blame it on the Samba (anche se vedere Paperino continuare nelle sue caballerate risulta un po' svilente per il personaggio che nei lungometraggi avrebbe potuto dare tanto), e Pecos Bill che è una pazzonata assurda e pure un po' dolceamara.

Once Upon a Wintertime
ha il suo perché ma non mi ha mai detto nulla fin da piccolo, The Legend of Jhonny Appleseed carino ma nulla di che (in italiano stonavano pure nel canto :P), Little Toot abbioccante e Trees poetico e brevissimo.

E ora vai di Ichabod.

Re: Classico Disney #10: Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: lunedì 28 febbraio 2011, 01:14
da Valerio
Non è solo l'omogeneità, ma proprio la compattezza, la raffinatezza stilistica, il rendersi conto di che pezzi funzionino e quali invece INVECCHIERANNO MALE. Lo Scrigno è un cocktail di gioielli, se magna Musica Maestro.
E Blame It on the Samba è splendido.

Re: Classico Disney #10: Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: martedì 01 marzo 2011, 22:29
da Bramo
Me lo sono rivisto oggi.
L'ho trovato un pochino meno bello di quanto ricordassi, ma confermo comunque il fatto che sia una bella raccolta di corti musicali ben amalgamati tra loro, con una buona commistione di generi e con i vari spezzoni collocati nel posto più adatto per i ritmi "narrativi". Quoto quindi questo aspetto in particolare della rece di Grrodon.
Analizzando le singole "perle" la mia preferita è probabilmente The Legend of Jhonny Appleseed, che sa raccontare la storia in modo simpatico, completo, posato e riassume una vita intera in pochi minuti, magistralmente e con belle canzoni. Sul secondo gradino del podio metto a parimerito quel delirio estetico di Bumble Boogie e Blame it on the Samba. Il primo perchè è una cosa geniale e fulminante, il secondo perchè pur non avendo particolarmente amato i due film sudamericani è oggettivamente un corto mirabile, ottimo davvero. L'Aracuan è un personaggio che nella sua follia estrema e senza freni è adattissimo a situazioni musical-oniriche come questo samba ambientato nel liquido contenuto in un bicchiere da cocktail. Ottimo poi l'inizio con Paperino e Josè monocolori che tornano del loro solito colorito alle prime avvisaglie di musica. Il tema musicale infine è molto bello.
Ho apprezzato poi molto Once Upon a Wintertime , non tanto per la trama banalotta però ma per l'atmosfera meravigliosa data dall'estetica da cartolina natalizia e dal continuo rimando della situazione tra i due fidanzati identica a quella dei due coniglietti.
E devo dire che è apprezzabile anche lo spezzone che chiude il film, quello su Pecos Bill, che sfrutta l'animazione come mezzo appropriato per poter rappresentare qualsiasi fanfaronata, per quanto gigantesca e assurda, prodotta dalle classiche leggende che si tramandano nel corso dei decenni.
Non mi sono invece piaciuti Little Toot, che ho trovato noioso e inconcludente, e mi ha annoiato il pur brevissimo Trees, che non è riuscito a trasmettermi la poesia e la pace che forse intendeva comunicare allo spettatore.
In generale comunque è un buon "forziere" quello rappresentato da questo Classico a episodi, con animazioni sicuramente ottime e momenti di puro delirio visivo molto apprezzabili.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: venerdì 07 giugno 2013, 23:42
da Astrus
Ho notato che, tra tutte le sequenze, Trees è l'unica a presentare un doppiaggio diverso, più recente. Per quale motivo? Fu tagliata per qualche versione Home Video?

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: sabato 08 giugno 2013, 01:47
da Valerio
Non lo so, ma so per certo che il film ha almeno due doppiaggi. Uno storico completo, che è quello che si trova nella vhs e in dvd, e uno più recente realizzato per la tv, credo, ma parziale, che traduce solo alcune cose mentre lascia le canzoni in originale, ed eredita alcuni pezzi dal precedente doppiaggio (in quest'ultimo la voce dell'angelo è di Ubaldi, ad esempio)

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: lunedì 10 giugno 2013, 00:12
da Astrus
Allora, probabilmente, l'introduzione doppiata di Trees, con la voce di Gianni "Signor Sheffield" Giuliano potrebbe provenire da quel fantomatico ridoppiaggio (che, da quel che ho trovato sul sito di Antonio Genna, risulta essere stato realizzato alla fine degli anni '80 e, ad oggi, pare essere introvabile). Anche se mi sembra un po' strano che abbiano fatto un mix tra le due versioni in occasione dell'uscita in VHS.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: mercoledì 01 gennaio 2014, 10:00
da Don Homer
Altro lungometraggio di cui avevo la VHS. A differenza di Musica Maestro ho potuto vederlo per intero, e trovo tutti gli spezzoni simpatici e coinvolgenti, su tutti Pecos Bill (l'antenato di Chuck Norris :D ) e Bumble Boogie, mentre il mio preferito era Johnny Seme di Mela, specie il finale che trovo molto commovente e poetico. I pezzi che mi piacevano di meno sono quelli con Paperino e Jose Carioca e il Piccolo Naviglio.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: domenica 16 marzo 2014, 20:52
da troms
L'hanno appena trasmesso su Rai Gulp. Me ne sono accorto tardi e sono riuscito a vedere solo il segmento di Pecos Bill. Finora l'avevo visto una sola volta, attorno ai 7 anni, e ci ero rimasto così male per il finale che avevo solennemente giurato a tutti che non l'avrei mai più rivisto. Ed in effetti ho mantenuto la promessa, fino ad oggi.

Ma non è che Rai Gulp ha in programma una rassegna di film Disney ogni domenica sera?

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: domenica 16 marzo 2014, 23:04
da brigo
troms ha scritto:Ma non è che Rai Gulp ha in programma una rassegna di film Disney ogni domenica sera?
Li sta trasmettendo quasi ininterrottamente già da Natale, ormai.
E di molti si sono avuti già 2 passaggi televisivi.
Quello di oggi dello Scrigno, in effetti, era il suo secondo passaggio.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: domenica 16 marzo 2014, 23:52
da troms
brigo ha scritto: Li sta trasmettendo quasi ininterrottamente già da Natale, ormai.
E di molti si sono avuti già 2 passaggi televisivi.
Quello di oggi dello Scrigno, in effetti, era il suo secondo passaggio.
Ah! Grazie. E io non lo sapevo. :( Spero che vada avanti ancora per molto, in tal caso.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: lunedì 17 marzo 2014, 00:56
da Valerio
Mettetevi un avatar, che non vi si distingue!

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: lunedì 17 marzo 2014, 15:46
da brigo
Valerio ha scritto:Mettetevi un avatar, che non vi si distingue!
Done :ciao:

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: lunedì 17 marzo 2014, 20:06
da troms
Valerio ha scritto:Mettetevi un avatar, che non vi si distingue!
Done pure io :)

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: mercoledì 03 settembre 2014, 21:41
da Vii
Se dello Scrigno non digerisci il moraleggiante Giovannino, i Trees noiosi e la flappa introduzione live action western ti sei giocato una fetta dello Scrigno.
Ammetto poi che anche Pecos lo trovo un po' spento e troppo da leggenda western senza molto interesse. Little Toot non brilla di inventiva nè di brio, così
l'unico corto che mi delizia è il folle volo musicale del calabrone.

Anche la cartolina ambientata nel wintertime convince, per i suoi sfondi, i suoi colori e le sue figurine. E purtroppo quello che mi ha deluso di più è stato il corto con Josè e Paperino. Per quanto la musica sia frizzante e i colori vivaci, non mi ha preso molto, forse perché i due protagonisti sono un po' in secondo piano rispetto all'aracuan, che però con voce diversa mi ricordava un po' Woody Woodpecker.

Salvo poco dello scrigno, purtroppo, e così Make Mine Music vince a mani basse.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: sabato 10 dicembre 2016, 15:58
da cianfa88
Capisco il discorso dell'omogeneità maggiore rispetto a Musica Maestro!, e lo condivido, ma qui secondo me manca un vero capolavoro come la Balena Ugoladoro (e secondo me anche Pierino e il Lupo è superiore ai segmenti dello Scrigno): l'unico che mi abbia veramente colpito alla fin fine è Pecos Bill.

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: sabato 10 dicembre 2016, 17:12
da brigo
cianfa88 ha scritto:Capisco il discorso dell'omogeneità maggiore rispetto a Musica Maestro!, e lo condivido, ma qui secondo me manca un vero capolavoro come la Balena Ugoladoro (e secondo me anche Pierino e il Lupo è superiore ai segmenti dello Scrigno): l'unico che mi abbia veramente colpito alla fin fine è Pecos Bill.
E non è un capolavoro questo?

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: martedì 13 dicembre 2016, 08:39
da Zampe di Gallina
Pecos Bill rischia di colpire ma in negativo, perché fa parte, seppur con ironia, di un pesante autoincensamento degli eroi locali.
Viene introdotto da un attore che come ovvio oggi non dice più niente a nessuno, in un contesto di sfondi di cartone con bambino live-action in costume tanto da far sembrare il budget del tutto al di sotto della Melevisione o dell'Albero Azzurro, musicalmente dice poco o nulla ed è una vicenda abbastanza straniante in cui dopo aver assistito alle prodezze dell'eroe appare una fanciulla cavalcapesci dalla biancheria bene in vista che per colpa del cavallo geloso viene buttata sulla luna.

Sotto alcuni punti di vista a vederlo adesso è totalmente fuori tempo.
Sotto altri punti di vista a ripensarci è abbastanza terribile...

Re: [WDAS #10] Lo Scrigno delle Sette Perle

Inviato: martedì 13 dicembre 2016, 10:33
da brigo
Zampe di Gallina ha scritto:Pecos Bill rischia di colpire ma in negativo, perché fa parte, seppur con ironia, di un pesante autoincensamento degli eroi locali.
Viene introdotto da un attore che come ovvio oggi non dice più niente a nessuno, in un contesto di sfondi di cartone con bambino live-action in costume tanto da far sembrare il budget del tutto al di sotto della Melevisione o dell'Albero Azzurro, musicalmente dice poco o nulla ed è una vicenda abbastanza straniante in cui dopo aver assistito alle prodezze dell'eroe appare una fanciulla cavalcapesci dalla biancheria bene in vista che per colpa del cavallo geloso viene buttata sulla luna.

Sotto alcuni punti di vista a vederlo adesso è totalmente fuori tempo.
Sotto altri punti di vista a ripensarci è abbastanza terribile...
Non sono d'accordo con praticamente nulla: la Disney ha spesso raccontato dei 'gloriosi' eroi americani, pescati dal vecchio folklore, basti pensare a Paul Bunyan, Johnny Appleseed e Davy Crockett. Facendo parte del folklore, le loro storie avevano spessissimo elementi di pura fantasia, come può esserlo una donna che cavalca un pesce gatto e che finisce sulla luna, o come può esserlo Pecos Bill allevato dai lupi (o erano sciacalli??) e protagonista di tutti quei fantastici episodi (e lì trovo una genialità degli autori- Kimball in primis- pregna come non mai di scanzonato umorismo).
Questione attori ad oggi sconosciuti? E' la norma ancora oggi, basti vedere Fantasia 2000. Inoltre Driscoll e Patten erano stelline lanciatissime dagli studios all'epoca, e furono utilizzati anche per diversi altri prodotti disneyani (in coppia o in singolo, in live action o scrittura mista). Il contorno cartoonoso della scena contribuisce a rendere le tall tales di Pecos Bill ancora più astratte e assurde, facendo capire immediatamente che si è in una dimensione in cui non si pretende minimamente di essere realistici. Non so, a me quel falò ha sempre messo addosso una bella sensazione, calda romantica e irrealistica.
Per le canzoni c'è poco da dire, se non piacciono amen. Ma a me risuonerà sempre nella testa la canzone di Pecos Bill ("Il cavaliere più bollente forte, astuto, prepotente di nessuno avea timore Pecos Bil").
Inoltre, lo struggente finale, che stride così apertamente con tutto ciò che si era visto prima: un cavallo che è a tutti gli effetti come una persona e che si sente escluso dalla fidanzata del suo amico, lo spirito di vendetta, la disperazione di un uomo che credeva di aver raggiunto l'apice della sua vita e che invece si ritrova dannato a dover 'ululare' per sempre il suo dolore. Boh, qui stiamo quasi dalle parti del romanzo cavalleresco. Ripeto, da qualche parte si molla un po' la cinghia, ma per me il segmento di Pecos Bill rimane un capolavoro senza 'se' e senza 'ma'.