[WDAS # 1] Biancaneve e i Sette Nani

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Giusto per la cronaca: niente altri shock da Biancaneve. C'è ne è stato un altro, invece, quando ho rivelato che Phil Collins ha fatto Tarzan e Koda Fratello Orso.
    Ah, e poi mi è stato comunicato che Chicken Little è un film PROPRIO BELLO.
  • Rebo ha scritto:Ah, e poi mi è stato comunicato che Chicken Little è un film PROPRIO BELLO.
    si riferivano a quelle del '43 scommetto :P
  • L'ho rivisto (che poi chi si ricorda se da bambino l'avevo visto, effetivamente, tutto). Beh, devo dire che non mi aspettavo che fosse cosi nanoso e gaggoso... di certo si vede la diverstità (e ci mancherebbe) di approccio rispetto ai film di animazione di oggi che cercano un target più vasto. Ovviamente il design dei nani è stupendo e alcune scene anche se un po' ingenue sono davvero splendide. Le canzoni, beh, sono storia. E in ogni caso non ci si capacita (almeno io) che è un film del... 1937.
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  • Veramente quel film nasceva per dimostrare al mondo che con l'animazione si poteva coinvolgere un pubblico più vasto...
  • Questo non lo sapevo. Io comunque intendevo vasto (vario, cioè) come "categorie" (non solo bambini e genitori). Sarà perchè, magari mi sbaglio, trovo i film di oggi più rivolti a tutti (penso a Shrek o a quasi tutti i Pixar).
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  • Mod XXII ha scritto:Sarà perchè, magari mi sbaglio, trovo i film di oggi più rivolti a tutti (penso a Shrek o a quasi tutti i Pixar).
    Lol, ma i Classici d'animazione Disney sono proprio rivolti a tutti! Altrimenti come si spiegano i milioni di spettatori incollati al televisore per le prime visioni su Rai Uno delle Principesse, milioni che spero e penso farà anche la titolare di questo topic domenica prossima? Sono tutti solo bambini e genitori?
    Se vengono riconosciuti come capolavori a tutto tondo un motivo ci sarà, se La Bella e la Bestia fu nominata agli Oscar come migliori film in assoluto un motivo ci sarà. E non a caso spessissimo questi film puntano su storie universali, che attingono a valori validi per tutti quanti...
    La Pixar e la Dreamworks punta a tutto il pubblico in modi diversi dalla Disney; la Pixar sfornando storie molto riflessive, commoventi, che si concentrano spesso sul ruolo delle minoranze, mentre la Dreamworks lo fa piegando il concetto, punta a tutti rendendo i film (non sempre, ma quasi) commediole senza nessuna pretesa che non sia la risata data da flatulenze e comicità grezza, che quindi colpisce a getto grandi e piccini come fanno i cinepanettoni.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Bramo ha scritto:Lol, ma i Classici d'animazione Disney sono proprio rivolti a tutti! Altrimenti come si spiegano i milioni di spettatori incollati al televisore per le prime visioni su Rai Uno delle Principesse, milioni che spero e penso farà anche la titolare di questo topic domenica prossima? Sono tutti solo bambini e genitori? Se vengono riconosciuti come capolavori a tutto tondo un motivo ci sarà, se La Bella e la Bestia fu nominata agli Oscar come migliori film in assoluto un motivo ci sarà. E non a caso spessissimo questi film puntano su storie universali, che attingono a valori validi per tutti quanti...
    A parte che non vedo cosa ci sia da lollare, non si può esprimere la propria opinione? Comunque, mi sembra evidente (ne sono la prova le decine di film di animazine che escono OGNI anno) che i film odierni cercano di attirare anche chi prima non era interessato all'animazione. Ho detto bambini e genitori perchè il target "principale" era quello (che non significa che non possa piacere a tutti ne che non possa esser candidato all'Oscar). Vogliamo dire le famigle? Ok, erano le famiglie. Che poi una minoranza (tr acui io) andasse ugualmente a vederli non vuol dire. Adesso il film di animazione, invece, è "sdoganato" . Puoi incontrare al cinema target di tutti i tipi (pure 25enni per dire). Prima non era così, io andavo a vedere i film disney ai temi della rinascita e il pubblico in sala era MOLTO diverso da quello che oggi va a vadere Shrek, Dragon Trainer e Up! Non a caso La Principessa e il Rospo (che considero un grande film) ha "stentato" molto di più. Perchè il suo esser in qualche modo "classico" (principesse e canzoni) ha allontanato gran parte del pubblico (attirato invece da trame diverse, gag, parodie, etc. etc.) che non sembra non esser più attirato (al cinema, pagando... chiaro, la tv non conta) da certi tipi di film di animazione.
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  • Mod XXII ha scritto:Questo non lo sapevo. Io comunque intendevo vasto (vario, cioè) come "categorie" (non solo bambini e genitori). Sarà perchè, magari mi sbaglio, trovo i film di oggi più rivolti a tutti (penso a Shrek o a quasi tutti i Pixar).
    Bè, ma bisogna ragionare con due ottiche differenti.
    Biancaneve era un film d'animazione "rivolto a tutti" se confrontato coi cartoni di quel periodo in cui Pluto litigava con una foca o, nel migliore dei casi, Topolino & co. entravano in una casa dei fantasmi.

    Ovviamente ora si può dire che la Disney continui ad avere un target mainstream, così come la Pixar e la Dreamworks.
    Ogni tanto torna alle fiabe che alcuni spettatori sembrano non volere più perchè ritenute infantili (ma il successo di Rapunzel dimostra il contrario), però coi vari Bolt, Stitch e Le Follie dell'Imperatore la Disney ha dimostrato di saper percorrere percorsi "più originali" esattamente come Pixar e Dreamworks.
    E poi oggi c'è un mercato dell'animazione che spazia da L'Illusionista a Pokèmon - Il Film, da Sammy la tartarughina ai film di Evangelion, nel 2011 (grazie al cielo) c'è una varietà che permette a chiunque di trovare quello che più incontra i propri gusti.
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  • Mod XXII ha scritto: La Principessa e il Rospo
    Qui posso lollare? :P
    No, dai, scherzi a parte, il mio "lol" era da intendere più che altro come intercalare, non era uno sberleffo o un riderti in faccia, ci mancherebbe. :)
    Mod XXII ha scritto:Comunque, mi sembra evidente (ne sono la prova le decine di film di animazine che escono OGNI anno) che i film odierni cercano di attirare anche chi prima non era interessato all'animazione. Ho detto bambini e genitori perchè il target "principale" era quello (che non significa che non possa piacere a tutti ne che non possa esser candidato all'Oscar). Vogliamo dire le famigle? Ok, erano le famiglie.
    Le decine di film che escono ogni anno ci sono perchè è nata e aumentata da una decina d'anni la concorrenza... fino alla fine degli anni Novanta i pochi studi d'animazione rivali della Disney non potevano competere, ora abbiamo tante realtà che sgomitano nel panorama. Ma come dici te, forse perchè si è cercato di aprirsi di più come generi. Non lo discuto: probabilmente proprio la Dreamorwks con Shrek ha lanciato un film di rottura in questo senso, anche se educando forse male gli spettatori al concetto di film d'animazione per tutti. Da lì in poi infatti tutti gli studi d'animazione (per un breve periodo anche la Disney) si convinsero che la risata facile e demente e la comicità più terra-terra erano l'arma giusta per avvicinare le masse, cioè anche adulti senza bambini al seguito. Nel frattempo la Pixar batteva una terza strada ancora, quella dell'avvicinare il pubblico più raffinato affrontando tematiche rarissime in altri film d'animazione.
    Tutto questo non toglie che originariamente i primi Classici erano salutati come per tutti, non solo per famiglie o per genitori annoiati ma come film anche per ragazzi. Che poi nel corso dei decenni si sia arrivati a un mutamento del pubblico e dei suoi gusti che ha iniziato ad etichettare i film Disney come "per bambini piccoli" (questa stessa frase me l'ha detta personalmente un bambino qualche giorno fa, sigh) è un altro discorso, fatto dell'accumulo di stereotipi e della sopracitata nascita di concorrenza più modernista.
    Mod XXII ha scritto:Perchè il suo esser in qualche modo "classico" (principesse e canzoni) ha allontanato gran parte del pubblico (attirato invece da trame diverse, gag, parodie, etc. etc.) che non sembra non esser più attirato (al cinema, pagando... chiaro, la tv non conta) da certi tipi di film di animazione.
    Ma questa cosa è stata ampiamente sdoganata da Rapunzel, che pur avendo gli elementi di base che dici tu è riuscita a sbancare i botteghini di ogni Paese in cui è uscito, e ha continuato anche dopo che il passaparola che ha sbugiardato la campaga pubblicitaria deviante che spacciava il film per una shrekkata che assolutamente non è. E il merito non è solo riguardo alla CGI o al 3D, è segno che un certo modo di raccontare non è tramontato e funziona ancora su tutte le età, come era in origine ed è stato per molti anni.
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  • Ho da poco iniziato la cronologica dei Classici Disney, e ho deciso di lasciare un commentino per tutti i film fino a Rapunzel (nonostante possa ripetermi in alcuni casi). Veniamo a Biancaneve e i Sette Nani.

    Il film si riconferma sempre freschissimo e gradevole da vedere, credo che non invecchierà mai. Non avevo fatto caso che fosse così divertente: in alcuni punti si ride davvero di gusto, e non sono riuscito ad annoiarmi neanche una volta. Certo, il film è un concentrato di balletti e musichette in puro stile anni '30, ma ha delle buone scene di tensione e pathos, come l'inquietante inseguimento finale e la commovente sequenza del pianto dei nani (Brontolo disperato è qualcosa di struggente, è il punto più alto del film e forse uno dei momenti più tristi dell'intera produzione disneyana). La caratterizzazione dei Sette Nani è genialità pura, così come la scena del bagno collettivo (divertentissima!).
    Le animazioni rimangono sempre molto piacevoli da vedere, ma più sui Nani e gli animali che non sulle figure umane, che ricalcano fin troppo gli attori in carne e ossa. Sembra insomma che Biancaneve sia un'attrice reale finita in una piscina di vernice colorata. Nulla da dire sugli ottimi fondali e sulle ambientazioni boscose, decisamente una gioia per gli occhi capaci di donarci un'atmosfera davvero suggestiva.
    Orecchiabilissime le canzoni.

    Questo film rimane un capolavoro storico capace di mescolare risate, buonumore e tensione. Bellissimo.
  • Bramo ha scritto:
    Mod XXII ha scritto: La Principessa e il Rospo
    Qui posso lollare? :P
    No, dai, scherzi a parte, il mio "lol" era da intendere più che altro come intercalare, non era uno sberleffo o un riderti in faccia, ci mancherebbe. :)
    ok, scusa, l'ho interpetata nel modo sbagliato allora. il titolo l'ho sbagliato perchè... l'ho visto e lo penso sempre in inglese!

    Tangled mi manca, aspetto di vederlo in lingua originale.
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  • Vito ha scritto:Ho da poco iniziato la cronologica dei Classici Disney
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    Ho rivisto Biancaneve e i Sette Nani. Erano un bel po' d'anni che non lo riprendevo in mano, e anche da piccolo non era tra quelli che guardavo con più assiduità.
    Ho riletto questo thread e vedo che di spunti interessanti e di osservazioni argute e corrette ce ne sono già tante, tutte cose condivisibili (a parte l'idea del remake, che onestamente mi pare abbia poco senso e una riuscita potenzialmente sterile).
    Io mi limito a dire che il film è sorprendente. E come già osservato, non è una pietra miliare solo per i suoi meriti di essere l'avanguardia, ma è proprio un film di alta qualità di suo, indipendentemente dal suo essere il Classico # 1.
    Non è esente da difetti: ci sono state un paio di scene che ho trovato leggermente noiose, mi riferisco per esempio al momento della fila per i baci che per quanto simpatica mi pare si tiri troppo per le lunghe. Ma sono sottigliezze che non minano il film nella sua interezza, affatto. Anzi, proprio per il modo in cui narrativamente le scene vengono condotte, non risultano pesanti ma sempre dotate di un qualche guizzo significativo.
    Ecco, la narrazione è una cosa su cui vorrei porre l'accento. La pellicola è un chiarissimo esempio a mio parere di abilità del raccontare, del sapere cosa dire, quando dirlo e soprattutto come. Walt padroneggiava la storia in modo meraviglioso, con un profondo senso dei tempi comici e di quelli drammatici, sapendo dosare bene l'uno e l'altro aspetto della narrazione. Se l'animazione, con il riproporre in modo così accurato figure umane in Biancaneve e nel Principe, è sicuramente un punto di interesse e innovazione secondo me è nella storia e nell'uso che la storia fa delle canzoni inserite che va cercata la vera innovazione che questo film portò. Come detto più volte, un cartone animato sdoganava l'equazione animazione = umorismo a gag. Le gag visive rimangono ma vengono integrate perfettamente all'interno di un comparto narrativo fiabesco molto intrigante, dove non stonano perchè interpretate da personaggi che richiedono quella caratterizzazione sopra le righe, i nani.
    Queste fanno da contraltare al dramma della protagonista, e al lato dark che la pellicola assume quando si concentra sulla Regina, sia in forma classica che in forma di strega. Le atmosfere alla Gabinetto del Dottor Caligari che si respirano nel laboratorio segreto della Regina sono formidabili, così come tutto il finale a partire da quando la crudele strega si reca da Biancaneve comparendo come un'ombra. Da lì è un crescendo di pathos puro, la pioggia offre l'atmosfera perfetta e il setting delle rocce anche. L'inseguimento mozzafiato dei nani è qualcosa di indelebile nella memoria, così come la commozione a vedere i nani attorno al cadavere di Biancaneve.
    Mi pare che la storia, anche pensando all'ossessione di Walt nell'eliminare scene che rallentassero il ritmo, abbia un'importanza di primo piano nel film e dimostri in modo lampante le capacità di story-telling che Disney indubbiamente possedeva in gran quantità.
    Poi certo, lodi anche all'animazione: se abbiamo un Principe un po' troppo rigido e una Biancaneve a volte molto teatrale, questi due sono comunque rappresentati in modo ancor oggi gradevolissimo; inoltre ci sono i nani, perfetti, gli animali del bosco e gli ambienti disegnati splendidamente.

    Capitolo dvd. Uscito un anno fa, ho spesso letto che non si distingue come edizione particolarmente ghiotta in quanto a contenuti. Non mi trovo d'accordo.
    Non ho l'edizione 2001, e nemmeno il blu-ray coevo a quest'edizione 2009, ma se mi baso sulla doppiodisco dvd senza paragoni non mi posso lamentare in fondo. C'è meno di quello che ho trovato nella recente edizione della Bella e la Bestia, e meno che in altre Platinume degli scorsi anni, ma quello che c'è è abbastanza per inquadrare il film. C'è il commento audio, presentato da Roy Disney che introduce un mix di commenti tecnici dello storico Canemaker e di interventi d'epoca di Walt Disney in persona, e la formula funziona in modo inaspettato: rispetto ad altri commenti audio, poche volte le parole si rivolgono alla scena che sta passando sullo schermo, ma poco importa perchè le informazioni che si raccolgono sono interessanti e preziose, a mio modesto parere. Gli interventi di Canemaker sono molto tecnici e precisi, il che risulta forse un po' asettico rispetto ai commenti in cui parlano i registi che fanno le battute... ma come contraltare c'è il buon Walt che si lascia andare ad aneddoti personali sulla lavorazione del film, le difficoltà incontrate ecc, e si capisce che ci mise l'anima e questo rende più caldo il commento. Cose che mi hanno colpito dette da Walt sono il modo in cui riuscisse sempre a tenere un'occhio sull'opera d'arte e uno sulla situazione economica, cercando di non sacrificare nessuna delle due anche grazie al fratello che curava la cassa. L'altra è quando si oppone ai tentativi del distributore di smerciare il film per quello che non era, lui sapeva che Biancaneve era una fiaba e voleva fosse pubblicizzato così. Che differenza con oggi... :P

    Il secondo disco offre un bel making of, Quello che ha dato inizio a tutto, che in modo interessante e completo offre una buona panoramica sulla lavorazione del film, sulle origini di quest'idea, sulla questione economica, su quello che pensava la stampa, sul successo ottenuto dal film fin dall'inizio... c'è pure il celeberrimo spezzone con Walt che presenta al pubblico i nani mostrando le loro statuette, e la consegnae degli Oscar speciali... cosa chiedere di più? :P
    Poi c'è da segnalare Il ritorno di Biancaneve, il ritrovamente da parte di Don Hanh di storyboard su un ipotetico sequel del film, con tanto di recupero delle due scene eliminate del pover Kimball, quella della zuppa (deliziosa!) e quella del letto (carina).
    Interessante il contributo sulla scelta dei doppiatori originali, e bellissima la cavalcata decennio per decennio da Biancaneve agli anni 2000 (Disney attraverso i decenni) in cui si mostrava come l'eredità Disney si perpetrava e intanto si vedevano le volte in cui il film venne rieditato al cinema nel corso degli anni.
    Da notare l'anteprima dei primi 6 minuti de La Principessa e il Ranocchio con presentazione di Musker e Clements, quasi un contenuto speciale per il dvd del 49esimo Classico... :P
    Infine spendo due parole anche per i video musicali, uno per One day my prince will come e uno per la sua versione italiana. Se il primo, rifacimento ad opera di Tiffany Thornton, non è davvero niente male, il secondo che vede come interpreta la misconosciuta Ariel non mi è piaciuto manco un po', ma in niente proprio. Orrore degli errori è una mini-intervista posta in coda al video in cui codesta Ariel risulta fintissima e si proclama pure rock, ignorando evidentemente il significato del termine.
    Ultima modifica di Bramo il giovedì 10 febbraio 2011, 14:44, modificato 1 volta in totale.
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  • Bramo ha scritto:Immagine
    Scusate l'OT, magari poi si cancella 'sto messaggio, ma di questa immagine bisogna farne una faccina, un tag, o un quellochevolete, ma bisogna farcelo.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Gli interventi dio Canemaker
    reportato per bestemmie :P
  • Andrea87 ha scritto: reportato per bestemmie :P
    Mazza che brutto errore di battitura :oO: Correggo subito, prima che per il sottoscritto arrivi l'espulsione dalla Casa del Grande Sollazzo... :P
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  • Oh, il primo Classico Disney !!! Da bambino l' ho visto tante di quelle volte che ho perso il conto, ma ancora oggi posso dire che questo film è un capolavoro senza tempo, un vero e propio gioiello della storia del cinema, e non solo d'animazione. Le atmosfere sono fiabesche (ovviamente :asd: ), le musiche molto orecchiabili, e il finale mi commuove ancora oggi. Un difetto del film potrebbe essere che i personaggi ( ad'eccezione dei sette nani ovviamente) sono poco caratterizzati, ma considerando che ai tempi era difficile (se non impossibile) realizzare un simile film, ci si può anche passare sopra. Molto apprezzabile la parte dark dedicata alla Regina (da bambino mi cagavo letteralmente sotto quando si trasformava), e pensare che c'è gente che giudica questo un film da bambini -_- .
    Ultima modifica di Don Homer il martedì 04 dicembre 2012, 14:44, modificato 1 volta in totale.
  • Vito ha scritto:Le animazioni rimangono sempre molto piacevoli da vedere, ma più sui Nani e gli animali che non sulle figure umane, che ricalcano fin troppo gli attori in carne e ossa. Sembra insomma che Biancaneve sia un'attrice reale finita in una piscina di vernice colorata...
    E pensare, invece, che gli animatori incontraro un mucchio di problemi col rotoscopio, perchè ricalcando esattamente Marjorie Belcher (futura Fata Azzurra e signora Babbit), la biancaneve disegnata risultava sgraziatissima.

    Per risolvere, dovettero accorciare di metà il busto della principessa, e ingrossarle la testa del doppio (una specie di Betty Boop, meno drasticamente kawaii)

    trovo che la recitazione e la resa estetica di Biancaneve sia tra le vette maggiori, raggiunte dall'animazione 2D, insieme alla "Notte sul Monte Calvo"

    In seguito i "baboleggiamenti" sia estetici che recitativi, portarono ad abbandonare questo realismo estremo, anche in virtù di una maggiore padronanza dell'arte, da parte dei nine old men; tranne che in "Cenerentola" in cui il realismo, invece, trovo che risultasse troppo spinto e poco naturale.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Volevano fare un corto su Cucciolo? Non sapevo!
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  • Prima tappa della mia visione cronologica dei lungometraggi Walt Disney Animation Studios (e prima o poi anche dei cortometraggi, ma andiamo con calma): Biancaneve.
    Che dire, l'ho rivisto dopo tanti anni, e la sensazione che ne esce è un mix di emozioni, sia "rispolverate" che nuove. Certamente è un film che non ha perso una briciola del suo fascino innovatore: una storia ancor oggi coinvolgente e interessante, canzoni bellissime e animazioni maestose, spettacolari... Se non fosse per alcune ben evidenti incertezze nell'animazione di Biancaneve (certi frame la fanno apparire anche piuttosto inquietante) e soprattutto del principe, che nonostante tutto sembra una grossa bambola e poco più. Però va bene, del resto questo è uno dei primi tentativi nei WDAS di animare esseri umani realistici, e si può tranquillamente soprassedere.
    Impressione, insomma, assolutamente positiva (e ci mancherebbe altro).
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