Donald Duck
Inviato: sabato 24 aprile 2010, 13:16
Con la fine degli anni 30, l'arrivo del primo lungometraggio e la rapida ascesa dei comprimari di Topolino agli occhi del pubblico entra in crisi il modello a due filoni che era stabilmente durato per tutto il decennio. Le Silly Simphony si concludono e i Mickey Mouse si riducono ai minimi termini, uscendo a gruppi di uno o due cortometraggi e neanche tutti gli anni. Ad approfittarne è Paperino, personaggio di grandissimo successo agli occhi del pubblico, che diventa così proprietario di una sua propria serie. Non si sa bene dove far cominciare convenzionalmente il filone dei Donald Duck visto che a esser registrato come tale è solo il quarto della serie mentre i primi tre erano stati distribuiti come Mickey Mouse particolarissimi in cui il Topo era assente. D'altra parte però il tempo ha fatto sì che venissero sostituiti i loghi, ma solo di due su tre corti, ingenerando maggior confusione. Quel che è certo è che questa serie raccoglie pienamente il testimone di quella di Topolino, diventa la produzione principale dalla fine degli anni 30 fino alla metà degli anni 50 quando si interrompe la produzione dei cortometraggi. Le Silly Simphony invece vengono rimpiazzate dalle serie di Pluto, di Pippo, dello stesso Topolino e dagli Special Cartoons, che vanno a occuparne pienamente lo spazio, sia pur con percentuali variabili di anno in anno. Essendo la serie principale, quella di Paperino è anche quella con la maggior varietà di personaggi, tematiche e situazioni: sono presenti nei primi tempi molte scaramucce con animaletti generici, alcune anche piuttosto noiose, mentre è nel pieno degli anni 40 che vengono utilizzati al meglio i nipotini e Paperina che nel frattempo Al Taliaferro sulle strisce e Carl Barks sui comic book stavano sviluppando, sono corti favolosi in cui sono presenti anche delle vere e proprie trame in stile tenpages barksiane. E' anche il periodo della parentesi bellica, con una sorta di filone di corti con continuity ambientati nell'esercito in cui viene inaugurato per l'occasione un logo apposito. Verso gli anni 50 invece si ritorna per colpa o per merito di Jack Hannah alle scaramucce animalesche, con una differenza sostanziale: stavolta gli animali hanno una loro precisa identità. E' in questo periodo che vengono lanciati personaggi ricorrenti come Buzz-Buzz, Bootle Beetle, Louie il Puma o i ben più celebri Cip & Ciop e l'orso Humprey. La serie è stata interamente raccolta in quattro volumi dei Treasures, che comprendono anche quella manciata di corti appartenenti alla serie Donald & Goofy. Solo tre di questi quattro Treasures sono giunti finora da noi e si teme fortemente che il quarto non vedrà mai la luce.
1936
Paperino e Pluto (Donald and Pluto)
Donald and Pluto rappresenta una particolarità nella classificazione dei corti: per molti è il primo cartone della serie spin-off dedicata a Paperino, per altri la serie Donald Duck parte solo con Donald's Ostrich, il quarto cortometraggio, visto che i precedenti sono tutti registrati all'anagrafe come dei Mickey Mouse Cartoon, pur non comparendovi Topolino. Quel che è certo è che il logo della versione del corto presente nel Treasures di Paperino riporta il faccione di Topolino, e pure i giornali dell'epoca riportarono un trafiletto della stessa Disney in cui Topolino, parlando in prima persona dichiarava che pur essendo strano per lui non apparire in una propria produzione, aveva preferito che i suoi due migliori amici si prendessero il merito di questo primo cortometraggio insieme. Certo è che questo corto non è di Paperino più di quanto non sia di Pluto, dal momento che è lui il motore scatenante di tutto: il suo ingoiare una calamita all'inizio creerà il leit motiv di tutto il corto, forse la gag più lunga e surreale della sua carriera. Le implicazioni di ciò sono molto divertenti, dato che il povero cane viene inseguito da ogni utensile metallico della casa, e quando poi in un secondo momento subentrerà anche un Paperino idraulico con una chiave inglese accadranno le cose più incredibili. Un corto che fa dell'eccesso la sua arma segreta per trasformare in risate momenti che in un altro contesto avrebbero facilmente potuto annoiare, e un buon inizio per la carriera solista di Paperino (quella di Pluto era già iniziata nelle Silly Simphony).
1937
Don Paperino (Don Donald)
Distribuito inizialmente come Mickey Mouse Cartoon, data la sua importanza e l'assenza di un comprimario come Pluto, Don Donald è stato rapidissimamente ribattezzato come Donald Duck Cartoon, sostituendo il logo nelle successive apparizioni del corto nelle sale e nell'home video. La sua importanza è davvero storica per ben due motivi: il primo è che vi appare per la prima volta la figura della fidanzata di Paperino, qui chiamata Donna Duck, che nella versione originale parla con una voce che è in tutto e per tutto ricalcata su quella di Paperino. Gli storici concordano quasi tutti nel considerarla un prototipo di Paperina (Daisy) ma non lo stesso personaggio, benché il suo temperamento sia pressocché lo stesso, d'altra parte però l'ambientazione messicana del corto, che è quasi in costume, sembrerebbe non dare troppo peso a questa incarnazione messicana di Paperina. Ci sono state persino occasioni in cui, fumettisticamente parlando, si è provato a ripescare Donna per affiancarla a Paperina in accesa rivalità, mentre c'è almeno un'occasione in cui le due sono state considerate un unico personaggio: si tratta della storia di Fabio Michelini e Massimo De Vita: Paperino e il Segreto della 313 in cui il corto viene citato e contestualizzato molto bene nella continuity, per via di una cosa che accade, che sarà molto importante per l'evoluzione del personaggio di Paperino. Per riconquistare la papera caliente, disgustata dal ciuchino con cui Paperino le fa visita, Paperino decide infatti di acquistare una certa automobile rossa, che si rivelerà un catorcio. Insomma, pur essendo in forse che Don Donald rappresenti l'esordio di Paperina non c'è alcun dubbio che immortali il fatidico momento in cui Paperino acquista la 313, la sua inseparabile automobile, che nei fumetti a partire dalle strisce di Taliaferro verrà utilizzata sistematicamente, mentre nei cartoni verrà inspiegabilmente fatta sparire subito dopo questo corto. Insomma, un corto storico per la continuity, in qualsiasi modo la si voglia considerare. Qui il corto in italiano, mentre qui in originale dove si può sentire Donna con la voce paperosa.
Invenzioni Moderne (Modern Inventions)
Paperino si reca al museo della scienza, in un'omaggio ai Tempi Moderni di Chaplin. Le gag sono molte, alcune anche assai divertenti, e il motivo è presto detto: fra i gagman c'è anche quel genio di Carl Barks che idea alcuni dei momenti più felici del corto come quando Paperino viene imprigionato dalla sedia da barbiere robotica che gli inverte testa e fondoschiena, con risultati comicissimi. In tutto questo è assai azzeccato il tormentone del robot maggiordomo che nei momenti meno opportuni viene a prendergli il cappello. Oltre che divertente assai interessante anche solo come sguardo al futuro ipotetico che immaginavano negli anni 30. Anche per la classificazione di questo corto valgono le stesse considerazioni fatte per il precedente, nato come Mickey Mouse Cartoon è stato poi rieditato come Donald Duck sostituendo i loghi. Ultimo cartone di questo tipo, dal prossimo in poi la serie inizierà ufficialmente. Qui in italiano mentre qui in versione originale.
Paperino e lo Struzzo (Donald's Ostrich)
Il primo corto inequivocabilmente appartenente alla serie Donald Duck è però anche il più fiappo finora. Ci mostra un Paperino che fa il fattorino/facchino di una stazione di campagna e deve gestire una struzza femmina chiamata Ortensia, arrivata da poco dentro una cassa. Quello stesso struzzo apparirà frequentemente anche nelle strisce di Taliaferro, con le sue gag slapstitck. Il corto non offre molto, se non qualche gag legata agli oggetti che Ortensia ingoia, e gli effetti surreali relativi. Dopo questo corto lo struzzo sarebbe scomparso dall'animazione e rimasto solo nelle strips. Qui in italiano, e qui in originale.
1938
Self Control (Self Control)
E continua l'utilizzo di Paperino come avversario di tanti piccoli animaletti guastafeste, ruolo che manterrà per un bel po' all'inizio della sua carriera e che verrà recuperato alla fine, anche se con un tono tutto diverso. Nel corto in questione convivono due anime: quella già abusata che vede Paperino battibeccare con una mosca, un bruco e un picchio intenti a rovinargli il suo momento di relax in amaca (e la passione per l'amaca nasce qui!) e quella ben più divertente con la radio che trasmette un programma sul self control e un professore effemminato che con canzoncine ridicole invita a contare fno a dieci. La comicità del corto è data dall'alternanza di queste due anime ovviamente, ma visto che di questi tipi di umorismo solo uno è invecchiato bene il risultato è un ritmo molto altalenante che lascia un po' interdetti. In definitiva il corto si salva, ma solo per le comiche canzoncine. Qui in originale e qui in italiano.
Paperino e il Diavolo (Donald's Better Self)
Questo gioiello ci mostra un Paperino regredito ai tempi della scuola (anche se non si è ben sicuri si possa parlare di regressione in un momento della carriera del personaggio in cui è tanto giovane) che abita in un contesto campestre di grandissima atmosfera. Il piatto forte è la scissione della sua coscienza in angioletto e diavoletto, cosa già avvenuta per Pluto in Mickey's Pal Pluto e Mickey's Elephant, solo che qui non si parla di due microspiritelli ma di due compagni delle stesse dimensioni di Paperino. Paperino così si triplica con un effetto comicissimo, che vede un Paperino angelico intimargli quasi genitorialmente di andare a scuola, e un Paperino rossovestito spingerlo ad andare a pesca e come se non bastasse a fumare! Vedere Paperino che cerca di imparare a fumare per sentirsi grande e per non venir preso in giro dal diavolo nel ruolo di bullo di quartiere non ha prezzo ed è una situazione ancora purtroppo attualissima. E se tutto questo non bastasse c'è la zuffa finale tra le due coscienze che è veramente un capolavoro. Un corto fantastico che mostra in pieno le potenzialità di un Paperino in una fase in cui veniva utilizzato in modo ancora piuttosto limitato. Qui il corto in originale mentre qui in italiano.
I Nipoti di Paperino (Donald's Nephews)
Ed ecco che la famiglia di Paperino si arricchisce con l'entrata in scena di Qui, Quo e Qua, mandati a far visita allo zio dalla madre Della (qui chiamata Dumbella). Per il momento è solo una visita di cortesia, e infatti i nipotini al termine del corto torneranno a casa propria, mentre sarà nei fumetti, nelle strisce di Al Taliaferro e nelle tavole domenicali del ciclo dedicato a Paperino delle Silly Simphony che i tre arriveranno per restare, rei di aver fatto scoppiare un petardo sotto la poltrona del padre. Il corto in questione li presenta con tutti i crismi, e saranno i nipotini stessi a dire il proprio nome facendo piazza pulita dei dubbi derivati dagli innumerevoli equivoci dovuti in questi anni a coloristi e sceneggiatori disattenti: Qui è il rosso, Qua il verde mentre Quo il rimanente, che per adesso è arancione ma diventerà blu nei fumetti. Il corto vede gli inutili quanto frustranti tentativi di Paperino di ammansire il trio facendo uso di un trattato di pedagogia infantile che si rivelerà piuttosto inefficace, data la natura malevola e pure un po' violenta dei soggetti in questione. Eh già, perché all'inizio i tre paperotti altro non sono che il rimpiazzo dei cattivissimi orfani che Paperino aveva "affrontato" in Orphan's Picnic, di cui riciclano pure qualche gag, come quando cercano di farsi perdonare con un regalino alimentare. E non solo sono monelli ma in qualche occasione pure gratuitamente violenti, come quando prima di andare via tirano il libro in testa al povero zio. Da notare che nella versione originale, così com'era stato per Donna/Paperina la voce dei nipotini resta quella di Paperino, resa magari poco più comprensibile dal timbro più acuto. Segno che a quel tempo si era deciso di circondare Paperino di amici e familiari che parlassero esattamente come lui, idea che poco per volta è andata persa. Qui il corto in italiano mentre qui in originale.
Paperino e le Giovani Marmotte (Good Scouts)
A dispetto dell'inesatto titolo italiano il corto non ha niente a che vedere con le Giovani Marmotte, graffiante parodia degli scout che Carl Barks introdurrà nei fumetti solo molto tempo dopo, forse proprio ispirandosi a questo corto a cui a suo tempo lavorò. Paperino qui è nei panni di un generico capo scout, con una truppa formata da quegli stessi nipotini che cercava di ammansire un corto fa. E a quanto pare i nipotini in questo corto più mansueti lo sono, visto che giocano il ruolo di bimbetti da istruire, un po' ingenui, un po' furbi, un po' partecipativi e un po' distaccati dalle peripezie dello zio. Insomma, il loro carattere inizia già ad arricchirsi di sfaccettature, mentre a Paperino toccano gag minimaliste e pure un po' noiose che lo vedono infine scappare da un orso identico a quello che Penna Bianca aveva incontrato l'anno precedente. L'anno successivo uscirà Sea Scouts, sorta di erede morale di questo corto, ambientato per mare, con Paperino nel ruolo di ammiraglio e i nipotini a fargli da truppa. Qui in italiano, mentre qui in originale.
Una Partita a Golf (Donald's Golf Game)
Ed ecco i nipotini per la terza volta di seguito. Di certo non sarà questa la consuetudine nei prossimi anni, visto che i corti con loro presenti saranno sì e no una ventina spalmati su tutto l'arco della carriera di Paperino. In questo caso c'è Paperino che cerca di giocare a golf, e i nipotini che gli fanno da caddies, giocandogli vari scherzi. Il loro temperamento sembra essere tornato quello di prima, e infatti sono molto divertenti le gag che li vedono sostituire le mazze di Paperino con un set di mazze truccate che si trasformano in ombrelli, retini e altri oggetti. Oltre a questo però non è che il corto offra molto altro, e in fin dei conti il ritmo dopo un po' cala, specie quando per fare l'ennesimo scherzo i nipotini ricorrono ad una cavalletta da inserire nella pallina dello zio, portando tutto dalle parti dell'umorismo slapstitck con animali. Poco più che simpatico, quindi. Da notare che dopo che in Good Scouts i nipotini per via delle uniformi erano diventati indistinguibili, qui tornano ad essere colorati diversamente ma Qua da verde passa a giallo. Un erede morale di questo corto verrà prodotto l'anno successivo, con una nuova sfida sportiva tra Paperino e i nipotini in The Hockey Champ. Qui il corto in italiano e qui in originale.
1939
Il Giorno Fortunato di Paperino (Donald's Lucky Day)
L'inizio a tinte fosche sembra promettere un cortometraggio noir, dal momento che mostra due delinquenti in silhouette preparare un pacco bomba per un regolamento di conti. Il fattorino che chiamano per recapitare il pacco, che scoppierà a mezzanotte, è però Paperino e questo fa deragliare il corto dalle parti dell'umorismo fisico, come al solito. Stavolta però non ci si annoia, visto che il tema rimane la superstizione e la sfortuna, e Paperino si ritroverà ad avere a che fare con specchi rotti, numeri tredici e un gatto nero. Il senso di impellenza della bomba che sta per scoppiare è però sempre presente e questo fa in modo che una certa atmosfera thriller permanga e tenga lo spettatore col fiato sospeso fino al simpatico finale. Insomma, uno dei corti meglio riusciti del periodo anche grazie a quella spolveratina di trama che non fa mai male. Qui in versione originale e qui in italiano.
Hockey su Ghiaccio (The Hockey Champ)
L'atmosfera del laghetto invernale riesce sempre bene in questi cortometraggi, e così come On Ice, anche The Hockey Champ è un corto di una piacevolezza visiva unica. Rimette in scena i nipotini, che come in Donald's Golf Game, di cui il corto è una sorta di erede, si prendono una rivincita sportiva su un Paperino che si crede un virtuoso dell'hockey e del pattinaggio in generale. Memorabile a questo proposito la sequenza iniziale in cui Paperino si camuffa da Sonja Heine, la diva pattinatrice che incontrerà questo stesso anno in The Autograph Hound. Il corto è assai meglio ritmato del suo predecessore e davvero molto divertente, e mette in scena i nipotini in versione monella, anche se non così gratuitamente come al loro esordio, cosa che avvicina molto The Hockey Champ alle atmosfere birbone delle tenpages di Barks. Qui in originale mentre qui in italiano.
Il Cugino di Paperino (Donald's Cousin Gus)
Ciccio. Il personaggio che attualmente è sovraesposto sulle pagine di Topolino con ruoli anche poco azzeccati era stato inventato dal team di lavoro di cui faceva parte anche Barks per dare a Paperino una spalla comica simile a Stan Laurel. I due avrebbero dovuto apparire insieme in svariati cortometraggi che vennero poi accantonati. Ciccio ha quindi in questo corto (e nella serie televisiva House of Mouse) la sua unica apparizione animata, che ci mostra il primo incontro tra lui e il cugino Paperino. Inviato da sua madre, la zia Fanny che Don Rosa visualizzerà in seguito nel suo albero genealogico, a far visita a Paperino Ciccio si presenta al pubblico come un personaggio stralunato e surreale, tutt'altro che pigro ma assolutamente iperattivo specie quando si tratta di divorare il pasto altrui. Il fatto che lo faccia con notevoli virtuosismi è lo spunto per innumerevoli gag visive, una più bella dell'altra, che vanno dalla classica pannocchia divorata in stile macchina per scrivere agli spaghetti modellati a forma di calzino con i ferri da calza. La flemma con cui lo conosciamo oggi gli sarebbe stata conferita solo nei fumetti, prima nelle strips di Taliaferro che ricalcavano grossomodo l'umorismo di questo corto, e poi da Barks stesso, suo originario ideatore, che l'avrebbe poi inserito al fianco di Nonna Papera nel suo universo fumettistico. Questo non toglie che il miglior Ciccio di sempre sia quello che si può vedere in questo cortometraggio e che nelle sue incarnazioni successive sarebbe purtroppo mancata la splendida vena surreale del personaggio. Qui in versione originale e qui in italiano.
Picnic sulla Spiaggia (Beach Picnic)
Benché sia Paperino che Pluto abbiano già una serie personale in questo periodo sono frequenti i corti che all'interno della serie di Paperino rimettono in scena il duo. L'accostamento è stravagante visto che tradizionalmente Pluto è il cane di Topolino, ma nella banda Disney vige l'amicizia e quindi non è così improbabile che il cane di Topolino venga spesso a contatto con gli altri personaggi. In questo caso il risultato è piuttosto soporifero visto che il corto si esaurisce in una serie di gag fisiche in cui Paperino è presente solo in minima parte e fornisce l'imput per far recitare a Pluto il ruolo del mattatore. C'è una prima parte in cui Pluto è alle prese con un pupazzo gonfiabile e una seconda parte in cui entrano in scena delle formiche indiane che sono le antenate dirette delle formiche africane che Jack Hannah metterà in scena qualche anno dopo, quando si tratterà di dare una personalità fissa ai vari piccoli rivali di Paperino. Per fronteggiare queste formiche Paperino usa della carta moschicida e molto stranamente viene riciclata IN TOTO la celebre sequenza della carta moschicida che aveva lanciato lo humor plutesco in Playful Pluto qualche anno prima. In conclusione un corto piuttosto noioso, anche se interessante per la riproposizione intera di una gag, che sembra preludere all'abitudine di riciclare animazione che prenderà piede negli anni della xerox. Qui in versione originale e qui in italiano.
Capitan Paperino (Sea Scouts)
Ed ecco l'erede di Good Scouts in cui viene di nuovo proposta la figura di Paperino come condottiero pasticcione di una truppa di nipotini più diligenti di lui, trasferita però sul nuovo setting marittimo. Le gag tendono a ripetere quanto già visto in Good Scouts con azioni dimostrative che hanno conseguenze disastrose, ma la cosa viene portata all'estremo, e se nel precedente corto le gag erano più noiose qui sono molto divertenti specie quando nel tirare su l'ancora Paperino sommerge la barca. Molto bella poi la presenza dello squalo al posto dell'orso, che si rende protagonista di un gag presa di peso da Alpine Climbers in cui Paperino ha uno sbotto d'ira e riesce a sopraffare la belva con un pugno sul muso. Il fatto che questo sbotto d'ira lo abbia solo quando gli viene rovinato il cappello poi rende la cosa ancora più comica. Qui in originale e qui in italiano.
Il Pinguino di Paperino (Donald's Penguin)
L'espediente che fa sì che qualche fantomatico personaggio lontano invii al protagonista di turno un animale esotico era già stato visto in Mickey's Kangaroo e Mickey's Elephant. Qui è la volta di Paperino e del suo pinguino, che dopo una serie di gag fisiche poco interessanti, si rendono protagonisti di un drammone emotivo alquanto singolare. Paperino accusa il suo pinguino di aver divorato i pesci dell'acquario, accusa che si rivelerà dapprima infondata e poi fondatissima, al punto che per rabbia Paperino cercherà di giustiziare l'animaletto con un fucile, salvo poi pentirsene e cercare di salvarlo da sé stesso. Niente di shockante ma un po' più pesante della media e quindi arricchito da una rassicurante introduzione by Leonard Maltin. Il corto è interessante anche perché è l'ultimo a presentare Paperino con il berretto bianco, dal prossimo l'aggiornamento cromatico al vestiario ci consegnerà un Paperino nella sua forma definitiva. Qui la versione originale con l'intro di Leonard e qui in italiano.
Paperino a Caccia di Autografi (The Autograph Hound)
Ed ecco il cappello blu per Paperino! E quale miglior modo di inaugurarlo se non l'ultimo corto della serie vip iniziata con Mickey's Gala Premiére e proseguita con Mickey's Polo Team, Broken Toys e Mother Goose Goes Hollywood? Paperino si introduce negli studi di Hollywood per chiedere l'autografo a varie star, ma verrà inseguito da un poliziotto irlandese sino a che Shirley Temple, l'attrice bambina, non lo salverà facendo notare alla guardia che pure Paperino è una stella. Un corto molto interessante, e pure bello, cosa parecchio difficile per questo genere di umorismo che tende a non resistere alla prova degli anni: qui invece le star citate sono molto iconiche e nella maggior parte dei casi ancora conosciute. Certo qualche meteora c'è come i fratelli Ritz, ma in compenso ci sono anche Clark Gable, Greta Garbo e Mickey Rooney (che da vecchio avrebbe partecipato a Elliott il Drago Invisibile), Sonja Henie, citata in The Hockey Champ, il pupazzo Charlie McCarty, Harpo e Groucho Marx e molti altri apparsi anche nella Silly di Mamma Oca. E' molto bello pensare che tutta Hollywood alla fine si riversi su Paperino riconoscendone la celebrità, e dà da pensare il fatto che molte di queste persone sarebbero poi state dimenticate a differenza del sempreverde Paperino. Un corto particolare ma molto bello. Qui in originale e qui in italiano.
Paperino Poliziotto (Officer Duck)
Paperino poliziotto non lo si vedeva da The Dognapper, in coppia con Topolino. Ne è passata di acqua sotto i ponti, e il Paperino ormai definitivo torna a cercare di mettere in prigione un Gambadilegno che ormai non è più tale ma solo una delle tante figure di malintenzionati con sembianze pietresche che d'ora in poi infesteranno i cortometraggi. L'escamotage è fingersi un bebé figlio di un collega dietro le sbarre per poter ingannare questo pietride, chiamato "Tiny" Tom e mettergli le manette: ovviamente le gag saranno tutte giocate su questo equivoco, anche se finiscono per far simpatizzare il pubblico con il povero Tom, che ci viene mostrato gabbato, in buona fede e col cuore tenero, e quindi dispiace vedere che avrà la peggio. Un bel corto, anche grazie all'elemento trama che non è certo da sottovalutare considerando lo standard. Qui in originale e qui in italiano.
1940
Paperino Rivettatore (The Riveter)
Ecco che la figura di Pietro inizia a comparire come contraltare di Paperino sempre più frequentamente. L'avevamo già visto l'anno scorso in Officer Duck, lo rivedremo l'anno prossimo in Timber e poi nel ciclo militare, qui interpreta un ruolo in cui l'avevamo già visto nel 1933 in Building a Building, ovvero quello del burbero capocantiere. Certo, associata a Paperino la sua figura si fa incredibilmente più positiva, e tra una sbruffonata del Papero e l'altra capiterà di parteggiare proprio per il burbero grassone, che ricordiamo, dagli anni 40 in poi non è più il Gambadilegno canonico che si vede nei fumetti ma una sua continua e generica variante, ispirata non poco nelle movenze a quella di Oliver Hardy. Ad ogni modo il corto si compone di gag divertentissime e per niente noiose che culminano nel finale a rincorsa, dove tutto si fa via via più assurdo. Da notare che un finale che culmina in uno spassosissimo inseguimento tra i due lo avremo anche in Timber. Qui in originale e qui in italiano.
Paperino e il Lavaggio per Cani (Donald's Dog Laundry)
Dopo Donald and Pluto e Beach Picnic capiterà altre volte che Paperino e il cane di Topolino duettino insieme nello stesso cortometraggio. Stranamente, a differenza di Paperino e Pippo, non esisterà mai una serie per questa coppia di personaggi, cosa che rimarrà una noiosa prerogativa di questa prima fase di produzione dei Donald Duck. Noiosa perché accoppiare due personaggi slapstick non giova certo alla costruzione di una trama e infatti i risultati non tardano ad arrivare: tutto il corto consiste in Paperino che, costruito un lavaggio per cani meccanico, cerca di fare un bagno a Pluto attirandolo con un osso di gomma. L'interazione tra Pluto e l'osso di gomma occupa praticamente l'intera durata, tranne un'ultima parte in cui Paperino cambia strategia e prova con una marionetta a forma di gatto, per poi finire lui stesso nella tinozza ed esclamare tutto contento che la macchina funziona. Insomma il corto si risolleva ma troppo tardi rispetto ai primi minuti di noia estrema. Qui in originale e qui in italiano.
Paperino e l'Appuntamento (Mr. Duck Steps Out)
Ed ecco che dopo la prova generale con il prototipo Donna Duck viene affinato il personaggio di Paperina, che esordisce qui col nome Daisy Duck, ma mantenendo la stessa voce datale da Clarence Nash. Nello stesso periodo fa il suo trionfale ingresso anche nei fumetti come nuova vicina di casa di Paperino, trasferendosi nel villino accanto al suo e dando inizio alla fortunata serie di strisce di corteggiamento in cui Taliaferro darà il meglio di quegli anni. L'arrivo di Paperina, il cui primo incontro verrà erroneamente raccontato in più salse nel corso dei decenni, farà fare a Paperino un bel balzo di qualità, spostandolo da una dimensione puramente slapstick ad una più psicologica, votata ai rapporti interpersonali. Saranno infatti quelli con Paperina i corti migliori della serie d'ora in poi, quelli in cui si metteranno in scena delle semplici trame, senza lasciarsi andare nel facile umorismo fisico. Saranno però molto rari, e sia Paperina che i nipotini appariranno in occasioni speciali alzando di molto una media che continuerà ad essere dominata dalle scaramucce con animaletti. In questo caso sia Paperina che i nipotini appaiono, nuovamente come monelli, in un corto assai ben ritmato: consiste infatti di un balletto, come non se ne vedevano dai tempi dei primi Mickey Mouse, solo che dopo un decennio di digiuno dai corti puramente musicali e dopo anni e anni di evoluzione, ecco che la formula appare rinnovata ed è infatti un piacere vedere come la coppia gradualmente si stia formando tra un corteggiamento e l'altro, e come in tutto questo si intromettano Qui Quo e Qua, che faranno ingoiare a Paperino una pannocchia bollente. Il climax si avrà infatti quando Paperino trasformato in un cannone da popcorn trascinerà Paperina in una danza sfrenata conquistandola definitivamente. Per rivedere Paperina in un corto, salvo un cameo in A Good Time for a Dime , si sarebbe dovuto aspettare il 1945, con il riuscitissimo Donald's Crime. Qui in originale dove si può sentire Paperina per l'ultima volta con la voce paperosa e qui il corto in italiano.
Problemi al Motore (Put-Put Troubles)
Ed ecco di nuovo Paperino e Pluto, stavolta in gita al lago con un piccolo motoscafo. Subito la scena si suddivide: a Pluto toccano le gag in cui deve vedersela con un rospo e successivamente con una molla che gli deforma il muso, mentre Paperino litiga con il motore della barca che non funziona bene. Dopo un po' di questo canovaccio fatto di sbadigli ma anche di buone gag (Pluto donna giraffa su tutte) il corto si "mette in moto" e trascina i due verso un finale freneticissimo, quando il motore impazzirà e a Pluto non rimarrà che imparare a fare lo sci nautico. Questo finale riscatta un po' tutto il corto anche se è veramente breve e non fa che confermare come non sia questo il miglior modo di utilizzare i due personaggi. Qui in originale, qui in italiano.
Le Vacanze di Paperino (Donald's Vacation)
Con una canoa che si trasforma all'occorrenza in tenda da campeggio Paperino si fa una vacanzina in cui se la vedrà con animaletti boschivi che gli fregano il cibo, una malefica sdraio e infine un grizzly assai simile a quello incontrato da Topolino in The Pointer. Altalenante per ovvi motivi, specialmente la tipologia di umorismo utilizzata, ma visivamente interessante in quanto fornisce una sorta di corrispettivo paperinesco alle naturalistiche peripezie di Penna Bianca viste nella Silly Simphony di tre anni prima. La cosa più riuscita rimane la tenda/canoa, ennesima riprova di quell'umorismo meccanicistico tipico dei primi anni Disney. Qui in originale e qui in italiano.
I Lavavetri (Window Cleaners)
Ecco che per la prima volta viene qui inserito nei credits il primo dei temi di Paperino, che sarà presente anche nei successivi Fire Chief e Timber, prima di esser sostituito con quello che verrà utilizzato massicciamente per tutti gli anni '40. Il corto vede nuovamente (e per l'ultima volta, almeno fino al 1945) Paperino far coppia con Pluto, nel mestiere di lavavetri. Pluto dovrebbe fargli da assitente, e invece dorme causando non poca frustrazione in Paperino. Il corto si divide idealmente in due parti: la prima molto godibile in cui c'è una simpatica interazione tra i due, con Paperino che cerca di svegliare il cane utilizzando una grondaia come comunicatore. Ci sono pure gag molto felici come quando Paperino si confonde e tira un secchio di bulloni frantumando le finestre, a differenza della seconda parte in cui Paperino se la vede con un'ape anonima e assolutamente irritante. Siamo ben distanti dalle simpatiche caratterizzazioni che Jack Hannah pochi anni dopo conferirà ai piccoli rivali di Paperino come Bottle Beetle, Buzz-Buzz o Cip e Ciop, qui il tempo sullo schermo è occupato prevalentemente da bestiole graficamente poco accattivanti e psicologicamente poco approfondite. L'ape che cerca di pungere Paperino è protagonista di una delle sequenze più mortalmente soporifere della filmografia Disneyana, specialmente quando dopo esser stata sconfitta riesce a prendersi la rivincita tra un ansimo e l'altro. Vederla arrancare in quel modo con il solo e unico scopo di pungere Paperino è qualcosa che anche i più esperti di animazione cortometraggistica Disney possono trovare difficilmente digeribile. Ed è un peccato perché il corto era partito molto bene. Qui in originale e qui in italiano.
Il Capo dei Pompieri (Fire Chief)
Si calcolano in questo periodo in media due apparizioni all'anno per i nipotini, una in cui fanno i monelli e un'altra in cui fanno gli apatici assistenti di un Paperino loro superiore. Se Mr. Duck Steps Out rientrava nella prima categoria ecco questo Fire Chief rientrare nella seconda, facendo però molti progressi rispetto a Good Scouts e Sea Scouts. Il ritmo è infatti assolutamente superiore, le gag si susseguono senza sosta ed è tutto giocato sull'assurdo della situazione in cui un Paperino capopompiere incompetente si ritrova a dover fronteggiare l'incendio della sua stessa stazione. L'interazione con i nipotini e le continue disavventure divertono molto, come quando la scala viene sparata in aria, o la pompa si annoda fino a gonfiarsi all'inverosimile, ma è nel finale che si raggiunge il meglio, quando Paperino cercherà di domare l'incendio con un getto di benzina. Qui in originale e qui in italiano.
1941
Paperino Boscaiolo (Timber)
Un Paperino vagabondo si fa beccare da un Pietro boscaiolo (molto simile a quello delle strips di Gottfredson del ciclo Topolino Boscaiolo, in cui perde la protesi lignea) nell'atto di rubargli il pranzo. Pietro quindi lo assumerà forzosamente e Paperino darà vita a un numero di gag piuttosto surreali e simpatiche che culmineranno nel riuscitissimo inseguimento finale sui carrelli ferroviari, un climax davvero unico che porta la firma di Carl Barks. Lo schema della storia sempre riprendere fedelmente quello di The Riveter con una variazione sul tema, il nuovo background boschivo. Va notato che è l'ultima volta che sentiamo nei credits il primo dei temi di Paperino (sentito in Window Cleaners e Fire Chief) prima di essere sostituito con quello che verrà usato negli anni '40. Solo in Donald Duck and the Gorilla verrà curiosamente ripescato. Il corto è simpatico e frizzante, e ci mostra nuovamente un Pietro con delle movenze ispirate alla mimica di Oliver Hardy. Qui in versione originale e qui in italiano.
Paperino e le Uova d'Oro (The Golden Eggs)
Uno spunto di trama simpatico (le uova che diventano immediatamente quotatissime, probabilmente a causa della guerra) diventa una scusa per mostrarci un Paperino travestito da pollastra, che cerca di soffiare il tesoro dalle grinfie di un enorme gallo cedrone iperprotettivo, paradossalmente più grande di Paperino pur non essendo antropomorfo. Molto divertente come concetto, specie per i nostalgici di Cock O' The Walk e ci sono anche molte gag buone anche se la cosa viene tirata forse un po' troppo per le lunghe. Ecco esordire il tema di Paperino che ci accompagnerà per buona parte del decennio, forse il migliore e quello a cui si assoceranno i corti più belli. Qui il corto in versione originale e qui in versione italiana.
Paperino e la Galleria del Soldino (A Good Time for a Dime)
Paperino in sala giochi. O meglio, in una sala giochi ante litteram, che lo coinvolge in tre sketch in cui è alle prese con macchinari che funzionano a monetina. Il primo dei tre è il migliore di tutti, e quello in cui si osa di più, visto che vede un Paperino alluparsi davanti ad un filmato a monetina della danza dei sette veli, con protagonista una ballerina identica a Paperina, non riuscendo però a vedere gli ultimi fotogrammi. Tocca poi alla gag dell'"artiglio prensile", che è un qualcosa sopravvissuto sino ai giorni nostri, e infine al giro in aereo. Quest'ultima gag poteva decisamente essere accorciata perché fa perdere leggermente il ritmo all'intero cortometraggio, che al di là di questa pecca rimane pur sempre assai riuscito. Qui in versione originale e qui in italiano.
Sogni d'Oro, Paperino (Early to Bed)
Differentemente dal liberissimo adattamento uscito su Topolino, ad opera del folle Enrico Faccini, in cui sono presenti Pippo e Topolino e le gag vanno a parare nel magico, qui non c'è niente di tutto questo. Anzi sono disavventure molto reali (anche se non realistiche) quelle che capitano ad un Paperino che cerca di farsi una normale dormita e viene continuamente disturbato da fattori esterni che hanno dell'improbabile. Una sveglia rumorosa capace di rimontarsi anche dopo esser stata fatta a pezzi, un letto pieghevole che imprigiona il dormiente e via dicendo, sembra che da qui in poi si brevetti un nuovo tipo di gag fisica per Paperino non necessariamente legata all'interazione con animaletti. E' infatti il primo di una serie di cortometraggi (tra cui Chef Donald, Donald's Tire Trouble, Drip Dippy Donald e Wide Open Spaces) in cui Paperino se la vedrà con oggetti o semplicemente circostanze che lo metteranno in difficoltà con stratagemmi via via più assurdi. E' l'esagerazione a tenere alta l'attenzione dello spettatore, che rimarrà rapito dall'assurdità di ciò che vede sullo schermo. Ottimo. Qui in originale e qui in italiano.
Paperino Acchiappasomari (Truant Officer Donald)
Ed ecco una delle pagine più felici della carriera di Paperino. Il cortometraggio si becca persino una nomination all'oscar, e tornano così i nipotini (un'unica volta nel 1941) nel ruolo di monellacci. Lo spunto di partenza è Paperino che cerca di riportare a scuola Qui, Quo e Qua, qui ancora pestiferi e diversi dai nipotini per bene che vedremo un giorno, e al cortometraggio lavora anche Barks che ben ricorderà questa vicenda quando poi sulle pagine di Walt Disney Comics and Stories ce la riproporrà in più di una tenpage. Insomma una schermaglia perfettamente barksiana ricca di gag divertenti che culminano nella gag capolavoro di loro che al momento di venir stanati dal loro rifugio col fumo si fingono "arrostiti" mandando Paperino in crisi depressiva. Una gag che osa, ricca di humor nero, che tortura deliziosamente Paperino tra un senso di colpa e l'altro e che prelude ad un finale che riserva un ulteriore colpo di scena quando si scoprirà che [spoiler]la scuola è chiusa per le vacanze estive[/spoiler]. Insomma un gioiello che inaugura un filone davvero gustoso (in cui rientreranno capolavori come Donald's Off Day e Soup's On) e che per la prima volta utilizza in modo davvero geniale la contrapposizione Paperino/nipotini. Capolavoro. Qui in versione originale e qui in italiano.
Nella Vecchia Fattoria (Old MacDonald Duck)
Il corto di cui Robert Benchley nel Drago Riluttante aveva avuto un brevissimo assaggio esce realmente quello stesso anno, giocando sul titolo della celebre canzone che riecheggia il nome del protagonista Donald Duck. L'altro cortometraggio How to Ride an Horse con Pippo protagonista era stato invece proposto per intero all'interno del lungometraggio e non viene considerato quindi un corto standard da far uscire almeno fino al 1950, periodo in cui si riciclerà per l'uscita singola un sacco di materiale tratto dai film a episodi. Dal Drago questo corto prende solo un paio di fotogrammi, mentre tutto il resto è inedito. Molto buona la celebre canzone cantata all'inizio da Paperino, il corto però dopo di essa si arena su gag fisiche e animalesche piuttosto anonime. Divertente il momento di afasia di Paperino in cui confonde sgabello, cappello e secchio per la mungitura, un po' un peccato che il tutto si riduca ad una scaramuccia con un'anonima moschina che infastidisce la sua mucca, però. Qui in inglese e qui in italiano.
Paperino e la Fotografia (Donald's Camera)
Divertente il biasimo che Paperino fa della caccia all'inizio per elogiare l'arte della fotografia, con successiva marcia indietro quando le cose inizieranno ad andargli male. E' ciò che sta in mezzo a questi due passaggi il problema, e cioè un certo numero di gag piuttosto soporifere in cui Paperino cerca di fotografare vanamente gli animaletti del bosco, che sfoggiano un design molto simile a quello di Biancaneve e Little Hiawatha. Verso la fine il corto si riprende anche grazie allo spiaccicamento della sua macchina fotografica ad opera del picchio di Self Control qui alla sua ultima apparizione. Qui in inglese e qui in italiano.
Disastri in Cucina (Chef Donald)
Paperino cerca di cucinare le frittelle ascoltando le ricette alla radio ma non si accorge di aver versato nell'impasto della colla. Da questa semplice gag deriva un intero cortometraggio di sette minuti in cui si esplorano le disastrose conseguenze del caso, con Paperino impegnato a cercare di modellare un impasto ribelle finendo per distruggere parte di casa sua. Il corto si colloca nel filone dei disastri estremi inaugurato da Early to Bed, ma pur avendo gag molto buone, come quando la crepa gli spacca la casa passando attraverso una finestra aperta, non riesce a bissare la genialità del predecessore, annoiando in più di un punto. Geniale però il finale con il ramo che bussa alla finestra di Paperino e la citazione di I've Got No Strings quando Paperino si ritrova legato all'impasto come un burattino. Qui in inglese e qui in italiano.