La Tana del Sollazzo

avaraccio_92 ha scritto:

DeborohWalker ha scritto:Comunque da notare che in più di un'occasione (qui, ma ad esempio anche ne "Il reato di Paperino") Paperino si fuma dei bei sigari, in barba ad ogni messaggio da trasmettere ai bambini... Forse in quell'epoca non era considerato moralmente scorretto neanche un gesto simile, fatto da un beniamino dei bambini.

Il fatto che Paperino fumasse quei sigaroni mi è sembrato alquanto strano, non tanto per il periodo del corto( infatti negli anni '40-'50 si vedono molti attori che fumano nei film, al fine di pubblicizzare sigarette/ sigari), ma perché fino a qualche anno prima nei cartoni Disney il fumo era mostrato come qualcosa di deleterio e malvagio( mi è venuta subito in mente la scena di Pinocchio, in cui il nostro caro burattino si fuma un sigarone e poi sta malissimo).

Forse è per questo che perde sempre!

Grrodon ha scritto:Ma infatti è sempre visto come accessorio di un Paperino che se la tira, eh.

Sì però non ha gli stessi effetti che ha su Pinocchio... cioè, anche riguardo a quello che ha detto valsedre, certo i sigari sono accessori che denotano un comportamento sbruffone che alla fine si rivela inevitabilmente perdente da parte di Paperino; però, il bambino, secondo me, è più colpito dall'immagine immediata( Paperino che fuma ed è in perfetta forma) che da tutta la trama, e ciò avviene ancora di più se è molto piccolo.

A parte il Gorilla, che personalmente ritengo sia il corto migliore di Paperino, credo che più obiettivamente (e tralasciando i gusti personali) il primato spetti di diritto al Sosia.

E' veramente un Capolavoro con la C maiuscola, e le arrabbiature di Paperino sono da sbellicarsi. Ricordo che quando ero un poppante questo corto mi fece anche innamorare di Paperina.

Qualche nota su alcuni corti in generale:

Il Reato di Paperino: ritengo che in una remotissima ipotesi futura di una serie paperosa (o un lungometraggio) che possa avere Paperino immerso in ruoli seri ANCHE dovendo fare i conti con la sua voce, il ruolo del narratore/voce pensiero/voce coscienza potrebbe essere un elemento molto intelligente da usare per spiegare al pubblico le intenzioni paperinesche senza dover ricorrere a stratagemmi complicati (ricordo ancora in Quack Pack tutti i personaggi ripetere sottoforma di domanda le frasi pronunciate da Paperino, per farle comprendere anche al pubblico).

I Brividi della Lettura: sempre parlando di Quack Pack, ottimo il cameo del personaggio mattoide di Clark (quello dei "ferri roventi") in un episodio della serie ("Non Mangiate il Tuorlo"), che poi è anche forse l'episodio più citazionistico, presentandoci la regressione della crescita di Paperino giungendo al "modello" anni '30 con becco lungo (e si riesce perfino a citare la madre di Paperino).

Paperino e la Pazienza: LOL!

Un Regalo per Paperina: il corto è bello pesantino, e difatti su Toon Disney vennero eliminate le sequenze con le varie impiccagioni e pensieri cattivi, risultando così alquanto deturpato. Ed era sul Toon Disney italiano, molto meno "bigotto" di quello americano dove ho visto attuare censure a ogni scena con armi, violenze e simili che si possa immaginare (povero DuckTales ).

Paperino Guardiano del Faro: lessi una storia egmontiana quasi identica, ma era un ibrido tra questo e un corto dei Mickey Mouseworks assolutamente PAZZO (e che mi sembra un palese omaggio al corto in questione).

Peccato lo trovi solo in greco, ma con un po' di immaginazione si capisce lo stesso (per quel che parla Paperino, poi...).

EDIT: Madonna che belle le musiche dei Mouseworks...

Il Sosia e il Reato potrebbero essere il meglio di Paperino, certo.
Ma il Dilemma dove lo metti?

Lo metto più giù, ovviamente.

Bellissimo & Fantastico, ma lo ritengo più apprezzabile per altri motivi (le citazioni a Pinocchio, le somiglianze coi vari cantanti rubacuori del periodo) che non come Il Corto di Paperino, e poi perché è fondamentalmente dedicato a Paperina, dove Donald recita un ruolo divertentissimo ma in fin dei conti si trova sotto shock e non è del tutto riconducibile al personaggio.

Mentre nel Sosia, porca miseria, c'è il VERO Paperino: lui è così, col suo caratteraccio, le sue disavventure, le sue gelosie, le sue sfighe. E' il giusto equilibrio tra fumetto e animazione, è il Paperino perfetto.

Allora ok, se parliamo del VERO Paperino, il suo corto definitivo è il Sosia. Ma se parliamo di corti Disney in generale credo che niente abbia mai sperimentato tanto quanto il Dilemma. Anzi è probabilmente insieme alla Roulotte il corto migliore di sempre.

Meraviglioso, sì.

Eppoi diciamocelo, era proprio bello quello stile di disegno fatto di becchi dentuti e teste lisce e perfettamente rotonde.

(Lol comunque, i corti più belli e con trama di Paperino hanno quasi sempre un suo ruolo parlato "normalmente"... che sia un narratore/coscienza, che cambi voce per shock o per una rossa pillola magica, o perfino che gli torni per qualche secondo in un momento di virilità come Paperino e la Pazienza).

Grrodon ha scritto:Il Clown della Giungla
Lo stile estremo del suo umorismo, le trovate geniali ma assolutamente folli e sregolate fanno assomigliare il cortometraggio a un episodio dei Looney Toons, lontano anni luce dallo stile più composto (e purtroppo anche un po' noioso) che avrebbe predominato nel corso degli anni successivi.

Rivedendo I Tre Caballeros e questo cortometraggio negli ultimi giorni ho adorato l'Aracuan e la sua iperattività completamente assurda; tra l'altro è un perfetto contraltare per l'irascibile Paperino, sarebbe stata un ottima spalla in grado di farlo infuriare, è un vero peccato che sia stato accantonato...

Grrodon ha scritto:Il Dilemma di Paperino
Mai nella produzione cortometraggistica si era arrivati al punto di osare così tanto, mai avevamo avuto un tale utilizzo del parlato, un così sapiente utilizzo dei personaggi e soprattutto una trama tanto articolata ed esposta con tecniche all'epoca per niente ovvie, come l'uso massiccio del flashback.

Personalmente ho trovato il meccanismo invecchiato un po' male (a differenza dell'ottimo flashback di "Paperino Collezionista d'insetti") soprattutto perché il voice-over di Paperina non fa altro che descrivere in modo pedante quello che già vediamo sullo schermo, senza che ce ne sia un'effettiva necessità, o un meccanismo comico simile agli How To di Pippo.
Tutto ciò poi avviene per avere un consulto dello psicologo che suggerisce di dare una seconda botta, soluzione abbastanza prevedibile che viene suggerita attraverso un "pissipissibaubau" piuttosto inutile.

Grrodon ha scritto:Paperina è veramente innamorata del suo Paperino, e il fatto che la si veda tentare addirittura il suicidio porta il pubblico a simpatizzare incredibilmente con lei, dimenticando ogni caratterizzazione troppo frivola possa esserle stata appioppata in passato.

In realtà non direi che la sua frivolezza sia del tutto abbandonata, anzi: quando lo psicologo le chiede se preferisce il Paperino per lei o il tenore per la gioia di tutto il mondo, lei risponde subito sbraitando e confermando il suo "egoismo", forse uno dei modi migliori in cui sia mai stata resa la sua superficialità...
Sono rimasto allibito dal fatto che la scena di Paperina che tenta il suicidio puntandosi la pistola alla tempia e coi veleni davanti a sé non sia stata censurata e nemmeno messa nella sezione protetta dall'introduzione di Maltin che dice "bambini, non provatelo a casa"; d'altronde anche il corto dell'Aracuan è messo lì per le stesse motivazioni, ma qui la scena con Paperina ha un'atmosfera ben più pesante e cupa...

Grrodon ha scritto:Cip e Ciop (Chip an' Dale)
Cip viene dipinto come quello intelligente mentre Ciop come il tontolone in vena di buffonerie.

La caratterizzazione dei due scoiattoli è debitrice della coppia Stanlio & Ollio, lo si nota qui soprattutto in Cip, che quando si arrabbia si sorregge la guancia con la mano alzando gli occhi al cielo e sbuffando esattamente come faceva Ollio... Non ricordavo una similitudine così forte; probabilmente è una caratteristica solo iniziale, vedrò nel proseguimento della Disneymaratona.

Cioè il Dilemma sarebbe invecchiato male? Allora cosa è invecchiato bene? Il voice over di Paperina non mi pare inutile, conferisce al tutto una carica emotiva che sennò sarebbe assente. Quanto all'egoismo di Paperina resto allibbito: a parte che è una nota umoristica quella reazione, bisogna ricordare che quel Paperino là non è molto a posto con la testa, non si comporta in maniera sana. E sicuramente non fa niente di buono a parte cantare, visto come si comporta. Paperina avrebbe dovuto lasciarlo com'è e mollare la spugna, potendo ripristinare lo status quo? Hai un'idea molto malata di ciò che possa far bene al mondo.

Il Compleanno di Paperino

Bello l'inside-joke del poster che compare nella capanna sull'albero con la scritta "Frank Duck Circus", citazione di Tarzan Pippo che addirittura spiega a posteriori la motivazione per cui l'esploratore era andato a caccia di belve nella giungla!

Bé ma si sapeva che era per il circo, lo diceva chiaramente nel manifesto di quel corto.
Inoltre Frank Duck è solo la parodia di Frank Buck, collezionista di animali e cose selvagge a scopo circense.

Grrodon ha scritto:Il Leone Goloso
Ispirato graficamente alla tigre di Tiger Trouble, Louie apparirà per tre volte al fianco di Paperino e per due al fianco di Pippo/George salvo poi sparire dalla circolazione per lasciare la scena totalmente ad Humprey, personaggio dalle maggiori possibilità.

A me Louie è sembrato molto simile a Humprey, specie nell'espressività esagerata... Sono stati partoriti dallo stesso animatore? (Jack Hannah?)

Grrodon ha scritto:Curioso che Lion Around stia a metà strada tra un corto di schermaglie con animali (anche se di diverse dimensioni) e un corto con Qui Quo e Qua.

...che poi l'idea di fondo è presa paripari da Paperino e il Gorilla.

Vabbé l'idea che un falso allarme sia un vero allarme è vecchia come il cucco, cmq l'idea alla base degli animaloni è l'opposto di quella degli animaletti. Grossi cosi minacciosi che in realtà sono ridicoli.

come mai dal '51 in poi non inserisci più il titolo italiano?

E' un retaggio dalla mia filmografia, che se noti riporta il titolo italiano dei corti solo una volta "stabilizzato". E come stabilizzazione ho sempre scelto come riferimento tra i tanti l'uscita dei Treasures, l'edizione dei corti che speravo essere definitiva. Quindi i corti di Paperino fino al 1951 li considero "inediti".

E' anche vero che adesso dovrò scegliere altri sistemi per titolare in italiano i corti, vista la fine che hanno fatto i Treasures...

Grrodon ha scritto: The New Neighbor

Qui ci sono ben due citazioni: Pietro canticchia il tema di "Lambert, the sheepish lion" e di sottofondo, nella scena del giardino, si sente "Whistle while you work".
Curioso Paperino con i pantaloni!
Infine, interessante notare che le comparse sono tutte simil - pippidi o simil - pietridi, ma nessun papero.

Grrodon ha scritto: Canvas Back Duck

Qui c'é la versione italiana: http://www.youtube.com/watch?v=lNmG5y80hdo. Un corto molto buono che un po' mi ricorda le ten - pages di Barks.

Grrodon ha scritto: Spare the Rod

Chissà che chi ha scritto Paperino e la spedizione nella giungla non abbia dato un'occhiata a questo corto...

Grrodon ha scritto: Grand Canyonscope

Questo cartone è magnifico, e la voce italiana di Ocarina è molto più azzeccata di quella in "Grin and bear it".

Peccato che a breve anche la serie di Paperino chiuderà: per me questi ultimi anni di corti sono davvero i migliori di tutta la sua filmografia. Trame frizzanti, molto più incentrate sulla quotidianità, varietà di temi, (solo qualche anno prima la filmografia è tutto un animaletto... bei corti, sì, ma a vederseli di fila che palla!) narrazione e umorismo che resistono benissimo al tempo... proprio una disdetta che non sia giunto il quarto DVD.

Stavo guardando "Sotto corte marziale" su Rai 4... e cosa mi ritrovo? Degli americani che prendono in giro i tedeschi ballando sulla canzone di "Der Fuherer's face"! E pure con sullo sfondo una facciona di Hitler dallo stile simile a quello disegnato dalla Disney!

Valerio ha scritto:Der Fuehrer's Face

Riguardo questo corto, ho sempre pensato che, nella scena finale, solo apparentemente si elogiasse la democrazia americana. D'altronde, l'ombra del Fuehrer è quella che proietta la statua della libertà, quasi a dire che, in fondo, le derive dittatoriali sono sempre dietro l'angolo.

Dai, no.

Là si stava meglio, e questo è un fatto.

Certo, però non posso fare a meno di pensare che, in qualche modo, ci si rendesse comunque conto che la società americana non fosse certo un modello comunitario perfetto e che l'estremismo, politico e ideologico, fosse un rischio tangibile non solo per l'Europa.