Pluto
Inviato: sabato 24 aprile 2010, 14:07
La serie di Pluto nasce con un logo e un titolo differenti da quelli che poi sarebbero stati utilizzati. Il pilota della serie Pluto's Quin-puplets è infatti distribuito come Pluto the Pup Cartoon, e la cosa è rimasta nelle successive edizioni del corto. Il primitivo disegno col faccione di Pluto è invece stato modificato e reso omogeneo con il resto della serie. E' anche vero che lo stacco tra questo primo corto e il proseguio regolare della serie è di ben due anni, come se questo fosse stato solo un esperimento. Il personaggio era un po' di tempo che cercava di mettersi in mostra ricalcandosi spazi anche importanti all'interno della serie Mickey Mouse, riuscendo persino a farsi dedicare due Silly Simphony e affiancando Paperino nel loro primo corto senza Topolino. Ora è arrivato il momento di costruirgli una serie e quindi cucirgli addosso tutto un mondo indipendente da quello di Topolino. Nascono così i primi amori da Fifì a Dinah, arriva il rivale Butch, viene ripescato il Figaro di Pinocchio e Pluto viene messo a confronto con animaletti di ogni tipo come la foca, la talpa e la tartarughina. E strano a dirsi la cosa funziona e la serie, pur facendo un largo uso di humor slapstitck, e "di ragionamento", invecchia paradossalmente meglio di molte partecipazioni del cane arancione in serie più blasonate come quelle di Topolino e Paperino. Vengono prodotti pochissimi corti all'anno, che insieme ai Goofy si accompagnano al piatto forte Donald Duck senza pesare troppo. Inoltre in più di un'occasione le liste ufficiali ascriveranno alla serie pure corti che invece usciranno col logo di Topolino. L'intera serie è stata raccolta in due volumi dei treasures, riuscendo a includere come extra del volume due pure la miniserie dedicata a Figaro.
1937
Pluto Papà (Pluto's Quin-puplets)
Questo corto, uscito sotto il logo di Pluto the Pup, forse per richiamare l'omonima serie di tavole domenicali uscita in quel periodo nell'ambito delle Silly Simphony a fumetti, ci mostra Pluto "felicemente" accoppiato con la Fifì di Minni, qui alla sua terza apparizione dopo Puppy Love e The Dognapper. I due hanno una cucciolata di cinque plutini in miniatura che trascorreranno tutta la durata del corto a ficcarsi nei guai con una massiccia dose di gag di ogni tipo. Il corto potrebbe quindi annoiare facilmente se non fosse per l'interessante cornicetta familiare con una Fifì che preferisce andarsi a procacciare il cibo da sola e lasciare a Pluto l'onere di badare alla cucciolata. E sarà interessante la sua reazione quando dopo avvenimenti di ogni tipo al suo ritorno si ritroverà il marito ubriaco fradicio e i cagnolini ridipinti a pois, a quadretti e via dicendo finendo per non riconoscerli e rinnegarli. Insomma, mai famiglia venne distrutta con più comicità e questo salva il corto dall'essere etichettato come la solita Plutata. Pluto e Fifì sarebbero tornati a incontrarsi e amoreggiare ancora nel corto di Topolino di due anni dopo, Society Dog Show, dopodiché il personaggio sarebbe stato facilmente rimpiazzato con la più dolce e docile bassottina Dinah. Qui in versione restaurata ma con un fastidioso url in sovrimpressione mentre qui senza scritta ma anche senza restauro.
1940
Un Problema di Ossi (Bone Trouble)
Dopo il pilota di tre anni prima si può dire conclusa la prova generale per dare a Pluto una serie. Ed ecco infatti che da qui in poi inizia una produzione regolare di cortometraggi intitolati a lui (a Pluto, senza però il "The Pup"), con un nuovo logo, un frizzante tema musicale personale che lo accompagnerà per una buona metà dell'intera serie e soprattutto un microcosmo personale, indipendente da quello di Topolino. In questo microcosmo verrà messa da parte Fifì e arriverà in seguito una nuova compagna per Pluto, la bassottina Dinah. In questo cortometraggio nel frattempo esordisce però il suo rivale, il grigio mastino Butch con cui Pluto avrà frequenti battibecchi. Bone Trouble è un corto spassosissimo, anche se all'inizio non sembrerebbe, visto che vede Pluto cercare di fregare un osso di soppiatto a Butch, ma è dalla seconda metà in poi che ingrana veramente: dopo un frenetico inseguimento Pluto troverà riparo in una casa di specchi deformanti e da lì in poi saranno risate continue, con Pluto che si trasfigura in coccodrillo, cammello e un sacco di altri animali, con effetti psichedelici e surrealissimi. Insomma un'ottimo ritorno in pianta stabile per una serie che per forza di cose non ambirà a sfiorare le vette che serie come le più adulte Goofy o Mickey Mouse avrebbero più volte toccato. Qui.
Pluto Pirata in Cucina (Pantry Pirate)
Curiosamente la padrona che ha Pluto in custodia in questo cortometraggio è la Mammy Two Shoes già avvistata nella bilogia dei gattini orfani all'interno delle Silly e che tornerà due anni dopo in Figaro & Cleo, per poi avere un ruolo in pianta stabile nei primi corti di Tom & Jerry. E' però l'unico elemento degno di nota visto che il resto del corto è abbastanza soporifero con Pluto che si introduce furtivamente in cucina per rubare un arrosto e avrà mille noiose disavventure salendo su un asse da stiro, inghiottendo del detersivo da piatti e finendo per tenere in bilico una pila di tazzine sul fondoschiena. Insomma, delle inedite atmosfere casalinghe, anziché le solite avventure da cortile, che però portano ad una noia mortale per il povero spettatore che si attenua solo nei rari momenti in cui Mammy parla e sgrida Pluto. Qui in originale.
1941
Il Compagno di Giochi di Pluto (Pluto's Playmate)
Ecco esordire il primo dei comprimari di Pluto, e con loro lo schema che vuole Pluto sgradirli all'inizio salvo poi farci amicizia una volta che loro gli salvano la vita in qualche modo. Un cliché che verrà abusato spesso e volentieri ma che tutto sommato funziona sempre bene e che stavolta riguarda la fochina Salty (così viene chiamata in un episodio della House of Mouse). Il cartone non è niente di impressionante, anzi tende ad annoiare specialmente nella prima parte in cui Pluto cerca di tenerla a distanza, geloso della sua palla, ma ovviamente nel finale riesce a riprendersi, anche grazie alla pena che Pluto in difficoltà suscita nello spettatore. La fochina apparirà oltre che qui anche in Mail Dog e nello short topoliniano Mickey and the Seal. Qui.
1942
Il Piccolo Pluto (Pluto Junior)
Dei cinque cuccioletti apparsi in Pluto's Quin-Puplets pare rimanerne solo uno, che si presta ad un corto molto simile a More Kittens in cui si caccia nei guai interagendo con piccoli animaletti fino a che il padre non dovrà accorrere in suo aiuto. Di tutto questo si ricordano volentieri solo le reazioni e le gag che mettono Pluto in ridicolo mentre il resto non resiste alla prova del tempo facendo cadere in stato catatonico lo spettatore. Non sarà però l'unico corto di Pluto ad uscire nel 1942, che vede invece la produzione di questi shorts farsi assai più ingente. Qui.
La Mascotte dell'Esercito (The Army Mascot)
E inizia l'impegno bellico anche per Pluto, anche se il suo patriottismo non sarà mai protagonista di un compatto ciclo di corti come nel caso di Paperino, ma di semplici riferimenti occasionali. In questo caso abbiamo l'ingresso di Pluto nell'esercito come mascotte, desideroso di ricevere lo stesso trattamento alimentare riservato ad altri animali (tra cui un clone di Butch chiamato Winston). Se la dovrà vedere però con una capra, precedente occupante del posto, alquanto restia a farselo portare via dal novellino. Le gag con le quali i due si fronteggiano sono sempre molto fantasiose e surreali e le situazioni divertono non poco. Si ricorda in special modo il travestimento di Pluto da capra e il suo ingoiare del tabacco da masticare, con successivo malessere. La presenza di una trama che ruota intorno alle reazione dei soldati rispetto all'avvicendarsi dei due animali difende il corto dal rischio noia, che con un personaggio come Pluto tenderebbe sempre a venir fuori. Qui.
Il Sonnambulo (The Sleepwalker)
Altro cortometraggio Plutesco dotato di quell'ingrediente capace di fare la differenza che è la trama. Pluto sonnambulo porta il suo osso ad una bassottina nera indigente, infuriandosi con lei però al risveglio. Molto divertente e toccante il modo in cui si dipana la trama, e alla fine Pluto continuerà ad esser inconsapevole del suo problemino, ma si muoverà a compassione decidendo di cederle la casa, una volta scoperto che è una madre. Molti hanno ravvisato in questa stramba bassottina nera la prima apparizione del secondo amore di Pluto, Dinah. Il personaggio è però essenzialmente diverso sia graficamente (colori e lunghezza del muso) che nell'atteggiamento, assai miserevole, quando la Dinah che poi conosceremo conserverà sempre un po' di civettuoleria. Qui.
Un Osso per Due (T-Bone for Two)
Un corto molto strano. Tanto per cominciare, a dispetto della "retcon" che vuole che il nuovo logo di Pluto sia applicato anche ai corti più antichi, questo conserva nei credits quello vecchio e inquietante. Riguardo al corto in sé possiamo dire che è la seconda apparizione vera e propria di Butch come antagonista vero e proprio. E come Bone Trouble l'intero primo atto del corto altro non è che una lotta tra i due per un osso: è nella seconda parte che si entra nello specifico e il corto si fa ricordare. Se Bone Trouble era il corto degli specchi, questo è il corto della trombetta, dal momento che Pluto trova un piccolissimo clackson che risucchia al suo interno l'osso sputandolo fuori attraverso una legge fisica assolutamente improbabile. E ovviamente da qui alla fine ci saranno stratagemmi assai audaci per utilizzare questa trombetta vincendo la contesa contro Butch. Insomma così noiosamente monotematico da risultare ipnotico e paradossalmente interessante. Qui.
Pluto allo Zoo (Pluto at the Zoo)
Insoddisfatto del suo piccolo ossicino Pluto si introduce in uno zoo per fregarne uno ad un leone. Da qui in poi il corto si struttura a incontri con Pluto sballottato da una gabbia all'altra, in balia di bestie di ogni tipo che gli faranno fare figure sempre più ridicole. Un po' noiosa la scena col canguro ma da applausi sia quella col gorilla che quella dei coccodrilli. Insomma, un corto assai ben riuscito, che ridicolizza il personaggio al punto giusto e soprattutto non annoia troppo. Qui.
1943
La Recluta Pluto (Private Pluto)
Ecco il secondo corto bellico di Pluto. Se prima era una semplice mascotte ora sembrerebbe esser diventato qualcosa di più, una sorta di soldato animale a cui viene affidato il compito di scovare il sabotatore di un cannone. Sembrerebbe avere trama questo corto quando così non è e il tutto si riduce invece ad una schermaglia noiosetta con un paio di chipmunk neanche troppo simpatici. Il fatto è che quei chipmunk sono Cip e Ciop alla loro primissima apparizione: al momento sono indistinguibili sia nell'aspetto che nella personalità ma ben presto acquisteranno le loro caratteristiche, e diventeranno personaggi veramente riusciti. Così per il momento non è però, e infatti la coppia verrà riposta nel cassetto per altri due anni in attesa di maturazione, prima di tornare prepotentemente alla ribalta. Il corto quindi acquista un valore storico e si salva dalla dimenticabilità. Una nota va al doppiaggio italiano che doppia normalmente i due chipmunks (con voci diverse dal solito) quando in originale il loro vociare era solo un mormorio impercettibile. Qui in italiano e qui in originale.
1944
Pluto e la Primavera (Springtime for Pluto)
Un logo di Pluto su sfondo arancione piuttosto anomalo ci introduce ad un corto spassosissimo in cui Pluto sembra far le veci di Pippo prendendone in prestito la formula How To. Ovviamente il tutto viene ricondotto a misura di cane, offrendo il contrasto tra un narratore entusiasta della bella stagione e Pluto che subisce gli svantaggi che questo comporta. E mai uso di Pluto sarà più esilarante, e delizioso nel vederlo ballonzolare di qua e di là come un cretino facendosi trasportare dalla magia della narrazione, senza rendersi conto di star finendo in mezzo ad ortiche, acquazzoni e sciami di api. Oltre a questo effetto comico si segnala l'episodio del bruco maschio che diventa farfalla femmina, con tanto di canzoncina accattivante che la accompagna e balletto sexy che manda in visibilio Pluto. Insomma mai il cane sarebbe stato messo in ridicolo con effetti così felici. Qui in originale e qui in italiano.
Pronto Soccorso (First Aiders)
Ed ecco che il Figaro di Pinocchio dopo esser stato ripescato l'anno precedente per il cortometraggio a solo Figaro & Cleo viene inserito nel contesto degli standard characters, come gattino di Minni e rivale di Pluto. Grazie alle rispettive serie dei due animaletti, Minni avrà modo di fare le sue ultimissime apparizioni, ma prime senza l'accompagnamento del fidanzato, e infatti la vediamo qui impegnata in un corso da autodidatta di pronto soccorso (forse legato all'impegno per la guerra?). Ovviamente il suo prendere Pluto come cavia per impratichirsi sarà il pretesto per Figaro per farsi delle sonore risate, e questo porta dritti dritti ad una seconda parte, un po' noiosa, in cui Minni è assente e i due se le daranno di santa ragione. Non memorabile come primo corto al fianco di Pluto, ma la coppia saprà dare qualche soddisfazione in più sia in Pluto's Sweater che in Cat Nap Pluto, le altre due volte in cui verrà riproposta. Qui
1945
Pluto Marinaio (Dog Watch)
Ecco un corto di Pluto dall'atmosfera atipica. Il fatto che sia ambientato tra le nebbie portuali di una nave da guerra (forse l'ultimo riferimento bellico di sempre), il fatto che l'animaletto con cui Pluto ha a che fare, un topo che vuole rubare dalla dispensa della nave, è tratteggiato in maniera volutamente sgradevole e beffarda, il fatto che Pluto si faccia "corrompere" dal topo e finisca poi in prigione al suo posto, sono elementi che mettono un delizioso senso di disagio, inedito per un corto di Pluto. Se a questo si aggiungono animazioni e ambientazioni molto curate, ne viene fuori un buonissimo cortometraggio assai superiore alla media di questa serie. Qui in originale, qui in italiano.
Pluto il Casanova (Canine Casanova)
La bassottina nera di The Sleepwalker altro non era che un primitivissimo prototipo di Dinah, nuova e definitiva fiamma di Pluto che esordisce qua. Il portamento, la classe e una certa certa puzzetta sotto il naso, almeno inizialmente, la caratterizzano. E' presente persino un briciolo di storia con Pluto che prova a conquistarla in tutti i modi per riuscirci solo quando la dovrà salvare da un accalappiacani. Il finale però sarà analogo a quello di Sleepwalker con la scoperta che la cagnolina è madre di un sacco di cuccioli, e stavolta Pluto non la prenderà più così bene. Insomma più che caruccio, anche se il meglio con questo personaggio verrà dato solo in seguito. Qui.
La Roccia del Coyote (The Legend of Coyote Rock)
Uno stranissimo cortometraggio plutesco che ci viene raccontato da un narratore, come se si trattasse di una leggenda del west. Ovviamente la storiella non è niente di che, solo una nota di colore ad un canovaccio abbastanza collaudato, con Pluto che deve difendere il suo gregge di pecore dal coyote Bent-Tail. Solo che il tutto è condito di leggende indiane, come ad esempio la roccia che dà il titolo al corto, che somiglia ad un coyote perché è diventata la tomba simbolica del villain della storia e via dicendo. Sono piccoli tocchi che rendono differente il cortometraggio dal solito. Cortometraggio che è importante perché il Bent-Tail che vi appare è un prototipo del coyote che in coppia col figlioletto darà del filo da torcere a Pluto in altre tre occasioni (Sheep Dog, Camp Dog e Pests of the West). Qui.
Pluto Baby Sitter (Canine Patrol)
Ed ecco nascere un nuovo comprimario che terrà compagnia a Pluto per altri due corti (Pluto's Housewarming e Pluto's Surprise Package): la tenera tartarughina. Pluto in questo corto fa la guardia costiera e cerca di impedire che la tartaruga appena nata vada a nuotare in acque poco sicure, salvo poi finire lui stesso in mezzo alle sabbie mobili e venire salvato dall'esserino. Insomma, si ripete lo stesso canovaccio di Pluto's Playmate. E' un modo tenero di far nascere per Pluto delle amicizie ma stavolta si sarebbe potuto accorciare tutto il tira e molla che lo precede con viaggetti avanti e indietro tra i due lati della spiaggia, che rendono il corto un po' noioso. Qui.
1946
Il Fratellino di Pluto (Pluto's Kid Brother)
Ci viene qui presentato una specie di Pluto in miniatura, non un cucciolo come la sua figliolanza vista in Pluto's Quin-Puplets e Pluto Junior, bensì un fratello adolescente, da togliere da ben altro tipo di guai, come ad esempio le cattive compagnie. Compagnie che nel caso di questo corto sono rappresentate dal gatto Lucifer, un nuovo personaggio dal design bizzarro che avrà modo di riapparire sia nel corto di Figaro Bathday che in una coeva storiella a strisce breve di Gottfredson, e soprattutto Butch che intende servirsi del cagnetto per rubare delle salsicce. Uno spunto intelligente che però viene portato avanti non troppo brillantemente. Il design del Pluto di taglia media rimane un po' disturbante. Qui.
Pluto Salva la Città (In Dutch)
Un cortometraggio ambientato nei Paesi Bassi e che vede Pluto protagonista di una vera e propria trama, con la bassottina Dinah ormai canonizzata come sua nuova fiamma. I due vengono cacciati dalla città per un malinteso ma verranno reintegrati quando segnaleranno a tutti che la diga sta cedendo. Niente di troppo originale, ma fa sempre piacere vedere Pluto utilizzato per qualcosa di meglio che le gag per le quali è nato, e tutto sommato la caratterizzazione del sindaco e del codazzo di olandesi è divertente, benché il doppiaggio italiano li renda inquietanti. Interessante vedere come Dinah, pur essendo di classe viene caratterizzata in maniera più bonaria della dispotica Fifì. Qui in originale e qui in italiano.
Il Cucciolo Rapito (The Purloined Pup)
Molto strano questo cortometraggio che vede Butch rapire un cuccioletto chiamato Ronnie e chiedere 10.000 ossi come riscatto. Pluto in qualità di poliziotto riuscirà a penetrare nel covo di Butch e salvare il piccolo, riuscendo ad arrestare il bulldog, ma il tutto lascia un po' perplessi. E' chiaro che nel cercare nuovi spunti per Pluto si è tentato di rendere un po' più umano il suo contesto, caratterizzando Butch più come un subdolo criminale che come un semplice prepotente (come era stato fatto anche in Pluto's Kid Brother). Però il fatto che abbia come covo una casa umana ma a misura di cane, che chieda un riscatto a misura di cane, ma che il tutto finisca sui giornali umani, come si vede all'inizio, stona un po' e non si capisce bene che direzione abbiano voluto prendere nel dipingere questa società canina. Ad ogni modo questa variazione spezza un bel po' la monotonia e finisce per essere gradevole, anche se questo Pluto noir rimarrà un unicum e dal prossimo corto si tornerà ad una normale realtà canina. Il piccolo Ronnie però riapparirà in Pueblo Pluto. Qui.