[Shorts] Special Cartoons

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
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    Commenti dal Disney Digital di chi l'ha visto ad Annecy:
    Troppo caruccio!!!! Un mix 2d-3d ma piu 3d A COLORI. Rassomiglia molto ai concept di bolt di paul felix animati. È sempre un 3d di base. Pochissimi linees. Sono color shape. Tecnica di paperman per linee sul viso. Carinissimo
    Non è propriamente un meander. Cioè, è effettivamente un 3D ma ha qualcosa che ti lascia un po' così, personalmente Paperman è molto diverso, è stato anche un corto di rottura, e l'hanno citato (insieme al corto mai realizzato Pet) perché effettivamente se non ci fosse stato Paperman non ci sarebbe stato Feast, almeno così come lo abbiamo visto oggi. Ma per queste cose lascio parlare Michele che ha anche fatto le domande al regista tongue.gif
    L'aspetto visivo comunque è davvero appagante, a me è piaciuto molto smile.gif (e ha conquistato il pubblico di Annecy!!!)
    Un Meander quindi, ma poco Meander. Uhm.

    Qui c'è il resto.
  • Ecco come CartoonBrew ha spiegato la tecnica di Feast.
    As suggested in the sparse teaser image that has been released for the film (above), the film uses some of the same non-photorealistic rendering techniques that were explored in the studio’s earlier Oscar-winning short Paperman, but achieves a more lush graphic effect. Unlike Paperman, which relied heavily on character outlines, Feast is more aggressive in its stylization, minimizing the exterior line and steeping itself in the possibilities of color, shape, and form. If you’ve ever looked at the concept art in an ‘art of’ book and wondered why the finished film couldn’t look like that, you’ll wonder no longer. This film is concept art come to life.

    ...

    It’s certainly Disney’s strongest effort during this nascent revival of short filmmaking, and suggests exciting possibilities for how the studio could blend hand-drawn craftsmanship and digital technology in future projects.
  • Think the montage in “Up” except you’ll come away hungry instead of depressed.
    lol
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    ...e in questa immagine possiamo ammirare la grafica del prossimo corto WDAS, Feast, che ricalca la cgi "pittorica" di Paperman.

    Inoltre:

    Intervista al regista di Feast, Patrick Osborne

    (Spoiler, per coloro che ne sono allergici :P )
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
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    Che dire, tenerissimo. :P
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Si credeva perduto e invece eccolo qua!

    Fun with Mr. Future! 1982! Ritrovamento epocale!

  • sei un grande Valerio
  • http://insidemovies.ew.com/2014/10/16/d ... exclusive/

    Ecco l'anteprima di Feast.

    Cheddire? Resa perfetta, forse pure migliore di Paperman!
  • Davvero carino! E' un peccato che Big Hero 6 non mi abbia interessato abbastanza da vederlo al cinema.... :(
  • Mi sono letteralmente innamorata di Feast! Il cibo è un ottimo protagonista, viene voglia di mangiarlo e l'idea di Patrick Osborne risulta veramente originale, nel raccontare una storia semplice (ancora una volta questa maledetta semplicità!) e piena di cuore! Io l'ho trovato perfetto, il look bidimensionale, con questa luce diretta che taglia le immagini in maniera netta, la texture cartacea, i colori piatti, la regia, l'espressività e le movenze di Winston (che è un personaggio meraviglioso).
    A proposito di espressività e animazione: stavolta non ho capito se è un software particolare, se è una funzione di qualche altro software o che, fatto sta che gli animatori potevano modificare la silouette, la forma di ciò che c'era sullo schermo, con dei semplici gesti della penna, il che rendeva ogni immagine perfezionabile a mano per enfatizzare ciò che si preferiva. C'è un'accuratezza in ogni frame (davvero in ogni frame) sorprendente!
    Bellissimo.
  • Sono andata a vedere Big Hero 6 e Feast venerdì.
    Per dirla con Einstein (non lo scienziato :P ): "Mi piacciono le storie che parlano di cibo". E questa non fa eccezione. Come si fa a resistere a del cibo così colorato ed appetitoso? Il protagonista è tenerissimo e non si fa fatica a empatizzare con lui. La storia è semplice, dolce ed efficace, a tratti divertente, a tratti malinconica. E il finale è un'esplosione di gioia. Sulla parte tecnica non mi dilungo, semplicemente sbalorditiva. Spero continuino a sperimentare in questa direzione.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Feast è il secondo problema di Big Hero 6. Senza 'sto corto, uno non ricorderebbe cosí bene di cosa sono capaci i WDAS, e si godrebbe meglio quel buon film.

    Un capolavoro sotto ogni aspetto.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Winston è un corticino davvero delizioso.
    Dal punto di vista estetico e dell'animazione, nulla da dire: il risultato è veramente ottimo, il colore "sporca" il disegno e crea così una sensazione più artistica di quello che si vede sullo schermo. In questo caso, molto più che in Paperman, la CGI si annulla nella resa finale, spacciandosi facilmente ad un occhio distratto per disegno manuale in 2D, puro e semplice. Il corto di due anni fa tradiva in più occasioni la sua natura "computerizzata", pur mostrando uno stile davvero molto affine al 2D classico, mentre Feast gioca benissimo la carta del colore per aumentare l'inganno. Il corto è così una delizia per gli occhi, e il protagonista è uno spettacolo di estetica, un cucciolone assolutamente adorabile con cui vien facile empatizzare.
    A livello di trama e sentimenti, però, ammetto di aver legato molto di più con Paperman: sarà che il cibo, per me, non ha mai avuto quel significato sacrale o vitale che ha per molti, ma vedere la parabola di una vita attraverso il cibo non mi ha coinvolto più di tanto. Certo, l'idea di per sé è originale e gestita bene nel seguire il padrone di Winston nel suo essere single, poi in coppia, poi frustrato dalla solitudine post-abbandono, infine marito e poi padre... ma, per quanto coinvolto, non lo sono stato quando con la semplice storie d'amore fatta di circostanze, casualità e destino descritta in Paperman.
    Winston resta comunque un gioiellino, che sono certo mi piacerà anche di più nelle prossime visioni :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Ritengo "Winston" uno dei peggiori corti Disney degli anni 2000, reputandolo non riuscito nè dal punto di vista delle tematiche nè dal punto di vista tecnico.

    Inizio col dire che la trama non solo è una scopiazzatura sbiadita di "Paperman" (un elemento esterno alla coppia che fa in modo che lui e lei si ri-incontrino, da una parte i fogli e dall'altra il cane), ma è anche un pessimo esempio educativo. Rimpinzare un cane con quelle schifezze è come scavargli la fossa: dubito che possa arrivare davvero fino [spoiler]alla nascita dei figli dei due[/spoiler]. Inoltre trovo il tutto tremendamente noioso, con una musica che non trasmette niente. Il quasi mutismo del corto di certo non aiuta a rendere il tutto più attraente.

    Parliamo del lato tecnico? Meander, e la sua evoluzione, è una lotta contro i mulini a vento. Inutile e dannosa. A cosa serve impiegare un programma computerizzato per ricreare l'effetto di un 2D, quando tu, WDAS, hai allattato in seno i migliori artisti della MATITA attualmente esistenti al mondo? Prima passi alla CGI perchè è estremamente più economica del 2D, mandando quasi in pensione i tuoi Artisti, e poi cerchi di replicare- o proiettare- il loro talento con un programma che si rivela essere costosissimo? A che pro? Perchè non fare un 2D puro?
    Però in "Paperman", complice un lavoro tutto sommato fresco e una colonna sonora davvero, ma davvero azzeccata, il risultato lo avevo apprezzato. Perchè c'erano i segni della matita e un pochino l'illusione era stata creata. Ma in "Winston", passando al colore, tutto questo magicamente scompare (forse l'unica vera magia del corto è questa). Non solo non c'è più il segno della matita, ma il tutto viene ridotto a semplici blocchi di colore che fanno sembrare il tutto un videogioco di bassa qualità, oltre ad appiattire ogni illusione di profondità. E mi ha dato fastidio, fisicamente intendo. Mi facevano male gli occhi (per 5 minuti di film!!!).
    Lo so che si tratta di volontà specifiche del regista, non voglio additare nessuno di non aver saputo fare il proprio lavoro (non ne avrei nemmeno il diritto). Si tratta semplicemente di scelte che non solo non condivido, ma che mi hanno lasciato perplesso, deluso e amareggiato per gli anni a venire.
    Se questa tecnica dovrà essere il futuro in casa Disney, spero proprio che adotteranno provvedimenti, altrimenti prevedo grossi tonfi.


    E del design dei personaggi umani vogliamo parlarne? Anche no.
  • Sento di doverti contraddire in più punti.
    brigo ha scritto: Inizio col dire che la trama non solo è una scopiazzatura sbiadita di "Paperman" (un elemento esterno alla coppia che fa in modo che lui e lei si ri-incontrino, da una parte i fogli e dall'altra il cane)
    Falso. L'idea alla base di Feast non è quella alla base di Paperman. Anzi, c'è un abisso. In Paperman il centro di tutto è l'incontro casuale tra due esseri umani. In Feast è come, attraverso il cibo, un cane riesca a percepire la realtà intorno a lui. E intorno a lui c'è una storia d'amore, che si dipana per mesi/settimane/anni. Non potrebbe esserci niente di più diverso. Al massimo è il climax che potrebbe mostrare una qualche somiglianza, ma anche lì il presupposto non c'entra nulla. Tra l'incontrarsi per caso e il fare pace c'è differenza. Se avessi paragonato Feast e Lilli e il Vagabondo avrebbe avuto quasi più senso, ma così proprio no.
    ma è anche un pessimo esempio educativo. Rimpinzare un cane con quelle schifezze è come scavargli la fossa: dubito che possa arrivare davvero fino [spoiler]alla nascita dei figli dei due[/spoiler].
    Qui drammatizzi troppo. A parte che l'intento del corto è mostrarti uno spaccato di vita reale, e nella vita reale i cani tendono a gettarsi a capofitto su qualsiasi schifezza capiti loro a tiro, è chiaro che non si sta guardando tutta la vita di Winston ma solo certi punti chiave. Inoltre per evitare scandalo ci hanno pure messo il disclaimer al termine del corto, e hanno precisato che si sono effettivamente andati ad accertare che quanto mostrato non fosse letale.
    Inoltre trovo il tutto tremendamente noioso, con una musica che non trasmette niente. Il quasi mutismo del corto di certo non aiuta a rendere il tutto più attraente.
    Eh la miseria, se trovi noioso un corto come Feast, spero proprio che non ti capiti mai a tiro un qualunque corto WDAS dell'epoca classica. Potresti rimanerne ucciso.
    Parliamo del lato tecnico? Meander, e la sua evoluzione, è una lotta contro i mulini a vento. Inutile e dannosa. A cosa serve impiegare un programma computerizzato per ricreare l'effetto di un 2D, quando tu, WDAS, hai allattato in seno i migliori artisti della MATITA attualmente esistenti al mondo? Prima passi alla CGI perchè è estremamente più economica del 2D, mandando quasi in pensione i tuoi Artisti, e poi cerchi di replicare- o proiettare- il loro talento con un programma che si rivela essere costosissimo? A che pro? Perchè non fare un 2D puro?
    Qui tu tendi a confondere scelte della Company con scelte del singolo studio. E' chiaro che la soppressione del 2D e degli artisti ad esso collegati non è qualcosa che lo studio ha mai voluto, e che Meander e soci sono scappatoie per riuscire a contrabbandare 2D in un processo produttivo ormai votato alla CGI. Con la scusa della sperimentazione tecnica, dei corti artistici si cerca di salvare qualcosa e mettere una toppa alla faccenda, ma questo non è certo un mistero.

    Quanto alla viabilità economica del tutto. Ora come ora, di strumenti per valutare realmente se a loro convenga o meno, non ne abbiamo granché. E sinceramente sono pure affari loro. Se ritengono di poterlo portare avanti sicuramente avranno i loro motivi. Un'argomentazione già ci sarebbe: l'intercalazione automatica. Che non è poco. Poi c'è il fatto che ciò che sembra difficile oggi, diventerà molto più semplice domani, grazie al progresso tecnologico e l'ottimizzazione tecnica. Per cui un giorno Meander potrebbe diventare di gran lunga più economico di oggi. O forse potrebbe non diventarlo mai, e in tal caso l'ok alla sperimentazione da parte della dirigenza diventerebbe un "forzare la mano" da parte degli artisti. Ma anche lì, problemi loro. Se arrivano a rimetterci inventandosi una tecnica ibrida pur di non tenere in vita il 2D significa che se lo possono permettere, o che sono ottusi. L'importante è che questa "voglia di salvare il 2D" rimanga ben presente.
    tutto viene ridotto a semplici blocchi di colore che fanno sembrare il tutto un videogioco di bassa qualità, oltre ad appiattire ogni illusione di profondità. E mi ha dato fastidio, fisicamente intendo. Mi facevano male gli occhi (per 5 minuti di film!!!)
    [...] E del design dei personaggi umani vogliamo parlarne? Anche no.
    Non discuto sulla cattiva resa che puoi aver trovato in questa tecnica, anche se a me è piaciuta e non ha preoccupato (e l'ho visto sia in steroscopia che non!) ma se per design dei personaggi umani ti riferisci al padrone di WInston che si vede di sfuggita in faccia un paio di volte, non mi è sembrato niente di brutto. Anzi, un disegno caricaturale come molti se ne fanno in fase di concep art, che guarda caso era lo stile scelto per il corto.
  • Tutte contro-argomentazioni valide.
    Ma contro il mio mancato coinvolgimento e l'effetto della resa finale, non ci può far niente nessuno. Nei primi screencaps la resa non mi piaceva, ma su schermo grande e in movimento mi ha proprio dato fastidio. Amen, si vive ugualmente.

    Per quanto riguarda gli altri corti, a parte le Alice's Comedies e qualche Silly e Mickey in b/n, ti assicuro che li ho visti tutti. ;) E ovviamente i "lati oscuri" li ritrovo anche nel periodo in cui Disney era vivo e più coinvolto che mai. Ma come dicevo, ho richiuso il tutto nei prodotti post-2000 (mi sembra più corretto). Mi sono spulciato il Compendium per essere sicuro di non tralasciare nulla, e ti assicuro che a parte i corti non pervenuti, difficilmente ho trovato corti cinematografici che mi siano piaciuti meno di questo (a onor del vero, anche corti televisivi e per l'home video mi sono piaciuti più di "Winston"). Il problema non sono nemmeno gli animali, altrimenti con lo Xerox avrei dovuto spararmi. Semplicemente non c'è stata alchimia.

    Per il lato economico, è vero sono fatti loro. Dopotutto hanno fatto "Dinosauri" e non sono falliti.

    Per il design posso capire che non ci sia sempre un angelo custode di nome Glen, ma nonostante io abbia spesso apprezzato la caricatura (altrimenti dovrei odiare Goldberg) questa volta durante la visione mi è scappato sottovoce un "bah!".
  • Ciao ciao Patrick Osborne!
    Hollywood Reporter ci informa che anche lui, come Glen, ha deciso di lanciarsi nel mondo dei corti interattivi creato da Google (che si è accaparrata un sacco di registi importanti). Il suo progetto si chiama Pearl.

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