[WDAS #50] Rapunzel - L'Intreccio della Torre

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • A me non è dispiaciuto affatto Flynn, né come caratterizzazione (a metà tra Aladdin e Gaston) né come voce italiana.
    La voce originale però dev'essere meglio, ci sono alcune espressioni facciali che sono palesemente cucite sull'attore Zachary Levi, quindi credo sarà così anche per le battute.
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  • Concordo in generale con tutti i commenti. Il vero "Classico" arriva nella seconda parte, ovvero fuori dalla torre. Gli inizi sono un po' (troppo) sacrificati per l'introduzione dei personaggi e della storia. Troppo prologo e troppo voice-over (con una voice per niente epica... rimpianto epocale de La Bella e la Bestia) appiattiscono drammaticamente una storia che pure è ben complessa. Non sarebbe stato meglio rendere misteriose le lanterne anche per lo spettatore, e scoprire il loro significato insieme a Rapunzel? Anche io ci vedo un capolavoro mancato, tante occasioni in cui si poteva calcare di più la mano, osare. Ma figurarsi, hanno fatto smettere di osare persino la Pixar...
    Menken fa un buon lavoro anche lui nella seconda parte. Ma era facile. Più difficile era fare un buon lavoro sulla parte più debole del film, e indorare la pillola. Ho trovato invece molto raffinato musicalmente il ballo di Rapunzel in città, una roba che da un Menken non mi sarei mai aspettato. Quanto alle canzoni, la happy working song è orribile, quella di madre Gothel è ottima (e venuta benissimo anche con la voce italiana, che ti fa sorvolare sull'insipidezza del testo italiano), buonissima "I See the Light", buonissima quella dei briganti (ottimo Mario Biondi, sia nel cantato-interpretato sia nel [poco] parlato), perfetta "Healing Incantation" (e ora sappiamo perché era così breve).
    Personaggi: tutti buoni. Non credo che Flynn sia proprio un tallone d'achille per il film, sicuramente è sbagliatissima la voce di Giampaolo Morelli. Tanto di cappello a Laura Chiatti, invece, per me una sorpresa. Bella l'idea del cavallo cattivo, e ovviamente il merito va all'animazione. Simpatico il camaleonte, anche se da un certo punto in poi diventa superfluo. Anche l'animazione di Rapunzel è ottima.
    A rovinare questo film è la computer graphic. Ogni scena è un esplosione di colori. Ogni scena, appunto. Una monotona esplosione di colori. I colorscript della Pixar non v'hanno insegnato niente? :muori: Persino Ortone e il mondo dei Chi ce l'aveva, e pure molto intrigante.

    Esteticamente l'unica differenza fra Rapunzel e Bolt è che uno è ambientato nel medioevo e l'altro negli USA del 2000. E per questo è più suggestivo il secondo. Le uniche differenze di luce sono fra giorno e notte e interni e esterni, sembra che non ci sia il minimo intervento creativo della fotografia. Quanto a costumi e scenografie Shrek 2 e Shrek 3 erano molto più ricchi, e questo è un peccato. Non si può andare al risparmio per il 50° Classico Disney. Questi sono tutti "dettagli" che in CG la Disney evidentemente non sa ancora gestire (saprà mai farlo? Certo che no. Se spunta fuori qualche grande talento della CG in Disney, cosa mai riuscirà a trattenerlo dal passare in Pixar? Nulla. Sarà costretto con la forza ad andare a Emeryville, anzi. O Pixar o morte, gli diranno. Ha!), ma che in 2D avrebbero creato una meraviglia per gli occhi.

    Insomma, sono un po' deluso dall'inizio, un po' deluso dallo scarsissimo ruolo dato ai genitori di Rapunzel (cfr. La bella addormentata nel bosco...), molto deluso dalle tante occasioni mancate sia sul versante della storia sia su quello estetico, non deluso da Menken pur continuando a sostenere che ha ormai fatto il suo tempo, appagato ed emozionato dai personaggi (caratterizzazione e animazione) e da una seconda parte del film ben costruita. In generale sono soddisfatto, ma Tiana è riuscita molto meglio.
    Alla luce di ciò, se la Disney non la smette definitivamente con la CGI non-rinascerà-mai.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Ciao ragazzi, sono giagia del Disney Digital Forum e mi sono iscritto anche qui in quanto ero curioso di sentire i vostri commenti sull'ultima fatica disneyana. Non considerandola nemmeno io un capolavoro assoluto, ma avendo gradito molto il film (in una scala tra 0 e 10 per me si merita un 7 e 3/4) devo dire che mi dispiace che La Principessa e il Ranocchio venga preferita a Rapunzel. Condivido con voi la critica che la gamma cromatica sia rimasta ferma su tinte brillanti per tutto il film, rendendolo troppo omogeneo. Ma la trama è sicuramente strutturata meglio, la personalità è strutturata in maniera egregia (Gothel Facilier se lo può mangiare a colazione, e in termini di comprimari la coppia Maximus/Pascal, pur non riuscendo a parlare, è riuscita a mio giudizio molto meglio di quella Ray/Louis). Isomma mi sembra che lo stiate demolendo più del dovuto. L'uso della CG per me è egregio e sta al livello di Up, La scenografia di Shrek è volutamente "iperpopolata" per sfottere quello che la Dreamworks pensa come il "kitch" disneyano, ma in una pellicola seria (perché anche se commedia Rapunzel si pone obbiettivi seri) non avrebbe avuto senso (Bella Addormentata a parte i fondali Disney sono sempre stati minimalisti, da Tyrus Wong a Mary Blair ai fondali xerografici. Altra nota a favore del film è l'assenza di un elevato auto-citazionismo o dell'autoplagio (Louis-> Maga Magò giusto per fare un esempio di animazione copiata da Classici precedenti). Quanto a Menken, secondo me una canzone come When Will My Life Begin riesce ad essere ad essere sperimentale nel suo uso di strumenti musicali elettrici (proprio come 21 anni fa In Fondo al Mar aveva fatto con il suono sintetico), e l'esperimento è riuscito molto meglio di "Ever, Ever After". Parlando di Flynn/Eugene, non capisco perché tanto astio. Un manigoldo con il cuore da bambino (tratto che non potrebbe essere più disneyano) dalla personalità complessa, che aiuta la sua amata a vincere i propri timori ed essere indipendente. Non si era mai visto prima. Insomma, non stiamo ai livelli de La Bella e la Bestia, ma i risultati per me sono molto buoni. Io spero davvero che nel futuro ci sia una coesistenza di diverse tecniche d'animazione, ma nel rapporto Tiana-Rapunzel, mi sembra chiaro che la trama della seconda sia assolutamente migliore di quel marasma che avevano fatto l'anno scorso, e su questo la tecnica utilizzata non c'entra.
  • Il problema con Flugene è che è un personaggio in guerra con sè stesso. Aspetti dell'eroe romantico/tormentato, del manigoldo sawyeresco, della spalla comica (!) cozzano in continuaziono lungo il corso del film con risultati che lasciano non poco perplessi. Il suo passato, che pure parrebbe intrigante, non è minimamente indagato ed essendo un personaggio che ha un suo percorso parallelo a quello di Raperonzolo (a differenza di altri Disney Princes, che sono la mera personificazione del sogno delle rispettive protagoniste) questo risulta meno comprensibile e quindi credibile, specie se posto a confronto con quello del suo predecessore Naveen. All'inizio del film ci è presentato come un vanesio brigante ma mentre per quanto riguarda il primo aspetto ci vengono propinate una serie di gag imbarazzanti, non c'è nulla che ci dica perchè questo personaggio passa dall'essere un ladruncolo egoista ad un indomito salvatore. In effetti non c'è nemmeno nulla che ci faccia mettere in dubbio il suo allineamento con le forze del Bene al di là di un paio di buffi tentativi di riportare Raperonzolo nella torre che appaiono peraltro alquanto forzati... Persino Raperonzolo si fida immediatamente di lui pur essendo stata messa in guarda dalla matrigna proprio da eventualità del genere: non sarebbe stato più interessante creare una sorta di tensione tra i due e far sviluppare il loro rapporto anche su questo filo, fornendo al contempo una base e una giustificazione per la sua riconversione al Lato Chiaro che vada al di là dell'infatuazione per la bella bionda?
    L'umorismo poi è un altro paio di maniche. Mi è parso che le sue gag si riconducano, con qualche eccezione, a due schemi: in duetto con Maximus, divertenti e ben integrate, e in singolo, di stampo dreamworksiano, forzate, mal introdotte e troppo tirate per le lunghe, specialmente nella prima parte del film, ed è da notare come sia il solo personaggio ad avvalersi, per così dire, di questo genere di gag, quando quelle che sarebbero le spalle comiche "ufficiali", Max e Pascal, funzionano invece molto meglio.

    Detto ciò, forse non considero Rapunzel bello quanto La Principessa Ranocchia, ma mi ha emozionato molto di più. Proprio esaltato, a tratti. Probabilmente il merito va proprio alla protagonista, che ho trovato realmente adorabile. Mi auguro che proprio per questo motivo il mio gradimento non vada scemando con successive visioni, l'opposto di quanto accaduto con Tiana...
  • Benvenuto giagia.
    Il tuo parere su Rapunzel e chiaro e anche condivisibile. La mia "stroncatura" intanto non è una stroncatura, ho solo evidenziato alcune delusioni che non sono, per me, sufficientemente compensate dagli aspetti positivi. Le stroncature e le demoliture sono altre, se vuoi te ne linko qualcuna :P

    Questo appunto però lo devo sconfessare:
    giagia ha scritto:La scenografia di Shrek è volutamente "iperpopolata" per sfottere quello che la Dreamworks pensa come il "kitch" disneyano
    Dire che la Dreamworks pensa che i fondali Disney siano kitsch è una boiata pazzesca. Questa è un'idea tua fondata su null'altro che dicerie parziali prive di riscontro. Che ne sai di cosa pensa la Dreamworks?
    La scenografia di Shrek è curata e realizzata con arte e criterio al pari di quelle Disney e Pixar. E in questo caso, meglio. Non è che per difendere la Disney bisogna arrivare a negare l'evidenza. La saga di Shrek si basa su un'idea di parodia delle favole, e tramite quelle anche della diretta concorrente Disney. Ma a parte questo spunto iniziale, il film (e i sequel) hanno una loro dignità di film autonomo, e sono stati i primi a fare una concorrenza seria alla Pixar. Non si arriva a fare questo "iperpopolando per sfottere".
    La scenografia di Rapunzel secondo me non è il suo punto forte, e è anzi un punto molto debole. E per un film che si vantava del fatto che i suoi fondali ci dovevano far dimenticare quelli dell'animazione tradizionale, direi che ha fallito.
    Ho letto un'analisi che diceva che la lunga gestazione di Rapunzel probabilmente è stata causa di un aumento vertiginoso del budget, ma tutto sprecato negli anni di tumulto. Quanto avranno avuto a disposizione per l'effettiva produzione, dopo tanto spreco? Penso molto poco. Gente che ha intenzione di spendere così poco, non è gente che ha intenzione di favorire una "rinascita", che è invece quello che ci si aspettava dalla fusione con la Pixar. Da qui la mia delusione.

    EDIT: concordo al 3000% con Dapiz sull'analisi del Fitzherbert (PS: non è strano che un orfano abbia un cognome patronimico, "figlio di Herbert"?), e sulla rivalutazione in quest'ottica di Naveen.
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    :solly:
  • Io ho preferito Rapunzel a Tiana, come credo si fosse capito dal mio precedente post.

    Per quanto riguarda Flynn, di sicuro non è esplorato caratterialmente quanto Rapunzel ma personalmente non ne vedevo il bisogno: è il furfante della situazione, il Sawyer/Han Solo di turno che nel corso della storia si scioglie per la protagonista e un po' alla volta infrange i suoi comportamenti da ladro/duro/traditore. Il suo passato aveva veramente bisogno di essere esaminato a fondo? È il ladruncolo, una figura stereotipica abbastanza frequente che presenta caratteristiche già note e, se gli autori non hanno voluto inserire nel suo passato nulla di "diverso dagli standard", allora meglio non soffermarcisi per potersi concentrare di più su Rapunzel, che è la bellezza da salvare lei sì con un background diverso dagli standard.
    Trovo che il ruolo di Flynn nell'economia della storia sia simile al Conan di Miyazaki, che lo stesso regista vedeva solo come una "macchina salva-Lana".

    Il "difetto percettivo" di Rapunzel a mio parere è da ritrovarsi anche in qual è l'origine della storia e come è stata trattata: è una fiaba principesca strutturata come le primissime fiabe Disney, quindi nel 2010 ha forse un minore appeal di altri racconti più movimentati.
    Credo che un esempio di tutto ciò sia in Gothel: non è un villain moderno che nel finale permette uno scontro finale, ma è una perfida vecchietta che si limita a ordire alle spalle della protagonista per tutto il tempo: non è un Gaston, Jafar, Facilier, bensì la vedo come il più vicino alter ego del III millennio di Grimilde o della matrigna di Cenerentola.
    Questo ovviamente influenza la storia nella sua totalità, facendoci trovare di fianco a qualcosa di diverso (o meglio, a qualcosa più vicino al vecchiumeTM) che non eravamo più abituati a vedere.
    Poi la Disney non si è ripetuta e ha trasformato questa storia old-style in un film d'animazione moderno implementando l'ironia e il sarcasmo, inquadrature dinamiche, sequenze dal montaggio sincopato che aumentano notevolmente il ritmo, per non parlare del colpo di scena finale che è riuscito a gabbarmi in toto.
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  • Discordo in pieno con Elik sul versante grafico. Che io ho trovato assolutamente maestoso sia nell'animazione che nel setting, nelle ambientazioni, nelle architetture, nelle luci. Veramente da applausi.

    Concordo con Dapiz su Flynn e i problemi che si porta dietro come personaggio. Adesso lo rivedrò e spero di rivalutarlo, o almeno di farlo sentendolo in inglese.

    Discordo con giagia (approposito benvenuto!) sul presunto guazzabuglio dell'anno scorso. A me Tiana è sembrato invece un film costruito con sapiente maestria e una trama cesellata finemente. Anche Rapunzel sul fronte trama non scherza, per quanto possa sembrare classico e un po' scontato, a una seconda lettura emerge una certa profondità.
  • Naturalmente, il furfante dal cuore d'oro è un tipo di personaggio standard che in sè non ha bisogno di un gran approfondimento, ma quello che io contesto in Flynn è proprio l'indecisione sul tipo di personaggio che vuol essere. Non si fraintenda, non è che cercassi chissà quale introspezione psicologica sui personaggi, anche se data la premessa qualcosina in più penso fosse dovuto (mi riferisco al rapporto Rapunzel/Gothel), ma guardiamo Naveen: Puttaniere buono a nulla > conosce Tiana che gli insegna la responsabilità, matura e se ne innamora. Tutt'altro che complesso, ma credibile e sincero. Flynn invece non è credibile in nessuna delle parti che è chiamato a interpretare, e non sono poche, quando sarebbe bastato davvero poco a dare omogeneità al suo personaggio. Abbastanza emblematica è[spoiler]la gag sulle incomprensioni col cavallo che conclude la fuga dalla prigione[/spoiler]: non una brutta idea, anzi una scena necessaria per sancire definitivamente l'Amicizia tra lui e Max, ma impostata così male che la sospensione d'incredulità se ne vola giù dalle mura...
  • L'ho rivisto e ho perdonato Flynn. E' al 70% un problema di doppiaggio. Poi vabbé poteva essere meglio ma con la dovuta preparazione non stona così tanto nell'insieme,
  • Optimus.


    Pochi personaggi ahimè, perchè infine c'è solo il trio più due macchiette. Una parte del trio tra l'altro è poco caratterizzata e se ci aggiungiamo un pessimo doppiaggio di certo non ne esce la buona zuppa di palude alla Tiana.

    Menken rimane un ottimo orchestratore, capace di adattarsi ad ogni genere ma ha perso la capacità melodica...

    Il film è riuscito a farmi sentire meglio.
  • Immagine Immagine

    Quando le luci in sala si spengono, inizia a battermi forte il cuore.
    Quando appare il Castello, con il bell'effetto del 3D, mi emoziono.
    Quando inaspettatamente il Topolino di Steamboat Willie si muove dentro al numero "50" per far capire proprio a tutti che quello a cui si sta per assistere è un grandissimo traguardo per il cinema d'animazione di qualità, ecco che affiora sulle mie labbra un gran sorriso. Sta per iniziare il cinquantesimo Classico Disney!

    Ed è un film splendido, a dir poco. Quest'opera è tutto quello che mi aspettavo dalla pellicola, tutto quello che speravo ci fosse: a fargli salire un gradino in più e ad assurgerlo allo stato di perla rara è il fatto che mi abbia dato anche di più di quello che mi aspettavo. :)
    Abbiamo una protagonista che è rappresentata in modo perfetto, davvero, senza sbavature: Rapunzel è adorabile, innanzitutto esteticamente. Quel visino timido e tenero, con quei dentini e quegli occhioni, non può non attirare istitivamente le simpatie del pubblico. E caratterialmente ecco che si dimostra una ragazza attiva, con sogni e speranze, forte anche se con una componente di incertezza. Un'adolescente credibile senza essere stereotipata.
    Abbiamo un protagonista che è veramente, veramente buono: non concordo con Grrodon e Dapiz, a me sembra che sia il personaggio maschile giusto per la pellicola. Il suo essere l'eroe, il personaggio positivo, e nello stesso tempo un ladro, con un certo piglio ironico e all'inizio tutto incentrato sui suoi interessi lo rende moderno e anche qui molto credibile. Un connubio di sentimenti contrastanti che danno spessore a Flynn e ce lo rendono simpatico. Inoltre nelle sue gag non ho avvertito un umorismo dreamworksiano di nessun tipo, mi pare genuinamente divertente. Per alcuni versi mi ha ricordato Aladdin come interpretazione, e non solo perchè entrambi sono ladri.
    Abbiamo una cattiva degna di questo nome, sicuramente uno dei villain più complessi apparsi nei Classici: Madre Gothel è infatti una donna prima di tutto umana, troppo umana: quell'umanità deviata che non vuole rinunciare a quello che crede il massimo bene, la vita e la giovinezza, e che per questi valori arriva a compere gli atti peggiori. Ma il tutto sotto una patina di bontà e perbenismo che riescono così convincenti al pubblico e a Rapunzel stessa tanto da farci capire che Gothel stessa è convinta di agire per il bene.
    Maximus e Pascal sono i due animaletti buffi, decisamente irresistibili: muti, riescono a utilizzare la mimica e il linguaggio del corpo in modo impeccabile per strappare risate e simpatia agli spettatori.

    La vicenda, poi, è molto ben costruita: non un solo passaggio appare forzato, non una sola tappa inutile nell'economia della narrazione. Sia quando i due protagonisti arrivano alla taverna, sia nella splendida scena d'azione della diga e di conseguenza in quella della grotta, sia quando arrivano nel Regno tutto è lineare, naturale come corso degli eventi. Ogni situazione arricchisce gli animi e le sensazioni dei personaggi, ed è attraverso queste tappe che Flynn smussa la sua spacconeria accentuando l'altruismo che era già in minima parte presente in lui e che viene favorito dall'infatuazione per Rapunzel, e attravero lei l'infatuazione per l'universo di valori che la ragazza esprime.
    La scena delle lanterne è una delle cose più romantiche che abbia visto negli ultimi anni, di forte impatto visivo e narrativo, e il gran finale è lirico e potente, con un dramma e una pietas che a un certo punto raggiungo alte vette. Il film è così un crescendo di emozioni fino alla conclusione, classica che più classica non si può.

    Discorso a parte per l'animazione. Che siamo davanti a una nuova ricerca stilistica della CGI si nota abbastanza, nei fondali curati e nell'aspetto dei personaggi che si avvicina all'estetica dell'animazione classica molto più che in qualunque altra pellicola animata al computer. Al mio occhio niente di plateale forse, ma le finezze si notavano e la strada intrapresa è quella giusta per continuare a sperimentare le possibilità che offre la CGI. Il 3D è molto buono, neanche inutilissimo come temevo anche se penso che a visione in 2D non faccia perdere più di tanto.

    Una menzione d'onore va poi fatta, più che a Uncino e agli altri allegri avventori della locanda (che pure sono personaggi riusciti), ai genitori di Rapunzel, che senza mai parlare trasmettono tantissimo di quello che provano e hanno provato.
    Altra cosa da sottolineare sono le canzoni: cercando di evitare paragoni con le altre composizioni di Menken per i film Disney, adesso come adesso canzoni come I See the Light, When Will My Life Begin? e Mother Knows Best mi sono entrate già in testa. Ma anche le altre mi sono piaciute, e in generale tutta la colonna sonora. Ho apprezzato moltissimo anche le traduzioni italiane delle canzoni, che trovo calzanti.
    Infine elogio anch'io il doppiaggio: alla faccia dell'odio per la scelta di talent, ancora una volta siamo stati ripagati da ottime interpretazioni IMHO. Laura Chiatti rivelazione, tanto nel cantato quanto nel recitato, che sfoggia una performance brillante dando alla protagonista un tono di voce adeguato. E checchè ne legga di ogni su Giampaolo Morelli, ritengo che sia stato molto bravo anche lui. Immagino che chiunque avrebbe sfigurato di fianco al superbo doppiaggio della Chiatti, Morelli pur essendo meno a suo agio compie un lavoro più che onesto e a dispetto di una certa piattezza di tono mi pare dia una buona interpretazione del personaggio. Mario Biondi molto buono, per il poco che si è sentito, E Giò Giò Rapattoni è stata una splendida Gothel. La voce profonda e cupa di Insegno nei panni di uno dei due fratelli complici di Flynn, infine, è perfetta.

    Rapunzel rappresenta tanto, a volte temevo troppo perchè potesse reggerlo sulle sue spalle. 50esimo Classico, ritorno alla fiaba dopo che il genere in qualche modo è stato sdoganato da La Principessa e il Ranocchio, ritorno del marchio Keane/Menken in un lungometraggio Disney, l'arrivo in un periodo più che delicato in Disney, nel bel mezzo di una nuova rinascita che sembrava non saper trovare la sua esplosione viste alcune decisioni dei piani alti... e invece Rapunzel regge tutto questo peso benissimo, e lo fa con la forza di una storia che sa richiamare i Classici Disney sapendo modernizzarsi nella narrazione, attraverso tanti accorgimenti... lo fa con personaggi veri, tridimensionali (e non mi riferisco al 3D ;) ) che sanno avere e comunicare emozioni vere, che siano lacrime, risate o empatia. L'essenza (o le tante essenze) Disney sono distillate qui dentro, con un occhio al mondo contemporaneo. E ora come ora i primi dati sembrano darci un'immagine vincente anche al botteghino, oltre che sotto il profilo della qualità.
    Quindi forse la nuova rinascita Disney sta davvero avverandosi: questa rinascita che ha avuto i suoi primi embrioni nei Robinson, che si è affinata col ritorno della scrittura mista in Come d'Incanto e che si è confermata con Bolt, che l'anno scorso ha ripescato il 2D regalandoci uno spettacolo meraviglioso con La Principessa e il Ranocchio e che ora ha forse raggiunto la sua piena concretizzazione, con una fusione di glorioso passato e innovativo futuro che possa accontentare tutti, il pubblico moderno e quello dei fan duri e puri. Adesso è presto per dirlo, ovviamente, ma qualitativamente l'obiettivo è centrato, e questo è già un ottimo risultato.
    In fondo, il 30esimo Classico Disney fu uno dei più grandi successi degli Studios, e sempre nel bel mezzo di una rinascita... sarebbe simbolicamente appagante che il 50esimo lungometraggio animato eguagli il risultato :)
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  • Incollo dal Disneyforum:

    Allora, torno or ora dal cinema e riporto i miei commenti a caldo che, come per ogni film Disney, possono essere soggetti a piccoli cambiamenti (storicamente sempre in positivo).
    E' inutile che sottolinei come sul film gravasse una enorme aspettativa e come, oramai, la visione di ogni film Disney sia sempre tempestata da forti (e a volte contrastanti) sentimenti. Urge una seconda, terza, quarta visione.

    Direi che Glenn abbia perfettamente mantenuto la sua promessa: realizzare un film "of astonishing beauty". Ma attenzione, non è una semplice bellezza esteriore (come potrebbe essere quella ricercata dalla indefinibilmente straordinaria madre Gothel). E' una bellezza quasi dantesca, il riflesso della gentilezza, purezza e beltà interiore.

    Rapunzel è uno di quei film che non puoi non guardare a mascella spalancata. Toglie quasi il respiro... come vedere la cappella Sistina.
    Sorvolo le lodi al reparto tecnico... GasGas il veggente ci aveva già redarguito delle straordinarie innovazioni che questo film avrebbe apportato alla computer animation, che ormai può portare questo nome solo perchè fa, appunto, uso del computer. Ma orama il il connubbio 2D/3D è raggiunto. Una espressività, una morbidezza, una fluidità del genere se lo sogna anche il Pixar più riuscito. E la paletta cromatica, i backgrounds sono qualcosa che non si può descrivere perchè va visto.
    Per chi rimpiange il mancato 2D di Rapunzel tenga bene in mente una cosa. Il film non sarebbe mai potuto essere realizzato in altra tecnica. Immancabilmente avrebbe perso qualcosa. Non perchè non fosse possibile, ma probabilmente ci sarebbero voluti il triplo degli anni dei soldi e delle persone, e francamente 10 anni di attesa per me sono più che sufficienti.

    Il film gode di una compattezza lodevole nei dialoghi, nel ritmo, nel susseguirsi delle canzoni e nella definizione dei personaggi. Buono l'inizio, serve a introdurre i persoanggi. Ma è nella seconda parte che il film rivela realizza tutte le sue potenzialità.
    Meno invadente Flynn di quello che pensavo, adorabile Pascal, fenomenale Maximus... ma ovviamente la punta di diamante sono Rapunzel (che mai mi sarei aspettato così vera, fresca, dolce, fragile ma risoluta e ovviamente per tornare al discorso di prima... BELLA!) e Madre Gothel. Il loro rapporto è fantastico. E ho apprezzato tantissimo il fatto che fino alla fine non si capisca di che natura sia effettivamente il vincolo che lega Gothel a Rapy... le vuole bene davvero? o ha solo bisogno di lei?

    Tanti i momenti toccanti, su tutti quello che potrebbe sembrare il più inutile, ma è la cosa più bella e VERA che io abbia visto da molto tempo a questo parte: lo sguardo dei genitori che piangono la figlia dispersa. Non una parola... solo un primo piano sulla lacrima del PADRE, non della madre. Preludio commovente a una scena meravigliosa... quella delle lanterne ovviamente. E non posso non citare il ballo nel regno, spettacolare, la scena musicale che più ho apprezzato e il dialogo tra Rapunzel e Gothel durante l'assenza di Flynn... da brividi e psicologicamente MALATO!.

    Devo però confessare di non essere stato particolarmente colpito dalle canzoni... :( che Menken mi perdoni, le ho trovate un pò anonime, che non rimangono in testa, senza una melodia pulita e orecchiabile. OVVIAMENTE mi riservo di sentirle ( e risentirle) in orginale, solo allora potrò dirmi soddisfatto!. Ho però molto apprezzato il fatto che stavolta Menken abbia optato per canzoni semplici, non roboanti con cori, orchestrazioni e roba del genere... bella novità e si sposa perfettamente col tono del film.

    Buono il doppiaggio: ottima la Chiatti, accettabile Morelli. Eccezionali gli altri.

    3D inutile anzi mi sento di non consigliarne affatto la visione in questo formato ( o almeno nel Xpand). Il 3d in sè è anche bello, ma purtroppo rende l'immagine troppo scura, e in un film in cui i colori sono così belli, vivi, equivale a commettere un peccato. Lo rivedrò in RealD (formato 3D che preferisco) e ovviamente in 2D quando qualcuno si deciderà a proiettarlo.

    Due cose però posso dire di non aver gradito affatto:
    - Il prologo: passi pure il fatto di averlo fatto narrare a Flynn. Ma perchè rivolgersi al pubblico? Ci stava bene nelle Follie dell'Imperatore ma qui no!. Non si sposa affatto con il tono del film che non è nè parodistico, nè comico.
    - Il finale... ebbene si. Ero rimasto a bocca aperta al colpo di scena [spoiler]di Flynn che taglia i capelli sacrificandosi per Raperonzolo, e la terribile rivelazione di Gothel[/spoiler] e poi come concludono? [spoiler]Con una lacrima che mette tutte le cose apposto? Un deus ex-machina troppo facile.[/spoiler] Capisco il riferimento alla fiaba, ma hanno stravolto tante cose, potevano anche ometterlo e concludere degnamente. Davvero un peccato. Vi dico solo che tutta l'emozione del momento è svanita, appassita come un fiore a cui viene rubato il sole...

    Vorrei aggiungere una cosa che, sono sicuro, non riscuoterà consensi.
    Ovvio che necessito di qualche visione in più, ma l'impressione che ho avuto è che Raperonzolo sia un film fantastico sotto molti di vista, forte, ben strutturato coeso con poche sbavature (a volte il rischio retorico era dietro l'angolo), insomma un film fatto per piacere quasi a tutti (pregio e limite allo stesso tempo), un film che mette d'accordo tutti (come del resto dimostrano gli exit polls).
    Tuttavia ritendo che al film manchino i veri lampi di genio. Quei lampi che ho visto splendere nella Principessa e il Ranocchio per esempio. Senza dubbio Rapunzell è più riuscito sotto molti di vista (narrativo e registico in primis) ma non si prende alcun rischio, va sul sicuro, gioca in casa ... una casa in cui non eravamo ospiti da molto tempo direte voi, e avete ragione. Ma la carica innovatica, sperimentale, emozionale che ho trovato nella ranocchia (con i suoi difetti certamente) qui non l'ho vista. :)
    Lancio una sfida ai WDS... riuscite a mettere insieme tutto quelle meraviglie che avete disseminato ad ampie mani nei vostri ultimi due film e darci un capolavoro assoluto?
    E non fraintendetemi... non è che sono arrogante o che non mi accontento mai; credo che il mio sincero entusiasmo sia evinca da quanto ho scritto... semplicemente, parafrasando Rapunzel:
    "Quando un sogno si avvera... ce n'è sempre un altro"

    PS: piccolo OT (ma neanche tanto):
    credo sia superfluo dire che quest'anno la terzina per miglior film di animazione sia, Toy Stor 3y, Rapunzel e How to train your dragon... e mi trovo a confermare il mio pensiero.
    Toy Story 3 dovrebbe vincere.. anche per miglior film. Questo film ha tutto. E' ben strutturato, diretto,scritto tanto quanto Rapunzel.Ha ottimi personaggi esattamente come Rapunzel. Ma ha il Genio! Finale meraviglioso, ero emotivamente in subbuglio e non semplicemente per due innamorati che coronano il loro sogno o per una famiglia che si ritrova... ma per dei giocattoli!!! Quello che sono riusciti a raggiungere con quel film ha dell'indescrivibile e meritano tutti gli Oscar di questo mondo... ed è anche un ottimo riconscimento all'intera trilogia che è entrata di diritto nei libri e nella storia del cinema.

    Voti:
    Toy Story 3: 10;
    Tangled: 9 (da rivedere ma non potrà mai essere 10);
    How to train your dragon:8

    Ed ecco l'ennesimo papiro... vabbè le tre buone fate alla nascita avrebbero dovuto darmi il dono della sintesi... pazienza!
  • Bè, quei mattacchioni del marketing Disney che hanno rinominato il film Tangled e hanno cercato di nascondere la sua principessosità e la sua musicalosità sembrano averci visto giusto: il film negli USA ha avuto nel suo week-end di esordio un incasso ben superiore alle speranze della Disney, addirittura competendo con HP per il primo posto al box-office. Anzi, grazie al 3D si tratta del miglior incasso nei primi giorni di programmazione mai ottenuto per un film animato Disney.
    Finalmente.
    Scissorhands ha scritto:- Il finale... ebbene si. Ero rimasto a bocca aperta al colpo di scena [spoiler]di Flynn che taglia i capelli sacrificandosi per Raperonzolo, e la terribile rivelazione di Gothel[/spoiler] e poi come concludono? [spoiler]Con una lacrima che mette tutte le cose apposto? Un deus ex-machina troppo facile.[/spoiler] Capisco il riferimento alla fiaba, ma hanno stravolto tante cose, potevano anche ometterlo e concludere degnamente. Davvero un peccato. Vi dico solo che tutta l'emozione del momento è svanita, appassita come un fiore a cui viene rubato il sole...
    Ma sai che non sono d'accordo?
    Ok, ne approfitto per fare una riflessione che mi ronza in testa da qualche giorno.
    Direi di infrangere la no-spoiler zone, tanto il film i Sollazzieri si immagina lo abbiano già visto, altrimenti non sareste qui a curiosare.

    L'incipit con Flynn che annuncia "questa è la storia del giorno in cui sono morto" mi aveva stupito.
    Oltre a odiarlo, dato che ha bruciato un'idea identica che stavo sviluppando da un paio di settimane per una storia, ho pensato che fosse l'annuncio di una morte che si sarebbe davvero verificata, un po' come avviene nel prologo di Romeo e Giulietta che svela il finale ma il racconto è comunque avvincente. Certo, mi ha attraversato il sospetto che sarebbe avvenuta una morte temporanea, ma ho accantonato tutte le elucubrazioni e mi sono messo a seguire la trama.
    Quando Flynn viene accoltellato (tra l'altro con Gothel che mostra chiaramente in primo piano un pugnale senza neanche una goccia di sangue, un blooper che mi puzza tanto di edulcolorazione Disney ridicola) mi sono detto: ecco arrivare la morte temporanea. Tanto ci sono i capelli di Rapunzel, arriva il lieto fine e blabla.
    -Zac!-
    Bocca aperta. Sincero stupore.
    Ecco che mi convinco che Flynn sarebbe davvero morto, un sacrificio da vero eroe.
    Ripensando alle anticipazioni che Grrodon diceva di aver letto con persone che avevano visto in anteprima che urlavano allo spoiler peggio che fosse Lost, ho pensato si potessero riferire alla morte di Flynn.
    Oddio, la morte dell'eroe della storia.
    Da anni attendevo un film Disney tragico, con un finale dolceamaro. La lucciola de La Principessa e il Ranocchio mi aveva parzialmente soddisfatto, ma ero convinto che una scena simile per uno dei protagonisti sarebbe potuta essere ancora più emozionante e lirica.
    La Disney mi ha esaudito, che gioia. È cominciata una nuova era per la Disney.
    Poi arriva la lacrimuccia magica.
    Per una decina di secondi mi hanno attraversato le stesse sensazioni e la stessa opinione espressa da Scissorhands.
    Subito dopo però mi sono detto "Al diavolo! Rapunzel è stata una Gran Fiaba Disney, mi ha riportato indietro ai Classici di diversi anni fa, quindi il lieto fine ci sta". In fondo La Bella e la Bestia non si conclude in modo molto differente, e guardando indietro nella filmografia Disney ci sono un sacco di deus ex machina: baci di principi azzurri, Zeus (il deus ex machina per eccellenza), fate turchine, e chi più ne ha più ne metta.
    Anche narrativamente poi la lacrimuccia magica è la soluzione ideale: il potere magico di Rapunzel non si diffonde solo attraverso ai capelli, ma anche attraverso le lacrime. In questo modo può vivere serenamente tra la gente, conservando il suo potere, ma dato che è molto più difficile scoprire il suo potere dato che non è legato alla sua lunga chioma, la principessa è molto meno in pericolo.

    Certo, di sicuro non è un finale originale.
    Ma il brontolone Deboroh che voleva IL MORTO Disney si è detto "Chissenfrega l'originalità per forza. Lasciamo alla Pixar i film con ottantenni che piangono la morte della moglie, film pressoché muti, e altri esperimenti coraggiosi come questi. Per questa volta (poi magari a lungo andare torna a stancarmi) concedo alla Disney di essere "banale", perché è tornata a fare quello che faceva tanto bene in un modo che non vedevamo da più di dieci anni".
    Alla fine è un -bel- lieto fine e forse questo basta.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto: Per una decina di secondi mi hanno attraversato le stesse sensazioni e la stessa opinione espressa da Scissorhands.
    Subito dopo però mi sono detto "Al diavolo! Rapunzel è stata una Gran Fiaba Disney, mi ha riportato indietro ai Classici di diversi anni fa, quindi il lieto fine ci sta". In fondo La Bella e la Bestia non si conclude in modo molto differente, e guardando indietro nella filmografia Disney ci sono un sacco di deus ex machina: baci di principi azzurri, Zeus (il deus ex machina per eccellenza), fate turchine, e chi più ne ha più ne metta.
    Anche narrativamente poi la lacrimuccia magica è la soluzione ideale: il potere magico di Rapunzel non si diffonde solo attraverso ai capelli, ma anche attraverso le lacrime. In questo modo può vivere serenamente tra la gente, conservando il suo potere, ma dato che è molto più difficile scoprire il suo potere dato che non è legato alla sua lunga chioma, la principessa è molto meno in pericolo.

    Certo, di sicuro non è un finale originale.
    Ma il brontolone Deboroh che voleva IL MORTO Disney si è detto "Chissenfrega l'originalità per forza. Lasciamo alla Pixar i film con ottantenni che piangono la morte della moglie, film pressoché muti, e altri esperimenti coraggiosi come questi. Per questa volta (poi magari a lungo andare torna a stancarmi) concedo alla Disney di essere "banale", perché è tornata a fare quello che faceva tanto bene in un modo che non vedevamo da più di dieci anni".
    Alla fine è un -bel- lieto fine e forse questo basta.
    hai perfettamente ragione, di deus ex-machina ce ne sono sempre stati... ma questo non lo trovo credibile (cosa a cui Lasseter è sempre stato attento!)!
    I vari Zeus, fate turchine, baci etc... erano tutti elementi introdotti ben prima del finale e non spuntati così alla fine solo per far tornare le cose. Nella Bella e la Bestia sapevamo benissimo che l'incantesimo poteva spezzarsi solo se la Bestia avrebbe imparato ad amare e sarebbe stato amato a sua volta. Belle gli confessa il suo amore poco prima che lui muoia e l'incantesimo si spezza. Perfetto. Il colpo di scena poi avviene se la cosa è introdotta all'inizio del film, poi passa un pò di tempo, lo spettatore se ne dimentica e fa 2+2 solo il colpo di scena è già avvenuto.
    Qui cacciano una lacrima che non sta nè in cielo nè in terra. Si è sempre detto che i capelli di Raperonzolo sono magici. Non mi può cacciare optional al bisogno giusto per far tornare qualche conto. E cos'altro fa Raperonzolo? Se bevi il suo sangue cambi sesso? La sua saliva ti fa passare l'emicrania? :D
    No dai, queste cose non possono spuntare così alla fine del film! E' troppo facile.
  • Lol ma sul serio qualcuno guarda i film Disney per la TRAMA? A me basta sia buona, il minimo sindacale, ecco, per il resto il motivo per cui li adoro è il cocktail estetico che offrono che integra animazione perfetta, musica, personaggi, buona sceneggiatura, ritmo e un pizzico di trama che male non fa ma non arriverei mai a basare il mio giudizio troppo su di essa. In fondo se avessero voluto dedicarsi alle trame, come fa la Pixar, non avrebbero basato la propria produzione quasi esclusivamente su adattamenti di storie e leggende già note. Poi vabbé so di essere in via d'estinzione :P
  • Perdonatemi, sarò ancora un tizio all'antica, ma la trama è ancora un elemento fondamentale per cui vado al cinema a vedere un film.
    Certo, oltre al "cosa" riguarda anche il "come" la trama viene portata avanti, e la Disney in più di un'occasione ha saputo rinnovare anche fiabe conosciutissime (ad esempio aggiungendo il plot twist della scarpetta di Cenerentola che si rompe, o qui inserendo Flynn morente che è pronto a sacrificarsi tagliando la chioma di Rapunzel).
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  • Certo. Infatti spesso abbiamo una buonissima narrazione, tuttavia non è quello il punto focale. Se nei Pixar la trama è fondamentale, nei Disney c'è un criterio gemello per valutare questo aspetto che è la qualità della messinscena. Il modo in cui i vari aspetti di cui sopra si fondono insieme per raccontare queste semplici quanto classiche e immortali storielle. Però non è sapere quellochesuccededopo a trascinarti al cinema a vedere un Classico Disney ma il fattore artistico e la resa. Non stai vedendo Lost, stai vedendo Raperonzolo. Sennò Walt non andava a scegliere Biancaneve per creare il suo primo film, né avrebbe tanto insistito sulle fiabe, i musical, le leggende americane, la letteratura popolare, ti pare? Poi vabbè ci sono state eccezioni, film con storie originali a volte anche sorprendenti ma comunque sono casi.

    Detto questo, riconosco alla trama comunque un ruolo considerevole anche se parzialissimo, dal momento che è pur sempre tra i vari ingredienti del calderone artistico, e penso che per fronteggiare il mutamento del mondo avvenuto in questi vent'anni anche loro dovrebbero iniziare a ragionare più in termini pixariani. Ma solo un poco, non serve chissà che. E ne La Principessa e il Ranocchio ciò è avvenuto.
  • Visto. Per commentarlo bisogna partire con la giusta tara. È un film molto, molto bello.

    Partendo da questo, e sottolineandolo per bene, si possono fare più o meno tutte le critiche fatte sopra. Mi trovo in disaccordo solo con la questione del finale (non mi aspetto nulla di diverso da un Disney, ed è bene che sia così, imho) e dei colori (non sono affatto sparati per tutto il film, anzi, le luci sono anche ben gestite e a tratti impressionantemente realistiche).

    La colonna sonora ha il problema che non è il genere di riferimento dell'autore, e si sente, ma non è pessima, pur restando non memorabile.

    Ma tutto questo rovina la capolavorosità del film, ma non ne intacca la bellezza. Molto è anche dato dalla veste grafica e dall'animazione, entrambe meravigliose.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ma dai, quando ho visto la lagrima sgorgare ho subito pensato: oh no, ma che sto guardando? Il prescelto con le sue lacrime risvegliò la vita nell'assopito morto... quindi rapunzel ha lo stesso potere curativo della fenice... ma da quando? Che banalità, per mancanza di tempo devono essere giunti a questo risultato, già me li vedo a tavolino pensare a mille cose e alla fine "lo salva con una lacrima?" "uff e vabbè se proprio dobbiamo concluderlo" "che ci mettiamo alla fine" "quel vecchietto buffo vestito da cupido, sai quanto rideranno in sala" "ahah buona idea". ...
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