[WDAS #51] Winnie the Pooh - Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Guardando qui sembra che il DVD (e solo quello) esca l'8 giugno, e con una copertina diversa da quella vista in precedenza.

    Qui l'immagine si vede meglio, e la scrittina sopra lo fa sembrare uno dei tanti DVD di I miei amici Tigro e Pooh.
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • E' la disfatta totale, del cinema, dell'home video...
  • Ma visto che è stata linkato quel sito, mettiamo proprio il link diretto alla scheda di Videosystem dedicata al film, e posto anche qui contenuti speciali e caratteristiche tecniche:

    Scene Eliminate:
    •"The Tummy Song"
    •Gli amici di Tappo
    •Introduzione originale: Ih-Oh
    •Introduzione originale: Tigro
    •Winnie cerca una coda

    Cortometraggi extra:
    •"La ballata di Nessie"
    •Scopri il Blu-ray 3D™ con Timon & Pumbaa

    GENERE: Animazione.
    DURATA: 97 minuti.

    FORMATO VIDEO: 1.85:1 16x9
    FORMATO AUDIO: Lingue in Dolby 5.1: Italiano.
    SOTTOTITOLI: Italiano.

    A parte la durata sballatissima (97 minuti?!?), da questa scheda apprendiamo che non ci sarà nessun making of e nessun commento audio, perlomeno nel dvd (che comunque da Videosystem si conferma l'unico formato che uscirà l'8 giugno); bene le scene eliminate e benissimo La Ballata di Nessie, ma... c'è solo l'audio italiano??!?
    Ovviamente, se e quando uscirà il BD penso che sarà giocoforza un po' più ricco, ma... lo sarà davvero in modo significativo?

    EDIT: ah, da qui leggiamo
    Assolutamente disertato Winnie the Pooh, come dimostrano i soli 4.000 euro conquistati...
    :(
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

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  • Comunico che a Roma i cinema che lo danno sono meno di quelli previsti. In particolare, ne manca uno vicino casa mia.
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  • Visto ieri e goduto parecchio. C'è qualche piccolo difetto qua e là e a volte si nota una certa forzatura nel voler "rifare" il Pooh originale, ma si tratta di inezie. E' un film nel complesso godibilissimo, con un umorismo irrestistibile.
    Un'unica perplessità: ho avuto l'impressione che il clean-up (la rifinitura dell'animazione) non fosse accuratissimo. Scelta stilistica intenzionale o questioni di risparmio?
  • retaggio xerox?
  • Direi di sì, era voluto, ed è un bell'aspetto dell'estetica del film. Sull'umorismo irresistibile avrei da ridire. Più di una volta ho resistito, almeno io :P

    EDIT: Quanto alle imprecisioni, mi sa che erano limitate al solo Tigro, come si può vedere anche in questo posterone:
    (qui se non funziona)
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Visto, un more of the same di alta qualità.
    "L'umanità deve porre fine allo spoiler, o lo spoiler porrà fine all'umanità."

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  • <Grrodon> bè cmq volevo dirvi che Winnie the Pooh manda nel cesso sia rapunzel che la principessa e il ranocchio
    <Grrodon> poi è pooh e non se lo cagherà nessuno
    <Grrodon> ma qualitativamente, a livello umoristico, di gag, sceneggiatura e animazione siamo di fronte alla bomba umoristica per eccellenza
    <LBreda> spero di vederlo domani
    <Grrodon> i due precedenti ovviamente hanno dalla loro il pompismo etc, ma non sono esenti da pecche, che passano in secondo piano di fronte alla magnificenza dei pregi.
    <Grrodon> qui siamo di fronte al gioiello
    <LBreda> un po' perché sono curioso e un po' perché altrimenti mia sorella mi uccide.
    <Grrodon> dove ogni secondo, ogni gag è azzeccata
    <Grrodon> non pensavo riuscissero a fare una cosa del genere
    <Grrodon> vi dico solo che alla fine Pooh mangia del miele (SPOILER) e tu ti esalti.
    <Grrodon> potenza della buona costruzione
    <Zangief> AAAHHHHH! Spoiler senza preavviso!
    <Zangief> non andrò a vederlo, me l'hai rovinato.
    <Zangief> oh.
    <Grrodon> lol
    <Grrodon> siamo di fronte al minimalismo così esasperato da sfociare nel delirio, nel paradosso
    <Grrodon> c'è del genio
    <Grrodon> raffinatezza
    <Grrodon> e canzoni tradotte benissimo
    <Grrodon> penso lo stesso di Nessie
  • Grrodon ha scritto:<Grrodon> siamo di fronte al minimalismo così esasperato da sfociare nel delirio, nel paradosso
    Sì, vabbè. A parte che 'sta frase non significa niente, ma comunque si capisce che vuoi solo trovare una giustificazione al fatto che sia un more of the same, ovvero che sia un tappabuchi, un niente di nuovo, qualcosa di piatto e senza ragione creativa. Chiamare tutta questa scarsità "minimalismo" non è una giustificazione, ed è pure terminologicamente sbagliato. L'hai apprezzato per tanti motivi, non t'attaccare a 'sti biechi trucchetti retorici per tentare di oggettivizzare la tua esperienza.
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
  • Mi sono studiato alla perfezione i due libri di Milne prima di entrare al cinema, e rivisto tutti i sequel Toon per poter fare confronti (per tacer del Classico ovviamente) e, sì, confermo che siamo al paradosso più totale. E, sì, confermo pure che i personaggi sono completamente dementi, come dovevano essere e com'è giusto e bello che siano (e nel libro lo erano ben di più). E che se il risultato è stato quello di far sonoramente ridere quattro persone adulte senza mai far grattare loro la pancia (cosa che accadeva con praticamente tutti gli altri Pooh dei Toon) la scelta di puntare alla loro demenza non è solo filologica, ma corretta e vincente.
    Come è stata corretta la scelta di ignorare (ma non contraddire) tutta la deriva tv del brand e risalire alle origini, senza tener conto di presunte evoluzioni, se non descritte nel libro.

    Per questo trovo sbagliato parlare della "solita" avventura di Pooh. Non è solita proprio per niente, al massimo è riconducibile allo stile delle tre featurette classiche, che pur formando insieme il 22esimo classico di certo non erano un'avventura. E a ben vedere qualche differenza ce la si trova, perché si sa, sono passati più di tre decenni e lo staff è quasi completamente stato sostituito da gente con guizzi autoriali ancora differenti. E che hanno instillato in questo Pooh un'anima filologica, pura etc ma con un tocco personale. Insomma, ci ho visto una leggera evoluzione, pur nel solco della filologia.

    Pollice su, quindi!

    Ecco un'intervista ai registi:
    "It all started with a simple request from [Company CEO] Bob Iger to John Lasseter to take a look at Pooh again,” co-director Don Hall explains. “John then approached us. It really was that simple. [Co-director] Steve, [story supervisor] Burny and I started to work on the beat boards after reading all of the books and watching the featurettes and it just kind of grew into a feature.” Disney Legend Burny Mattinson was brought into the project as the storyboard artist and animator was a key creative on Winnie the Pooh and Tigger Too.

    Burny picked out about five episodes from the books that hadn’t been done to death and we developed them to be standalone projects,” Don continues. “However when Burny pitched the boards for Eeyore losing his tail the executives said “Give us a feature”. We were shocked but we took those five concepts and weaved them together into a coherent screenplay. We wanted a simple through line and so the movie starts off with a very basic problem that of Eeyore losing his tail.”

    That initial approach from Lasseter was little more than two years ago and by early 2009 Hall, Anderson and Mattinson had pieced together the storyboards for the movie. “It is because we were able to bring established characters back into our studio that expedited the process,” Steve admits. “There wasn’t that year and half of “What is this movie?” and all the trial and error, missing the mark and “Oh, we didn’t quite get it”. That is a great discovery process in itself but by contrast this movie has an established world and characters where you can just go right ahead.”

    We spent about three or four days in Ashdown where we were guided by a Pooh historian. We literally took thousands of photos, sketched and painted hundreds of watercolours,” Steve reminisces. “We also analysed some of the original Shepard sketches from the libraries and museums. We felt pretty well armed going back to the studio and it was our mission to honor the roots of the stories.

    Although there is a common narrative thread about Eeyore’s lost tail the screenwriters have created some more intimate tangential scenes too. “We wanted to give it a narrative thread but we didn’t want to lose those opportunities to go off here and there and do something that is kinda silly and doesn’t pertain to the grander plot but is fun, entertaining and mines the character interaction,” Steve reveals. “That’s what is so great about these characters - they are innocent and even though they have a goal in mind something will distract them. Their attention spans are so short so Pooh will meander off on a quest for honey even though the goal is to rescue Christopher Robin. Their child-like innocence is a huge part of the appeal of the characters.”

    “It was interesting at first as we both come from story and all the rigors that you normally put into a feature like character arcs and sub-plots which just don’t apply much here,” Don adds. “We knew if we did apply those rules that we would ruin it. If Pooh learns a lesson and remembers it we are in trouble. At the end of every adventure they need to default and go back to where they started - that’s the charm of it - you don’t want a lot of growth. It is so weird - almost ‘anti-movie’.”

    Both Don and Steve have worked on CGI features for Disney and therefore it is conceivable that Pooh could have been rendered digitally but both co-directors are quick to dismiss this suggestion. “There was never any talk of doing the movie in any “D” other than 2. It was essential to go back to the roots. To evoke the Shepard drawings. To evoke the classic featurettes,” Steve asserts. “You always want to find the right tool to tell your story and your story will always dictate the way you tell it. And so for Pooh being a simple, calm, peaceful world requires a 2D style, illustrative feel, loose and sketchy lines are just the perfect tool to bring those characters and that world to the screen.”
    Il mio unico rimpianto è che gente come questa tanto capace di creare climaxoni di gag riuscitissime, sia stata capace di mettersi in mostra solo adesso con Pooh e non con Rapunzel, Tiana, Bolt e via dicendo.
  • Tempo fa vidi una piccola intervista ad Andreas Deja in cui si parlava, fra le altre cose, di questo film. Gli veniva chiesto se fare questo film fosse stato come una sorta di prigione per lui e gli altri animatori. Lui aveva risposto di no, gli piacevano i personaggi di Winnie the Pooh e questo film gli ricordava molto Il Libro della Giungla, basato più sulla recitazione e i rapporti fra i personaggi che sulle grandi scene d'azione, ma non per questo meno interessante. Vedendo il film mi sono ricordata di queste parole. Sono i personaggi a fare la storia e infatti ognuno di loro ha il suo momento per mettersi in luce, a parte Kanga e Ro che mi sono sembrati un po' marginali, e per mettere in mostra l'abilità di chi li disegna. Si vede che è un film pensato appositamente per gli animatori.
    Molto belle le canzoni, in particolar modo le visionarie The Backsoon Song (Goldberg!) e Everything is Honey e la spassosa It's gonna be great.
    Inoltre il film è divertentissimo e metanarrativo, perfettamente in linea col primo che considero come uno dei classici più divertenti, anche se ho notato un approccio leggermente più moderno fra personaggi e narratore. Unica pecca, l'avrei voluto un po' più lungo (una decina di minuti al massimo) in modo da unire meglio la parte riguardante la coda di Ih-Oh con la successiva, non so voi ma io ho sentito un leggero stacco narrativo, e per fare un finale un po' più lungo in cui non avrebbe guastato un pizzico di malinconia (anche se in confronto al vecchio di Rapunzel è oro colato). Ah, mi sarebbe piaciuto vedere anche De Castor.

    Comunque il film è promosso a pieni voti!

    Da Nessie invece mi aspettavo qualcosina in più a livello di storia, mi ha un po' deluso, mentre la parte grafica era bellissima.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Peccato per De Castor, ma penso che la sua sparizione, già nell'aria da anni, fosse legata ad altri fattori. Magari dava fastidio agli eredi di Milne, visto che non era "sull'elenco".
  • Andato nell'unico cinema raggiungibile in tempi ragionevoli che lo dà qui a Roma. I giornali e MyMovies dicevano che ci sarebbe stato alle 17. Ebbene, lo hanno tolto. Ora è solo alle 15:30 (hanno anche corretto MyMovies).

    Se riesco, vado giovedì. Altrimenti si aspetta il DVD.

    Folle, per un Classico Disney.
    Lorenzo Breda
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  • Vorrei specificare che il fatto che sia un "more of the same" non va inteso in modo negativo, anzi. Essere riusciti a ricreare alla perfezione le atmosfere e l'umorismo del classico è il massimo che ci si poteva aspettare da questo film, secondo me. E se proprio vogliamo andare a guardare "er capello", c'è stata pure un evoluzione narrativa visto che l'originale era diviso in tre episodi distinti mentre questo, pur raccontando varie storie, riesce a farle convergere tutte in un unica narrazione e tra l'altro con ottimi risultati, come ad esempio la conclusione della storia di Ih-Oh.
    Insomma, più di cosi' non ci si poteva aspettare da uno sciocco di un orsetto.
    "L'umanità deve porre fine allo spoiler, o lo spoiler porrà fine all'umanità."

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  • Lightning ha scritto:Insomma, più di cosi' non ci si poteva aspettare da uno sciocco di un orsetto.
    Il mio problema infatti è che è pure troppo :P Al cinema non ci doveva arrivare, classico non doveva essere.
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
  • Il mio multisala UCI Cinemas si è inventato un pacchetto particolare: per compensare la breve durata del film (suppongo io) oltre al corto di Nessie ha piazzato anche uno dei 3 corti in CG di Wile Coyote, anche se evidentemente non c'entrava nulla e non credo sia stata un'idea dei distributori. Mi sembrava di essere tornato alla fruizione del cinema a cui ero abituato da bambino: Nessie carino, un sorriso per il cuore e una morale piacevole, un gradevole aggiunta al film se non lo si vive con l'ansia di prestazione "Oddio! Oddio! Un corto Disney 2D al cinema dopo tanti anni!".

    Comincio dicendo che trovo questo film il migliore del brand Poohesco. Divertente, animazioni che evolvono i personaggi (come dice Franz, Tigro è l'unico che mantiene un po' di sporcizia xerox, secondo me è affascinante e si poteva conservare anche per gli altri personaggi), battute divertenti e personaggi sfruttati alla perfezione. Collegandomi al discorso su "macchebbravi gli artisti Disney" di Grrodon, credo che qui si siano potuti sbizzarrire sui dialoghi e sulle relazioni tra i personaggi perchè era un progetto più semplice, meno imponente dei vari Rapunzel/Ranocchi; le ambientazioni e i fondali ovviamente sono minimalisti, il montaggio è lento e non ci sono cambi di inquadratura a ritmo forsennato, quindi c'è tutto il tempo a dispozione per imabstire un ritmo differente (quasi teatrale) e scambi di battute finissime. Forse anche l'assenza di una trama "complessa" come siamo abituati a vederne nei film contribuisce a lasciar più spazio queste cose.
    Non ho trovato esagerata l'interazione col libro e il narratore, anzi: era un elemento interessante del film originale, qui ripreso e sviluppato in modo interessante in alcuni passaggi. Da quello che avevo letto mi aspettavo un abuso presente in chissà quali dimensioni.
    Credo però che la cconquista più grande di quest'opera sia sia quella di essere riuscita a trovare un modo per inserire la struttura episodica dei primi film con una forma narrativa adatta agli anni 2000. (Ah, piccola minuzia: mi ha un po' stonato durante il film che all'inizio il narratore cominci con "Capitolo 1" quando poi non si narra la suddivisione dei successivi) Insomma, ormai siamo abituati a Classici con ambientazioni fantasmagoriche, personaggi che vivono crescite personali, cast corali che con la loro energia fanno straripare la pellicola... forse ci voleva un po' di semplicità fiabesca vecchio stile, per farci ricordare nel 2011 cosa si faceva 40 anni fa e che forse qualcuno può ancora avere il coraggio di fare ogni tanto.

    Credo però che non ci sia da lamentare per il basso profilo promozionale di questa pellicola.
    Dubito che questo film potrebbe essere apprezzato dalle masse quanto un Rapunzel. Io l'ho visto oggi e in un mercoledì pomeriggio feriale ci saranno state un'ottantina di persone in sale, secondo me è un grande risultato per questo film.
    Non tutti possono godersi questo film superata una certa età, e non si può fargliene una colpa, dato che E' UN FILM PER BAMBINI.
    No, non è un termine dispregiativo, ma di sicuro è così. Non è il Re Leone, non è Rapunzel, è un film per un target giovane.
    Questo non toglie che anche un pubblico più cresciuto possa apprezzarlo: ad alcuni genitori piacciono i libri per bambini che leggono ai propri figli, e io a 25 anni suonati mi leggo alcuni libri per bambini fatti particolarmente bene e mi piacciono.
    Ma così come non suggerirei a un 30enne qualunque di leggersi il GGG di Roald Dahl, non si può essere ciechi e pensare che questo sia un film per le masse.
    La distribuzione ridotta quindi forse non è stata una mossa avventata, sicuramente più intelligente che promuovere questo film quanto è stato fatto per Rapunzel e poi vedere metà del pubblico uscire scontento dalla sala.

    Io comunque l'ho adorato, eh.
    E Ih-ho sta scalando la mia classifica di personaggi preferiti, anche al di fuori del Poohverse.
    Pimpi ha un film. Tigro ha un film.
    A chi tocca adesso? Eh? Eh?
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  • Franz ha scritto:Al cinema non ci doveva arrivare, classico non doveva essere.
    Al cinema non ci è arrivato. Perché questo non lo chiamo uscire al cinema, tu sì? E' una microdistribuzione a periodo limitato a cui seguirà il dvd il mese dopo. Mi pare che a livello di immagine non danneggi nulla, perché di fatto è come se proprio non fosse uscito. Sì insomma, è praticamente un direct to video.

    Classico doveva essere per essere bello. Perché di Pooh ne hanno fatti tanti, alcuni anche molto buoni come T Come Tigro, ma nessuno è così bello. Perché erano tutti il frutto del lavoro di studi scrausi. Nessuno ha una sceneggiatura così cesellata, delle gag così buffe, una valanga di idee incessante, un ritmo sopraffino. Dico, li hai visti? Alla Ricerca di Christopher Robin è buono, drammatico, commovente ma troppo stiracchiato, T Come Tigro valido ma con parecchie ingenuità, Pimpi decente ma debolone, Ro e la Magia della Primavera inguardabile, Gli Efelanti soporifero per qualsiasi essere superiore ai due anni. Io credo che a livello di perfezione questo sia il miglior lavoro uscito dagli studios dall'inizio del decennio, perché non ha una sola scena fiappa o risparmiabile, credo che sfiori la perfezione. E perché questo? Perché ci hanno lavorato Mattinson, Goldberg, Haycock e via dicendo. Gli Artisti, quelli che non ti fanno un film di Pooh e basta, ma si Esprimono facendotelo, e lasciano la loro firma. Ecco perché un prodotto del genere poteva avere senso solo come Classico.

    Ah, i fondali sono considerevoli. E la xerox l'ho vista un po' dappertutto, non solo in Tigro.
  • Grrodon ha scritto:Al cinema non ci è arrivato. Perché questo non lo chiamo uscire al cinema, tu sì? E' una microdistribuzione a periodo limitato a cui seguirà il dvd il mese dopo. Mi pare che a livello di immagine non danneggi nulla, perché di fatto è come se proprio non fosse uscito. Sì insomma, è praticamente un direct to video.
    Bè, adesso non esageriamo.
    Che esca l'home video lo sai tu e gli altri nerd, di sicuro le famiglie con bambini che sono il pubblico di massa ignorano il tutto.

    E ci sono film come Ponyo di Miyazaki, L'Illusionista di Chomet o (sigh) Scott Pilgrim che se la sono vista molto peggio.
    E' una distribuzione ridotta se lo si considera un blockbusterone d'animazione, ma se lo si valuta come un film d'animazione normale ha avuto una promozione superiore alla norma, anche se la programmazione è quella dei film per bambini.
    Oh, poi lo ripeto, io ho assistito a un mercoledì pomeriggio con 80 persone in sale che un po' un risultato lo è.
    Non prendiamo poi la distribuzione italiana come determinate per il destino della Disney, tanto siamo sempre l'ultima ruota del carro anche se stavolta ci hanno portato il film per primi. Piuttosto, com'è andato il film in UK?
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