LOL, traduco.
AR sta per Aspect Ratio, che non è altro che il rapporto fra la larghezza e l'altezza del fotogramma del film. In un classicissimo 16:9 l'AR è 1.78:1 (cioè la larghezza è 1,78 volte l'altezza): infatti, misurando larghezza e altezza di un comunissimo TV LED e dividendole, si otterrà proprio 1,78.
Frozen è uscito al cinema in 2.39:1 (quindi più largo del 16:9 classico), ma sulla cover del Bluray che uscirà fra poco è indicato un AR diverso da quello, in 2.24:1. Ora, le opzioni, a casa mia, in questo caso sono tre:
1) la preferibile: Frozen è stato originariamente prodotto in 2.24 (che non è nemmeno un formato standard), poi al cinema, per questioni di schermo, è stato mascherato e tagliato leggermente in alto e in basso, per portare l'AR a 2.39, come si faceva con i film in Xerox, come ha detto Grrodon, che passavano dal 1.33 al 1:66. Nel Bluray ci beccheremmo quindi la versione originale, intera, senza tagli.
2) la via di mezzo: Frozen è girato effettivamente in 2.39, ma per ragioni oscure nel Bluray verrà pubblicato in 2.24, tagliando leggermente il fotogramma ai lati per accorciare il rapporto. Avremmo una perdita agli estremi laterali ma non sarebbe nulla di ché.
3) il disastro: Frozen è stato girato in 2.39 ma pubblicato in 2.24 senza nessun taglio, ma sballando le proporzioni dei personaggi per adattare il rapporto, contando sul fatto che per una piccola modifica il grande pubblico non se ne accorga. Una roba del genere sarebbe da denuncia.
Ora, svelo l'arcano. Come dicevo, su YouTube il video ufficiale di Let It Go ha l'AR uscito nei cinema, quindi 2.39:1. La versione Multilanguage però, sempre ufficiale, è visibilmente meno larga, si nota a occhio. Non ho i mezzi per stabilire se sia in 2.24, ma lo ritengo probabile, come ritengo probabile che sarà la versione con l'AR che ci beccheremo su disco.
Ho confrontato due fotogrammi della scena in cui la camera è ferma (il momento immediatamente successivo alla creazione del primo pezzo della scala di ghiaccio da parte di Elsa), e... la versione Multilanguage è più estesa! Possiede parti di fotogramma in alto e in basso che sono coperte sul video ufficiale di Let It Go inglese. Quindi l'opzione giusta è al 99,9% la numero 1.
Ci è andata bene.
[WDAS #53] Frozen - Il Regno di Ghiaccio
-
For now I've lost everything,
I give to you my soul.
The meaning of all that I believed before
escapes me in this world of none.
I miss you more
(Genesis, Afterglow)
Dai, nessuno deformerebbe il video
Lorenzo Breda
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If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
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Sai mai, avevo già spolverato la mitragliatrice a nastro.
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Commento di Dario Moccia al premio:
L'oscar va a Frozen, bello per carità...ma dare l'oscar ancora ad un musical? La Disney è più di 70 anni che fa questo genere di film, non sarebbe meglio incentivare qualcosa di leggermente "diverso"? In passato lo studio americano si è dimostrato capace di farlo, perché quindi non dare al pubblico qualcosa che non si aspetta, che colpisca i bambini in maniera tale da fargli dimenticare le canzoni e fargli amare invece le immagini?
Forse è il cognome che spinge a scrivere cazzate...Don Homer ha scritto:Commento di Dario Moccia al premio:
Oh, non voglio scatenare altre battaglie tranquillo
E' solo un rumor, ma anche Frozen potrebbe avere il suo corto spin-off:
Eva Bella (voice of young Elsa) said in an interview that there may be a Frozen short, possibly focusing on how Elsa first got her powers.
Eva Bella said: "I have heard rumors that there's going to be a little mini-movie of how Elsa got her powers so if they use me that would also be really cool".
E Frozen diventa il cartoon con il più alto incasso di sempre, 1.072 miliardo di dollari in tutto il mondo: http://www.badtaste.it/articoli/box-off ... -di-sempre
Settimana scorsa ho comprato il Blu-ray Disc di questo film, e con l'occasione dei giorni di festa l'ho potuto visionare.
Dividerò il seguente commento in 3 sezioni, una per (rid)discutere del film in sé, una per la qualità blu-ray e una per la confezione (packaging + contenuti speciali).
Frozen: il film
La seconda visione di Frozen mi ha fatto rivalutare in meglio la pellicola.
Ovviamente la cosa non era necessaria per quanto concerne l'animazione, che già al cinema avevo potuto ammirare in tutta la sua straordinaria bellezza e armoniosità: non c'è che dire, in Disney si studia e ci si migliora sempre, e se questo tipo di ricercatezza risultava forse meno evidente con Ralph Spaccatutto, il percorso stilistico da Rapunzel a Frozen è ben evidente, e la cura riversata nell'estetica e nell'animazione di Anna ed Elsa è assolutamente lampante.
Le mie riserve dello scorso dicembre erano destinate alla storia: qualche piccolo intoppo e WTF a livello di trama mi è rimasto, devo essere sincero (non si capisce perché per rimuovere la magia dalla piccola Anna occorra togliere anche il "ricordo della magia stessa"... il passaggio mi appare forzato, e considerando che è il motore vincolante per la successiva distanza tra le due sorelle, direi che forse la cosa andava costruita in modo un po' più solido; altra cosa che stona è la sostanziale inutilità del baffuto livoroso, ininfluente nella trama generale), ma in generale ho apprezzato maggiormente il disegno generale della storia, e i sentimenti presenti. Mi è piaciuto di più, soprattutto, il gioco di causa-effetto che risulta molto importante e che non mi era stato trasmesso sufficientemente dalla prima visione. Stavolta, forse perché in possesso di una visione d'insieme anche pregressa, ho potuto apprezzare di più la scansione degli eventi, il dramma di Elsa, la differenza di carattere delle due sorelle, la solitudine forzata e il conseguente auto-isolamento di Elsa. Uno dei problemi che riscontravo era la gioia della regina nell'esiliarsi lontano da tutti, ma quella che sembrava un'incongruenza ha invece una spiegazione sottile e coerente, nella libertà di lasciar andare i propri poteri senza freni, a patto di stare lontana da tutti per non far loro del male. Il finale, in cui si scopre che l'amore (non per forza quello sentimentale) è il modo per controllare i poteri, chiude molto bene il cerchio.
Il voltafaccia improvviso di Hans lascia interdetti... ma per avere un colpo di scena del genere in un Classico Disney, sono disposto a pagare il fatto che questo tizio non abbia mai mostrato il minimo degno di cattiveria e falsità nel corso della pellicola: anche un minimo sopracciglio corrugato avrebbe fatto capire che non la raccontava giusta e addio colpone! Quindi va bene questo compromesso.
Quello che ho notato stavolta, però, è una sorta di sbilanciamento tra dramma e commedia: in qualunque film Disney, per quanto epico, non mancavano dosi di umorismo, ma stavolta le presenze di Olaf e della renna non bastano a creare un contraltare comico sufficiente per bilanciare la dose di dramma e tensione presente nella storia delle due sorelle. Questa seconda visione mi ha restituito un film molto cupo e pesante, al di là dello scenario bianco/azzurro della neve che incornicia ogni scena. Un bel rilancio di immagine e di intenti per l'animazione in generale, ma il sapore è di qualcosa di poco equilibrato. Anche perché Olaf, che era la cosa che più avevo apprezzato al cinema, qui lo svaluto un po', reputandolo solo un comprimario carino che non fa danni, e non invece come quella spalla brillante che salvava una parte di film.
Ad ogni modo, comunque, diciamo che ho fatto un po' pace con questo film. Appena possibile me lo voglio rivedere, magari in lingua originale stavolta, così da poterlo inquadrare ancora meglio. Per ora ne ho un'immagine senz'altro migliore, pur non priva di qualche magagna, cioè quelle elencate sopra (sbilanciamento dramma-commedia, quel paio di problemucci a livello di trama). Per il resto, una grande storia.
Frozen: la qualità Blu-ray Disc
Mamma mia. Non credevo che che avrei notato così tanto la differenza di qualità visiva tra dvd e Blu-ray Disc. Forse non arriverà al "salto" provato dal passaggio tra vhs e dvd, ma senz'altro la differenza si vede eccome.
Per goderne maggiormente ho spostato il lettore in salotto, usufruendo del televisore più grande, e la cosa era lampante: una qualità delle immagini sorprendente, una nitidezza da spavento e una fluidità delle immagini mirabile. I personaggi mantenevano tutta la loro tridimensionalità, tutto il loro realismo, bucavano lo schermo. Ok, sembra che sto parlando del 3D, ma il punto è che non riesco in altro modo a spiegare quanto la qualità visiva sia davvero su un altro livello, rispetto al dvd.
Anche provandolo comunque sul televisore "ufficiale" a cui ho abbinato il lettore, un po' più piccolo, si può notare questo quid in più che è davvero qualcosa che val la pena di godere, e per la quale può valere la pena spendere qui 4-5 euro in più.
Frozen: confezione
Siamo alle note dolenti.
Per quanto riguarda il packaging puro e semplice, siamo sull'essenziale: amaray blu trasparente, come da "color-line" dei Blu-ray Disc, cartoncino con cover fronte/retro. Nessun foglietto interno, nessun disegno interno, nulla di nulla. Perlomeno il disegno di copertina è decente. Il disco non ha il disegno, è tutto anonimamente blu. Classico: appena passo io al blu-ray, iniziano a non serigrafare neanche i dischi blu. 'azz.
Ma è sul fronte dei contenuti extra che c'è da indisporsi veramente. La recente politica Disney sulle prime edizioni home-video (da Rapunzel in poi, direi) parla fin troppo chiaro, e anche dal BD non c'è da aspettarsi molto di più del film. Ma qui c'è veramente poco, specie per il prezzo a cui viene comunemente venduto il disco in questione.
Bene la presenza di Tutti in Scena, doverosa. Per inciso, confermo la mia opinione negativa sulla riuscita del cortometraggio, forse anche più della prima visione. Sorry.
Il making of è una trollata allucinante, considerando che non è tale, ma è una canzoncina scema di 3 minuti in cui lo staff degli Studios (+ Kristen Bell) si canta addosso dicendo che tutti vorrebbero sapere come hanno fatto a realizzare Frozen, ma non lo sanno neanche loro. Eh, grazie. La scenetta è anche carina, se vogliamo, ma solo se poi ci fosse un vero dietro le quinte, anche solo di mezz'oretta. Invece nisba. La cosa che ci va più vicina è Di ghiaccio: il viaggio di Disney da Hans Christian Andersen a Frozen, in cui in quarto d'ora scarso si va a scavare nei disegni preparatori per un'attrazione di Disneyland ispirata alla Regina delle Nevi, si parla del rapporto tra Disney e le opere di Andersen, si ragiona su corsi e ricorsi storici e si parla un pochino del film, in questo modo. Ma stiamo parlando di un quarto d'ora scarso.
La scene eliminate sono solo 4, di breve durata e tutte introdotte dai due registi, ma comunque si tratta di materiale bene o male interessante.
Bene la presenza del teaser trailer, visto che alla fine è come se fosse un piccolo cortometraggio e contiene animazione apposita, e bene anche i video musicali, anche se mi chiedo il senso di avere la versione spagnola e quella malese (!!!), direi che bastava la versione italiana di Violetta e quella della Lovato e buonanotte. Ma vabbè.
Insomma, si sente la mancanza di un bel commento audio e di un making of vero e proprio per sviscerare il dietro le quinte e le curiosità sulla lavorazione del film. Il breve "documenterietto" su Andersen e le scene eliminate non bastano nemmeno lontanamente ad approfondire questi aspetti, purtroppo, e il resto di quanto presentato come contenuto speciale è bene e doveroso che ci sia, ma a far da cornice al pezzo forte. Che, invece, manca.
Ad ogni modo, mi accontento di avere il film in alta qualità visiva, che come dicevo già da sé giustifica il prezzo, e sono contento di aver potuto dare un nuovo sguardo alla pellicola per poter rinnovare un po' il mio giudizio.
Dividerò il seguente commento in 3 sezioni, una per (rid)discutere del film in sé, una per la qualità blu-ray e una per la confezione (packaging + contenuti speciali).
Frozen: il film
La seconda visione di Frozen mi ha fatto rivalutare in meglio la pellicola.
Ovviamente la cosa non era necessaria per quanto concerne l'animazione, che già al cinema avevo potuto ammirare in tutta la sua straordinaria bellezza e armoniosità: non c'è che dire, in Disney si studia e ci si migliora sempre, e se questo tipo di ricercatezza risultava forse meno evidente con Ralph Spaccatutto, il percorso stilistico da Rapunzel a Frozen è ben evidente, e la cura riversata nell'estetica e nell'animazione di Anna ed Elsa è assolutamente lampante.
Le mie riserve dello scorso dicembre erano destinate alla storia: qualche piccolo intoppo e WTF a livello di trama mi è rimasto, devo essere sincero (non si capisce perché per rimuovere la magia dalla piccola Anna occorra togliere anche il "ricordo della magia stessa"... il passaggio mi appare forzato, e considerando che è il motore vincolante per la successiva distanza tra le due sorelle, direi che forse la cosa andava costruita in modo un po' più solido; altra cosa che stona è la sostanziale inutilità del baffuto livoroso, ininfluente nella trama generale), ma in generale ho apprezzato maggiormente il disegno generale della storia, e i sentimenti presenti. Mi è piaciuto di più, soprattutto, il gioco di causa-effetto che risulta molto importante e che non mi era stato trasmesso sufficientemente dalla prima visione. Stavolta, forse perché in possesso di una visione d'insieme anche pregressa, ho potuto apprezzare di più la scansione degli eventi, il dramma di Elsa, la differenza di carattere delle due sorelle, la solitudine forzata e il conseguente auto-isolamento di Elsa. Uno dei problemi che riscontravo era la gioia della regina nell'esiliarsi lontano da tutti, ma quella che sembrava un'incongruenza ha invece una spiegazione sottile e coerente, nella libertà di lasciar andare i propri poteri senza freni, a patto di stare lontana da tutti per non far loro del male. Il finale, in cui si scopre che l'amore (non per forza quello sentimentale) è il modo per controllare i poteri, chiude molto bene il cerchio.
Il voltafaccia improvviso di Hans lascia interdetti... ma per avere un colpo di scena del genere in un Classico Disney, sono disposto a pagare il fatto che questo tizio non abbia mai mostrato il minimo degno di cattiveria e falsità nel corso della pellicola: anche un minimo sopracciglio corrugato avrebbe fatto capire che non la raccontava giusta e addio colpone! Quindi va bene questo compromesso.
Quello che ho notato stavolta, però, è una sorta di sbilanciamento tra dramma e commedia: in qualunque film Disney, per quanto epico, non mancavano dosi di umorismo, ma stavolta le presenze di Olaf e della renna non bastano a creare un contraltare comico sufficiente per bilanciare la dose di dramma e tensione presente nella storia delle due sorelle. Questa seconda visione mi ha restituito un film molto cupo e pesante, al di là dello scenario bianco/azzurro della neve che incornicia ogni scena. Un bel rilancio di immagine e di intenti per l'animazione in generale, ma il sapore è di qualcosa di poco equilibrato. Anche perché Olaf, che era la cosa che più avevo apprezzato al cinema, qui lo svaluto un po', reputandolo solo un comprimario carino che non fa danni, e non invece come quella spalla brillante che salvava una parte di film.
Ad ogni modo, comunque, diciamo che ho fatto un po' pace con questo film. Appena possibile me lo voglio rivedere, magari in lingua originale stavolta, così da poterlo inquadrare ancora meglio. Per ora ne ho un'immagine senz'altro migliore, pur non priva di qualche magagna, cioè quelle elencate sopra (sbilanciamento dramma-commedia, quel paio di problemucci a livello di trama). Per il resto, una grande storia.
Frozen: la qualità Blu-ray Disc
Mamma mia. Non credevo che che avrei notato così tanto la differenza di qualità visiva tra dvd e Blu-ray Disc. Forse non arriverà al "salto" provato dal passaggio tra vhs e dvd, ma senz'altro la differenza si vede eccome.
Per goderne maggiormente ho spostato il lettore in salotto, usufruendo del televisore più grande, e la cosa era lampante: una qualità delle immagini sorprendente, una nitidezza da spavento e una fluidità delle immagini mirabile. I personaggi mantenevano tutta la loro tridimensionalità, tutto il loro realismo, bucavano lo schermo. Ok, sembra che sto parlando del 3D, ma il punto è che non riesco in altro modo a spiegare quanto la qualità visiva sia davvero su un altro livello, rispetto al dvd.
Anche provandolo comunque sul televisore "ufficiale" a cui ho abbinato il lettore, un po' più piccolo, si può notare questo quid in più che è davvero qualcosa che val la pena di godere, e per la quale può valere la pena spendere qui 4-5 euro in più.
Frozen: confezione
Siamo alle note dolenti.
Per quanto riguarda il packaging puro e semplice, siamo sull'essenziale: amaray blu trasparente, come da "color-line" dei Blu-ray Disc, cartoncino con cover fronte/retro. Nessun foglietto interno, nessun disegno interno, nulla di nulla. Perlomeno il disegno di copertina è decente. Il disco non ha il disegno, è tutto anonimamente blu. Classico: appena passo io al blu-ray, iniziano a non serigrafare neanche i dischi blu. 'azz.
Ma è sul fronte dei contenuti extra che c'è da indisporsi veramente. La recente politica Disney sulle prime edizioni home-video (da Rapunzel in poi, direi) parla fin troppo chiaro, e anche dal BD non c'è da aspettarsi molto di più del film. Ma qui c'è veramente poco, specie per il prezzo a cui viene comunemente venduto il disco in questione.
Bene la presenza di Tutti in Scena, doverosa. Per inciso, confermo la mia opinione negativa sulla riuscita del cortometraggio, forse anche più della prima visione. Sorry.
Il making of è una trollata allucinante, considerando che non è tale, ma è una canzoncina scema di 3 minuti in cui lo staff degli Studios (+ Kristen Bell) si canta addosso dicendo che tutti vorrebbero sapere come hanno fatto a realizzare Frozen, ma non lo sanno neanche loro. Eh, grazie. La scenetta è anche carina, se vogliamo, ma solo se poi ci fosse un vero dietro le quinte, anche solo di mezz'oretta. Invece nisba. La cosa che ci va più vicina è Di ghiaccio: il viaggio di Disney da Hans Christian Andersen a Frozen, in cui in quarto d'ora scarso si va a scavare nei disegni preparatori per un'attrazione di Disneyland ispirata alla Regina delle Nevi, si parla del rapporto tra Disney e le opere di Andersen, si ragiona su corsi e ricorsi storici e si parla un pochino del film, in questo modo. Ma stiamo parlando di un quarto d'ora scarso.
La scene eliminate sono solo 4, di breve durata e tutte introdotte dai due registi, ma comunque si tratta di materiale bene o male interessante.
Bene la presenza del teaser trailer, visto che alla fine è come se fosse un piccolo cortometraggio e contiene animazione apposita, e bene anche i video musicali, anche se mi chiedo il senso di avere la versione spagnola e quella malese (!!!), direi che bastava la versione italiana di Violetta e quella della Lovato e buonanotte. Ma vabbè.
Insomma, si sente la mancanza di un bel commento audio e di un making of vero e proprio per sviscerare il dietro le quinte e le curiosità sulla lavorazione del film. Il breve "documenterietto" su Andersen e le scene eliminate non bastano nemmeno lontanamente ad approfondire questi aspetti, purtroppo, e il resto di quanto presentato come contenuto speciale è bene e doveroso che ci sia, ma a far da cornice al pezzo forte. Che, invece, manca.
Ad ogni modo, mi accontento di avere il film in alta qualità visiva, che come dicevo già da sé giustifica il prezzo, e sono contento di aver potuto dare un nuovo sguardo alla pellicola per poter rinnovare un po' il mio giudizio.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
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Ottimo, ti mancano solo 11 visioni per raggiungermi!Bramo ha scritto:Settimana scorsa ho comprato il Blu-ray Disc di questo film, e con l'occasione dei giorni di festa l'ho potuto visionare.
Io ormai lo sto guardando solo più in inglese, e, oltre ad evitarmi tanti strafalcioni brancucciani, soprattutto nelle canzoni, posso assicurare che in versione originale il personaggio di Hans assume tutt'altro spessore, grazie a piccole chicche disseminate qua e la. In particolare suggerisco di leggere il testo inglese di Frozen Heart.Il voltafaccia improvviso di Hans lascia interdetti... ma per avere un colpo di scena del genere in un Classico Disney, sono disposto a pagare il fatto che questo tizio non abbia mai mostrato il minimo degno di cattiveria e falsità nel corso della pellicola: anche un minimo sopracciglio corrugato avrebbe fatto capire che non la raccontava giusta e addio colpone! Quindi va bene questo compromesso.
Questo IMHO è un pregio. Anzi, avrei contenuto ancor più Olaf e eliminato (o cambiato) Fixer Upper.Quello che ho notato stavolta, però, è una sorta di sbilanciamento tra dramma e commedia: in qualunque film Disney, per quanto epico, non mancavano dosi di umorismo, ma stavolta le presenze di Olaf e della renna non bastano a creare un contraltare comico sufficiente per bilanciare la dose di dramma e tensione presente nella storia delle due sorelle. Questa seconda visione mi ha restituito un film molto cupo e pesante, al di là dello scenario bianco/azzurro della neve che incornicia ogni scena.
Come sopra. Fai benissimo.Ad ogni modo, comunque, diciamo che ho fatto un po' pace con questo film. Appena possibile me lo voglio rivedere, magari in lingua originale stavolta...
Come ho già avuto modo di scrivere altrove, il miglior BD sotto il profilo video che abbia comprato finora. Mi sono messo con il naso attaccato allo schermo e non sono riuscito a notare difetti. Giusto per dare un'idea della qualità, al cinema, per ben CINQUE volte, non mi ero affatto accorto che Anna, dopo essersi scongelata, avesse il viso coperto da finissimi cristalli di ghiaccio. Il BD me l'ha fatto notare.Mamma mia. Non credevo che che avrei notato così tanto la differenza di qualità visiva tra dvd e Blu-ray Disc. Forse non arriverà al "salto" provato dal passaggio tra vhs e dvd, ma senz'altro la differenza si vede eccome.
Oh, e anche l'audio è superlativo.
Stendiamo un velo pietoso...Frozen: confezione
Come ho scritto sul Paper, questo è il documentario che salva gli extra. Vedere gli studi di Marc Davis su Elsa vale quasi da solo il prezzo del BD. Comunque dura 7 minuti, magari fossero 15...La cosa che ci va più vicina è Di ghiaccio: il viaggio di Disney da Hans Christian Andersen a Frozen, in cui in quarto d'ora scarso si va a scavare nei disegni preparatori per un'attrazione di Disneyland ispirata alla Regina delle Nevi, si parla del rapporto tra Disney e le opere di Andersen, si ragiona su corsi e ricorsi storici e si parla un pochino del film, in questo modo. Ma stiamo parlando di un quarto d'ora scarso.
E questa è l'unica altra cosa positiva. Positivissima....ma è una canzoncina scema di 3 minuti in cui lo staff degli Studios (+ Kristen Bell) si canta addosso...
For now I've lost everything,
I give to you my soul.
The meaning of all that I believed before
escapes me in this world of none.
I miss you more
(Genesis, Afterglow)
I give to you my soul.
The meaning of all that I believed before
escapes me in this world of none.
I miss you more
(Genesis, Afterglow)
Da TagBlog... [Chris] Buck claims there's been no talk of a follow-up, despite the film's massive popularity and worldwide profits. "Everyone's asking if there will be a 'Frozen 2', but at the Studio there's actually been no talk about it!" Whether we will see more of Elsa and Anna is, according to the Oscar-winner, totally in the hands of the directors. "John Lasseter has always said it's up to the filmmakers. If they feel there's another story to tell and one that's equal to the first, then the Studio will support it, as will John. It has to be our passion to do another, seeing as they take three or four years! If there's a story we feel passionate about, then they (Disney) would support us." ...
Ma che bella. Sia come brano in sé, che come senso in quel punto della trama, la preferisco al reprise di FTFTIF... Hanno dichiarato perché l'hanno scartata in favore del reprise?
Bè, sì, se la lasciavano in quella versione sì, ma credevo la pianola Bontempi anni '80 in sottofondo fosse una versione preliminare, poi da modificare con un arrangiamento più elaborato, più armonico... Anche perché sullo schermo Anna ed Elsa sono tutto tranne che allegre.
Mannaggia, è stata già rimossa.
E' molto bella e innovativa come scena (come vorrei vederla finita, già così i disegni son splendidi), ma avrebbe stonato troppo col tono più serio del resto del film. Per Rapunzel sarebbe stata perfetta, per Frozen avrebbe lasciato un po' straniti.
La canzone è già diventato il mio nuovo tormentone, nonostante l'arrangiamento casalingo.
P.S.: rieccola!
E' molto bella e innovativa come scena (come vorrei vederla finita, già così i disegni son splendidi), ma avrebbe stonato troppo col tono più serio del resto del film. Per Rapunzel sarebbe stata perfetta, per Frozen avrebbe lasciato un po' straniti.
La canzone è già diventato il mio nuovo tormentone, nonostante l'arrangiamento casalingo.
P.S.: rieccola!
Ultima modifica di Donald Duck il sabato 10 maggio 2014, 20:13, modificato 1 volta in totale.
Timido postatore e finto nerd.
Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
E' saltato fuori un altro pencil test di Anna:
http://princehans.tumblr.com/post/85172 ... -mark-henn
http://princehans.tumblr.com/post/85172 ... -mark-henn
Tutto e il contrario di tutto. Ultimamente si fa un gran parlare di Frozen 2 basandosi solo sull'analisi di un analista finanziario che ha detto che potrebbe essere fatto entro il 2018. Iger interpellato ha detto:
Che appunto è come dire ancora una volta tutto e il contrario di tutto.Q: When are we going to see the sequel?
Bob Iger: We've said about sequels at the company that we want a great story first then we'll decide to make a sequel. If we just mandate a sequel in the marketplace and force storytelling that may not be completely right or up to the standards of the first film, that's not going to do the franchise any good. So when our creative team is ready, when they have a good story, I'm sure that we'll be ready to make a sequel. But it's something that I think I’d like to -- we would like it to happen more organically from a creative perspective than something that is forced because we're interested in the bottom line.
Siamo dalle parti della supercazzola.Q: When are we going to see the sequel?
Bob Iger: We've said about sequels at the company that we want a great story first then we'll decide to make a sequel. If we just mandate a sequel in the marketplace and force storytelling that may not be completely right or up to the standards of the first film, that's not going to do the franchise any good. So when our creative team is ready, when they have a good story, I'm sure that we'll be ready to make a sequel. But it's something that I think I’d like to -- we would like it to happen more organically from a creative perspective than something that is forced because we're interested in the bottom line.